[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 7/3/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Mer 7 Mar 2018 10:39:14 CET


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7 Marzo 2018
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Notizie di Interesse
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Istat: scenario economico positivo Produttività in risalita a fine 2017
Autore:  D.Col. 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  6 	
La produttività mostra uno scenario macroeconomico favorevole anche se
i dati dell'Istat di ieri evidenziano segnali di 'minore intensità'. Il
modello previsionale a breve dell'Istituto torna sullo 'stabile' e ai
livelli elevati sulla scorta di una sostanziale invarianza degli indici
di fiducia di imprese e famiglie in una prospettiva di crescita attesa
del valore aggiunto della manifattura. Sul mercato del lavoro i livelli
occupazionali sono visti stabili mentre la produttività è migliorata
nell'ultimo trimestre 2017, con un +0,1% delle ore lavorate e il +0,2%
delle unità di lavoro registrati. L'inflazione continua a evolversi a
ritmi moderati (0,6% a febbraio). Tra i consumatori tornano a prevalere
aspettative di prezzi stabili o in diminuzione, nei prossimi 12 mesi,
mentre tra le imprese c'è solo un modesto aumento del saldo tra
intenzioni di aumento e diminuzione dei prezzi dei listini a tre mesi.
Sul dopo voto Moody's chiede di non indietreggiare sulle riforme
attuate, in particolare sulla legge Fornero. 	
  	


M5S, priorità al disinnesco della mina Iva 	
Autore:  Manuela Perrone 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  9 	
Il Def 2018 da presentare entro il 10 aprile sarà il primo banco di
prova del futuro governo. Lo sa bene il Movimento 5 stelle. La priorità
- dicono - sarà disinnescare le clausole di salvaguardia per
scongiurare l'aumento dell'Iva. A tal fine servono 12,4 miliardi di
euro. Lo staff economico di Di Maio lavora al dossier. Gli ultimi dati
Istat lasciano spazio a un moderato ottimismo, soprattutto per l'aumento
dell'1,5% del Pil nel 2017 e per il rapporto deficit-Pil sceso all'1,9%
contro il 2,5% dell'anno precedente. Dati importanti perché da questi
si partirà per comporre il quadro tendenziale che sarà inviato alla
Commissione Ue e perché su quelle il nuovo governo dovrà impostare gli
impegni di politica economica da attuare con la prossima legge di
Bilancio. Molti sono convinti che l'invio del Def spetterà a Padoan
perché il nuovo esecutivo ad aprile non ci sarà. Bruxelles potrebbe
essere costretta a sospendere ancora per mesi il giudizio sui nostri
conti e la paventata manovra correttiva da 3,5 miliardi slitterebbe a
settembre. Il M5S chiederà alla Commissione Ue maggiore flessibilità,
senza sforare il limite del 3%. 	
  	


Lega pronta a usare il condono fiscale 	
Autore:  Barbara Fiammeri 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  9 	
La Lega conferma la volontà di sterilizzare l'incremento dell'Iva con
le entrate prodotte dal condono, ribattezzato 'pace fiscale' sulle
cartelle esattoriali che sarà varato per decreto dal primo Consiglio
dei ministri del governo a guida Salvini. Visti i numeri in Parlamento
l'obiettivo leghista non è certo a portata di mano. La convinzione è
che sarà ancora il governo Gentiloni a dover mettere mano al Def e a
farsi carico della scelta di sterilizzare o meno l'incremento dell'Iva.
Con la sanatoria delle cartelle esattoriali il futuro governo del
centrodestra conta di recuperare 35 miliardi di gettito nel primo anno
di applicazione. La cifra consentirebbe di coprire sia l'incremento
della tassa sui consumi e l'avvio della flat tax che beneficerebbe
anche della riduzione delle attuali deduzioni fiscali. 	
  	


In bilico la norma sul 34% di investimenti al Sud 	
Autore:  Carmine Fotina 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  9 	
Non è stata ancora attuata la misura del decreto Mezzogiorno che
contiene la famosa clausola sul 34% di investimenti pubblici al Sud.
Ora sulla decisione peserà la composizione del nuovo esecutivo.
L'exploit della Lega ne ridimensiona le chance. Il M5S, sospinto oltre
il 30% dagli elettori meridionali, al contrario è pronto a cavalcarla.
La clausola è stata rilanciata anche nel programma elettorale del Pd.
Il decreto di fine 2016 ha sancito l'obbligo per le amministrazioni
centrali di riservare al Sud un volume complessivo di stanziamenti
ordinari in conto capitale proporzionale alla popolazione di
riferimento. Dati Istat alla mano, la quota ammonta al 34%. Il primo
dei due provvedimenti attuativi è stato emanato. Manca il secondo,
ovvero la direttiva del presidente del Consiglio che dovrebbe
individuare annualmente i programmi di spesa attraverso cui perseguire
l'obiettivo del riequilibrio territoriale. Secondo la Svimez l'iter è
troppo complesso. 	
  	


