[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 23/7/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Lun 23 Lug 2018 10:03:28 CEST
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23 Luglio 2018
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Notizie di Interesse
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Tria avverte sul programma di governo: 'Giusto applicarlo, ma nei
limiti del bilancio'
Autore: Alessandro Trocino
Fonte: Corriere della Sera pag: 6
A margine del G20 di Buenos Aires il ministro dell'Economia Giovanni
Tria afferma che la volontà di applicare il programma di governo deve
mantenersi nei limiti di bilancio necessari per conservare la fiducia
dei mercati ed evitare l'instabilità. Intanto, il decreto Dignità
accende lo scontro tra M5S e Pd. Il provvedimento dovrebbe arrivare in
Aula giovedì 26 luglio ma ha già un migliaio di emendamenti. Di Maio
teme ostruzionismi ed è tentato dalla fiducia. Il ministro del Lavoro
attacca il Pd per l'emendamento che mira a sopprimere l'articolo che
aumenta i risarcimenti per i lavoratori licenziati ingiustamente. Il
decreto Dignità porta le mensilità minime di risarcimento da 4 a 6 e
quelle massime da 24 a 36. Per Cesare Damiano (Pd) l'emendamento è un
grave errore.
Ultimo giorno per l'invio del 730 Scatta il check up sulle rettifiche
Autore: Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 5
Oggi scade il termine per inviare il modello 730 direttamente con
l'applicazione web o tramite intermediari e Caf. Secondo la Consulta
dei Caf, a venerdì scorso erano già 2,7 milioni i contribuenti che
hanno optato per la precompilata fai-da-te, su 20 milioni di 730. Un
dato in crescita di circa 300mila rispetto al 2017; e bisognerà vedere
a quanto si attesterà il bilancio finale delle Entrate. Da domani chi
deve ancora presentare la dichiarazione dovrà ricorrere al modello
Redditi, la cui scadenza è prevista per il 31 ottobre; in tal caso si
dovrà rinunciare al rimborso in busta paga da parte del datore di
lavoro, richiedendo l'eventuale somma maturata a credito direttamente
all'Agenzia delle Entrate. In alternativa, sarà possibile usare il
credito in compensazione, recuperando l'eventuale inutilizzato nel 730
dell'anno prossimo. Se ci sarà debito d'imposta, invece, il pagamento
potrà avvenire con l'F24 entro il prossimo 20 agosto (con la
maggiorazione dello 0,40%). Da domani parte anche la 'partita' di
eventuali correzioni o integrazioni.
Maxi-rimborsi a rischio blocco
Autore: Mario Cerofolini
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 5
Se il mod. 730 presenta un credito superiore a 4mila euro o modifiche
che si discostano in modo rilevante dalla precompilata, può scattare il
rimborso a cura dell'Agenzia delle Entrate, anziché del sostituto
d'imposta. La necessità per il Fisco di effettuare controlli preventivi
sul modello modificato potrebbe, in questi casi, impedire il rimborso a
cura del sostituto, demandando all'amministrazione il compito di
erogare il credito, previo controllo. In questo caso il rimborso potrà
essere disposto non oltre il sesto mese successivo al termine previsto
per trasmettere il modello. Possono dunque essere soggetti a un
controllo preventivo, con successivo rimborso a cura delle Entrate, i
730 nei due casi seguenti: dichiarazione con elementi di incoerenza e
rimborso superiore a 4mila euro. Si tratta in ogni caso di una facoltà
rimessa alla volontà delle Entrate e non di una regola fissa. Anche in
presenza di un credito sopra soglia l'Agenzia potrebbe non bloccare il
rimborso e lasciare l'erogazione del credito a cura del sostituto
d'imposta.
