[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 19/3/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Lun 19 Mar 2018 10:20:43 CET
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19 Marzo 2018
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Notizie di Interesse
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Più controlli del Fisco sui professionisti
Autore: C.Dell'Oste, B.L.Mazzei e V.Uva
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 5
Sale il numero dei controlli del Fisco sui professionisti. Quest'anno
saranno 140mila, in linea con l'anno scorso, ma cresceranno al ritmo di
10mila in più nel 2019 e nel 2020. Aumenta dunque il livello di
attenzione, se è vero che tra il 2015 e il 2016 la Corte dei conti ha
registrato un calo del 26% degli accertamenti, risaliti poi lo scorso
anno. In declino gli studi di settore, le strategie di controllo
puntano su indizi quali l'agenda degli appuntamenti e i consumi di
carta e cancelleria. Fa discutere l'utilizzo dei viaggi autostradali
registrati dal Telepass. Sotto la lente del fisco anche le prestazioni
gratuite svolte dai professionisti. Pesa sui redditi medi la crisi
economica; nel periodo 2010-2016 sono scesi dell'11,3% passando da
38mila a meno di 34mila euro. Solo il 14,5% dei professionisti non
rispetta i risultati di Gerico contro il 32% delle altre categorie.
Pmi, corsa a ostacoli per gli incentivi alla capitalizzazione
Autore: Cristiano Dell'Oste e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 7
La tassazione 'uniforme' al 26% può costare cara alle piccole società
di capitali. L'allineamento del prelievo sui redditi da partecipazioni
qualificate - introdotto dalla legge di Bilancio 2018 - può far
lievitare l'incidenza della tassazione anche più dell'8% sugli importi
meno elevati. Un esempio può chiarire la posta in gioco. Immaginiamo
una impresa di trasporti che distribuisca 20mila euro ai soci: con le
regole 2017, il tax rate su queste somme si ferma al 35,2% (pari a
7.040 euro); con la versione 2018, sale al 43,8% (8.760 euro). Un
rincaro di 1.720 euro. E, se nel conteggio si considera la variabile
dei contributi previdenziali per gli artigiani, il divario aumenta di
2.920 euro. Uno studio elaborato dall'ufficio Politiche fiscali e
societarie di Cna fotografa le criticità del nuovo assetto del prelievo
per le Pmi. Criticità che possono trovare attenuazione per le piccole
Srl che possono optare per la trasparenza. Il quadro di tassazione che
emerge individua vinti e vincitori rispetto ai livelli del 2017.
Braccio di ferro sull'abuso del diritto
Autore: Dario Deotto
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 19
Abuso del diritto. Alcuni uffici periferici delle Entrate continuano ad
individuarne ipotesi in vicende che non hanno nulla a che vedere con
l'elusione. Tutto questo considerando che la giurisprudenza di merito,
in materia, sta spesso condannando gli uffici del Fisco al pagamento
delle spese del giudizio anche per importi ingenti. Sono parecchie le
richieste di chiarimenti fondate sull'abuso del diritto arrivate ai
contribuenti dagli uffici negli ultimi mesi. Tra i casi più contestati
ci sono l'utilizzo delle società di servizi da parte dei professionisti
e l'acquisto di azioni proprie rivalutate. Per individuare l'abuso del
diritto occorre agire per esclusione. Si ha abuso quando il vantaggio
conseguito è indebito e non è riconducibile all'evasione. Con l'abuso
vengono poste in essere operazioni perfettamente legittime sul piano
giuridico dalle quali si ritrae un vantaggio fiscale illegittimo. Gli
uffici sono chiamati a verificare se il contribuente ha scelto la via
più vantaggiosa tra le opzioni tutte ugualmente legittime.
