[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 21/2/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Mer 21 Feb 2018 09:59:44 CET
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21 Febbraio 2018
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Notizie di Interesse
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Le stime del Bes: nel 2020 mille euro in più di reddito
Autore: Claudia Voltattorni
Fonte: Corriere della Sera pag: 35
Le previsioni per i prossimi anni della prima Relazione sugli
indicatori di benessere equo e sostenibile (Bes) fanno sperare. Il
documento, presentato ieri dal ministro dell'Economia Pier Carlo
Padoan, contiene l'andamento dei Bes sulla base degli effetti
determinati dalla legge di Bilancio per il triennio in corso. Sono 4 i
Bes considerati: reddito medio disponibile aggiustato pro capite; tasso
di mancata partecipazione al lavoro; indice di disuguaglianza del
reddito disponibile; emissioni di CO2 e altri gas clima. A regime
saranno 12. Il quadro 'incoraggiante' per il 2018-2020 dice che il
reddito disponibile delle famiglie cresce di oltre mille euro in
termini nominali (+5,5%) e le disuguaglianze tra redditi più alti e più
bassi calano, anche se di due soli decimali (da 6,2 a 6 nel biennio
2019-2020). Il tasso di mancata partecipazione al lavoro passerà dal
20,7% del 2017 al 18,6% del 2020. (Ved. anche Italia Oggi: 'Più redditi
dalle riforme' - pag. 32)
'Tasse, meno adempimenti e scadenza unica per pagare'
Autore: Isidoro Trovato
Fonte: Corriere della Sera pag: 39
Il mondo delle professioni chiede alla politica un pacchetto di misure
che vanno dal fisco alla giustizia, passando per lavoro e
infrastrutture. L'Alleanza professionisti per l'Italia, nata per
volontà del Cup e di Rpt, ha elaborato un documento che sarà presentato
oggi a Roma. In primis figura il fisco: la pressione fiscale e l'ingorgo
delle scadenze possono trovare una soluzione nella definitiva
razionalizzazione del calendario fiscale, con poche scadenze e date
fisse. E con un drastico taglio degli adempimenti oggi esistenti. Sul
lavoro i professionisti chiedono soluzioni meno provvisorie. I dati
Istat parlano di una disoccupazione vicina all'11%. Per un'occupazione
stabile servono riforme strutturali. La proposta è la creazione di un
piano di sviluppo che parta da investimenti pubblici utili a far
ripartire l'economia. Per rendere il nostro mercato più competitivo si
deve puntare sullo sviluppo tecnologico e sulla modernizzazione
digitale del Paese. Giustizia: l'incremento di metodi alternativi di
soluzione delle controversie è indifferibile.
La corsia preferenziale con le Entrate sblocca 10 miliardi di
investimenti
Autore: Marco Mobili e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 3
C'è uno strumento che si chiama interpello per i nuovi investimenti sul
quale la variabile fiscale sta facendo sentire tutto il suo effetto. Si
basa su un piano di investimento di almeno 30 milioni di euro in Italia
capace di produrre ricadute occupazionali durature in cambio di un
accordo con il Fisco che garantisce certezza nel trattamento tributario
dell'operazione. Il bilancio dei primi due anni di operatività ha
prodotto 35 'accordi' tra investitori e Agenzia delle Entrate per un
controvalore complessivo di 10,4 miliardi di investimenti e di chance
occupazionale per 75mila nuovi posti. Il meccanismo è aperto a
operatori nazionali ed esteri, ma su 35 accordi raggiunti 22 riguardano
investimenti esteri. In percentuale il 63% è estero mentre quelli
interni si fermano al 37%. L'interpello nuovi investimenti compare
anche tra gli indicatori per i prossimi tre anni e tra il 2018 e il
2020 si punta a dare risposte al 20% delle istanze entro 100 giorni
dalla ricezione.
Apporti da tassare in misura fissa
Autore: Angelo Busani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 17
La Ctp di Roma, con la sentenza n. 1699 del 18 gennaio 2018, riconosce
per la prima volta natura ordinaria al trattamento 'agevolato'. La
tassazione con l'imposta di registro in misura fissa dell'apporto di
beni immobili a un fondo immobiliare non costituisce un'agevolazione ma
è il regime fiscale ordinario di questa tipologia di negozi. Pertanto,
la normativa in materia non è disciplinata dall'art. 10 del Dlgs
23/2011 che ha soppresso tutte le esenzioni e le agevolazioni
tributarie relative agli atti traslativi di beni immobili alla data del
1°gennaio 2014. L'apporto a un fondo immobiliare è l'atto con cui il
soggetto apportante attribuisce al fondo la proprietà di un immobile
ricevendo in cambio una o più quote di partecipazione al fondo. Gli
atti di apporto di immobili a favore di fondi immobiliari sono soggetti
a imposta di registro in 'termine fisso' e in misura fissa (200 euro):
se l'apportante non è un soggetto Iva; se l'apportante è un soggetto
Iva e l'apporto è un'operazione imponibile a Iva o esente da Iva.
