[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 26/1/2018

Ven 26 Gen 2018 10:25:35 CET

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26 Gennaio 2018
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Notizie di Interesse
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Coop, il Mise spinge i nuovi cda 	
Autore:  Gianni Allegretti e Gian Paolo Tosoni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  15 	
Arriva la nota del Mise che spinge le società cooperative ad aggiornare
la governance. La manovra 2018 è infatti intervenuta sul quadro
normativo delle cooperative con l'intento di contrastare il fenomeno
delle 'false cooperative' e gli effetti derivanti dai recenti
fallimenti di importanti società mutualistiche. Due gli aspetti
importanti che hanno efficacia dal 1°gennaio: diventa obbligatorio per
tutte le società cooperative la nomina di un organo collegiale formato
da almeno tre persone con durata in carica non superiore a tre
esercizi. Le cooperative sono chiamate a provvedere rapidamente, al
massimo con l'assemblea per l'approvazione del bilancio di prossima
convocazione. La legge di Bilancio ha inoltre potenziato la vigilanza e
le sanzioni per per la verifica del carattere mutualistico degli enti. 	

Tutti gli obblighi per gli organi in carica 	
Autore:  Angelo Busani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  15 	
Il legislatore non ha stabilito una tempistica per aggiornare la
governance delle società cooperative. Si pone così il problema di
quando attuare le modifiche statutarie richieste dalle nuove norme. La
novità prevede che l'organo amministrativo sia collegiale e sia
composto da almeno tre membri. La misura interessa sia le coop-Spa che
le coop-Srl. L'operatività delle nuove norme è immediata. Ciò significa
che nelle cooperative in cui gli amministratori siano nominati a tempo
indeterminato o per più di tre anni, questi devono ritenere il 2018
come il primo anno di un mandato che non può durare più di tre
esercizi. Nelle cooperative amministrate da un organo amministrativo
diverso da cda di almeno tre membri, l'assemblea dei soci deve essere
tempestivamente convocata per rendere la composizione dell'organo
amministrativo conforme alla legge. 	

Cessione aree senza 'simulazione' 	
Autore:  Paolo Meneghetti 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  16 	
La manovra 2018 ha riproposto per l'ennesima volta la proroga della
rivalutazione di terreni e partecipazioni detenuti al 1°gennaio 2018.
Non sempre questa opportunità è vantaggiosa perché il sistema
tributario assegna una sorta di rivalutazione, in molti casi gratuita,
che renderebbe inutile quella a pagamento. Questa situazione si
verifica quando il bene sia stato ricevuto dall'attuale detentore per
atto gratuito mortis causa o per donazione. Per i terreni acquisiti per
effetto di successione o donazione si assume come prezzo di acquisto il
valore dichiarato ai fini della imposizione diretta. Il valore
dell'immobile ai fini dell'imposta di successione o donazione è quello
di mercato. In caso di successione o donazione si applica la franchigia
di un milione di euro. Ciò determina che in molti casi il trasferimento
è gratis. 	

Doppia rottamazione, se l'istanza è unica rateazione d'ufficio 	
Autore:  Luigi Lovecchio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  16 	
La presentazione di un'unica istanza per la rottamazione ante 2017 e
post 2017 comporta che sarà l'ufficio a scegliere il numero massimo di
rate che il debitore dovrà pagare. I pagamenti sono infatti tre o
cinque in base alla tipologia dei carichi. Inoltre, se non ci saranno
indicazioni, si riterrà espressa la scelta per la rata unica. Sono in
chiarimenti forniti sul tema dall'Agenzia delle Entrate-Riscossioni. Il
modello di istanza da utilizzare per la rottamazione è DA 2000/17.
Questo è unico per tutte le definizioni agevolate. 	

Quote ereditate, il valore si basa sul bilancio 	
Autore:  P.Me. 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  16 	
Partecipazioni societarie. Il trasferimento per successione o donazione
comporta ragionamenti diversi. Nella successione la partecipazione
viene valorizzata in capo all'erede con lo stesso imponibile rilevante
ai fini dell'imposta di successione. Il valore della partecipazione va
computato considerando il valore del patrimonio netto contabile
derivante dall'ultimo bilancio pubblico, oppure, in caso di assenza di
tale obbligo, dall'inventario redatto. E' quindi un valore
assolutamente estraneo al valore del costo sostenuto dal de cuius.
Nelle partecipazioni ricevute per donazione, invece, il valore
fiscalmente riconosciuto in capo dal donatario è il medesimo di quello
riconosciuto in capo al donante. Qui siamo in presenza di una assoluta
continuità nella determinazione del valore fiscalmente riconosciuto tra
donante e donatario. 	

Split payment, denuncia a Bruxelles 	
Autore:  Massimo Frontera e Giuseppe Latour 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  17 	
I costruttori guidati dall'Ance contestano lo split payment e la
protesta arriva a Bruxelles. E' stata inviata alla Commissione europea
una denuncia per 'presunta violazione del diritto dell'Unione da parte
di uno Stato membro'. Lo Stato in questione è l'Italia che, secondo i
contestatori, sta sottoponendo i suoi operatori economici a un
drenaggio di liquidità causato dalla perenne condizione di credito Iva.
Dopo i vani tentativi di modifica della norma, i costruttori tentano
dunque una nuova strada. L'Ance ha misurato la perdita di liquidità
alla quale è sottoposto il settore in circa 2,4 miliardi di euro
all'anno. A questo si aggiunge la lentezza dei pagamenti della Pa: nei
bilanci delle imprese sono incagliati 8 miliardi di euro. (Ved. Anche
Italia Oggi: 'Split payment va alla Corte Ue' - pag. 26) 	

Prima casa anche per gli Ue non residenti 	
Autore:  Saverio Fossati 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  17 	
La Commissione europea ieri ha dato due mesi di tempo all'Italia prima
di aprire il contenzioso vero e proprio. Secondo la Commissione anche
il residente all'estero e iscritto all'Aire ha diritto alle
agevolazioni fiscali per l'acquisto della 'prima casa'. Dunque, il
privilegio va esteso a tutti i cittadini Ue. Di conseguenza francesi,
tedeschi o belgi che decidono di comprare la seconda casa in Italia
pagheranno le imposte ridottissime della 'prima casa'. Ciò si
verificherà se l'Italia si adatterà alle richieste della Ue avanzate
nel 2014, snobbate da Governo e Parlamento ed ora riproposte dalla
Commissione europea. 	

