[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 17/7/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Mar 17 Lug 2018 10:27:17 CEST


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17 Luglio 2018
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Notizie di Interesse
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Debito pubblico, obiettivo Cina La strategia di Tria per i Btp e contro
il pressing di Lega e M5S 	
Autore:  Federico Fubini 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  6 	
Il ministro dell'Economia Giovanni Tria guarda alla Cina con cui
mantiene utili relazioni da quando era un economista universitario per
collocare i circa 400 miliardi l'anno in titoli di debito che
consentiranno al nostro Paese di funzionare. Sembra a tal fine
probabile un viaggio in Estremo Oriente del ministro per spiegare agli
investitori asiatici perché comprare oggi buoni del Tesoro italiani
conviene. Sulle scadenze lunghe rendono oltre un punto percentuale
all'anno più degli spagnoli, il 13% in più dopo un decennio. Negli
ultimi due anni banche e assicurazioni hanno ridotto la loro quota di
esposizione al debito italiano del 3,6%. I fondi di investimento
nazionali lo hanno ridotto del 2,6%. Le famiglie hanno tagliato di un
ulteriore 0,8% dopo aver dimezzato l'esposizione dal 2012. Anche gli
investitori esteri sono scesi dello 0,4%. Solo la Banca d'Italia per
conto della Bce ha fatto crescere la quota di debito di Roma. Da qui
l'operazione cinese di Tria. 	
  	


Effetto incertezza, il Fmi taglia le stime sull'Italia 	
Autore:  Corinna De Cesare 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  33 	
Il Fondo monetario internazionale taglia le stime dell'Italia: la
crescita del Pil si ferma a un +1,2% nel 2018 per poi scendere
ulteriormente all'1% nel 2019. Vengono così tagliate le stime di 0,3
punti percentuali per quest'anno e di 0,1 punti per il prossimo. Le
revisioni al ribasso dell'istituto di Washington sono legate
all'allargamento dello spread e all'inasprimento delle condizioni
finanziarie sulla scia della recente incertezza politica. Questioni che
per l'Fmi potranno pesare sulla domanda interna. Ma la perdita di
slancio dell'Italia è certificata anche dall'Ufficio parlamentare di
bilancio che prevede un Pil in crescita dell'1,3% nel 2018. Previsioni
in linea con quelle di Banca d'Italia (+1,3% per il 2018 e +1% per il
2019) e Commissione europea (+1,3% e +1,1%). Il rallentamento italiano
si inserisce nel quadro della frenata di Eurolandia, Germania e Francia
incluse. 	
  	


Fattura elettronica senza sanzioni per i primi sei mesi 	
Autore:  Marco Mobili e Giovanni Parente 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  2 	
Per la fattura elettronica estesa a tutti i tecnici stanno valutando
una moratoria di sei mesi sulle sanzioni. Nel cantiere delle modifiche
da apportare in Parlamento al decreto dignità non si guarda solo al
lavoro ma anche alle misure destinate a rafforzare le semplificazioni
fiscali. In particolar modo alla e-fattura. L'idea al vaglio è quella
di eliminare le sanzioni per i primi sei mesi di applicazione della
fatturazione elettronica. Questo consentirebbe un avvio più soft
dell'obbligo generalizzato di e-fattura tra privati, partendo ora dai
soggetti già interessati come i carburanti e i subappalti della Pa, per
i quali l'obbligo è scattato lo scorso 1°luglio. La stessa misura
potrebbe poi essere replicata dal 2019 quando scatterà l'obbligo
generalizzato. La sterilizzazione delle sanzioni potrebbe arrivare con
la conversione del decreto dignità e non dal decreto e-fattura. (Ved.
anche Italia Oggi: 'Fatturazione elettronica senza sanzioni' - pag. 25)
Previdenza, flat tax, lavoro: i tecnici e il 'muro' dei numeri 	
Autore:  Gianni Trovati 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  2 	
E' recente lo scontro sul decreto lavoro che ha visto protagonista il
presidente dell'Inps Tito Boeri. Oggetto del contendere gli 8mila
contratti a termine a rischio di mancato rinnovo e le coperture
previste dal decreto. Parliamo di milioni e non di miliardi con cui,
invece, toccherà ragionare in vista del programma di finanza pubblica
che l'esecutivo presenterà a settembre e della manovra di fine anno. Il
primo mette nel mirino le pensioni. L'idea sostenuta dal
vicepresidente, Matteo Salvini è quella di rivedere la legge Fornero.
Via XX Settembre sta lavorando sul rapporto annuale contenente le
tendenze di medio lungo periodo del sistema pensionistico che dovrebbe
arrivare prima della pausa estiva. Certamente le prospettive di
crescita costituiscono uno dei fattori primari per sostenere un ritorno
all'indietro dei parametri previdenziali. E la revisione al ribasso da
parte del Fmi, dopo quello della Commissione europea e di Bankitalia
non rappresenta un segnale incoraggiante. La Corte dei conti, la scorsa
settimana, ha affermato che sono esauriti gli spazi di intervento sulle
pensioni. 	
  	