La seconda-prima casa sfida il Fisco 	
Autore:  Angelo Busani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
La proprietà di una casa 'non idonea' a uso abitativo non ostacola
l'acquisto agevolato di un'altra abitazione. Ad affermarlo la Corte di
cassazione con la sentenza n. 2565/2018. I giudici di Piazza Cavour
aprono, dunque, ad una nuova pagina per l'agevolazione 'prima casa'.
Per la Corte quando la legge prescrive l'impossidenza di altre case nel
medesimo Comune, tale situazione vi sarebbe anche nell'ipotesi di
possidenza di case che non si prestano a essere atte all'uso abitativo
del contribuente. Tre sono i problemi. Il primo è che l'amministrazione
non è mai stata d'accordo di dar rilievo alla pretesa inidoneità
dell'abitazione preposseduta. Il secondo problema è che la legge
impone, per ottenere l'agevolazione 'prima casa', che il contribuente
dichiari nell'atto di acquisto di essere in una situazione di
impossidenza e sanziona la dichiarazione mendace. Il terzo problema è
come tradurre in pratica il concetto di inidoneità della casa
preposseduta. 	
  	


Cambio residenza, la forza maggiore salva dalle sanzioni 	
Autore:  Angelo Busani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Comprare un'abitazione con l'agevolazione 'prima casa' comporta la
necessità di risiedere nel Comune ove è ubicato l'immobile oggetto di
acquisto. Inoltre l'interessato è tenuto a risiedervi entro 18 mesi dal
rogito. In caso di inadempimento il fisco recupera l'imposta ordinaria
e applica una sanzione del 30% della differenza tra l'imposta
originaria e quella agevolata. Ma il contribuente può esimersi dal
pagamento della sanzione se ricorre un evento di 'forza maggiore'? Nel
terremoto che colpì l'Umbria il Fisco riconobbe la 'forza maggiore' per
il fatto che il contribuente non riuscì a trasferire la propria
residenza nel Comune terremotato a causa del lesionamento di molti
edifici. In molti casi la giurisprudenza di merito e legittimità ha
ritenuto la ricorrenza della forza maggiore come evento sopravvenuto
non fronteggiabile dal contribuente; evento imprevedibile, inevitabile
e non imputabile al contribuente stesso. E' rimasta isolata la sentenza
che non giustifica il mancato trasferimento della residenza per cause
di forza maggiore. 	
  	


Sezionale alla prova-spesometro 	
Autore:  Giorgio Gavelli e Gian Paolo Tosoni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
Il 6 aprile scade il termine per la trasmissione dello spesometro
dell'ultimo periodo 2017. Nonostante la proroga sussistono ancora dubbi
sul suo contenuto. Dubbi che riguardano anche la comunicazione della
liquidazione Iva. Il problema riguarda i documenti inseriti nei
registri sezionali, per registrare nel 2018 fatture esigibili e
ricevute nel 2017. Ad esempio, una cessione intervenuta il 30 dicembre
2017 con fattura ricevuta dal cliente il 20 gennaio 2018 e registrata
in tale data. Queste fatture, per consentire la detrazione, devono
essere liquidate non nel mese di registrazione (2018) ma nella
dichiarazione annuale Iva riferita all'anno precedente (2017). Ma in
quale spesometro e in quale liquidazione Iva devono entrare? Per la
comunicazione della liquidazione Iva si è dell'avviso che queste
fatture non entrino in alcuna comunicazione, poiché partecipano alla
detrazione direttamente in dichiarazione e di fatto non entrano nella
liquidazione periodica. Più complessa la questione spesometro. Due le
possibili tesi. Difficile pensare che le fatture non vadano riportate
in alcun spesometro. 	
  	


Per la Ue note di variazione da anticipare 	
Autore:  Luigi Lovecchio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
Vale anche per le procedure esecutive individuali la sentenza della
Corte di giustizia Ue in materia di note di variazione Iva in presenza
di procedure concorsuali. Il cedente/prestatore ha diritto a emettere
una nota di variazione, per recuperare l'imposta a suo tempo versata,
nei casi di mancato pagamento del corrispettivo pattuito. A tal fine è
previsto che in presenza di procedure concorsuali la condizione
legittimante il recupero dell'Iva si considera realizzata alla
conclusione della procedura stessa. La legislazione italiana, tuttavia,
costringe i contribuenti ad attendere anche dieci anni prima di
emettere la nota di variazione, per la parte di corrispettivo non
incassata. In materia di azione espropriativa per il recupero dell'Iva
assolta, la legge nazionale costringe il soggetto passivo ad adottare
misure che potrebbero apparire antieconomiche. Il contribuente deve
avere la possibilità di recuperare l'Iva assolta ogniqualvolta vi sia
la ragionevole probabilità che il debito non sia saldato. 	
  	


