[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 20/7/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Ven 20 Lug 2018 09:56:49 CEST
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20 Luglio 2018
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Notizie di Interesse
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Infissi e domotica, i nuovi tetti tagliano a metà l'ecobonus
Autore: Luca De Stefani e Giuseppe Latour
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 2
La bozza di decreto del Mise che ritocca i parametri di riferimento
degli sconti fiscali per la riqualificazione energetica è destinata a
cambiare i connotati dell'ecobonus. L'introduzione di massimali
unitari, parametrati al metro quadrato o al kilowatt, punta a rendere
più trasparente il sistema: con prezzi vicini ai valori di mercato
sarà, infatti, più difficile portare in detrazione lavorazioni che non
dovrebbero rientrare nel perimetro dell'efficientamento energetico.
Anche perché Enea potrà effettuare controlli a campione sugli
interventi. Il problema, però, è che in alcune situazioni questi valori
sono troppo bassi, secondo i calcoli dei produttori. Così, c'è il
rischio di far perdere a imprese e cittadini molti euro di potenziali
detrazioni. L'esempio più lampante è quello degli infissi. Per
l'acquisto e la posa in opera in zona climatica C (ad esempio la
Campania) servono circa 800 euro al metro quadrato. Di questo costo
sarà possibile recuperare 350 euro al metro quadrato. Quindi una
detrazione di 175 euro contro gli attuali 400. Con una perdita secca di
oltre il 50% dello sconto fiscale.
Bonus elettrico e gas in automatico con l'Isee
Autore: Carmine Fotina
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 2
Bonus elettrico e gas: concessione automatica. Va in questa direzione
il decreto ministeriale previsto dalla legge concorrenza per
semplificare il meccanismo. Stando all'attuale orientamento del Mise,
quando l'Inps attesterà un valore Isee nei limiti previsti per l'accesso
al bonus (8.107 euro), il riconoscimento scatterà in via automatica.
Fino ad oggi la necessità di presentare la domanda costituiva uno dei
motivi della limitata diffusione dei bonus erogati sotto forma di
compensazione della spesa energetica. L'Istituto Bruno Leoni propone,
innanzitutto, di passare a un unico bonus per includere
nell'agevolazione le famiglie che non usano gas naturale perché
impiegano per il riscaldamento legna o pellet. In questo modo, inoltre,
non si penalizzerebbe chi usa solo il vettore elettrico, perché per
scaldarsi usa pompe di calore o altri apparecchi elettrici. L'Istituto
propone, inoltre, di trasferire l'importo spettante nella Carta Rei
(l'ex social card).
L'Isee precompilato slitta al 2019 Bonus cultura per altri 12 mesi
Autore: Gianni Trovati
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 18
Inizia a prendere forma il milleproroghe estivo. La bozza parte da 19
proroghe. Vi figurano il rinvio al 2019 dell'Isee precompilato e la
replica del bonus cultura ai diciottenni. Si lavora, tuttavia, per
inserire nel decreto legge gli investimenti di regioni e comuni e la
riforma degli appalti. Sono diversi i dossier aperti e sarà necessario
mediare fra le ambizioni della maggioranza e la prudenza del Mef. Le
prime prove significative sono rappresentate dai primi passi di flat
tax e dalla riforma del credito cooperativo. Per l'Isee precompilato si
dovrà attendere un anno in più, perché l'incrocio telematico dei dati
fra Inps e Agenzia delle Entrate è ancora da oliare. A settembre,
quando scadranno le dichiarazioni attuali usate da milioni di famiglie
per accedere a welfare e servizi pubblici, la richiesta dovrà quindi
seguire le modalità tradizionali. La sperimentazione della
dichiarazione unica precompilata, che sarebbe dovuta partire a marzo,
si è incagliata sui problemi di privacy. (Ved. Anche Italia Oggi:
'L'Isee precompilato va al 2019' - pag. 25)
Il Fisco contro le compensazioni senza l'attestazione dei requisiti
Autore: Laura Ambrosi e Antonio Iorio
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Il Fisco conferma la linea dura sulla vicenda delle autocertificazioni
per i requisiti patrimoniali delle società aderenti alla liquidazione
Iva di gruppo. Per le compensazioni delle eccedenze con i debiti Iva i
gruppi devono avere una garanzia contestuale alla presentazione della
dichiarazione annuale. Ma le imprese virtuose cioè quelle in possesso
dei requisiti patrimoniali sono esonerate e basta un'autocertificazione
che attesta il possesso di tali requisiti. In passato non era chiaro se
l'autocertificazione dovesse essere trasmessa alle Entrate o soltanto
predisposta e consegnata a richiesta. Il mancato invio
dell'autocertificazione contestualmente al modello VR Iva è stato
sanzionato, al pari dell'omesso versamento, con una sanzione del 30%.