Aiuti di Stato da restituire solo per licenziamenti disciplinari 	
Autore:  Enzo De Fusco 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
L'articolo 6 del decreto legge dignità prevede la restituzione totale o
parziale degli aiuti di Stato se nei cinque anni successivi
all'ottenimento dell'aiuto l'impresa riduce l'occupazione di oltre il
10% nell'unità produttiva interessata. Interessate sono le imprese
italiane o estere che operano sul territorio nazionale, a prescindere
dalla loro dimensione. La norma prevede che l'impresa decade dal
beneficio in caso di riduzione del personale superiore al 50%. Ai fini
della determinazione del limite del 10% o del 50% la norma fa
riferimento solo alle riduzioni su iniziativa dell'impresa, anche se
sono escluse quelle per motivi economici. Questo sembra voler
significare che le uniche riduzioni rilevanti sono quelle per motivi
disciplinari. 	
  	


Professioni senza split payment 	
Autore:  Gian Paolo Tosoni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Dal 14 luglio viene soppresso l'obbligo dello split payment per i
professionisti che, pertanto, riprenderanno ad incassare l'Iva. La fine
della scissione riguarda le fatture emesse nei confronti della Pa e dei
soggetti assimilati da parte di prestatori di servizi relativamente a
compensi soggetti a ritenuta d'acconto. La misura è contenuta nel
decreto legge 87/2018 meglio noto come decreto dignità che contiene
anche la modifica sullo spesometro, ancora in vigore ma solo per
quest'anno. Per la comunicazione dei dati delle fatture emesse e
registrate vengono ribadite le date di scadenza e cioè il 30 settembre
2018 per il primo semestre e il 28 febbraio 2019 per il secondo
semestre 2018. La scadenza relativa al terzo trimestre 2018 è invece
fissata al 28 febbraio 2019. (Ved. anche Italia Oggi: 'Iva sui compensi
p.a.' - pag. 28) 	
  	


Investimenti, doppio regime Iva per le ricerche dei 'negoziatori' 	
Autore:  Marco Piazza 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  24 	
Con una consulenza giuridica l'Agenzia delle Entrate chiarisce il
regime Iva dei servizi di ricerca in materia di investimenti prestati
dal negoziatore agli intermediari incaricati della gestione collettiva
o individuale del risparmio sia prima che dopo l'entrata in vigore
della direttiva Mifid II. Prima dell'entrata in vigore della direttiva,
i servizi di ricerca erano conglobati nel servizio di esecuzione di
ordini esente da Iva. La direttiva impone agli intermediari esecutori,
per garantire maggiore trasparenza agli investitori, di identificare
separatamente il costo relativo ai servizi di ricerca da essi prestati
rispetto al costo dell'esecuzione degli ordini. Le nuove regole non
riguardano, però, il servizio fornito dai negoziatori agli intermediari
che svolgono la gestione collettiva del risparmio, che possono
scegliere se continuare ad applicare la previgente disciplina o
adeguarsi alle nuove regole. Dal 3 gennaio 2018 il servizio di ricerca
in materia di investimenti reso dai 'negoziatori' agli intermediari che
svolgono il servizio di 'gestione individuale dei portafogli' deve
essere imputato ad un conto di pagamento aperto ad hoc e finanziato da
uno specifico onere per la ricerca a carico del cliente. 	
  	


Piccole imprese senza e-fattura 	
Autore:  Cristina Bartelli 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  25 	
Il ministero dell'Economia sta valutando di inserire nel decreto
dignità o in un prossimo decreto ad agosto il provvedimento che elimina
l'obbligo della fattura elettronica per le piccole partite Iva. La
misura non riguarderà solo il bacino attuale dei minimi (50mila euro di
ricavi) ma una platea maggiore. A tal fine, tuttavia, serve il via
libera di Bruxelles. Come confermato dal sottosegretario all'Economia,
Massimo Bitonci, l'iniziativa è già scritta in un progetto di legge
depositato in Parlamento. Bitonci spera di allargare il regime
forfettario alle partite Iva fino a 65mila euro. Molti Paesi hanno
ottenuto dalla commissione Ue l'allargamento a oltre 100mila euro,
quindi l'ampliamento dei limiti di accesso è qualcosa di più di una
ipotesi. L'auspicio di Bitonci è che il progetto possa partire dal
1°gennaio 2019, insieme alla flat tax per imprese e professionisti, con
tutte le semplificazioni legate al nuovo regime: no contabilità, no
dichiarazione Iva, no redditometro e no spesometro. 	
  	