Sconti contributivi alle aziende con verifica mensile dei requisiti
Autore: Barbara Massara
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 13
Anticipare all'Inps la volontà di fruire di un'agevolazione sui
contributi e chiedere la verifica della regolarità contributiva, mese
per mese, per tutto il periodo di utilizzo del bonus. E' la nuova
possibilità messa a disposizione dall'Istituto di previdenza per le
aziende e i loro consulenti a partire dal 9 luglio con la dichiarazione
preventiva di agevolazione (Dpa). L'obiettivo è ridurre i casi in cui
il beneficio viene disconosciuto ex post, con la richiesta alle aziende
di restituire gli importi indebitamente fruiti per mancanza di
regolarità contributiva. Interrogare i sistemi Inps espone comunque le
aziende al rischio di dover mensilmente scoprire l'esistenza di
irregolarità di anni precedenti, che le procedure automatizzate
riportano a galla, con conseguente emissione di un invito a
regolarizzare. E' bene, dunque, mettere in conto i riflessi che la
nuova procedura può avere sul piano delle verifiche. Il nuovo
strumento, non obbligatorio, è stato illustrato dall'Inps nel messaggio
2648 del 2 luglio, dove è stato presentato come un accessorio della
recente procedura del Durc online.
Controllo volontario dagli esiti incerti
Autore: B.Mas.
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 13
Dal 9 luglio le aziende hanno la possibilità di presentare la
dichiarazione preventiva di agevolazione (Dpa). Dal messaggio dell'Inps,
tuttavia, non emerge quali sono i tempi di risposta dell'Istituto.
Dall'esperienza delle aziende che hanno già formulato l'istanza emerge
che dopo una settimana dalla presentazione e protocollazione, l'esito
non è ancora disponibile. Le maggiori incertezze che incontrano le
aziende nello sperimentare la Dpa riguardano gli effetti che
concretamente la nuova modalità di interrogazione della procedura Durc
online potrebbe comportare. Con la Dpa, infatti, sono le stesse aziende
che chiedono all'Inps automaticamente e mensilmente, per tutti i mesi
indicati nella domanda, di verificare la propria posizione
contributiva, così da evidenziare situazioni di irregolarità che
potrebbero impedire la fruizione dei benefici contributivi.
Per il credito Iva del secondo trimestre la richiesta va fatta entro il
31 luglio
Autore: Andrea Marchegiani e Luisa Miletta
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 14
Prima delle ferie estive i soggetti passivi Iva che nel corso del
secondo trimestre dell'anno hanno realizzato un'eccedenza di imposta
superiore a 2.582,28 euro sono tenuti a presentare il modello Iva TR
2018. La scadenza prevista è per il 31 luglio. Il modello dovrà essere
inviato per le richieste di rimborso totale o parziale ovvero per
l'utilizzo in compensazione del credito Iva. E' bene ricordare che
l'utilizzo in compensazione del credito Iva infrannuale è consentito
solo dopo la presentazione dell'istanza (mod. Iva TR) da cui lo stesso
emerge. Inoltre, il superamento del limite di 5mila euro annui,
riferito all'ammontare complessivo dei crediti trimestrali maturati
nell'anno d'imposta, comporta l'obbligo di utilizzare in compensazione
i predetti crediti a partire dal decimo giorno successivo a quello di
presentazione dell'istanza. I contribuenti che intendono utilizzare in
compensazione il credito per importi superiori a 5mila euro annui hanno
l'obbligo di richiedere l'apposizione del visto di conformità.
Le due alternative per salvare la scelta in caso di errori
Autore: Pierpaolo Ceroli e Agnese Menghi
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 14
Se il contribuente si accorge di aver commesso errori nella
compilazione del modello Iva TR, può presentare un modello correttivo
integrativo, a seconda di quando avviene la trasmissione della nuova
istanza, in quanto se inviata entro la scadenza prevista per il
trimestre si parla di modello correttivo, mentre è integrativo se la
trasmissione avviene successivamente a tale termine. Nel caso di
modello correttivo non sussistono particolari criticità, in quanto
occorre compilare nuovamente l'istanza nella sua interezza. Il modello
integrativo, invece, è stato oggetto più volte di chiarimenti da parte
del Fisco. Manca ancora un chiarimento dell'Agenzia delle Entrate in
merito agli aspetti sanzionatori connessi al modello Iva TR. Chi scrive
ritiene che l'omesso TR non possa essere sanzionato, ma il problema si
pone solo per le compensazioni in quanto gli uffici potrebbero
contestare un utilizzo indebito del credito.
