[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 16/7/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Lun 16 Lug 2018 10:10:54 CEST


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16 Luglio 2018
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Notizie di Interesse
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Compensazioni di crediti a rischio Il Fisco studia controlli anticipati
Autore:  Cristiano Dell'Oste e Giovanni Parente 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  3 	
Nel 2017 i contribuenti italiani hanno utilizzato quasi 55 miliardi di
euro in compensazione con crediti d'imposta. Rispetto al 2016 la cifra
è cresciuta del 9,4%. L'Agenzia delle Entrate sta ora mettendo a punto
un piano di monitoraggio preventivo per individuare le compensazioni
che nascondono forme di evasione fiscale. Il meccanismo pensato punta a
congelare per 30 giorni l'utilizzo dei crediti sospetti, in modo da
consentire controlli più approfonditi. L'ultimo report delle Finanze,
aggiornato allo scorso 26 aprile, rileva una riduzione di 984 milioni
delle somme compensate, di cui 980 riconducibili all'Iva. Il dato va
però letto con cautela perché dipende dall'allungamento di due mesi del
termine per presentare la dichiarazione annuale Iva. Nel lungo periodo,
come rileva la Corte dei conti nell'ultima Relazione, non c'è dubbio
che le cifre indicate nel mod. F24 tendono ad essere più alte. Il boom
degli ultimi anni, comunque, non deriva dai crediti Iva. 	
  	


Online l'F24 che incrocia Irpef e cedolare 	
Autore:  Mario Cerofolini e Lorenzo Pegorin 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  3 	
Il 20 agosto scadrà il termine per versare con la maggiorazione le
imposte derivanti dal modello Redditi 2018. Gli operatori del settore
saranno chiamati a fare particolare attenzione alle compensazioni dei
crediti fiscali che si generano in dichiarazione dei redditi. Se, a
seguito della compensazione, l'importo delle somme a debito è superiore
a quello delle somme a credito, la maggiorazione dello 0,40% si applica
solo sul debito residuo. Se invece la delega è a zero, nessuna
maggiorazione è prevista. I titolari di partita Iva hanno l'obbligo di
inviare i modelli F24 con i canali dell'Agenzia in caso di
compensazione del debito tributario con crediti derivanti da qualsiasi
imposta sui redditi o addizionale, ritenuta alla fonte, sostitutiva sul
reddito, Irap e crediti d'imposta di cui al quadro RU della
dichiarazione dei redditi. I privati hanno la possibilità di esibire
l'F24 cartaceo nel caso in cui la delega non presenti alcuna
compensazione, anche se il saldo finale è superiore a mille euro. 	
  	


Segnalazioni antiriciclaggio: fatture false e prelievi monitorati 	
Autore:  Laura Ambrosi e Antonio Iorio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  13 	
La scorsa settimana l'unità di informazione finanziaria (Uif) della
Banca d'Italia ha pubblicato nel terzo bollettino l'esame delle
casistiche di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
Dall'analisi emerge che un terzo delle segnalazioni di operazioni
sospette deriva da violazioni fiscali associate ad attività di auto
riciclaggio o strumentali a condotte più gravi commesse da
organizzazioni criminali attraverso frodi fiscali anche internazionali,
caratterizzate da flussi da o verso Paesi a rischio, o con sistemi di
false fatturazioni. Alcune fattispecie segnalate riguardano poi la
costituzione di società da parte di prestanome e con versamento
fittizio del capitale nonché l'utilizzo irregolare di factoring. Il
documento è utile per chi (professionisti compresi) deve adempiere agli
obblighi antiriciclaggio e in particolare alla segnalazione delle
operazioni sospette apprese nel corso dell'attività. La norma non dice
quando deve scattare la segnalazione ma la impone quando il
professionista sa che siano in corso operazioni di riciclaggio o di
finanziamento del terrorismo. 	
  	


