[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 18/7/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Mer 18 Lug 2018 10:01:01 CEST
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18 Luglio 2018
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Notizie di Interesse
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Tria: flat tax senza pesare sui conti pubblici Di Maio contro le
banche: 'Pagheranno'
Autore: Lorenzo Salvia
Fonte: Corriere della Sera pag: 5
Davanti alla commissione Finanze del Senato il ministro dell'Economia,
Giovanni Tria conferma la linea della prudenza: alleggerire la
pressione fiscale è un obiettivo da perseguire 'compatibilmente con gli
spazi finanziari'. Le riforme previste dal contratto di governo vanno
attuate mantenendo l'equilibrio dei conti pubblici e l'impegno per la
riduzione del debito pubblico. Intanto dalla Calabria il vice premier
Di Maio mette nel mirino le banche: 'Il sistema bancario la deve pagare
perché ha avuto un atteggiamento arrogante infischiandosene dei
risparmiatori e dello Stato, protetto da ambienti politici sia in
questa regione che a livello nazionale'. Anche Tria parla di banche ma
con toni diversi; sulla riforma delle Banche di credito cooperativo
varata dal governo Renzi esclude una 'moratoria generale' e si limita
ad aprire ad 'alcuni ritocchi necessari'. Sulle riforme da attuare il
ministro aggiunge: 'Parlare di pace fiscale non vuol dire fare nuovi
condoni ma un fisco amico che favorisca l'estinzione del debito'. (Ved.
anche Il Sole 24 Ore: 'Tria frena su flat tax e Bcc Risorse ai Comuni
per i cantieri' - pag.. 2)
Corsia veloce per la proroga della riforma del Terzo settore
Autore: Marco Mobili e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Un disegno di legge proposto in Senato dai capigruppo di Lega e M5S
punta a far slittare di sei mesi il termine per adottare i correttivi
al Codice del Terzo settore. La proroga porterebbe a febbraio la
scadenza per l'adozione dei correttivi oggi prevista per il 2 agosto. I
tempi sono strettissimi. Un primo decreto correttivo è stato consegnato
al Parlamento lo scorso 21 marzo ma deve completare l'iter dei pareri
parlamentari. Per questo il Ddl punta ad avere un iter accelerato. Ieri
è stato esaminato in sede referente dalla commissione Affari
costituzionali di Palazzo Madama ed è stato fissato per oggi alle 18 il
termine per la presentazione degli emendamenti. Se tutto andrà liscio,
il testo potrebbe arrivare subito in Aula per poi ottenere il via
libera definitivo da Montecitorio. Intanto dal Forum del Terzo settore
arriva la richiesta di più tempo per adeguare gli statuti la cui
scadenza è fissata a febbraio 2019. La proroga di sei mesi
consentirebbe di spostare tra fine luglio e i primissimi giorni di
agosto 2019 la scadenza.
Bonus a chi investe nelle imprese sociali
Autore: Gabriele Sepio
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Il Consiglio dei ministri, ieri, ha approvato in via definitiva il
decreto che corregge il Dlgs 112/2017 sull'impresa sociale. Per lo
sconto fiscale a favore di chi investe nelle imprese sociali, la
disciplina viene allineata a quella delle start up innovative. Sono
agevolabili solo gli investimenti eseguiti dopo il 20 luglio 2017 a
favore di imprese sociali che abbiano acquisito la qualifica da non più
di 5 anni. Il periodo minimo di detenzione dell'investimento, inoltre,
viene esteso da 3 a 5 anni, per rafforzarne la stabilità nel tempo.