Per l'Intrastat mensile secondo turno a regime
Autore: Giampaolo Giuliani
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 20
L'Agenzia delle Dogane, con la nota del 20 febbraio scorso, ha diramato
le istruzioni sul nuovo regime dei modelli Intrastat applicabile alle
operazioni realizzate dal 1°gennaio 2018. Le indicazioni si aggiungono
alle istruzioni per l'uso e la compilazione degli elenchi Istrastat
divulgate lo scorso 8 febbraio dall'Agenzia delle Dogane. Entro lunedì
26 marzo i modelli mensili devono essere inviati. Per il Modello Intra
2 bis, acquisti intracomunitari di beni la periodicità trimestrale è
stata abolita; la presentazione mensile ha solo rilevanza statistica ed
è obbligatoria quando in almeno uno dei quattro trimestri precedenti
sono stati effettuati acquisti intraUe di beni per un importo pari o
superiore a 200mila euro. Anche per il Modello Intra 2 quater, acquisti
intraUe di servizi, è stato abolita la presentazione con frequenza
trimestrale, mentre i modelli mensili hanno solo valenza statistica. La
soglia oltre la quale è prevista la presentazione mensile dei modelli è
fissata a 100mila euro. Per le cessioni intracomunitarie di beni,
Modello Intra 1 bis, la soglia che prevede l'obbligo di presentazione è
stata alzata a 100mila euro. (Ved. Anche Italia Oggi: 'Modello
Intrastat messi a dieta Operazioni intraUe più snelle' - pag. 8)
Iva, servizi immobiliari al bivio
Autore: Davide Cagnoni e Angelo D'Ugo
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 21
Il prossimo 30 aprile scade il termine per la presentazione dei modelli
Iva 2018. La scadenza offre l'occasione di verificare il trattamento
Iva applicato alle prestazioni di servizi relative a beni immobili.
Trattamento che in alcuni casi risulta del tutto differente dal quello
in vigore fino al 2016, in virtù del regolamento in vigore dal
1°gennaio 2017. Le nuove disposizioni comunitarie, vincolanti anche in
Italia, non hanno cambiato le regole di territorialità Iva dei servizi
su beni immobili, ma sono state introdotte per garantire un trattamento
Iva uniforme negli Stati Ue. Se in sede di invio della dichiarazione
dovessero emergere comportamenti non conformi tenuti nell'anno, è
possibile procedere alla correzione con il quadro VH variando così i
dati Iva inviati in precedenza nella comunicazione delle liquidazioni
periodiche.
L'integrativa 'lunga' è retroattiva
Autore: Giorgio Gavelli
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 22
La Commissione tributaria regionale Lombardia, con la sentenza
3829/1/2017, è favorevole all'utilizzo della dichiarazione integrativa
a favore presentata dal contribuente oltre il termine di presentazione
della dichiarazione dell'anno successivo. E ciò vale anche per le
ipotesi anteriori al 24 ottobre 2016, data di entrata in vigore delle
regole sull'integrativa lunga. La pronuncia sovverte la decisione di
primo grado contraria al contribuente. Nel 2004 una società di persone
e i relativi soci presentavano dichiarazioni integrative a favore per i
periodi d'imposta dal 2001 al 2004 al fine di recuperare l'agevolazione
Tremonti-bis che non era stata fruita nel 2001 per il dubbio
sull'applicabilità agli immobili strumentali. L'ufficio non rispondeva
all'istanza di rimborso e in giudizio sosteneva la tardività
dell'istanza presentata dalla società e dai soci come pure delle
dichiarazioni integrative. La massima rafforza l'orientamento
giurisprudenziale pro contribuente.
Proprietà contadina, requisiti ottenibili anche dopo l'atto
Autore: Gian Paolo Tosoni
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 22
Le agevolazioni in materia di imposta di registro fissa per l'acquisto
di terreni spettano anche alle società che, al momento della stipula
dell'atto, non sono in possesso dei requisiti necessari ove li
conseguano subito dopo. Lo ha affermato la Ctr Puglia con la sentenza
2543/14/17 che ha sostanzialmente confermato il verdetto dei giudici di
primo grado. La pronuncia riguardava una Srl agricola che acquistava
fondi rustici e chiedeva l'applicazione delle agevolazioni relative
alla piccola proprietà contadina, agevolazioni che consentono ai
coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali di
acquistare i terreni agricoli pagando l'imposta di registro e l'imposta
ipotecaria nella misura fissa e l'imposta catastale nella misura
dell'1%.
Tia, la bocciatura della delibera vale per tutti
Autore: Luca Benigni e Gianni Rota
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 22
L'annullamento della delibera comunale relativa ai criteri di calcolo
della tariffa igiene ambientale (Tia) ad opera del giudice
amministrativo vale su tutti i contribuenti compresi quelli che non
hanno partecipato al giudizio amministrativo, purché ne abbiano
interesse. Ciò obbliga il Comune ad intervenire perché la pronuncia fa
insorgere la necessità di rivalutare nel bilancio comunale tutte le
entrate fino a quel momento preventivate, oltre a rendere illegittimi i
conteggi precedenti. Così la Ctr Sardegna, sentenza 80/5/2018.
