[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 13/3/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Mar 13 Mar 2018 09:17:03 CET
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13 Marzo 2018
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Notizie di Interesse
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Padoan prepara il Def 'tecnico'
Autore: Ivo Caizzi
Fonte: Corriere della Sera pag: 7
Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan non intende presentare a
Bruxelles documenti programmatici con i previsti obiettivi di debito e
deficit alla scadenza di metà aprile prossimo. Il responsabile di via
XX Settembre ha annunciato di essere impegnato solo 'sul quadro
tendenziale, che comprende aggiornamenti in base alle variazioni delle
variabili esogene dell'economia mondiale e alle nuove proiezioni del
Pil della finanza pubblica definite in base a questo quadro'. Il
ministro ha specificato che le 'ipotesi programmatiche' sono 'compito
del prossimo governo e che a Bruxelles sono disponibili ad attendere
l'insediamento del nuovo esecutivo italiano. Non ha escluso, però, la
possibilità che il M5S e la Lega possano far introdurre loro proposte
nel Def perché 'le forze politiche sono sovrane, questo documento verrà
presentato in Parlamento e ci sarà un dibattito, ma per quanto riguarda
l'attuale governo il compito si ferma al quadro tendenziale'.
Il sentiero (molto) stretto delle regole europee sulla prossima manovra
Autore: Federico Fubini
Fonte: Corriere della Sera pag: 7
Come ogni anno, attorno al 10 aprile il governo dovrebbe varare il
Documento di economia e finanza (Def) ed entro la fine del prossimo
mese dovrà mandarne alla Commissione europea la parte principale,
quella che indica le tendenze dei conti pubblici, gli obiettivi di
bilancio dell'Italia e le misure previste per realizzarli. Questa
sezione del Def, il cosiddetto Programma di stabilità e di convergenza,
va spedito il mese prossimo anche se un Paese, come l'Italia, sta
attraversando una transizione politica da una maggioranza all'altra. Il
punto è capire se quella transizione inizi alternando i contenuti del
documento da parte di un governo che cura gli affari correnti in attesa
del prossimo: e la risposta prevista dalle procedure europee, in
proposito, è negativa. In attesa di un nuovo governo, i documenti da
mandare a Bruxelles prevedono semplicemente scenari a 'politiche
invariate'. Spetta all'esecutivo che si insedierà, eventualmente,
cambiarle. Nel M5S e nella Lega è partito il dibattito su come
influenzare i contenuti del Def di aprile e del programma da inviare a
Bruxelles.
'Famiglie, più disuguaglianze' Uno su quattro sotto gli 830 euro
Autore: Mario Sensini
Fonte: Corriere della Sera pag: 28
Crescono poco i redditi, calano i debiti, ma aumentano le
disuguaglianze tra le famiglie italiane, con un peggioramento delle
condizioni di vita dei giovani, degli immigrati e anche nel Nord del
Paese. Un italiano su quattro, dice il rapporto Bankitalia sulle
famiglie, è a 'rischio povertà', cioè guadagna meno del 60% del reddito
medio equivalente, salito nel 2016 a 18.600 euro. Mentre il 44% della
popolazione è in condizione di 'povertà finanziaria', cioè non ha beni
immediatamente liquidabili sufficienti in caso di necessità. Nel 2016
il reddito medio delle famiglie è cresciuto del 3,5% sul 2014 ma questo
miglioramento ha riguardato le famiglie con un capofamiglia lavoratore
dipendente o pensionato, che sono anche riuscite ad accrescere i
risparmi. Per le famiglie più giovani e quelle degli immigrati, invece,
le condizioni peggiorano. Le persone che vivono in famiglia senza
percepire alcun reddito sono l'8,7% in Italia, ma raggiungono il 13,3%
nel Sud del Paese. E i cittadini a rischio povertà, quelli con meno di
830 euro mensili, sono al 23%, un livello molto alto. (Ved. anche Il
Sole 24 Ore: 'Sud e stranieri a rischio povertà ma il calo dei redditi
ora è fermo' - pag. 2 e Italia Oggi: 'Cresce il reddito delle famiglie
ma anche il rischio di povertà' - pag. 37)
La check list per il saldo Iva 2017
Autore: Luca De Stefani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 25