Viene parzialmente riscritto il regime fiscale dell'impresa sociale;
resta l'impostazione di base che consente la detassazione delle sole
somme direttamente reinvestite nell'attività. Sono esclusi
dall'agevolazione tutti gli utili e gli avanzi di gestione impiegati in
maniera diversa. Di contro viene meno la condizione dell'effettivo
utilizzo delle riserve nel termine di due anni dal conseguimento degli
utili e si ammette la possibilità di impiegarle a copertura di
eventuali perdite. Il termine per adeguare gli statuti passa da 12 a 18
mesi, con scadenza gennaio 2019. (Ved. Anche Italia Oggi: 'Coop, regole
chiare sui ristorni' - pag. 29)
Il ricorso su carta non vincola l'ente impositore
Autore: Rosanna Acierno
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
La costituzione in giudizio da parte dell'ufficio in via telematica è
sempre valida, anche quando il ricorso in primo grado sia stato avviato
dal contribuente in modalità cartacea. Ad affermarlo la Ctr Emilia
Romagna con la sentenza 1908/12/2018 depositata lo scorso 16 luglio,
chiamata a pronunciarsi sulla legittimità e correttezza del giudizio
espresso dalla Ctp di Reggio Emilia nella sentenza n. 245/2/2017,
secondo cui le modalità seguite dal ricorrente per introdurre il
ricorso vincolerebbero anche l'ente impositore. Per i giudici tributari
d'appello il legislatore ha espresso il proprio favore per l'utilizzo
del processo tributario telematico e tale favore non può essere
vanificato dalla scelta operata dal ricorrente di utilizzare ancora
l'atto analogico tradizionale vincolando la controparte. Pertanto vanno
bocciate le motivazioni dei giudici tributari provinciali. (Ved. anche
Italia Oggi: 'Le liti fiscali in digitale' - pag. 31)
Antieconomicità manifesta per l'Iva
Autore: Laura Ambrosi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Con la sentenza n. 18904/2018 depositata ieri la Corte di cassazione ha
affermato che l'antieconomicità è un indice rivelatore che il costo è
estraneo all'attività, con la conseguente indeducibilità ai fini delle
imposte dirette e l'indetraibilità dell'Iva. Tuttavia, la contestazione
non può basarsi solo su una critica da parte dell'amministrazione alle
scelte imprenditoriali, perché deve fondarsi su elementi oggettivi che
palesino la non coerenza all'attività di impresa. L'Agenzia delle
Entrate notificava un avviso di accertamento ad una società con il
quale disconosceva, tra l'altro, il premio riconosciuto a un proprio
cliente. Tra il premio e lo sconto, il beneficio per il cliente era
stato pari a circa l'80% ritenuto antieconomico dall'ufficio. La
contribuente presentava ricorso che veniva accolto in primo grado ma
respinto in appello. In Cassazione i giudici hanno ricordato che per le
imposte dirette, l'inerenza esprime una correlazione tra costi e
attività esercitata e si traduce in un giudizio qualitativo che
prescinde da valutazioni quantitative. (Ved. anche Italia Oggi:
'Inerenza, deducibilità limitata' - pag. 30)
Avviso integrativo solo in presenza di elementi nuovi
Autore: Antonio Zappi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
La condizione indispensabile affinché l'Agenzia delle Entrate possa
legittimamente emettere un avviso di accertamento integrativo, con
modifica in aumento delle risultanze di un precedente atto su una
medesima annualità, è la sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi in
epoca successiva all'emissione del provvedimento originario già
notificato al contribuente. Ad affermarlo la Corte di cassazione con
l'ordinanza n. 18094/2018 depositata lo scorso 10 luglio, che,
dichiarando inammissibile la censura proposta dal fisco che chiedeva di
far valutare diversamente in sede di legittimità l'accertamento di
fatto già operato dalla Ctr, ha confermato che 'il presupposto per
l'integrazione o modificazione in aumento dell'avviso di accertamento,
mediante notificazione di nuovi avvisi, è costituito dalla sopravvenuta
conoscenza di nuovi elementi, cioè di fatti non noti alle Entrate
all'epoca dell'emissione del primo avviso.