Niente frode se la vendita non è simulata 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Non è sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte la cessione di
beni da una società a un'altra riconducibili allo stesso amministratore
se la compravendita è avvenuta realmente e ciò anche se il denaro
incassato è stato utilizzato per soddisfare altri creditori e non
l'Erario. A chiarirlo la Cassazione penale, con la sentenza n. 10161
depositata ieri. Il caso analizzato riguardava un legale rappresentante
che anziché porre in liquidazione una Srl vendeva tutti i beni sociali
a una Sas. I giudici della Suprema corte hanno affermato che per la
sussistenza del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle
imposte occorrono due condotte alternative costituite dalla vendita
simulata dei beni o dal compimento di atti fraudolenti. Il
soddisfacimento di altri creditori non costituisce la fraudolenza
richiesta dalla norma, poiché la cessione era avvenuta senza alcuna
simulazione o altri atti ingannevoli. (Ved. Anche Italia Oggi:
'Elasticità a chi ha debiti fiscali' - pag. 33) 	
  	


Terremoto 2016, dal 31 maggio i versamenti a rate 	
Autore:  Salvina Morina e Tonino Morina 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
I cittadini del centro Italia colpiti dal sisma del 2016 potranno
eseguire i pagamenti a rate a partire dal 31 maggio 2018. A renderlo
noto l'Agenzia delle Entrate. Dunque si potrà versare a rate le
ritenute finora non operate dai sostituti d'imposta, anche se è venuto
meno il rapporto di lavoro. La legge 229/2016 stabilisce che i
sostituti d'imposta, a prescindere dal domicilio fiscale, a richiesta
degli interessati residenti nei comuni terremotati, non devono operare
le ritenute alla fonte a decorrere dal 1°gennaio 2017 fino al 31
dicembre 2017. La richiesta di sospensione riguarda le ritenute sui
redditi di lavoro dipendente, sui redditi assimilati e sui compensi e
altri redditi corrisposti dallo Stato. La ripresa della riscossione
delle ritenute non operate avviene entro il 31 maggio 2018. Il
versamento può essere eseguito senza sanzioni né interessi, mediante
rateazione fino a un massimo di 24 rate mensili di pari importo, a
decorrere dal 31 maggio 2018. (Ved. anche Italia Oggi: 'Sisma, perdere
il lavoro non blocca rateizzazioni' - pag. 29) 	
  	


Cooperative compliance ampia 	
Autore:  Cristina Bartelli 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
Le medie imprese chiedono di allargare la cooperative compliance.
Servirà una norma attuativa ma il sentiero disegnato per il prossimo
futuro è quello di un dialogo ex ante con l'Amministrazione
finanziaria. E' questo il messaggio consegnato da Raffaele Russo,
senior advisor del Mef durante il Taxday sulle novità fiscali 2018,
organizzato da Dla Piper ieri a Milano. Sono numerose le richieste
delle medie imprese che chiedono l'abbassamento delle soglie e
l'allargamento della platea di chi può utilizzare la cooperative
compliance che prevede l'interlocuzione preventiva con gli uffici del
fisco. Gli accordi preventivi con il fisco costituiscono uno strumento
non solo di compliance fiscale ma di governance societario. Molte
imprese, anche fuori cooperative chiedono tax control framework dice
Antonio Tomassini, partner Dla Piper. 	
  	


La sostanza vince sulla forma 	
Autore:  Andrea Fradeani 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  30 	
Con una circolare Assonime fa il punto sulla fiscalità degli Ias e Oic
adopter alle luce dei dm di revisione e coordinamento del 3 agosto 2017
e 10 gennaio 2018. Il Dlgs 139/2015 ha introdotto nuovi principi di
redazione e nuovi criteri di valutazione che hanno messo in crisi le
disposizioni tributarie contenute nel Testo unico delle imposte
dirette. Il legislatore è intervenuto estendendo la c.d. 'derivazione
rafforzata' prevista per gli Ias adopter pure alle imprese che redigono
i conti annuali secondo i principi contabili nazionali. Una criticità
riguarda, però, l'applicazione nei suoi risvolti fiscali, del numero
1-bis dell'art. 2423-bis c.c. che prescrive di rilevare e presentare le
voci tenendo conto della sostanza dell'operazione o del contratto.
Assonime ricorda l'incertezza dell'ambito di operatività del principio
in parola. Inoltre l'operatività dell'1-bis dovrebbe essere limitata
alle sole fattispecie previste dai principi contabili nazionali. Con il
nuovo Oic 11 è in arrivo una soluzione ibrida che non convince. 	
  	