Questa interpretazione, tuttavia, trova un primo limite nel fatto che
l'alternativa alla garanzia rilasciata da un istituto di credito è
costituita da requisiti patrimoniali e non dall'autocertificazione.
La legge non prevede penalità
Autore: Laura Ambrosi e Antonio Iorio
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Nel ricorso contro l'atto di contestazione delle sanzioni per la
tardiva presentazione dell'autocertificazione dei requisiti
patrimoniali delle imprese virtuose è possibile far valere l'assenza di
un termine per l'adempimento. In altre parole non esiste sanzione per
simili violazioni. Il decreto legislativo di riforma si è limitato ad
introdurre specifiche sanzioni solo per la consegna tardiva della
garanzia ( e non dell'autocertificazione). Così per il passato non
esisteva alcuna sanzione per la tardiva consegna della garanzia, dato
che solo ora è stata introdotta, e ancora adesso continua a non essere
sanzionata la mancanza dell'autocertificazione. Si tratta, comunque, di
un mero adempimento formale. Affinché un adempimento possa essere
considerato tardivo, occorre una norma che preveda espressamente il
termine entro il quale si debba adempiere.
Resi e premi dell'anno precedente: principio di competenza in bilico
Autore: Andrea Cioccarelli e Giorgio Gavelli
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Assonime dedica la circolare n. 15 alle operazioni successive alla
chiusura dell'esercizio e alla loro rilevanza fiscale. Sul tema si era
già espresso il Cndcec con il documento di ricerca datato 24 aprile.
L'argomento è trattato anche nel principio contabile Oic 29, ma
l'avvento del principio della derivazione rafforzata, e quindi
dell'eventuale rilevanza anche fiscale delle singole operazioni, ha
reso il tema di stringente attualità. L'Oic 29 sostiene che devono
essere recepiti quei fatti, positivi e/o negativi, che evidenziano
condizioni già esistenti alla data di riferimento del bilancio, ma che
si manifestano solo dopo la chiusura dell'esercizio, e che richiedono
modifiche ai valori delle attività e passività in bilancio, in
conformità al postulato della competenza. L'Agenzia delle Entrate ha
condiviso la tesi dell'Oic stabilendo che i fatti sopravvenuti di cui
occorre tener conto servono a quantificare meglio le poste che
attengono economicamente al bilancio dell'esercizio già chiuso.
Restano, tuttavia, delle incognite sulla gestione dei resi dopo la
chiusura dell'esercizio e sul riconoscimento di premi.
La vecchia sostitutiva rende meno costosa la nuova rivalutazione
Autore: Andrea Taglioni
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Con la sentenza 1877/07/2018, depositata lo scorso 11 luglio, la
Commissione tributaria regionale dell'Emilia Romagna ha affermato che
la prima rata da versare a seguito di una nuova rivalutazione delle
quote di partecipazione può essere compensata con l'imposta sostitutiva
pagata per un precedente affrancamento. L'ufficio, quindi, non può
disconoscere la validità della seconda rivalutazione semplicemente
perché la prima rata non è stata versata ma compensata ed iscrivere a
ruolo, ritenendo non perfezionata la prima rivalutazione, le rate
successive alla prima oltre a sanzioni ed interessi. Secondo i giudici
tributari d'appello la compensazione del ricorrente non può essere
censurata solo perché effettuata in modo diverso rispetto a quello
ritenuto corretto dall'ufficio. La circostanza che il contribuente
avesse provveduto a compensare l'imposta già pagata, anziché detrarla
direttamente da quella emergente dalla nuova rivalutazione, rappresenta
una irregolarità che non ha dato luogo ad evasione né a danni per
l'Erario.
Trust successori regolari
Autore: Cristina Bartelli
Fonte: Italia Oggi pag: 27
Il Tribunale di Roma, con la sentenza emessa lo scorso 18 luglio, dà il
via libera alla reintestazione del conto corrente ai trustees.
