[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 9/3/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Ven 9 Mar 2018 09:58:55 CET


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9 Marzo 2018
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Notizie di Interesse
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Draghi avverte: l'instabilità può minare la fiducia dei mercati 	
Autore:  Danilo Taino 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  13 	
'L'euro è irreversibile e l'instabilità politica pericolosa'. Lo ha
detto ieri Mario Draghi nella conferenza stampa che ha tenuto dopo la
riunione del Consiglio dei Governatori della Bce. Nonostante i
potenziali rischi rappresentati dal protezionismo di Trump e dalla
situazione politica italiana, la Bce decide di andare avanti verso la
fine del Quantitative Easing. Sparita dal comunicato finale la frase in
cui il Consiglio era pronto a essere ancora più aggressivo nello
stimolo monetario in caso di bisogno. La crescita è superiore alle
attese e l'inflazione è ancora bassa ma in prospettiva in aumento.
Sull'Italia Draghi non ha fatto commenti diretti. Ha notato che i
mercati non si sono mossi particolarmente dopo i risultati elettorali e
ha ricordato che 'un'instabilità politica protratta può minare la
fiducia'. Il presidente della Bce è stato molto critico nei confronti
dell'Amministrazione americana che ha deciso di imporre tariffe su
acciaio e alluminio. 	
  	


Il Tesoro: Def leggero senza nuovi impegni Spetta al prossimo governo 	
Autore:  Mario Sensini 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  13 	
Il Mef lavora alla redazione del Nuovo Documento di economia e finanza,
la base della prossima legge di bilancio, che sarà presentato alle
Camere il 10 aprile. Sarà un documento asciutto e asettico, 'senza
impegni per il futuro che il Governo attuale non può assumere' dicono
all'Economia. Né il Def sarà oggetto di confronto politico con la
vecchia maggioranza o i partiti che si candidano a governare dopo il
voto di domenica. Se per il 10 aprile il Parlamento non avesse ancora
espresso un nuovo governo, l'attuale esecutivo si limiterà a produrre
dati essenziali dell'economia e la tendenza dei conti pubblici. Senza
fare programmi, stabilire nuovi obiettivi e delineare le misure per
raggiungerli. Il Documento sarà la fotografia della situazione attuale.
Le previsioni di crescita potrebbero essere leggermente ritoccate, ma
il percorso di risanamento dei conti pubblici è quello già segnato, con
la progressiva riduzione del deficit pubblico, fino al pareggio di
bilancio. Solo con tagli di spesa o maggiori entrate è possibile
scongiurare l'aumento dell'Iva che per il 2019 pesa per 12,4 miliardi
di euro. 	
  	


Niente rimborso per la voluntary 	
Autore:  Primo Ceppellini e Roberto Lugano 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  19 	
Restano definitivi i versamenti per la voluntary anche se il raddoppio
dei termini non è retroattivo. Dunque, nessun diritto al rimborso. E'
la conclusione a cui si giunge dopo un'attenta rilettura delle
disposizioni, anche alla luce delle ultime pronunce giurisprudenziali
che hanno riaperto il fronte della decorrenza della norma sulla
retroattività in relazione ai Paesi black list. La mancata indicazione
nel quadro RW della dichiarazione dei redditi del possesso di attività
finanziarie detenute all'estero fa scattare la presunzione di
redditività e consente al fisco di raddoppiare i termini di
accertamento. Dottrina e giudici di merito ritengono che il raddoppio
riguarda solo le dichiarazioni depositate dal 2009. Le Entrate
sostengono la tesi opposta. Sul tema la Cassazione sostiene che queste
disposizioni non hanno valenza retroattiva. Nonostante i giudici di
Piazza Cavour abbiano riaperto il capitolo-decorrenza per i Paesi black
list, la definizione in adesione non è modificabile. 	
  	


Per i beni nazionali pagamento con F24 senza compensazione 	
Autore:  Matteo Balzanelli e Massimo Sirri 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  20 	
Quando i beni estratti dal deposito Iva sono di provenienza nazionale,
occorre procedere al versamento dell'imposta senza possibilità di
ricorrere alla compensazione orizzontale o verticale. Questo obbligo si
collega alla possibilità prevista dal Dl fiscale, in vigore da aprile
2017, di eseguire cessioni di beni, esistenti nel territorio dello
Stato, nei confronti di operatori nazionali, senza pagamento
dell'imposta, a prescindere dalla natura dei beni ceduti. Il pagamento
va eseguito con il modello F24 entro il 16 del mese successivo a quello
dell'estrazione e la procedura si completa con emissione di autofattura
da annotare, assieme ai dati della ricevuta di versamento, nel registro
Iva degli acquisti al fine di esercitare il diritto di detrazione. Per
procedere all'estrazione dei beni l'operatore deve emettere apposita
autofattura da consegnare al gestore del deposito Iva unitamente alle
somme necessarie al versamento dell'imposta. Entro il 16 del mese
successivo a quello dell'estrazione, il gestore deve pagare il dovuto
fornendo i dati della ricevuta all'operatore/estrattore che li
registrerà sul registro Iva degli acquisti associandoli all'autofattura
emessa. 	
  	