Tax free shopping, l'e-fattura detta i tempi di uscita dei beni 	
Autore:  Luisa Miletta e Gianluca Natalucci 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  14 	
La procedura agevolata di tax free shopping trova applicazione dal
prossimo 1°settembre. Ad essere interessate sono tutte le cessioni di
beni a favore del turista extracomunitario che effettua nel territorio
acquisti di alcune tipologie di beni a determinate condizioni:
l'emissione delle relative fatture dovrà avvenire in modalità
elettronica. La nuova modalità interessa tutte le vendite effettuate
nei confronti di soggetti privati, domiciliati o residenti fuori Ue, di
beni per un importo superiore a 154,94 euro e destinati all'uso
personale o familiare, da trasportarsi nei bagagli personali fuori del
territorio doganale. Queste cessioni possono essere effettuate senza
pagamento dell'Iva da parte dell'acquirente o con il diritto di
richiederne il rimborso. Basta che sia emessa fattura e che i beni
siano trasportati fuori dell'Unione entro il terzo mese successivo a
quello di effettuazione dell'operazione. Il cedente italiano può
riconoscere lo sgravio Iva in due modi: cedendo il bene senza applicare
l'imposta; chiedendo all'acquirente extra Ue il pagamento dell'Iva, con
successivo rimborso. 	
  	


Codice di visto digitale: il rimborso è garantito dal software Otello
2.0 	
Autore:  Pierpaolo Ceroli e Agnese Menghi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  14 	
Dal prossimo 1° settembre la procedura di emissione delle e-fatture tax
free shopping sarà gestita dall'agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la
quale ha definito le regole attuative e le istruzioni per l'adempimento
da effettuarsi mediante il portale Otello 2.0. Il sistema operativo è
attivo e utilizzabile su base volontaria dallo scorso 23 maggio.
Pertanto, presso tutti i punti di uscita saranno gestite sia le fatture
tax free emesse elettronicamente che quelle cartacee. La coesistenza
delle due tipologie sarà possibile fino al 30 novembre 2018, in quanto
l'obbligo del formato elettronico scatterà dal 1°settembre e
considerato che le fatture cartacee possono essere presentate per il
visto entro il terzo mese successivo alla data di acquisto, gli
acquirenti avranno tempo fino al 30 novembre per l'apposizione del
visto nelle modalità ordinarie. Se il portale non registra la fattura,
notificherà un messaggio contenente il codice di errore: sarà cura del
cedente correggerlo e procedere nuovamente alla trasmissione. 	
  	


L'Ace inciampa sul patrimonio iniziale per Snc, Sas e ditte passate in
'ordinaria' 	
Autore:  Paolo Meneghetti 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  15 	
Dal periodo d'imposta 2016 la base Ace dei soggetti Irpef è calcolata
come quella dei soggetti Ires. Questa è la novità contenuta nel dm 3
agosto 2017 che ha modificato la disciplina Ace. Per società di persone
e imprese individuali si pone un problema nuovo perché per il calcolo
dell'Ace sono tenute a confrontarsi con l'incremento derivante
dall'entità del patrimonio iniziale di costituzione. Fino al 2015,
invece, la base imponibile Ace era costituita solo dal patrimonio netto
finale di ciascun esercizio. Il caso più semplice è rappresentato dalla
società di persone o impresa individuale costituitasi nel 2017 già
adottando il regime di contabilità ordinaria e presentando un certo
patrimonio netto di partenza, conferito in denaro. Quest'ultimo è un
elemento incrementale della base Ace alla stregua di un versamento in
conto capitale. Anche con riferimento al patrimonio di costituzione si
pone l'obbligo del ragguaglio. 	
  	


Transfer price, la documentazione divide i giudici sulle sanzioni 	
Autore:  Massimo Bellini e Enrico Ceriana 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  19 	
Commissioni tributarie in contrasto sull'applicazione della penalty
protection in assenza della tempestiva comunicazione del possesso della
documentazione di transfer pricing. Si sono espresse in merito, di
recente, la Ctp Verese e la Ctr della Lombardia, rispettivamente, con
la pronuncia 74/3/2018 e la sentenza 328/24/2018. I giudici tributari
d'appello rilevano come la disapplicazione delle sanzioni sia
subordinata alla consegna della documentazione prima dell'inizio
dell'attività di verifica. Nel caso analizzato la comunicazione di
possesso era stata inviata successivamente. I giudici hanno considerato
gli aspetti formali e non sostanziali, senza controllare se la
documentazione per il transfer pricing avesse raggiunto lo scopo di
fornire agli organi di controllo gli elementi conoscitivi per
effettuare un'analisi dei prezzi di trasferimento. In senso opposto si
è espressa la Ctp di Varese secondo la quale costituiva un mero errore
formale la mancata indicazione del possesso nella dichiarazione dei
redditi, se la società aveva effettuato la comunicazione per altre
annualità. 	
  	


