[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 16/3/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Ven 16 Mar 2018 10:13:20 CET
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16 Marzo 2018
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Notizie di Interesse
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Web tax europea fino al 5% del fatturato
Autore: Beda Romano
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 5
Il 21 marzo la Commissione europea presenterà la sua proposta di legge
con la quale tassare le imprese digitali. L'esecutivo comunitario
intende presentare una serie di criteri con cui definire una presenza
digitale standard, diversa dalla presenza fisica utilizzata da oltre un
secolo per tassare i profitti. L'obiettivo è quello di contribuire al
dibattito a livello Ocse. Nel frattempo, in via provvisoria, Bruxelles
propone un meccanismo di tassazione del fatturato a livello nazionale
delle singole imprese digitali. Il meccanismo si applicherebbe a oltre
100 imprese europee, americane e asiatiche. L'aliquota verrà stabilita
nei prossimi giorni ma secondo indiscrezioni dovrebbe oscillare tra l'1
e il 5%. L'obiettivo è di ottenere un gettito pari a miliardi di euro.
Si calcola che attualmente nella Ue le imprese digitali vengano tassate
con aliquote inferiori della metà alle aliquote normali. Una clausola
prevederà che una società digitale non pagherà aliquote superiori a
quelle previste per le normali aziende. Il Parlamento ieri ha espresso
parere favorevole. (Ved. anche Italia Oggi: 'Fisco Ue a base digitale' -
pag. 29)
Il prelievo italiano del 3% per ora resta fermo ai box
Autore: Marco Mobili e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 5
La web tax all'italiana può attendere. La decisione di muoversi
unilateralmente sulla tassazione dell'economia digitale spinge verso
un'azione condivisa sia a livello comunitario che internazionale. Sul
primo fronte proprio ieri il Parlamento europeo ha espresso parere
favorevole alla base imponibile unica comunitaria. Sul fronte
internazionale è atteso per oggi la pubblicazione del nuovo rapporto
Ocse sull'economia digitale destinato ad aprire la strada verso una
posizione unitaria sulle misure da adottare. La web tax targata Italia
ha avuto comunque il pregio di stimolare il confronto nella Ue e
legittima a pieno le scelte del nostro paese visto che dal 2013 sul
fronte della digital economy nulla è cambiato e nessuna nuova regola è
stata emanata. Il fenomeno ha prodotto distorsioni della concorrenza e
iniquità del sistema tributario. La volontà di arrivare ad una web tax
condivisa e soprattutto comune giustifica un congelamento del prelievo
italiano al 3%. Visto anche lo scenario politico postelettorale che si
è determinato il decreto potrà essere approvato ad ottobre.
L'avviamento va dedotto per intero
Autore: Primo Ceppellini e Roberto Lugano
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 23
In merito alle operazioni di conferimento d'azienda nelle quali risulti
iscritto presso la contabilità del conferente un valore a titolo di
avviamento, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che l'asset avviamento
deve essere escluso dall'operazione di conferimento e il residuo valore
fiscale deve essere dedotto dal soggetto conferente tramite
prosecuzione del piano di ammortamento. Quando il conferimento viene
eseguito da un imprenditore individuale, l'operazione comporta la
perdita di status di imprenditore. Secondo la Dre Lombardia l'avviamento
residuo diventa un costo integralmente deducibile in capo al conferente
e la perdita di imprese che si può determinare è utilizzabile in sede
di riporto. Ai fini dell'Irpef dovuta dalle persone fisiche, l'art. 8
comma 3 del Tuir stabilisce che le perdite derivanti dall'esercizio di
imprese commerciali o dalla partecipazione in società di persone sono
computate in diminuzione dai relativi redditi conseguiti nei periodi di
imposta e per la differenza nei successivi, ma non oltre il quinto, per
l'intero importo che trova capienza in essi.
Nel modello Redditi Pf entra il sisma bonus per le aree a basso rischio
Autore: Pierpaolo Ceroli e Sonia Pucci
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 23
Cambiano i modelli Redditi Pf e 770. Con il provvedimento di ieri
dell'Agenzia delle Entrate vengono sanati alcuni errori materiali,
refusi ed errati rimandi contenuti su Redditi persone fisiche. Entrando
nel merito è stato corretto l'errato riferimento, nel rigo RV11 colonna
2, al modello 730/2017 anziché 2018. Inoltre, esaminando le modifiche
intervenute nelle istruzioni del fascicolo 1: nel quadro RP sezione
III, afferente alle spese per gli interventi antisismici è stato
allargato il perimetro oggettivo di applicazione della detrazione,
riferito a tutte le tipologie antisismiche , anche alla zona sismica 3.
