[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 14/6/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Gio 14 Giu 2018 09:50:53 CEST


 <http://www.salfi.it/metaping/salfi-notizie/salfi-header1.jpg> 
14 Giugno 2018
 <http://www.salfi.it>  <http://www.metaping.it> 
Notizie di Interesse
<http://www.salfi.it/metaping/salfi-notizie/newsletter.jpg> 
Salvini: per me nessun limite al contante 	
Autore:  Andrea Ducci 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  14 	
Ieri all'assemblea di Confesercenti il vice premier Matteo Salvini ha
conquistato i piccoli imprenditori annunciando il suo piano in materia
di tasse e rimozione del tetto all'utilizzo del contante. Il disinnesco
dell'aumento dell'Iva è stato già promesso da Di Maio. Salvini ha
tratteggiato le misure per la c.d. pace fiscale. Riprendendo il
contratto 'giallo-verde' il vice premier annuncia la riduzione delle
tasse, già nel 2018 partirà la flat tax in primis per gli imprenditori
per poi estendersi alle famiglie. I benefici della cedolare secca al
21% sulle locazioni delle abitazioni saranno estesi ai negozi.
Spesometro e redditometro verranno aboliti. Dovrà essere invertito
l'onere della prova a carico del contribuente. Sulle coperture delle
misure annunciate non esistono stime. Salvini è convinto che le risorse
arriveranno dai maggiori margini di manovra sui conti pubblici che
Bruxelles dovrà concedere. La novità è la rimozione del tetto a 3mila
euro all'utilizzo del contante nei pagamenti. Secondo Salvini non ci
dovrebbe essere nessun limite alla spesa per denaro contante. (Ved.
anche Il Sole 24 Ore: 'Per le partite Iva subito Flat tax e cedolare
secca sui negozi' - pag. 2 e Italia Oggi: 'Cedolare sugli affitti
commerciali' - pag. 40) 	
  	


Tetto ai pagamenti Cosa può cambiare 	
Autore:  Lorenzo Salvia 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  15 	
Il tetto ai pagamenti in contanti è stato cambiato più volte negli
ultimi anni. L'ultima nel 2016 quando il governo Renzi lo portò a 3
mila euro, dai mille fissati da Mario Monti. Ieri il vice premier
Matteo Salvini ha detto che il limite non ci dovrebbe essere.
Nonostante i nove interventi sul limite di spesa negli ultimi dieci
anni, l'Italia resta la patria del contante. Uno studio rivela che le
banconote vengono utilizzate per l'86% delle transazioni. Siamo al
terzo posto in Europa, la media della zona euro si ferma al 74%. Oltre
che del contante siamo la patria del nero. Il sommerso vale 208
miliardi di euro, il 14% del Pil. E' chiaro che i pagamenti non
tracciabili sono terreno di caccia per lavoro nero, riciclaggio e
criminalità. E i tanti interventi sul tetto dei contanti non hanno
cambiato le cose. L'Italia resta legata al cash. E non basta la scarsa
propensione tecnologica a spiegarlo. 	
  	


La mini-voluntary apre le porte a chi è ritornato all'estero 	
Autore:  Marco Piazza 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Possono accedere alla mini-voluntary al 3% che consente di sanare i
mancati obblighi di monitoraggio fiscale i contribuenti rientrati in
Italia dopo essere stati fiscalmente residenti all'estero e iscritti
all'Aire o che abbiano lavorato in modo continuativo in una zona di
frontiera, anche se sono tornati poi ad essere frontalieri o residenti
all'estero. Non possono accedere alla sanatoria coloro che hanno
ricevuto la notifica di avvisi di accertamento o atti di contestazione
relativi alle attività e alle annualità oggetto di regolarizzazione.
Questa preclusione non vale, invece, per chi ha ricevuto inviti,
questionari, processi verbali di constatazione o avvisi bonari dalla
liquidazione delle imposte e dal controllo formale delle dichiarazioni.
E' quanto si legge nella circolare n. 12/E/2018 di ieri che illustra le
modalità di adesione alla sanatoria in scadenza il 31 luglio. La
sanatoria del 3% non è consentita per le somme e le attività già
oggetto della prima e della seconda voluntary disclosure. (Ved. Anche
Italia Oggi: 'Mini-voluntary, regole rigide' - pag. 35) 	
  	