Regime speciale per immobili locati
Autore: A.Bu.
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 17
Uno specifico trattamento tributario è disposto nel particolare caso
dell'apporto a fondo immobiliare di più unità prevalentemente
affittate. Si ha questa situazione quando il valore delle unità locate
oggetto di apporto sia superiore a quello delle unità non locate.
Questa fattispecie va trattata come se si fosse in presenza di un
conferimento d'azienda in società. E quindi: se il conferente sia un
soggetto Iva, l'operazione è fuori campo Iva; si applicano in misura
fissa le imposte di registro, ipotecaria e catastale. Poiché l'art. 8,
comma 1-bis Dl 335/2001 fa riferimento all'apporto di un soggetto Iva,
potrebbe sorgere il dubbio che la norma non sia applicabile ai
conferimenti effettuati da apportanti che non abbiano la veste di
soggetti Iva. La tesi però non regge visto che il conferimento di
azienda in una qualsiasi società è sempre tassato con imposta di
registro fissa, chiunque sia il conferente.
Accatastamenti sanabili entro febbraio
Autore: Antonio Iovine
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 17
Restano pochi giorni per sanare i mancati accatastamenti del periodo
2014-2016. Il decreto sblocca Italia aveva introdotto una
semplificazione in materia di accatastamento delle variazioni relative
ad interventi minori. In pratica prevedeva che la comunicazione di
inizio lavori inoltrata al Comune fosse valida anche ai fini
dell'aggiornamento catastale. La stessa norma però ricomprendeva tra
gli interventi di manutenzione straordinaria convenzionali anche il
frazionamento o l'accorpamento delle unità immobiliari. In questi
ultimi casi, però, non bastava la segnalazione comunale all'ufficio
catastale; era necessaria una dichiarazione specifica prodotta con la
procedura Docfa. Per cui gli aggiornamenti catastali non sono avvenuti
in automatico ma solo se i cittadini abbiano provveduto spontaneamente.
L'iniziativa, impraticabile, è stata abrogata. Sono rimaste però
'appese' molte pratiche che attendono l'accatastamento. Per sanarle la
dichiarazione catastale deve essere presentata entro il 28 febbraio
2018.
F24 per l'Iva carburanti fuori deposito
Autore: Benedetto Santacroce e Ettore Sbandi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Con la risoluzione n. 18/E di ieri l'Agenzia delle Entrate supera le
questioni tecniche sui pagamenti con F24 e fa entrare in vigore le
nuove norme della legge di Bilancio in materia di depositi fiscali, ai
quali ora è demandata l'applicazione, oltre che dell'accisa, anche
dell'Iva. Dopo l'uscita del Dm 13 febbraio 2018 l'Amministrazione ora è
pronta a recepire le disposizioni (antifrode) che impongono di pagare
l'Iva con F24 per i carburanti estratti da un deposito fiscale,
procedendo operazione per operazione, senza possibilità di
compensazione. La regola generale prevede che l'Iva deve essere
corrisposta in estrazione dal deposito qualunque sia la provenienza del
prodotto introdotto. Ma ci sono delle eccezioni al ricorrere delle
quali il sistema applicativo dell'imposta resta quello ordinario. La
risoluzione ha istituito il codice tributo 6044, da indicare nel
modello F24 ELIDE, assieme al codice fiscale del gestore del deposito e
al relativo codice accisa. Il gestore acquisita la ricevuta in
originale del versamento, potrà poi verificare la correttezza dello
stesso accedendo direttamente sul proprio cassetto fiscale. Restano
problemi su tempi di verifica e consegna della ricevuta. (Ved. anche
Italia Oggi: 'Depositi Iva con il codice tributo' - pag. 28)
Omesso versamento 'giustificabile'
Autore: Valerio Vallefuoco
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Recentemente la Cassazione è tornata a fare il punto su crisi di
liquidità e reati fiscali. A distanza di 4 anni dalla sentenza con cui
le Sezioni unite avevano statuito che per la configurazione del reato
di omesso versamento di ritenute certificate è sufficiente il dolo
generico, ossia la coscienza e volontà di non versare all'Erario le
ritenute effettuate, la giurisprudenza di legittimità ha via via
precisato la portata effettiva dell'elemento soggettivo del reato in
esame. Con la sentenza 6737/2018 la Corte ha escluso che il dolo da
evasione possa essere scisso, in particolari casi di crisi dove i
lavoratori sarebbero privati dei loro mezzi di sostentamento, dalla
consapevolezza della illiceità della condotta che viene investita dalla
volontà. Su queste basi i giudici di legittimità hanno annullato la
sentenza con la quale la Corte di appello di Brescia aveva condannato
la legale rappresentante di una società per omesso versamento di
ritenute certificate.