Autotrasporto rallentato 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  26 	
Una nota del Mef ha definito gli importi degli incentivi fiscali a
favore degli autotrasportatori per l'anno 2018. Si riduce la deduzione
forfettaria delle spese non documentabili, mentre resta invariato il
recupero del contributo versato al servizio sanitario nazionale. Gli
imprenditori potranno fruire di uno sgravio di 38 euro al giorno per i
trasporti effettuati personalmente fuori comune nel 2017, mentre sul
versante assicurativo l'importo massimo recuperabile dagli
autotrasportatori rimane confermato a 300 euro. In un'altra nota
l'Agenzia ha specificato che la deduzione forfetaria per i trasporti
effettuati personalmente dall'imprenditore va riportata nei quadri RF e
RG dei modelli Redditi 2018 PF e SP. 	
  	


Il Fisco non perde le memorie 	
Autore:  Angelo Ginex 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  27 	
Con l'ordinanza n. 17210 dello scorso 2 luglio la Corte di cassazione
ha stabilito che l'Amministrazione finanziaria è tenuta ad esaminare le
memorie difensive prima di emettere l'avviso di accertamento. Il caso
analizzato trae origine da una verifica fiscale condotta dal fisco nei
confronti di un contribuente, che si concludeva con regolare processo
verbale di constatazione. Il soggetto verificato procedeva col
presentare nei termini le memorie difensive. L'Agenzia, in spregio alle
osservazioni da lui addotte, notificava un avviso di accertamento,
relativo a imposte sui redditi, che riprendeva le risultanze probatorie
emerse dalle operazioni di verifica. Avverso tale atto il contribuente
presentava ricorso presso i giudici territoriali competenti che
respingevano l'impugnazione. La questione finiva in Cassazione. Qui i
giudici hanno rigettato il ricorso dell'Agenzia affermando che vanno
valutate le difese successive alla notifica dell'atto. 	
  	


I dati fiscali sotto controllo 	
Autore:  Cristina Bartelli e Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
Nella sua relazione sull'attività per l'anno 2017 il Garante della
privacy, Antonello Soro, ha invitato l'Amministrazione finanziaria ad
investire in sicurezza. Per prevenire fughe di dati dal 'cervellone'
del fisco servono maggiori controlli. La vicenda legata allo spesometro
del settembre 2017, con i dati di milioni di contribuenti divenuti
accessibili a chiunque mediante un semplice codice fiscale, deve
servire da monito per il futuro. Il Fisco è chiamato a proseguire
nell'implementazione del programma di investimenti volti a incrementare
i livelli di sicurezza dell'anagrafe tributaria, fornendo riscontro
all'Autorità per la protezione dei dati personali circa l'efficacia
delle soluzioni poste in essere. Gli obiettivi delineati dal Garante
sono quelli di prevenire accessi non autorizzati e trattamenti illeciti
dei dati personali. Serve un maggior impegno nell'osservanza degli
obblighi di sicurezza e di qualità dei dati di cui i soggetti pubblici
devono farsi carico. 	
  	


Tasse locali, prescrizione breve 	
Autore:  Sergio Trovato 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
La Ctr di Milano, con la sentenza n. 2479 dello scorso 29 maggio, ha
stabilito che i crediti relativi ai tributi erariali si prescrivono in
10 anni, mentre quelli riguardanti le entrate locali in 5 anni. A
differenza dei crediti erariali, le somme dovute per tributi,
contributi e canoni locali sono collegate a prestazioni periodiche e,
come tali, rientrano nell'ambito di applicazione della norma
civilistica che prevede la prescrizione quinquennale. Per il giudice
d'appello, è 5 anni il termine 'per la riscossione di diversi tributi,
contributi e canoni (uso del suolo pubblico, concessione d'uso per
passo carrabile e canone acqua). Alla prescrizione quinquennale occorre
fare riferimento successivamente alla notifica della cartella di
pagamento o dell'ingiunzione. 	
  	


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