Sì all'ipoteca sul fondo patrimoniale 	
Autore:  Enrico Holzmiller 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Con la sentenza 902/25/2018 la Ctr Lombardia ha affermato che è
possibile iscrivere ipoteca sul fondo patrimoniale. Nel caso analizzato
i debiti fiscali risultano essere stati contratti nell'esercizio
dell'attività imprenditoriale di una Sas. Per i giudici l'iscrizione di
ipoteca, non essendo atto della fase di esecuzione, avendo finalità
conservative ed essendo priva di effetto spoliativo, rappresenta un
mero strumento cautelare posto a garanzia del credito. Nulla osta
pertanto che un bene facente parte del fondo patrimoniale sia
sottoposto a ipoteca. Circa la difendibilità del fondo dall'aggressione
di creditori per debiti tributari sorti nell'attività d'impresa la Ctr
ritiene insufficiente il richiamo all'origine del debito tributario,
riferito alla sas, in quanto 'il solo fatto che il debito sia sorto
nell'esercizio dell'impresa non è idoneo a escludere che il debito si
possa dire contratto per soddisfare tali bisogni'. 	
  	


Oic versus Fisco su scarti e premi di negoziazione 	
Autore:  Marco Piazza 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
L'ultima edizione del principio Oic 20 dice che gli scarti o premi di
negoziazione sono inclusi negli interessi attivi dei titoli anche
quando si tratti di attività finanziarie non immobilizzate. La
precedente edizione prevedeva che l'assimilazione degli scarti e premi
di negoziazione agli interessi valesse solo con riferimento ai titoli
immobilizzati. L'appendice non spiega i motivi di questo cambio. Per le
società con portafogli non immobilizzati gestiti in modo dinamico le
conseguenze sono rilevanti. Lo 'scarto di negoziazione' esprime il
maggior o minor prezzo per acquistare il titolo di debito sul mercato
secondario rispetto al valore di rimborso. Se il titolo è stato emesso
sopra o sotto la pari, comprende il premio o lo scarto di
sottoscrizione che è la differenza positiva o negativa fra il prezzo di
emissione e il valore di rimborso. Dal punto di vista fiscale, mentre
gli scarti di emissione sono frutti civili equiparati agli interessi, i
premi e gli scarti di negoziazione, non hanno natura di frutti del
titolo perché dipendono dalle condizioni negoziate in occasione
dell'acquisto del titolo sul mercato. 	
  	


Preregistrazione per l'e-fattura con delega agli intermediari 	
Autore:  Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Modalità di conferimento delle deleghe agli intermediari abilitati per
accedere, nell'interesse dei deleganti, ai servizi di registrazione
dell'indirizzo telematico, compresa la generazione del codice
bidimensionale QR-Code, e di consultazione e acquisizione delle fatture
elettroniche o dei loro duplicati informatici: con il provvedimento
117689 pubblicato ieri, l'Agenzia delle Entrate ha completato il quadro
di interventi regolamentari necessari per l'avvio dell'obbligo di
fatturazione elettronica permettendo, attraverso la definizione dei
meccanismi delle deleghe, di rendere fruibili dalle prossime ore, sul
sito web 'fatture e corrispettivi', le procedure per la registrazione
dell'indirizzo telematico e per la generazione del QR-Code. Il servizio
di registrazione permette di indicare allo Sdi l'indirizzo telematico
preferito per la ricezione delle fatture. Scelto l'indirizzo
telematico, questo verrà inserito all'interno del QR-Code il quale
permetterà di velocizzare il processo di fatturazione elettronica.
(Ved. Anche Italia Oggi: 'Deleghe per l'e-fattura' - pag. 39) 	
  	