Iva, prestazioni veterinarie non esenti se rese da privati
Autore: Fabio Mazzoleni
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 22
Le prestazioni veterinarie sono soggette all'aliquota Iva ordinaria in
quanto non sono rese alla persona. Restano tuttavia escluse dal campo
di applicazione dell'Iva le prestazioni veterinarie rese dalle aziende
sanitarie locali, qualora operino in veste di pubblica autorità con
utilizzo di propri dipendenti. Ad affermarlo la Ctr Sicilia con la
sentenza n. 2724/7/2017. Con un avviso di accertamento l'ufficio
recuperava a tassazione l'Iva sulle prestazioni veterinarie effettuate
da un medico e fatturate in regime di esenzione. I giudici tributari
d'appello respingono il ricorso del professionista precisando che
l'esclusione dall'imposta non opera per gli esterni anche se agiscono
su incarico dell'ente pubblico. Sul punto i giudici confermano
l'orientamento comunitario.
Peccati fiscali allo scoperto
Autore: Marino Longoni
Fonte: Italia Oggi pag: 1
Manovra a tenaglia di Ocse e Consiglio Ecofin per costringere
professionisti e istituzioni finanziarie a segnalare al fisco tutte le
operazioni potenzialmente elusive. Lo scorso 9 marzo l'organizzazione
parigina ha pubblicato i modelli per la trasmissione obbligatoria delle
informazioni relative ad accordi idonei ad occultare l'identità
effettiva del titolare di società, entità giuridiche e trust. Quattro
giorni dopo, l'Ecofin ha approvato una proposta di direttiva che
definisce una serie di indicatori in presenza dei quali si palesa un
rischio di evasione. Entro 30 giorni dal rilevamento di uno di questi
rilevatori scatterà l'obbligo di segnalare al fisco domestico la
pratica. La comunicazione andrà effettuata entro 30 giorni, decorrenti
dal momento in cui la consulenza è perfezionata o da quando questa si
concretizza. Rischiano una sanzione i professionisti e le istituzioni
finanziarie che non si adegueranno.
Conti all'estero nel mirino Ocse Consulenze senza più segreti
Autore: Stefano Loconte
Fonte: Italia Oggi pag: 2
Il 9 marzo l'Ocse ha pubblicato i modelli per la trasmissione
obbligatoria alle autorità tributarie delle informazioni relative ad
accordi o strutture idonei ad occultare l'identità effettiva del
titolare di veicoli societari, entità giuridiche o trust.
L'organizzazione parigina detta, dunque, regole più stringenti per il
contribuente e aumenta gli oneri in capo a consulenti legali, contabili
ed intermediari finanziari al fine di disincentivare la creazione di
schemi giuridici volti a dissimulare i beneficiari effettivi dei
patrimoni oltre confine. I nuovi obblighi impongono ad avvocati,
commercialisti e banche di identificare i propri clienti, ponendo
particolare attenzione alla residenza fiscale degli stessi e di
comunicare alle autorità fiscali eventuali situazioni sospette.
Destinatari dei nuovi obblighi sono i c.d. 'intermediari' che l'Ocse
suddivide in due categorie: i 'promoters' e i 'service providers'.
Trasparenza d'obbligo nell'Ue
Autore: Valerio Stroppa
Fonte: Italia Oggi pag: 3
Via libera dell'Ecofin alla proposta di direttiva Ue che impone agli
Stati membri di adottare le misure legislative che obblighino i
professionisti e cioè i consulenti tributari ad informare le autorità
fiscali dei propri paesi circa le pratiche più soggette ad evasione o
elusione. Si apre, così l'era della trasparenza obbligatoria per i
professionisti europei. Non si tratta di una autodenuncia ma
dell'obbligo di segnalazione di illeciti. La direttiva prevede una
serie di indicatori che rappresentano un vero e proprio campanello
d'allarme per il rischio di evasione. Ogni volta che un contratto, una
riorganizzazione societaria o una scelta di investimento suggerita dal
consulente contiene uno di questi rilevatori, scatterà l'obbligo di
segnalare al fisco domestico la pratica. La comunicazione andrà
effettuata entro 30 giorni decorrenti dal momento in cui la consulenza
è perfezionata o da quando questa si concretizza.