Colmata anche la lacuna sulla scadenza, senza maggiorazione, della
prima rata di acconto della cedolare secca, con l'inserimento della
data del 2 luglio. Limature sulle erogazioni liberali in denaro in
favore di scuole. Gli interventi hanno riguardato anche i quadri RL
'Altri redditi' e RR 'contributi previdenziali' del fascicolo 2,
relativamente alle istruzioni.
Alla prova analitica non serve conferma
Autore: Laura Ambrosi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 24
Se l'imposta evasa superiore alla soglia penale è stata quantificata in
misura analitica dalle Dogane è irrilevante ai fini della sussistenza
del reato che poi vi sia stata una ricostruzione induttiva da parte
dell'Agenzia delle Entrate. A precisarlo è la Corte di cassazione con
la sentenza n. 11919 depositata ieri. Un imprenditore era stato
condannato dal Tribunale per occultamento delle scritture contabili e
per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi per più anni
di imposta. La quantificazione operata dalle Dogane, essendo analitica,
basta a dimostrare il superamento della soglia di rilevanza penale. Le
presunzioni tributarie di per sé non possono essere utilizzate ai fini
della quantificazione dell'imposta penalmente rilevante, poiché è il
giudice a dover accertare l'ammontare dell'evasione con una verifica
fattuale. Nel processo penale, dunque, l'onere della prova è sempre a
carico dell'accusa, in quello tributario, spesso, è compito del
contribuente fornire la prova contraria.
Non paga l'Irap il revisore ricco e senza dipendenti
Autore: Rosanna Acierno
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 24
Con l'ordinanza n. 6439 la Corte di cassazione ha stabilito che per
verificare l'eventuale sussistenza del requisito dell'autonoma
organizzazione ai fini Irap, il giudice di merito deve non solo
valutare l'entità dei costi sostenuti dal professionista per lo
svolgimento della propria attività, ma anche esaminarne la natura, per
appurare se essi si riferiscono al mantenimento di una struttura
organizzata ed autonoma. Il caso analizzato dagli 'ermellini'
riguardava il silenzio rifiuto delle Entrate sull'istanza di rimborso
che un revisore legale aveva presentato per l'Irap versata dal 2007 al
2009. Mentre la Ctp accoglieva il ricorso del professionista non
ravvisando il requisito dell'autonoma organizzazione, la Ctr di Milano
ribaltava la sentenza facendo leva sulla rilevante entità dei compensi
percepiti. I giudici di legittimità hanno accolto la doglianza del
professionista precisando che l'autonoma organizzazione ricorre ai fini
Irap quando il contribuente sia il responsabile dell'organizzazione ed
impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per
l'esercizio dell'attività. Il revisore non aveva collaboratori né
un'autonoma organizzazione.
'Derivazione' a perimetro incerto
Autore: Giorgio Gavelli
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 25
Uno dei temi di maggiore attualità in queste settimane dedicate alla
chiusura dei bilanci riguarda l'esatto perimetro applicativo della
derivazione rafforzata. Per i soggetti Oic adopter, diversi dalle
micro-imprese, oltre che per i soggetti Ias, valgono i criteri di
qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio
previsti dai rispettivi principi contabili. L'art. 2, comma 1 del
decreto 48/2009 dispone che assumono rilevanza, ai fini del calcolo del
reddito imponibile, gli elementi reddituali e patrimoniali
rappresentati in bilancio in base al criterio della prevalenza della
sostanza sulla forma, con l'effetto che si rendono inapplicabili, a
tali soggetti, le disposizioni dell'art. 109, commi 1 e 2 del Tuir,
nonché 'ogni altra disposizione di determinazione del reddito che
assuma i componenti reddituali e patrimoniali in base a regole di
rappresentazione non conformi all'anzidetto criterio'. Le ipotesi
dubbie sono relative alle imprese di assicurazione. Sono escluse le
società di persone insieme alle micro-imprese.
La rottamazione sostiene le entrate contributive
Autore: Marco Mobili e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 25
La rottamazione delle cartelle sostiene la crescita delle entrate
contributive nel 2017. I dati pubblicati ieri dal Dipartimento delle
Finanze segnalano un incremento complessivo di quasi 5,5 miliardi con
una crescita del 2,5% sul 2016. Più nello specifico, l'incremento di
quasi 4,7 miliardi delle entrate contributive Inps è attribuibile al
settore privato per effetto degli incassi correlati alla rottamazione
delle cartelle. Mentre le entrate contributive del settore pubblico
sono rimaste stabili, in linea con le dinamiche retributive del
comparto. Anche gli incassi dell'Inail, che hanno superato quota 7,7
miliardi, subiscono un miglioramento (+4,7%). Trend in crescita pure
per gli enti privatizzati che arrivano a 9,7 miliardi. In attesa che
diventi operativo il blocco di 30 giorni per i soggetti a rischio,
continuano a crescere le compensazioni di imposte dirette e dell'Iva.