Il tardivo adempimento formale non fa perdere il diritto all'ecobonus 	
Autore:  Massimo Romeo 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Il contribuente che invia tardivamente la prescritta documentazione
all'Enea non perde il diritto all'ecobonus. Basta dimostrare
l'esecuzione dei lavori e le spese sostenute. E' quanto si ricava dalla
sentenza 2181/2018 della Commissione tributaria regionale Lombardia,
depositata lo scorso 16 maggio, che dà continuità all'orientamento
espresso dalle commissioni di merito milanesi, in tema di agevolazioni,
circa la prevalenza della 'sostanza sulla forma'. La questione
controversa verteva intorno al mancato riconoscimento delle spese di
riqualificazione energetica da cui scaturiva l'iscrizione a ruolo della
maggiore imposta e l'emissione della cartella di pagamento oggetto
d'impugnazione. La pretesa era fondata sul tardivo invio della
documentazione all'Enea e sulla circostanza che l'agevolazione non
spetti per gli interventi di ampliamento di edifici esistenti. 	
  	


Affitti, cedolare secca al 10% estensibile in quasi tutta Italia 	
Autore:  Saverio Fossati 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Anche nei Comuni dove è stato proclamato lo stato d'emergenza spetta la
cedolare secca al 10% sui canoni concordati. A confermarlo la Dre
Lombardia in una risposta alla Confedilizia di Como. E' la legge
80/2014 a riconoscere l'aliquota del 10%, sino al 31 dicembre 2019, sui
canoni dei contratti stipulati nei Comuni in cui sia stato proclamato
lo stato d'emergenza negli ultimi cinque anni precedenti la data di
entrata in vigore della legge (cioè dal 28 maggio 2009 al 27 maggio
2014). Non è semplice il reperimento dell'elenco di questi Comuni, a
causa del sovrapporsi di norme, delibere e Dpcm. 	
  	


Italia al top nella Ue per le tasse sul lavoro 	
Autore:  N.T. 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
In Europa l'Italia è il Paese con la più alta tassazione sul lavoro. A
fronte di una media Ue pari al 36,1% che sale al 38,4% nei Paesi euro,
l'Italia registra un cuneo fiscale pari al 42,6%. L'incidenza più bassa
si registra in Bulgaria con il 23,5%. E' quanto emerge dal rapporto
2018 della Commissione Ue, aggiornato con i dati di quest'anno. La
tassazione delle persone fisiche più elevata è in Danimarca e Svezia,
rispettivamente al 55,8% e al 57,1%. In Italia negli ultimi due anni è
stata al 47,2%, in calo dal 48,8% del 2016. Le tasse sul capitale più
elevate sono in Francia (52,8%) e Danimarca (37%), ma valori sopra il
30% si trovano pure in Italia, Belgio e Regno Unito. Nel fisco sulle
imprese l'Italia è sesta in classifica con il 27,8%. Prima ci sono
Malta (35%) e Francia (34,4%). 	
  	