Sugli assegni non trasferibili allo studio la mini-sanzione 	
Autore:  Marco Mobili e Giovanni Parente 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
I tecnici del Tesoro e di Palazzo Chigi stanno lavorando per trovare
una soluzione, a breve, sulla querelle relativa alle nuove sanzioni
applicate agli assegni dal mille euro in su emessi privi della scritta
'non trasferibile'. Considerando che nella gran parte dei casi non si
tratta di antiriciclaggio, l'ipotesi più probabile è quella di arrivare
a una mini-sanzione che si potrebbe sintetizzare in una 'multa' non
superiore a un decimo dell'importo trasferito per gli importi più
bassi. La mini sanzione potrebbe trovare posto nel decreto che
recepisce la direttiva Ue sull'utilizzo dei dai antiriciclaggio per i
controlli fiscali. Ad oggi le sanzioni per la mancata indicazione di
non trasferibilità vanno da 3mila a 50mila euro e colpiscono gli
assegni con importo a partire da mille euro. Fonti del Tesoro dicono
che gli assegni contestati sono 1.700. In 107 hanno scelto la strada
dell'oblazione che presenta costi da 6mila a 16.666 euro. 	
  	


Non punibile chi compensa con un canale non conforme 	
Autore:  Luca Benigni e Marco Tiberti 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Non è punibile il contribuente che procede alla compensazione
tributaria con un canale telematico non conforme. La norma sulle
compensazioni tributarie regola solo l'utilizzo dei servizi telematici
senza individuare come violazione una condotta tipica sanzionata. A
sostenerlo la Ctp di Roma nella sentenza n. 3009/15/2018. Il caso
analizzato dai giudici tributari capitolini riguarda una società di
capitali nei cui confronti l'Agenzia delle Entrate notificava un atto
di contestazione per l'anno 2010, a causa di una compensazione di
credito Iva con un canale non conforme rispetto a quello telematico,
per un importo complessivo di circa mille euro. La società si oppone.
La Ctp accoglie il ricorso sostenendo, in primis, che la compensazione
è attività spontanea del contribuente, il quale non ha alcun obbligo di
fornire altre informazioni oltre a quelle obbligatorie per legge. 	
  	


Tre tasse per finanziare l'Ue 	
Autore:  Roberto Miliacca 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  26 	
Per recuperare i 10 miliardi di euro annui spariti dalla fuoriuscita
del Regno Unito dall'Unione europea il parlamento di Strasburgo pensa a
nuove tasse. La web tax, un'imposta sulle transazioni finanziarie e
un'altra di tipo ambientale che colpisce chi inquina di più. Lunedì
prossimo a Strasburgo inizierà una lunga battaglia sulla programmazione
finanziaria europea e si dibatterà, oltre che delle tre tasse
comunitarie, anche dell'individuazione di una comune base imponibile
consolidata per l'imposta sulle società e sui meccanismi che possono
neutralizzare l'impatto che le nuove imposte potranno avere sulle
tasche dei contribuenti. Sulla web tax, ad esempio, si dibatte sulla
possibilità di tassare l'impresa digitale non dove questa ha la sede
legale, ma per quota nei paesi in cui la società ha maggiori contatti
digitali e svolge la sua attività commerciale. 	
  	


Prove, processi separati 	
Autore:  Giovanni Cataldi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
L'acquisizione irrituale di elementi probatori nel penale non comporta
la loro inutilizzabilità in ambito tributario. Ad affermarlo la Corte
di cassazione con la sentenza n. 959 del 17 gennaio 2018. Una società
presentava ricorso presso i giudici del Palazzaccio ritenendo
illegittimi gli avvisi di accertamento emessi sulla base delle
risultanze del pvc redatto dalle Fiamme gialle in quanto la verifica
fiscale era avvenuta in assenza del difensore di parte. Per la
ricorrente l'inutilizzabilità degli elementi probatori non deve valere
solo nel procedimento penale ma anche in quello tributario. La
Cassazione ha invece ritenuto che l'inutilizzabilità penale non vale
anche nel fiscale. 	
  	