Stop alla costituzione per via telematica se il ricorso è cartaceo 	
Autore:  Stefano Sereni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  19 	
La Ctp di Roma, con la sentenza 11456/7/2018 depositata lo scorso 4
giugno, ha affermato che se il contribuente in primo grado si
costituisce con la modalità cartacea, tale scelta vincola anche
l'ufficio, il quale non potrà optare per la costituzione telematica a
pena dell'inammissibilità degli atti depositati. Tutto ha inizio con
l'impugnazione da parte di una società di un avviso di accertamento con
il quale l'ufficio contestava l'utilizzo di fatture soggettivamente
inesistenti, con conseguente indetraibilità dell'Iva in essa contenuta.
L'Agenzia riteneva il fornitore della merce una mera cartiera, la quale
fungeva da soggetto interposto rispetto al reale venditore dei beni. La
contribuente presentava ricorso in modalità cartacea sia per la
notifica che per la successiva costituzione in Ctp. L'ufficio
depositava le proprie controdeduzioni e i relativi allegati in via
telematica. I giudici hanno ritenuto inammissibile tale costituzione,
in quanto non sarebbe stata resa accessibile al collegio a causa
dell'introduzione in forma cartacea del procedimento. 	
  	


Stabile organizzazione, non rileva il conto intestato 	
Autore:  Stefano Mazzocchi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  19 	
Non rileva la residenza in Italia o meno del rappresentante dell'impresa
estera ai fini della stabile organizzazione. A fare la differenza,
invece, è la sua presenza sul territorio nazionale e 'il concreto e
abituale svolgimento dell'attività' per conto della società straniera.
Ad affermarlo la Ctr Emilia Romagna con la sentenza 217/11/2018.
L'articolo 162 del Tuir definisce i contorni della stabile
organizzazione in Italia dell'impresa estera. L'articolo distingue tra
l'ipotesi 'materiale' e quella 'personale'. Per i giudici emiliani la
residenza rappresenta un elemento neutro, mentre è importante il
'concreto e abituale svolgimento dell'attività' per conto della società
estera, in linea con quanto indicato dal sesto comma del richiamato
articolo 162, laddove si prevede che il soggetto in questione possa
essere indifferentemente residente o non residente in Italia. Che una
parte dei pagamenti effettuati dai clienti dell'impresa estera avvenga
mediante accrediti su conti italiani intestati al suo amministratore
non dimostra lo svolgimento in Italia di una effettiva attività
'stabile'. 	
  	


Invito a chiarire d'obbligo per tutte le ipotesi elusive 	
Autore:  Antonino Porracciolo 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  19 	
L'Amministrazione finanziaria che contesta la violazione delle
disposizioni antielusive deve sempre richiedere chiarimenti al
contribuente, anche se si discute di ipotesi diverse da quelle elencate
nell'articolo 37-bis del Dpr 600/1973. A sostenerlo la Ctr Calabria
nella sentenza 934/4/2018 dello scorso 8 maggio. Tutto ha inizio
dall'impugnazione di un avviso di liquidazione di imposta di registro
per l'anno 2010, con cui le Entrate contestavano a una Srl la
violazione della norma antielusiva generale contenuta nell'art. 37-bis
Dpr 600/1973. Per la società l'atto era nullo in quanto non eseguito
secondo il procedimento previsto dallo stesso articolo 37-bis. La Ctp
respingeva il ricorso. La Srl faceva appello. Nell'accoglierlo i
giudici ricordano che va preceduto dal contraddittorio l'avviso che
'assuma come sua ragione giuridica il principio dell'abuso del diritto'.
L 'atto deve inoltre contenere i motivi che giustificano il rigetto
delle argomentazioni fornite dal contribuente. 	
  	