Le pagelle fiscali archiviano il redditometro
Autore: Marco Mobili e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 21
Il decreto dignità blocca l'utilizzo del redditometro per la
ricostruzione del tenore di vita per gli accertamenti dall'anno
d'imposta 2016. I contribuenti già selezionati per gli anni precedenti
e per i quali la 'ricchezza' non corrisponde al reddito indicato nella
dichiarazione dovranno comunque continuare a difendersi, portando i
giustificativi delle spese extra sostenute. Il restyling del
redditometro, tuttavia, potrebbe non vedere mai la luce. Per due
motivi. In primo luogo, lo 'scambio' tra accertamento sintetico e
promozione della compliance da realizzare con il definitivo addio al
redditometro e l'arrivo degli Isa, gli indicatori sintetici di
affidabilità fiscale che dalle dichiarazioni del prossimo anno
sostituiranno gli studi di settore. Poi per l'ormai scarsissimo uso del
redditometro certificato anche dalla Corte dei conti. Nel 2017 è
proseguito, infatti, l'iter discendente degli accertamenti sintetici:
sono stati appena 2mila, con un calo del 28% sul 2016 e addirittura del
94,6% rispetto al 2012. Sul recupero effettivo i numeri si fermano ad
appena un milione di euro. (Ved. anche Italia Oggi: 'Il redditometro in
stand-by' - pag. 33)
Infissi, per l'ecobonus c'è l'ipotesi di tetto al metro quadrato
Autore: Giuseppe Latour
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 23
Allo studio del governo la revisione dei requisiti tecnici e dei
massimali di costo dei serramenti che consentono di accedere
all'ecobonus. L'idea è quella di introdurre limiti di spesa
'parcellizzati': non sarà così possibile spendere più di 350 o 450 euro
al metro quadrato, a seconda delle zone climatiche dove si trovano gli
immobili. Anche se questa impostazione rischia di paralizzare le Pmi
italiane. A sollevare la questione, ieri, sono state proprio le
associazioni rappresentative della filiera dei serramenti che in una
lettera aperta al governo hanno sostenuto che i requisiti tecnici allo
studio sarebbero penalizzanti per il settore in quanto volti a premiare
esclusivamente serramenti per lo più importati dall'estero, con
un'evidente distorsione del mercato a scapito di tutta la filiera di
qualità delle imprese italiane. L'introduzione di una nuova famiglia di
massimali al metro quadrato preoccupa la filiera dei serramenti che
chiede un nuovo confronto all'Esecutivo.
In arrivo il restyling dell'Irap
Autore: Cristina Bartelli
Fonte: Italia Oggi pag: 28
Il ministro dell'economia Giovanni Tria ha illustrato al Senato le
linee guida della riforma dell'Irap. Le modifiche all'imposta regionale
sulle attività produttive si inseriscono all'interno del più ampio
disegno di riforma fiscale in cui trova spazio anche l'introduzione
della flat tax. A tal fine è stata istituita una task force con il
compito di analizzare i profili di gettito e distributivi del sistema.
Il ministro ha chiarito che dal prossimo 1°gennaio scatterà la
fatturazione elettronica obbligatoria anche tra privati e che non ci
saranno rinvii. Conseguentemente verrà abrogato lo spesometro. La pace
fiscale come la flat tax va vista nell'ambito di una riforma
strutturale del fisco. Per Tria 'parlare di pace fiscale non vuol dire
varare nuovi condoni, ma andare verso un fisco vicino al contribuente
che ha a cuore l'obiettivo della riscossione ma anche la crescita
dell'economia'. Con la flat tax progressiva via libera al calo delle
tasse ma nel rispetto del percorso di riduzione del debito pubblico.