L'operazione, per i giudici, non configura né sottrazione fraudolenta
di imposta né operazione sospetta. Si chiude così con una sentenza di
assoluzione perché il fatto non sussiste la vicenda giudiziaria di Cy
Twombly artista di fama mondiale. Sentenza di assoluzione piena,
dunque, nei confronti dei tre gestori del trust di diritto americano
istituito nel 2005 da uno dei più acclamati artisti contemporanei
americani E.P. Twombly (al secondo Cy Twombly).
Scudo fiscale, evasori senza saldo delle imposte
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 27
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 33833 di ieri, ha sancito
che lo scudo fiscale non fa cadere l'evasione senza prova del pagamento
delle imposte. Non basta la dichiarazione che i capitali sono detenuti
all'estero. Respinto il ricorso di un contribuente al quale erano stati
sequestrati beni e denaro. L'uomo aveva aderito allo scudo fiscale
denunciando i beni posseduti all'estero. Ma questo non era bastato a
scriminare, cioè a far cadere il reato: sarebbe stato necessario
provare l'effettivo pagamento delle imposte dopo la dichiarazione.
Bitcoin, regole in ordine sparso
Autore: Cristina Bartelli e Giorgia Pacione Di Bello
Fonte: Italia Oggi pag: 28
La task force Gafi lavora per sviluppare nuove politiche finalizzate a
proteggere il sistema finanziario globale. Per affrontare il fenomeno
delle criptovalute sono state sviluppate quatto soluzioni che vanno dal
divieto dell'uso delle criptovalute alla regolamentazione degli
intermediari, dal monitoraggio delle transazioni sospette a regole ad
hoc. Il report anticipa quello che sarà il lavoro del Gafi fino al
2019: predisporre e aggiornare le regole antiriciclaggio ricomprendendo
anche le criptovalute. Per farlo il cantiere riformulerà le 40
raccomandazioni Gafi. Il documento evidenzia che il Gafi sta
monitorando le varie aree geografiche per capire come il fenomeno delle
criptovalute è gestito dai vari paesi.
L'accordo col fisco riduce la confisca dell'evasore
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 28
La confisca dei beni del presunto evasore dev'essere ridotta d'ufficio
dal giudice in relazione alle rate già pagate dall'imprenditore. A
maggior ragione dopo la riforma fiscale del 2015. Ad affermarlo la
Corte di cassazione con la sentenza n. 33389 di avanti ieri. Gli
'ermellini' hanno accolto il secondo motivo del ricorso presentato
dalla difesa del contribuente. L'uomo era stato accusato di sottrazione
fraudolenta al pagamento delle imposte. Per questo era scattato il
sequestro finalizzato alla confisca di beni e denaro a copertura del
debito con l'Erario. Questo nonostante l'imprenditore avesse già
sottoscritto un piano di rateizzazione. In giudizio la difesa chiedeva,
invano, il dissequestro. La Suprema corte ribaltava il verdetto
disponendo di svincolare i beni relativi alle rate già saldate.
La rata di adesione non decade per ritardo
Autore: Benito Fuoco e Nicola Fuoco
Fonte: Italia Oggi pag: 28
Il breve ritardo con cui un contribuente paga una rata da adesione,
acquiescenza, mediazione o conciliazione giudiziale non comporta il
disconoscimento dell'intera dilazione. Ad affermarlo la Ctr della
Lombardia con la sentenza n. 2925/2018 depositata lo scorso 26 giugno.
La vertenza tratta di una cartella di pagamento scaturita da un
controllo ex art. 36-bis del Dpr 600/1973 e 54-bis del Dpr 633/1972
sulla dichiarazione Unico 2012. La pretesa discendeva dalla tardività
del versamento della prima rata dell'importo della comunicazione di
irregolarità; con conseguente decadenza dalla rateazione, l'iscrizione
a ruolo dell'intera somma dovuta e l'irrogazione della sanzione del
30%.
Terzo settore, primo sì alla proroga della riforma
Autore: Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Ieri il Senato ha approvato il disegno di legge che concede quattro
mesi in più per i correttivi al Codice del Terzo settore. Senza la
proroga il termine sarebbe scaduto i primi di agosto. Ora si punta a
spostare la scadenza a inizio del prossimo mese di dicembre. Il testo
ora passa alla Camera per cercare di ottenere un via libera sprint,
proprio in considerazione dei tempi stretti. Il relatore al testo ieri
ha motivato la necessità della proroga con il fatto che il parere sul
correttivo presentato dal Governo Gentiloni avrebbe dovuto essere
espresso dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama
entro il 21 luglio. Ma l'assegnazione in commissione ancora manca in
quanto si attende il parere del Consiglio di Stato.
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