Ronaldo, un affare a forfait 	
Autore:  Stefano Loconte 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  7 	
L'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve è un'importante operazione
mediatica ma anche fiscale. E' l'esempio, infatti, di come la normativa
sui 'res non dom' introdotta per attrarre i Paperoni stranieri in
Italia, stia dando i suoi frutti. Grazie a questo regime, oltre a una
flat tax sui redditi esteri molto competitiva, il campione potrà
trasferire ai figli parte del suo ingente patrimonio in totale
esenzione d'imposta: 117 milioni di euro, di cui 100 di cartellino, 12
di commissioni e 5 di oneri accessori; 31 milioni netti di ingaggio
all'anno, per un totale di 120 milioni in quattro anni. Queste le cifre
monstre dell'affare che ha portato CR7 in Italia. Si stima che Ronaldo
detenga un patrimonio personale che si aggira intorno ai 300 milioni di
euro. L'approdo a Torino non è dovuto solo all'ingaggio offertogli
dalla società degli Agnelli, ma anche dal regime fiscale agevolato che
potrebbe rendere vantaggiosa e spensierata la sua permanenza in Italia.
Anticipo Iva, recupero in salita per i creditori insoddisfatti 	
Autore:  Franco Ricca 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  8 	
Nonostante il monito della Corte di giustizia Ue sui tempi lunghi, il
fornitore che non riesce ad incassare il credito rischia di rimetterci
anche l'Iva anticipata all'erario. Soltanto in situazioni particolari
la normativa nazionale consente al creditore insoddisfatto di
recuperare l'imposta. E anche quando il recupero dell'imposta è
ammesso, non sempre è tempestivo. Nelle procedure concorsuali, infatti,
la c.d. 'variazione in diminuzione' potrà effettuarsi solamente quando
si avrà la certezza che il credito resterà insoddisfatto, ossia al
termine della procedura. La Corte di giustizia Ue, tuttavia, come
anticipato, ha cesurato i tempi eccessivamente lunghi della legge
italiana con una sentenza che però, ad oggi, è rimasta priva di effetti
concreti. Quando il mancato pagamento è causa di scioglimento del
contratto, il recupero dell'Iva è ammesso giacché si fonda sul diverso
presupposto della risoluzione del negozio giuridico. 	
  	


Ristretta base, prima la società 	
Autore:  Maurizio Tozzi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  10 	
Accertamento ai soci delle società a ristretta base partecipativa: via
libera alla sospensione fino a che non passa in giudicato l'esito del
contenzioso della società. Fondamentale è la certezza di tale
controllo, per evitare la contestazione di violazione del divieto di
doppia presunzione. Trend giurisprudenziale avallato dalla Cassazione e
sempre più diffuso nelle commissioni di merito, come dimostra la
recente decisione della Ctp di Savona n. 425 dello scorso 26 giugno.
Resta aperto lo 'scontro' in ordine all'automatismo accertativo
utilizzato da parte degli uffici: tra le altre la Ctr Molise ritiene
che si è in presenza di una presunzione semplice, il cui utilizzo
necessita dell'assolvimento di ulteriori oneri probatori da parte del
fisco, mentre la Ctr Campania è di orientamento contrario, continuando
a sostenere che il mero accertamento societario sia sufficiente per
accertare anche i soci. 	
  	


Imposte, cautela con l'anticipo 	
Autore:  Mascia Traini 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  11 	
La Fondazione nazionale commercialisti, nel documento pubblicato lo
scorso 28 giugno, indica quando è necessario lo stralcio. Occorre
rispettare il principio della prudenza nella rilevazione delle imposte
anticipate, soprattutto se derivano da perdite fiscali o se il
riassorbimento è su base pluriennale. La loro rilevazione, o
mantenimento, è infatti possibile solo a condizione della ragionevole
certezza del loro recupero. Il documento della Fnc ricorda la
definizione delle imposte anticipate, sostenendo che si tratta di
attività che rappresentano gli ammontari delle imposte sul reddito
recuperabili, negli esercizi futuri, riferibili a differenze temporanee
deducibili o al riporto a nuovo di perdite fiscali. La differenza
temporanea consiste nella divergenza tra il valore di un'attività o una
passività determinato con i criteri di valutazione civilistici e come
invece riconosciuto ai fini tributari, purché questa sia destinata ad
annullarsi negli esercizi futuri. Le differenze temporanee di cui il
documento si interessa sono quelle deducibili. L'art. 84 del Tuir
disciplina il 'riporto a nuovo' di imponibili negativi. 	
  	


Bonus agricoli Xxl 	
Autore:  Sergio Trovato 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  12 	
Con l'ordinanza n. 17337 dello scorso 3 luglio la Cassazione estende il
raggio delle agevolazioni. Secondo i giudici di legittimità un'area
edificabile non è soggetta a Ici e va considerata terreno anche se
adibita all'esercizio delle attività agricole solo da uno dei
comproprietari. L'agevolazione, infatti, ha carattere oggettivo e si
estende a ciascuno dei contitolari dei diritti dominicali. Pertanto per
l'Ici, ma lo stesso principio vale per l'Imu, la qualità agricola di un
terreno edificabile permane anche se posseduto e condotto da uno dei
comproprietari che ha i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti
dalla legge. Il beneficio fiscale si estende anche agli altri
comproprietari che non esercitano l'attività agricola, in quanto la
destinazione agricola di un'area è incompatibile con la possibilità del
suo sfruttamento edilizio. 	
  	


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