Se il Fisco insiste con pretese illegittime risarcimento e denuncia
alla Corte dei conti
Autore: Laura Ambrosi e Antonio Iorio
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 15
Di fronte ad atti illegittimi il Fisco è tenuto a risarcire il
contribuente. E se il funzionario con colpa grave insiste in una
pretesa erariale illegittima cagionando un danno all'amministrazione
allora potrebbe rispondere di responsabilità erariale innanzi alla
magistratura contabile. Sono queste alcune delle regole da considerare
nel caso in cui il contribuente sia in grado di dimostrare di essere
stato ingiustamente colpito dall'azione dell'amministrazione
finanziaria e l'eventuale contenzioso tributario intrapreso non lo ha
ristorato dal danno patito. Si tratta di rimedi particolarmente gravi
che talvolta costituiscono l'ultima spiaggia di chi intende tutelarsi a
fronte di comportamenti subiti ingiustificatamente vessatori. Spesso,
di fronte a contestazioni palesemente infondate, gli uffici invitano il
contribuente a far valere le proprie ragioni con il contenzioso. A
nulla valgono la presentazione di istanza di autotutela o di memorie
volte a spiegare l'illegittimità delle contestazioni.
Rimborso delle accise sull'energia: il termine decorre da fine attività
Autore: Benedetto Santacroce e Ettore Sbandi
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 17
In materia di accise sull'energia elettrica, il termine biennale di
decadenza dalla possibilità di richiedere un rimborso deve essere
valutato a far data dall'effettiva impossibilità di fruire del sistema
dei conguagli previsto per legge. Cioè dall'impossibilità di indicare
ulteriori importi a debito. In sostanza, solo quando un'impresa cessa
la propria attività a livello locale e non può più operare con il
sistema dei pagamenti mensili e a conguaglio, è possibile procedere con
il rimborso entro due anni, come previsto dall'art. 14 del Testo unico
sulle accise. Ad affermarlo la Ctr Lombardia con la sentenza
2250/7/2018 con cui ha stabilito che un rimborso deve essere richiesto
entro due anni solo quando cessa l'attività ordinaria e non è più
possibile beneficiare dello scomputo di un credito a regime ordinario.
Va allegata la sentenza su cui si basa l'avviso
Autore: Ferruccio Bogetti e Gianni Rota
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 17
La Ctp di Vicenza, con la sentenza 110/3/2018, ha affermato che va
motivato l'avviso di liquidazione del registro formato a seguito di una
sentenza civile che dichiara nullo il contratto di mutuo con patto
commissorio e obbliga il promissario acquirente a restituire il denaro
al venditore. Non basta, infatti, indicare data e numero della
sentenza, occorre anche allegare la decisione. L'avviso di liquidazione
è dunque nullo per mancata allegazione della sentenza. I giudici
tributari precisano che l'obbligo di allegazione è previsto dallo
Statuto del contribuente per garantire il pieno e immediato esercizio
delle facoltà difensive.
Imprese sociali, non imponibili utili destinati in riserve ad hoc
Autore: Fabrizio G. Poggiani
Fonte: Italia Oggi pag: 5
Il decreto correttivo al Dlgs 112/2017, di riforma dell'impresa
sociale, interviene per dare più appeal ai sostenitori dei soci. Sono
agevolabili gli investimenti effettuati dopo il 20 luglio 2017 a favore
delle imprese sociali che abbiano acquisito la qualifica da non più di
5 anni. Il periodo minimo di mantenimento dell'investimento viene
innalzato da 3 a 5 anni, con l'obiettivo di stabilizzare lo stesso.