Entro venerdì 16 marzo andrà versato il saldo Iva 2017, ma a differenza
dello scorso anno i contribuenti che liquidano l'Iva trimestralmente
non possono considerare, nel calcolo, le fatture passive del 2017 che
sono state ricevute dal 1° gennaio al 16 marzo 2018, non solo perché
hanno dovuto inviare entro la fine di febbraio 2018 la liquidazione Iva
dell'ultimo trimestre del 2017, ma soprattutto perché l'Iva addebitata
in queste fatture può essere detratta solo nel 2018, nel modello
annuale Iva 2019, relativo al 2018. Per la circolare 1/E/2018, infatti,
la detrazione dell'Iva è subordinata all'esistenza di questo duplice
requisito: l'Iva deve essere esigibile e la fattura deve essere
ricevuta. Con le nuove regole il credito annuale Iva può essere
compensato orizzontalmente in F24 per importi superiori a 5mila euro
annui 'solo a partire dal decimo giorno successivo a quello di
presentazione della dichiarazione' da cui il credito emerge. La
dichiarazione Iva 2018, per il 2017, va presentata tra il 1°febbraio e
il 30 aprile 2018.
Deducibilità ampia per le imprese minori
Autore: Giorgio Gavelli e Gian Paolo Tosoni
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 25
L'intreccio tra Iva e imposte dirette è molto forte per le imprese
minori in contabilità semplificata; infatti queste assumono ai fini
della determinazione del reddito le operazioni registrate ai fini Iva
sia applicando il regime naturale di cassa con la annotazione dei
mancati incassi e pagamenti, sia nella ipotesi di opzione per il
criterio delle registrazioni Iva in cui si assumono pari-pari le
registrazioni Iva. Quindi per i contribuenti in contabilità
semplificata le fatture 2017 registrate nel 2018 divengono un costo
deducibile nel 2018 alleggerendo la perdita fiscale 2017 già pesante
per il concorso delle rimanenze iniziati senza contropartita di quelle
finali. Per la circolare 1/E/2018 la ricezione della fattura deve
emergere da una corretta tenuta della contabilità e in particolare dal
numero progressivo attribuito. Le fatture di acquisto ricevute nel 2018
e annotate in tale anno saranno un costo deducibile nel 2018 e l'Iva
sarà detraibile nel periodo del 2018 in cui i predetti documenti sono
stati registrati.
Omesse ritenute, condanne da revocare
Autore: Antonio Iorio
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 26
Le nuove soglie di punibilità per i mancati versamenti di ritenute e
Iva impongono di rivedere le sentenze definitive. A confermare questo
principio è la Corte di cassazione con la sentenza n. 10810/2018. Nel
caso analizzato un contribuente era stato condannato in via definitiva
per i reati di omesso versamento delle ritenute e omesso versamento
Iva. Per entrambe le fattispecie gli illeciti si collocavano al di
sotto delle nuove soglie di punibilità (150mila euro per le ritenute
certificate e 250mila euro per l'Iva). Richiedeva così la revoca delle
condanne divenute definitive. Il tribunale rigettava la richiesta e
l'interessato ricorreva per cassazione. La Suprema corte ha accolto il
ricorso rilevando che la citata soglia dei due reati, al di sotto della
quale operano soltanto sanzioni amministrative, rientra nell'abrogazione
parziale dei due delitti. Il giudice in presenza dell'abrogazione della
norma incriminatrice deve dichiarare che il fatto non è previsto dalla
legge come reato. (Ved. anche Italia Oggi: 'Omessi versamenti Iva, i
decreti sono da revocare' - pag. 41)
Tra studi di settore e verifiche il contraddittorio cambia
Autore: Luigi Lovecchio
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 26
Negli accertamenti standardizzati (studi di settore) la motivazione
deve essere integrata dalle ragioni che hanno indotto l'ufficio a
rigettare le osservazioni del contribuente. Negli accertamenti
derivanti da accessi e verifiche, invece, l'ufficio è chiamato a
valutare soltanto le osservazioni del contribuente senza esplicitare le
ragioni del rigetto. E ancora. Il difetto di contraddittorio non è
causa automatica di nullità dell'accertamento, poiché il contribuente
deve dimostrare la rilevanza delle eccezioni che avrebbe dedotto.