Errori, l'autore fa la differenza
Autore: Andrea Bongi
Fonte: Italia Oggi pag: 7
Errori sui motivi del ricorso per Cassazione con trattamento
differenziato. Se a sbagliare è il contribuente il motivo del ricorso
viene ritenuto inammissibile dai giudici di piazza Cavour. Se, invece,
è il fisco a commettere l'errore questo non è di ostacolo alla
riqualificazione della richiesta, poiché dall'articolazione del motivo
di ricorso è stato comunque chiaramente individuabile il tipo di vizio
denunciato. Difficile comprendere le ragioni che stanno alla base di
due sentenze così diverse e opposte seppur aventi ad oggetto la stessa
materia del contendere. Nella sentenza n. 4595 del 28 febbraio 2018 i
giudici del Palazzaccio hanno ritenuto inammissibile il motivo di
ricorso del contribuente. Sempre la Cassazione, nella pronuncia n.
4589/2018, sostiene che l'erronea intitolazione del motivo di ricorso
non osta alla riqualificazione della sua sussunzione né determina
l'inammissibilità del ricorso presentato dal fisco.
Albergatori con obblighi doc
Autore: Sergio Trovato
Fonte: Italia Oggi pag: 10
La Corte dei conti, con la sentenza 41 del 19 febbraio 2018, precisa
ruoli e oneri ai fini della riscossione dell'imposta di soggiorno. Gli
albergatori e i titolari di strutture ricettive sono agenti contabili e
devono rendere conto della loro gestione ai comuni per la
dichiarazione, la riscossione e il versamento dell'imposta di soggiorno
pagata dai clienti. Le violazioni commesse dai titolari delle attività
e dai legali rappresentanti danno luogo a responsabilità di natura
contabile. Per i magistrati contabili il gestore dell'albergo è
estraneo al rapporto tributario non assumendo né la funzione di
sostituto né di responsabile d'imposta, ma 'allorché i regolamenti
comunali lo prevedano, lo stesso gestore è chiamato a svolgere una
funzione strumentale ai fini dell'esazione dell'imposta che colpisce il
soggiornante, ma il cui esercizio lo pone in una situazione di
disponibilità materia delle somme riscosse, che hanno natura pubblica,
tali da qualificarlo come agente contabile, e quindi, tenuto all'obbligo
della resa del conto'.
Collezionisti al test del Fisco
Autore: Stefano Loconte
Fonte: Italia Oggi pag: 11
In assenza di norme chiare da parte delle Entrate, solo la
giurisprudenza fa da interprete. In un quadro frammentato di regole,
per una gestione efficace e prudente delle collezioni d'arte anche dal
punto di vista fiscale, non resta che un'analisi caso per caso delle
situazioni concrete. Ancora priva di soluzioni certe è l'identità
fiscale del collezionista che agli occhi dell'Agenzia delle Entrate può
apparire come amante d'arte, come speculatore o commerciante del
settore. Le conseguenze in termini tributari sono infatti diverse se le
cessioni del collezionista privato costituiscono operazioni speculative
o espressione di un'attività professionale. Il collezionista compra e
vende per ampliare e definire la propria collezione. Il mercante d'arte,
invece, investe professionalmente e abitualmente in opere d'arte col
fine di trarne un profitto. Nel mezzo sta lo 'speculatore opportunista'.
Rivalutazione, prima si paga
Autore: Sandro Cerato
Fonte: Italia Oggi pag: 12
La rivalutazione di quote e terreni da parte di persone fisiche ha
efficacia solo se è stata pagata tempestivamente l'imposta sostitutiva
dovuta o almeno la prima rata. E' quanto si legge nella sentenza n.
5981 del 12 marzo 2018. La rivalutazione di quote e terreni è stata
estesa al 2018 dall'ultima legge di Bilancio per coloro che detengono
tali beni alla data del 1°gennaio 2018, purché entro il 30 giugno 2018,
si provveda a redigere un'apposita perizia di stima asseverata e al
versamento dell'imposta sostitutiva dovuta, o almeno della prima delle
tre rate. La misura dell'imposta sostitutiva è pari all'8% per tutti i
beni (comprese le partecipazioni non qualificate). La percentuale
dell'8% vale anche per coloro che intendono rivalutare per la seconda
volta il bene già affrancato in passato. La possibilità di procedere ad
una nuova rivalutazione a un minor valore conduce al pagamento della
differenza d'imposta.
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