Per chi crea lavoro omessi contributi con sanzioni ridotte 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  17 	
Reato di omesso versamento di ritenute. L'età avanzata e la circostanza
di aver creato numerosissimi posti di lavoro sono elementi che bastano
per irrogare la pena nella misura minima. Ad affermarlo la Cassazione
penale con la sentenza n. 3658, depositata ieri. Nel caso analizzato
dagli 'ermellini' il legale rappresentante di una società era stato
condannato dal tribunale per il reato di omesso versamento delle
ritenute. Con il ricorso in Cassazione l'imputato lamentava l'omessa
valutazione da parte del giudice territoriale della crisi di liquidità
che aveva impedito il pagamento delle ritenute fiscali entro i termini
previsti. Per la sussistenza di questa tipologia di reato - dicono i
giudici di legittimità - è sufficiente la coscienza e la volontà di non
versare all'erario le somme dovute. 	

Studi associati penalizzati 	
Autore:  Andrea Bongi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  24 	
Dall'analisi delle nuove istruzioni alla compilazione del modello
Redditi 2018 SP, pubblicate sul sito internet delle Entrate, emerge che
il nuovo limite annuo di deducibilità per le spese di iscrizione a
convegni o congressi, pari a 10mila euro, si applica allo studio
associato o all'intera associazione professionale e non al singolo
professionista che ne fa parte. L'Amministrazione finanziaria così
risolve i dubbi sorti a seguito dell'entrata in vigore del Jobs act del
lavoro autonomo in ordine alla concreta applicazione del nuovo tetto
annuo di spesa interamente deducibile nel caso di svolgimento
dell'attività professionale in forma associata. La soluzione contrasta
con la ratio ispiratrice della nuova formulazione legislativa. La
relazione di accompagnamento della legge lasciava intendere, infatti,
che il nuovo tetto annuo di spesa deducibile doveva essere attribuito
ad ogni professionista. 	

Sentenze pro contribuente sempre esecutive 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  24 	
Anche le sentenze favorevoli al contribuente sono esecutive prima del
passaggio in giudicato. Incluse quelle depositate prima del 1°giugno
2016, data di entrata in vigore del nuovo articolo 69 del Dlgs
546/1992. Per l'applicazione della nuova norma, la data rilevante è
quella di proposizione del ricorso per ottemperanza: se successivo
all'operatività della riforma, allora l'ufficio deve procedere al
rimborso, senza attendere l'esito del giudizio di cassazione. A
stabilirlo la Commissione tributaria regionale del Veneto con
l'ordinanza n. 18/7/18, resa lo scorso 16 gennaio. 	

Nulla la contestazione priva di contraddittorio 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  26 	
Prima di ricevere un accertamento il contribuente ha sempre il diritto
di spiegare all'ufficio le proprie ragioni. In caso contrario la
contestazione fiscale è nulla. A prescindere che si tratti di imposte
dirette o indirette oppure che il controllo sia stato svolto 'a
tavolino' o presso i locali dell'impresa. Ad affermarlo la Commissione
tributaria provinciale di Campobasso con la sentenza n. 29/2018 che ha
accolto il ricorso di un contribuente. Alla base della motivazione la
circostanza che l'Amministrazione finanziaria ha l'obbligo di attivare
sempre il c.d. 'contraddittorio endoprocedimentale'. 	

Tax planning, segnalazioni obbligatorie 	
Autore:  - 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  26 	
Per far luce sul mondo opaco della pianificazione fiscale aggressiva,
il Parlamento europeo formula una proposta che farà sorgere in capo
agli intermediari un nuovo obbligo: la segnalazione alle autorità della
pianificazione fiscale aggressiva. La proposta ha l'obiettivo di
rendere le informazioni automaticamente disponibili alle autorità
fiscali nazionali in tutti i Paesi membri. La proposta emerge dalle
pratiche messe in luce dai casi Panama e Paradise Papers che hanno
rilevato come gli intermediari fossero un vero supporto per le imprese
e le persone fisiche al fine di evadere le imposte attraverso complesse
operazioni transfrontaliere. 	

Iperammortamento semplice 	
Autore:  Roberto Lenzi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
Non deve essere giurata la perizia sull'analisi tecnica, indispensabile
per ottenere l'iperammortamento del 250%. Lo ha confermato l'Agenzia
delle Entrate nel corso del Videoforum 2018 di ItaliaOggi. Il dubbio
era emerso perché nella circolare n. 547750/2017 del Mise era emerso
che la perizia giurata deve contenere menzione e rinvio all'analisi
tecnica redatta in maniera confidenziale dal professionista. I tecnici
si sono chiesti se l'analisi tecnica su cui poggia la perizia giurata
dovesse essere anch'essa giurata. Molti tecnici lo hanno fatto, visto
il poco tempo a disposizione. Il fatto di non doverla giurare consente
ai tecnici di apportare aggiunte e specifiche anche successivamente
senza dover ripassare dal tribunale o dal notaio. 	

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