Invece, quando il contraddittorio è previsto dalla norma nazionale la
sua mancanza determina sempre la nullità dell'atto. Le recenti pronunce
della Cassazione dimostrano un approccio privo di visione sistematica.
Secondo le Sezioni Unite negli accertamenti da studi di settore il
contraddittorio preventivo è obbligatorio e la sua mancanza determina
la nullità della rettifica.
Sismabonus anche con locazione
Autore: Giuseppe Latour
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 26
Con la risoluzione n. 22/E, pubblicata ieri, l'Agenzia delle Entrate ha
chiarito che i soggetti Ires possono usufruire del sisma bonus anche
quando gli immobili messi in sicurezza vengono destinati alla
locazione. Dunque la detrazione fiscale spetta anche se gli immobili
oggetto di ristrutturazione non sono utilizzati a fini produttivi da
parte della società ma vengono dati in affitto. Il decreto legge
63/2013, modificato dalla legge di Bilancio 2017, prevede una
detrazione base del 50% (che può salire anche all'80%) per le spese
sostenute da persone fisiche e società dal 1°gennaio 2017 al 31
dicembre 2021 per l'adozione di misure antisismiche su edifici situati
nelle zone sismiche 1, 2 e 3. (Ved. anche Italia Oggi: 'Sismabonus
anche per edifici in affitto' - pag. 41)
Regime del margine, stretta sulla buona fede
Autore: Laura Ambrosi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 26
Per l'applicazione del regime del margine spetta all'acquirente provare
la buona fede e di aver adottato ogni ragionevole controllo, non
potendo limitarsi a rilevare che l'acquisto sia avvenuto da un soggetto
italiano e non direttamente da quello estero. Rientra così nella
condotta diligente, in una compravendita di veicoli usati,
l'individuazione dei precedenti intestatari risultanti dalla carta di
circolazione, eventualmente integrati da altri elementi di agevole e
rapida reperibilità, al fine di accertare se l'Iva sia già stata
assolta a monte da altri, senza possibilità di detrazione. A confermare
questo principio è la Corte di cassazione con l'ordinanza n. 5978
depositata ieri. In caso di veicoli la condotta diligente consiste
nell'individuare i precedenti intestatari tramite la carta di
circolazione.
Stop ai rimborsi del 730 da comunicare
Autore: Mario Cerofolini e Lorenzo Pegorin
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 27
Con la circolare n. 4/E di ieri l'Agenzia delle Entrate passa in
rassegna tutti gli aspetti tecnico/burocratici relativi al flusso
telematico dei risultati contabili dei 730 destinato ai sostituti
d'imposta. L'Agenzia ricorda i cambiamenti che hanno interessato la
fase finale dell'assistenza fiscale, principalmente per effetto
dell'introduzione del 730 senza sostituto, della dichiarazione
precompilata diretta e dei controlli preventivi sui rimborsi. Per
agevolare Caf, intermediari e sostituti d'imposta, il documento
contiene un crono programma per la gestione del flusso telematico del
730 che detta le scadenze per sostituti d'imposta nella gestione
dell'adempimento. Il conguaglio viene eseguito dai sostituti d'imposta
solo a seguito della ricezione dei risultati contabili da parte delle
Entrate. Si tratta di comunicazioni che vanno gestite obbligatoriamente
tramite i servizi telematici dell'Agenzia. Per consentire ai sostituti
di trasmettere correttamente i dati sono stati predisposti il quadro CT
e il modello Cso. La circolare indica anche le procedure con cui
gestire il flusso telematico dei 730 sottoposti a controlli preventivi.