Sono esclusi dalla detassazione tutti gli utili e gli avanzi di
gestione impiegati diversamente dalla destinazione a riserve per lo
svolgimento delle attività statuarie e/o a pagamento del contributo per
le attività ispettive del min. Lavoro. Se l'impresa sociale occupa
lavoratori molto svantaggiati o particolari categorie di soggetti
deboli, nella misura di almeno il 30% del totale dei lavoratori, i
lavoratori molto svantaggiati non sono più considerati tali, ai fini
del rispetto di detta percentuale, dopo 24 mesi dall'assunzione da
parte dell'impresa sociale, in relazione al rapporto di lavoro
instaurato.
Conveniente far manutenzione in casa: l'Iva è ridotta al 10%
Autore: Franco Ricca
Fonte: Italia Oggi pag: 7
Con la circolare n. 15/E/2018 l'Agenzia delle Entrate fornisce
chiarimenti sull'agevolazione prevista dalla legge n. 488/1999
introdotta dalla legge di bilancio 2018. L'articolo 7 della legge
citata assoggetta all'aliquota Iva ridotta del 10% le prestazioni di
servizi di manutenzione ordinaria o straordinaria su fabbricati a
prevalente destinazione abitativa privata; ma tale agevolazione non
trova applicazione nell'ipotesi in cui nell'esecuzione dei lavori
vengano utilizzati i cosiddetti 'beni significativi'. Qualora nei
lavori siano impiegati 'beni significativi' il relativo valore non può
essere quantificato in misura inferiore al prezzo d'acquisto o al costo
di produzione e deve essere in ogni caso specificato distintamente
nella fattura. Dunque con l'impiego di 'beni significativi' il relativo
valore può essere fatturato al 10% soltanto fino a concorrenza del
valore complessivo della prestazione relativa all'intervento di
recupero, al netto del valore dei beni stessi.
Norme dubbie, stop a sanzioni
Autore: Sergio Trovato
Fonte: Italia Oggi pag: 9
Se le norme di legge non sono chiare i contribuenti sono esonerati dal
pagamento delle sanzioni. Lo stesso avviene se c'è incertezza oggettiva
sugli adempimenti fiscali. L'incertezza oggettiva che giustifica
l'esclusione delle sanzioni può derivare da contrasti
giurisprudenziali, dottrinali e da prese di posizione non univoche
espresse con note e circolari ministeriali sugli obblighi tributari. Il
principio è stato affermato dalla Corte di cassazione con la sentenza
n. 18405 del 12 luglio 2018. Per i giudici del Palazzaccio si è in
presenza di incertezza normativa oggettiva in materia tributaria quando
è impossibile 'individuare con sicurezza e univocamente la norma
giuridica sotto la quale effettuare la sussunzione di un caso di
specie; l'incertezza normativa costituisce una situazione diversa
rispetto alla soggettiva ignoranza incolpevole del diritto'.
Autotrasporto, deduzioni ridotte
Autore: Leo Marchi
Fonte: Italia Oggi pag: 10
Deduzione forfettaria di spese non documentate. Scende a 38 euro, dai
51 del 2016, lo sgravio per i trasporti effettuati personalmente fuori
dal comune nel 2017. A renderlo noto il Mef con il comunicato stampa
dello scorso 16 luglio. Sul fronte degli incentivi, invece, il min.
Trasporti con il decreto 20 aprile 2018 ha dettato le regole per
contribuire al rinnovo del parco mezzi delle imprese di autotrasporto
di piccole e medie dimensioni. Come anticipato, la deduzione forfetaria
è stata fissata a 38 euro per ogni trasporto effettuato
dall'imprenditore oltre il territorio comunale, resta invariata al 35%
la percentuale per i trasporti interni. L'Agenzia delle Entrate, con il
comunicato del 16 luglio, ha chiarito come queste somme debbano essere
indicate nella dichiarazione dei redditi 2018. Resta operativa la
misura che consente alle imprese di autotrasporto merci di recuperare
nel 2018 fino a un massimo di 300 euro per ciascun veicolo le somme
versate nel 2017 come contributo al Sistema sanitario nazionale.
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