Transfer pricing sotto esame 	
Autore:  Massimiliano Sironi e Duilio Liburdi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  31 	
Il provvedimento del Mef sui prezzi di trasferimento è attualmente in
fase di pubblica consultazione. Uno dei punti di maggiore interesse
riguarda l'ammissibilità da verificare per il riconoscimento del minor
imponibile da imputare alla società residente in conseguenza della
rettifica estera in materia di prezzi di trasferimento. L'istanza deve
essere corredata da una serie di informazioni e documenti. Oltre ai
dati anagrafici e identificativi dell'impresa istante, dovrà essere
indicato l'oggetto concernente la richiesta di eliminazione di doppia
imposizione conseguente ad una rettifica a un aumento per l'applicazione
del principio di libera concorrenza. Come previsto dalla normativa
nazionale, è richiesta l'esistenza di una convenzione contro le doppie
imposizioni sui redditi tra stato estero e Italia. Invece, dal punto di
vista documentale, l'istanza dovrà essere corredata da una
documentazione che qualora non sarà ritenuta idonea da parte
dell'ufficio determinerà l'improcedibilità dell'istanza. Al
contribuente saranno concessi 30 giorni di tempo per integrare la
domanda con gli elementi richiesti. 	
  	


Fideiussione con il rimborso 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  31 	
Il Fisco è tenuto a rimborsare il costo della fideiussione sostenuto
dal contribuente quando quest'ultimo ha ragione. Non rileva che la
garanzia sia stata pretesa dall'ufficio per ottenere la sospensione di
un pagamento, la rateizzazione di un debito o il rimborso dei tributi.
Né impatta la mancata emanazione del dm previsto dall'art. 8, comma 6,
dello statuto del contribuente, la quale 'non può ritenersi ostativa
all'esecuzione del rimborso'. Ad affermarlo la Ctp Reggio Emilia con la
sentenza n. 279/2/17. Il caso riguardava una società agricola che aveva
avviato il contenzioso a seguito del silenzio-rifiuto delle Entrate
all'istanza di rimborso del costo delle fideiussioni prodotte
dall'impresa per ottenere alcuni rimborsi Iva. La domanda di
restituzione era arrivata quando oramai erano scaduti i termini per
l'accertamento sulle annualità in oggetto. 	
  	


Amazon esattore fiscale 	
Autore:  Matteo Rizzi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  32 	
Il colosso del commercio online Amazon che già dallo scorso gennaio
raccoglie le imposte per i venditori terzi che utilizzano la
piattaforma nello stato di Washington, ora agirà come sostituto
d'imposta anche in Pennsylvania. Dal 1°aprile, infatti, Amazon
calcolerà, riscuoterà e rimetterà l'imposta sulle vendite per gli
ordini spediti ai clienti in Pennsylvania. Il nuovo servizio denominato
Market tax collection, è stato introdotto a seguito della legge
approvata dallo stato della Pennsylvania che impone ai rivenditori
online di addebitare e riscuotere le imposte sulle vendite, con lo
scopo di mettere fine alla disparità di trattamento con i venditori
tradizionali. Dal 1992, infatti, le vendite su Internet non sono
soggette a imposta, a meno che il commerciante non abbia una presenza
fisica nello stato federato del cliente. Secondo l'agenzia delle
entrate americana questa divergenza di trattamento ha causato perdite
di entrate fiscali per 13 miliardi di dollari solo nel 2017. 	
  	


Costi spalmati nel tempo? E' bancarotta 	
Autore:  Dario Ferrara 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  33 	
Con la sentenza n. 10100/18, pubblicata lo scorso 6 marzo, la Corte di
cassazione ha dato il via libera alla condanna per bancarotta semplice
documentale a carico dell'amministratore della società fallita. E la
colpa è della capitalizzazione dei costi indicata dalle scritture
contabili senza che sia soddisfatto il requisito dell'utilità
pluriennale: spalmare i costi di consulenze e spese notarili nel tempo
consente all'azienda di esporre nell'esercizio costi minori di quelli
effettivi e dunque ne falsa il risultato. 	
  	


Diritto al rimborso, il silenzio del fisco impugnabile in Ctp 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  33 	
Con l'ordinanza n. 5203 del 6 marzo 2018 la Corte di cassazione cambia
orientamento ed afferma che l'istanza di rimborso d'imposta presentata
all'Ufficio territorialmente incompetente non preclude il diritto del
contribuente a ripetere la somma dal fisco e, in caso di mancata
risposta, si configura il silenzio rifiuto impugnabile in Ctp. Respinto
il ricorso delle Entrate. A fare da contraltare nella vicenda
sottoposta al vaglio dei giudici del Palazzaccio è lo Statuto del
contribuente. 	
  	


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