Tassazione, edificazione decisiva 	
Autore:  Giovambattista Palumbo 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
Con l'ordinanza n. 5327 del 6 marzo 2018 la Corte di cassazione ha
stabilito che sono soggette a tassazione separata, quali redditi
diversi, le plusvalenze realizzate a seguito di cessioni a titolo
oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria. Non lo
sono, invece, quelle di terreni già edificati, essendo irrilevante sia
l'ulteriore potenzialità edificatoria del terreno, sia l'intenzione
delle parti, ove non dimostrata, di demolire i manufatti esistenti. Per
gli 'ermellini' non ha rilievo il comportamento degli acquirenti,
successivo alla conclusione del contratto, non potendo la potenzialità
edificatoria dipendere da elementi la cui realizzazione è solo futura
ed eventuale e rimessa, inoltre, ad un soggetto diverso (l'acquirente)
da quello interessato dall'imposizione (il venditore). 	
  	


Patent box, pratiche a rilento 	
Autore:  Cristina Bartelli 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
Le pratiche di patent box vanno a rilento. L'Agenzia delle Entrate
analizza attentamente le istanze presentate per usufruire
dell'agevolazione che riconosce un abbattimento dell'imponibile nel
caso di brevetti e software. Spesso l'esito dei controlli porta a una
correzione delle valutazioni presentate dalle aziende. Questo si
traduce in un rallentamento dell'attività che allunga da un mese fino a
un anno i tempi di esame delle istanze. Il quadro emerge dalla
ricognizione fatta da ItaliaOggi sullo smaltimento delle 8mila domande
presentate. L'obiettivo 2018 del fisco è quello di esaminate tutte le
istanze presentate entro il 31 dicembre 2015; per quelle arrivate nel
2016 l'obiettivo si abbassa al 90%. Nel 2017 sono 435 gli accordi di
patent box. I rallentamenti per l'esame delle istanze riguardano
soprattutto il settore farmaceutico e bancario. 	
  	


L'ipoteca esattoriale è blindata 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  30 	
Nell'ordinanza n. 5561 dell'8 marzo 2018 la Corte di cassazione
sostiene che in caso di procedure concorsuali non scatta la revoca
dell'ipoteca esattoriale. Nell'ambito del fallimento l'Agenzia delle
entrate e riscossione ha un ruolo privilegiato rispetto agli altri
creditori. I giudici di legittimità hanno accolto il ricorso
dell'esattore. Il fisco si lamentava della decisione con la quale il
Tribunale di Bolzano aveva ritenuto revocabile la garanzia emessa da
Equitalia, perché paragonabile a una ipoteca giudiziaria. Di diverso
avviso gli 'ermellini' che, ribaltando il verdetto, hanno spiegato che
l'ipoteca erariale è una figura autonoma e quindi non suscettibile di
revoca ai sensi dell'art. 64 della legge fallimentare che prevede la
revocabilità delle sole ipoteche giudiziali e volontarie. 	
  	


Frode, il patteggiamento esclude la confisca 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  30 	
Stop alla confisca sugli immobili dell'imprenditore che ha patteggiato
la frode fiscale e altri illeciti fallimentari se prima non si motiva
sull'impossibilità di sequestrare direttamente il patrimonio aziendale
o comunque il profitto del reato. Ad affermarlo la Corte di cassazione
con la sentenza n. 10525 dell'8 marzo 2018. Gli 'ermellini' hanno
accolto il ricorso di un imprenditore laziale. 	
  	


Per i depositi Iva quadri VF e VJ 	
Autore:  Matteo Balzanelli e Massimo Sirri 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  20 	
Occorre particolare cautela nella compilazione della dichiarazione
annuale quando si deve applicare la speciale disciplina dei depositi
Iva. Questo, per le novità introdotte da aprile 2017 con il Dl fiscale.
Per gli acquisti di beni introdotti o custoditi nei depositi, se nel
2017 avvengono sia l'acquisto che l'estrazione, l'operazione va
riepilogata nel quadro VF nei righi da VF1 a VF13, a seconda
dell'aliquota. Gli stessi righi valgono per l'estrazione nel 2017 di
beni introdotti in anni precedenti. In tal caso è bene compilare anche
il rigo VF22, per sottrarre dal volume degli acquisti dell'anno per cui
si presenta la dichiarazione l'importo dell'imponibile già indicato nel
modello dell'anno in cui è stato eseguito l'acquisto con l'introduzione
nel deposito. In caso di reverse charge occorre compilare anche il
quadro VJ. Naturalmente la compilazione della dichiarazione annuale
cambia a seconda del momento di introduzione ed estrazione dei beni dal
deposito Iva. 	
  	


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