Prova della dichiarazione Conti più che sufficienti 	
Autore:  Francesco Barresi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  32 	
I conti correnti bancari bastano per attestare gli introiti nella
dichiarazione dei redditi. Lo precisa la Corte di cassazione nella
sentenza n. 12026/2018 del 16 maggio che ha deliberato su una
controversia intercorsa tra una contribuente e l'Agenzia delle Entrate.
Quest'ultima aveva recapitato alla donna un avviso di accertamento
sugli anni 2008 di mancati versamenti Irpef, in cui aveva ravvisato un
25% in più di entrate rispetto a quanto versato. Sia la Ctp che la Ctr
della Lombardia avevano rigettato il ricorso del fisco perché la donna
aveva esibito sufficiente documentazione bancaria non ritenuta valida
dall'ufficio. I giudici della Suprema corte hanno rigettato il ricorso.
Accessi domiciliari ortodossi 	
Autore:  Benito Fuoco e Nicola Fuoco 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  34 	
Controlli fiscali. L'Agenzia delle Entrate non può utilizzare la
documentazione acquisita in maniera irrituale, cioè senza
l'autorizzazione del procuratore della Repubblica. L'eventuale consenso
o dissenso del contribuente non è influente. A stabilirlo la Corte di
cassazione con l'ordinanza n. 14701 dello scorso 6 giugno. Non sono mai
utilizzabili per l'accertamento i documenti acquisiti nei locali
adibiti promiscuamente a domicilio del contribuente e a sede
dell'attività. La conclusione discende dalla regola generale secondo
cui l'assenza del presupposto di un procedimento amministrativo infirma
tutti gli atti nei quali si articola. L'inutilizzabilità dei documenti
discende dal principio cardine dell'inviolabilità del domicilio
garantito dalla Costituzione. 	
  	


Irap per i piccoli professionisti 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  37 	
Il commercialista deve pagare l'Irap anche per le attività svolte come
sindaco o amministratore se si affida ad altri colleghi per il
completamento degli incarichi. Ad affermarlo la Corte di cassazione con
l'ordinanza n. 15559 depositata ieri. L'ufficio aveva contestato al
professionista compensi molto elevati e delle parcelle salate erogate
ai colleghi per il supporto nelle sue attività. L'Amministrazione si
era così attivata per il recupero a tassazione in relazione agli interi
importi senza alcuna detrazione per i compensi percepiti come sindaco o
amministratore. I giudici di legittimità hanno ritenuto corretto il
procedimento adottato dalle Entrate. 	
  	


Trust con imposta fissa se privo di patrimonialità 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  37 	
Ieri, la Corte di cassazione, con la sentenza n. 15469, ha sancito che
sconta l'imposta in misura fissa e non proporzionale la costituzione di
beni in un trust a maggior ragione in caso di mancanza di compensi in
favore del trustee. Respinto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate. A
pesare sulla decisione dei giudici di legittimità è l'assenza di
compenso per il gestore del trust. Dunque, l'operazione non aveva
carattere patrimoniale. Il trust non potendosi definire oneroso né a
contenuto patrimoniale non può che essere assoggettato all'imposta in
misura fissa. 	
  	


Iva sugli immobili con le quote 	
Autore:  Franco Ricca 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  38 	
Il trasferimento di immobili dell'impresa in cambio di un certo numero
di azioni della stessa società cedente possedute dal cessionario è
soggetto all'Iva, in quanto concretizza una cessione di beni a titolo
oneroso. E' quanto ha dichiarato la Corte di giustizia Ue nella
sentenza pronunciata ieri, nel procedimento pregiudiziale C-421/17. La
questione era stata sollevata dai giudici polacchi nell'ambito di una
controversia sorta in relazione al parere rilasciato
dall'Amministrazione finanziaria in merito al trattamento Iva
applicabile allo scambio in esame. Sempre ieri la Corte, nella sentenza
del procedimento pregiudiziale C-665/16, ha stabilito che il
trasferimento coattivo a favore dello Stato di un immobile di proprietà
di un ente locale territoriale dietro pagamento dell'indennizzo è
soggetto all'Iva. 	
  	


Confsal-Unsa Coordinamento Agenzie Fiscali Salfi - Via Nazionale 243
00184 Roma 
Telefono 06 4819507 Fax 4874618 
Email salfi a confsal-unsa.it Pec unsasalfi a pec.it 
Sito internet coordinamento.salfi.it 
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://lists.salfi.it/pipermail/notizie_interesse/attachments/20180614/238ef3c2/attachment-0001.html>


Maggiori informazioni sulla lista Notizie_interesse