(Ved. anche Italia Oggi: 'Controlli preventivi a tre vie' - pag. 37)
Consulenti elusivi sanzionati
Autore: Valerio Stroppa
Fonte: Italia Oggi pag: 39
Nel documento 'Mandatory disclosure rules' l'Ocse fornisce le linee
guida per l'invio obbligatorio alle autorità tributarie delle
informazioni relative agli schemi volti a nascondere l'effettiva
titolarità dei patrimoni allo scambio di informazioni globale.
L'organizzazione parigina prevede sanzioni economiche per i
professionisti che aiutano i propri clienti a nascondere i capitali
offshore. I consulenti infedeli potranno essere colpiti anche con
penalità aggiuntive, quali la sospensione dall'albo e la pubblicazione
dei nomi. Avvocati, commercialisti, consulenti finanziari, banche e
altri intermediari sono dunque avvisati. Devono rendere note al fisco
del proprio paese le strutture contrattuali e societarie che
architettano a favore dei propri clienti favorendo l'evasione.
L'obiettivo è schivare il radar del Common reporting standard che da
quest'anno coinvolge oltre 100 stati nello scambio automatico di
informazioni finanziarie ai fini fiscali.
Aliquote fiscali giù del 9%
Autore: Matteo Rizzi
Fonte: Italia Oggi pag: 40
Dalla crisi economica del 2008 sono 78 le multinazionali che hanno
diminuito il proprio carico fiscale di almeno il 9%. Secondo un'analisi
del Financial Times, l'aliquota effettiva delle imposte sulle società è
scesa mediamente del 9% in 10 anni, mentre la tendenza a lungo termine
è ancora più pronunciata, con un'aliquota effettiva diminuita di quasi
un terzo dal 2000, dal 34 al 24%. Secondo lo studio, i tagli dei
governi alle aliquote delle società riguardano solo circa la metà della
diminuzione delle imposte versate. Questo suggerisce che le
multinazionali hanno messo in atto vari meccanismi al fine di diminuire
il proprio carico fiscale. La tendenza al ribasso delle aliquote delle
imposte sulle società promossa dai paesi Ocse, è continuata in un
momento in cui al contrario le imposte sui consumatori e sui lavoratori
sono aumentate. Dal 2008 i Paesi hanno ridotto le aliquote societarie
del 5%, mentre i governi in media hanno aumentato le imposte sulle
persone fisiche del 6%.
L'Ue chiede all'Ocse: valutare riforma Trump
Autore: Matteo Rizzi
Fonte: Italia Oggi pag: 40
L'Unione europea chiede all'Ocse di valutare se la riforma fiscale
Trump rispetta gli standard della tassazione internazionale. Il
consiglio europeo ha incaricato il forum dell'Ocse sulle pratiche
fiscali dannose di procedere alla revisione della riforma fiscale degli
Stati Uniti con lo scopo di condurre una revisione 'accelerata' dei
cambiamenti fiscali contenuti nella riforma Trump che ha introdotto una
riduzione delle imposte societarie dal 35 al 21,5%. L'Ue ha monitorato
la situazione per mesi e ha messo in guardia le disposizioni contro
l'erosione della base imponibile (Beat) e la tassa anti-abuso (Fdii),
che secondo i funzionari Ue potrebbero infrangere le regole del
commercio internazionale. Secondo esperti della Ue il Beat potrebbe
essere incompatibile con l'art. 24 dell'Ocse Model Tax Convention che
stabilisce il principio della non-discriminazione.
Accesso breve con tutele
Autore: Stefano Loconte
Fonte: Italia Oggi pag: 41
Il termine dilatorio di 60 giorni che garantisce il contraddittorio
preventivo si applica anche alle ipotesi di 'accesso breve o istantaneo'
finalizzato all'acquisizione della documentazione. Ad affermarlo la
Corte di cassazione con la sentenza n. 5999/2018. Nel caso analizzato
l'Agenzia delle Entrate faceva ricorso presso i giudici del Palazzaccio
contro la sentenza della Ctr Toscana che aveva confermato l'annullamento
dell'avviso di accertamento emesso a carico di una società in relazione
alla ripresa a tassazione di Iva e Irap per mancato rispetto del
termine dilatorio di cui all'articolo 12 comma 7 dello Statuto del
contribuente.
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