L'Irap traina le entrate degli enti territoriali. Il 2017 si è chiuso
con 23,6 miliardi di gettito, in crescita di 845 milioni. Quasi il 60%
versato da imprese e professionisti.
Fattura elettronica su misura
Autore: Cristina Bartelli
Fonte: Italia Oggi pag: 25
Dal 1°luglio 2018 scatta la fatturazione elettronica per i distributori
di carburante, ma si lavora anche all'avvio generalizzato previsto per
il 1°gennaio 2019. Quest'ultima scadenza preoccupa, non poco, i
commercialisti. Ieri, al convegno organizzato da Codis, il presidente
del Cndcec, Massimo Miani non ha esitato nel definire la fatturazione
elettronica il futuro, ma ha aggiunto che 'deve entrare in vigore
quando il nuovo modo sia fattibile realmente nel paese e per le pmi,
che non sono preparate per il 1°gennaio 2019'. Per le Entrate non
esiste una ricetta universale per il processo di fatturazione
elettronica. Ma è necessario pensare a degli strumenti che vadano bene
per le singole categorie. Gilberto Gelosa, delegato alla fiscalità dei
dottori commercialisti, ha chiesto alla classe politica che verrà un
ripensamento dell'avvio privilegiando la gradualità e la facoltatività
dell'adozione e puntando alle agevolazioni. Gelosa ha lasciato
intendere che sul rinvio ci potrebbe essere il sostegno dell'Agenzia
delle Entrate. Sugli invii dei dati da spesometro si stanno prendendo
tutti gli accorgimenti per evitare lettere a pioggia.
I giudici tributari si allargano
Autore: Andrea Bongi
Fonte: Italia Oggi pag: 28
Nel corso del 2017 con una serie di pronunce aventi ad oggetto la
giurisdizione tributaria la Cassazione ha esteso le competenze dei
giudici tributari a crediti di natura erariale, Tariffa integrata
ambientale (TIA) e consorzi stradali obbligatori. Restano invece fuori
dalla competenza delle commissioni tributarie le controversie tra il
sostituto d'imposta ed il sostituito e le cause insorte fra il
professionista ed il suo cliente in ordine alla rivalsa dell'Iva
esposta in fattura. L'articolo riporta di seguito le sentenze del
massimario.
Bluff materie prime è frode Iva
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 29
L'azienda che acquista beni già lavorati spacciandoli per materie prime
e ottenendo così un indebito risparmio fiscale commette una frode Iva.
L'amministrazione finanziaria può quindi procedere al recupero della
maggiore imposta. Ad affermarlo la Corte di cassazione con l'ordinanza
n. 6273 del 14 marzo 2018. Il caso riguarda un'impresa che lavorava
ferro. La società aveva acquistato delle lastre lavorate spacciandole
per materie prime, incassando così un indebito risparmio fiscale.
L'ufficio contestava le fatture qualificandole come soggettivamente
false. La diversità di tipologia di beni acquistati garantiva l'indebito
vantaggio fiscale contro il quale era legittimo per gli ermellini
procedere al recupero.
La successione diventa digitale
Autore: Fabrizio G. Poggiani
Fonte: Italia Oggi pag: 30
Da ieri l'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione il nuovo
modello di dichiarazione di successione in versione telematica. Il
nuovo modello interessa le successioni aperte a partire dal 3 ottobre
2006. La versione telematica consente di ottenere la ricevuta di
presentazione della dichiarazione che vale come domanda di voltura
catastale. Il vecchio 'modello 4' potrà essere utilizzato fino al 31
dicembre 2018, in alternativa al nuovo modello telematico, per le
successioni aperte prima del 3 ottobre 2006 o per presentare
dichiarazioni integrative, sostitutive e modificative di un modello
presentato in formato cartaceo.
Iva falsa, reato di bancarotta
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 30
L'imprenditore che realizza fatture false esponendo in bilancio un
credito Iva inesistente rischia una condanna per bancarotta. Ad
affermarlo la Corte di cassazione con la sentenza n. 11956 del 15 marzo
2018. I giudici del Palazzaccio hanno confermato la responsabilità
penale per bancarotta impropria a carico degli amministratori di fatto
di una Srl. Per i giudici supremi la responsabilità penale è
giustificata dal comportamento che ha determinato il tracollo
finanziario e il fallimento della società. Il reato fallimentare
concorre con quello tributario.
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