Agevolazioni pre notificate
Autore: Valerio Stroppa
Fonte: Italia Oggi pag: 29
Una procedura informale di pre notifica per confrontarsi in anticipo
con i servizi della Commissione europea riguardo alla compatibilità
delle agevolazioni introdotte dalla normativa sugli aiuti di stato. Il
dialogo preventivo, attivabile per telefono o per e-mail, servirà non
solo a esprimere una prima valutazione sommaria, ma anche a guidare gli
stati membri nel predisporre in maniera più precisa e completa la
notifica formale vera e propria. La fase preventiva, discrezionale e
volontaria, potrà durare fino a sei mesi, mentre l'intero processo di
review delle misure nazionali dovrà concludersi entro 18 mesi. E'
quanto prevede il nuovo codice di condotta sugli aiuti di stato della
Ue, adottato ieri da Bruxelles.
Risarcimento da ritardo non ripresi a tassazione
Autore: Andrea Bongi
Fonte: Italia Oggi pag: 30
Le somme corrisposte a titolo di risarcimento danni dovute per il
ritardo nelle esecuzioni delle opere sono costi deducibili. Sbaglia
l'ufficio che riprende a tassazione tali somme nel presupposto che le
stesse altro non siano se non maggiori corrispettivi pagati per
l'esecuzione dell'opera commissionate che come tali devono essere
portate ad incremento dei beni e sottoposte al processo di
ammortamento. E' quanto si legge nella sentenza n. 18903 depositata
ieri con la quale la Cassazione ha accolto il ricorso di una società
che si era vista negare la deduzione ai fini Ires e Irap delle somme
corrisposte a titolo di penalità contrattuali.
Ritenute d'acconto scomputabilità ampia
Autore: Andrea Bongi
Fonte: Italia Oggi pag: 30
Ritenute d'acconto subite scomputabili anche in assenza della
certificazione del sostituto. Se le ritenute a titolo d'acconto sono
state operate e quindi il contribuente le ha effettivamente subite
quale decurtazione del corrispettivo dovuto, ha comunque diritto a
scomputarle dalla dichiarazione dei redditi. Ad affermare la
possibilità di scomputare le ritenute subite, anche in assenza delle
relative certificazioni, è la sentenza n. 18910 depositata ieri dalla
Corte di cassazione. Per i giudici di piazza Cavour il contribuente non
può essere nuovamente assoggettato all'imposta per il semplice fatto
che il soggetto che ha operato la ritenuta alla fonte si rifiuta di
consegnare la relativa certificazione.
Commissioni tributarie, notifiche online
Autore: -
Fonte: Italia Oggi pag: 31
Le notifiche delle commissioni tributarie sono sempre più online. Nel
primo semestre dell'anno le segreterie delle commissioni tributarie
provinciali e regionali hanno trasmesso alle parti 629.498
comunicazioni tra fissazioni di udienze e dispositivi di sentenze. Di
queste, il 97,4% tramite Pec, con un risparmio per le casse dello Stato
di oltre 3 milioni di euro in minori spese postali. E' quanto emerge
dalle statistiche diffuse dalla Direzione giustizia tributaria del
Dipartimento finanze. Già nell'ultimo triennio la percentuale di
diffusione della Pec era attestata sopra il 90%, a testimonianza di un
trend oramai irreversibile. Anche il rito digitale, partito nel 2015 e
a regime in tutta Italia da luglio 2017, sta registrando numeri
crescenti: nei primi tre mesi dell'anno sono stati trasmessi attraverso
il Sigit il 43% di tutti gli atti complessivamente depositati nei due
gradi di giudizio.
Pignoramenti tributari
Autore: Sergio Trovato
Fonte: Italia Oggi pag: 31
Spetta al giudice tributario e non al giudice onorario decidere in caso
di impugnazione dell'atto di pignoramento, ma solo se il contribuente
contesta la mancata o irregolare notifica della cartella di pagamento.
Così si è espressa la Corte di cassazione nell'ordinanza n. 12608 dello
scorso 22 maggio. Naturalmente, lo stesso principio vale qualora venga
eccepita l'omessa o invalida notifica dell'ingiunzione da parte degli
enti locali o dei concessionari privati, trattandosi di atto della
riscossione coattiva che precede le azioni esecutive.
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