Vendita simulata, sequestro lecito
Autore: Laura Ambrosi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
La cessione dell'immobile che nasconde un'evasione di imposta superiore
alla soglia penalmente rilevante configura il delitto di dichiarazione
infedele. L'interessato, infatti, non può invocare la scriminante
dell'abuso del diritto che si caratterizza, invece, per l'assenza di
attività simulatorie e fraudolenti. Ad affermarlo è la Cassazione
penale con la sentenza n. 8047, depositata ieri. Nei confronti del
presidente e il vice presidente del cda di una società, il Gip
disponeva il sequestro per equivalente per il reato di dichiarazione
infedele. La società aveva acquistato il 98% di una Sas del settore
immobiliare. In seguito venivano ceduti i beni della società
partecipata che veniva poi sciolta generando una cospicua minusvalenza
che riduceva la plusvalenza generata dalla cessione degli immobili. Le
Entrate contestavano la dissimulazione di una cessione immobiliare e
accertavano il conseguente maggior reddito disconoscendo la
deducibilità della minusvalenza. Il Tribunale del riesame confermava la
misura cautelare. Lo stesso i giudici di legittimità. (Ved. anche
Italia Oggi: 'Simulazione tributaria penalmente rilevante' - pag. 30)
Stretta sulle sanzioni accessorie
Autore: Giovanni Negri
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Con una sentenza depositata ieri la Corte di cassazione chiarisce che
in caso di continuazione di durata dei reati tributari la pena
accessoria deve essere pari a quella principale inflitta. Il tribunale
aveva condannato due uomini a tre anni di detenzione per una pluralità
di reati fiscali; insieme alla pena principale, veniva inflitta anche
una condanna alle misure accessorie per la durata di un anno. Su questo
punto la Procura ha sostenuto come in realtà la durata doveva essere di
tre anni, pari cioè alla sanzione principale inflitta. I giudici di
legittimità avvalorano questa tesi e mettono in evidenza come l'articolo
37 del Codice penale deve essere applicato in tutti i casi in cui la
pena accessoria è irrogata attraverso la previsione di un limite minimo
o di un limite massimo di durata, come avviene per esempio nella Legge
fallimentare, con un orientamento oramai consolidato secondo cui le
misure accessorie sono pari alla pena della bancarotta semplice. Ma
l'art. 37 trova applicazione anche nel caso in cui la pena accessoria
sia comminata attraverso la previsione di un limite minimo e di un
limite massimo di durata.
Web tax, l'Ue riscrive le regole
Autore: Matteo Rizzi
Fonte: Italia Oggi pag: 27
Il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici, ieri, ha
anticipato la proposta per la web tax che sarà formalizzata il mese
prossimo. Sarà applicata ai servizi digitali nel paese in cui questi
vengono erogati, anche se l'azienda che li fornisce non ha una presenza
fisica nel paese considerato. E l'innovazione non finisce qui perché
l'imposta europea sull'economia digitale è chiamata a stabilire
un'allocazione dei profitti che rifletta le nuove forme digitali di
creazione del valore. Considerando, ad esempio, Facebook, secondo la
proposta della Commissione, i profitti andrebbero tassati in base al
volume degli affari che coinvolgono gli utenti del paese considerato.
Non può essere ignorato per questioni di equità il fatto che oggi le
società di social media concludono contratti in giurisdizioni estere,
prendendo pieno vantaggio delle infrastrutture e degli istituti dello
stato di diritti, pagando solo il 5% delle tasse provenienti da queste
giurisdizioni.
Fare consulenza non è da tutti
Autore: Cristina Bartelli
Fonte: Italia Oggi pag: 29
No comment. E' la risposta del Consiglio nazionale dei commercialisti
all'attività di consulenza fiscale targata Amazon e lanciata in cinque
paesi per la gestione delle fatture e adempimenti collegati all'Iva non
nel paese di residenza della società. Il silenzio dice molto. Rompe gli
argini Marco Cuchel, presidente dell'Associazione nazionale
commercialisti, secondo cui è il tentativo di entrare in un mercato
come quello professionale, da tempo oggetto di particolari attenzioni
da parte di banche, assicurazioni, Confindustria e in genere dai
portatori di capitale. Tutto questo va a discapito della qualità dei
servizi resi a cittadini e imprese. Da anni - dice Cuchel - si chiede a
gran voce una regolamentazione del mercato fiscale, chiedendo una volta
per tutte chi può fare cosa in tale ambito. Sulla stessa linea Sergio
Giorgini, vicepresidente del Consiglio nazionale dei consulenti del
lavoro. Bonfiglio Mariotti, presidente di Assosoftware, chiede regole
uguali e fari play per tutti. 'Se il signor Amazon vuole entrare nel
territorio italiano deve pagare le tasse nella misura che paghiamo
tutti noi'.
Asili nido, privacy entro il 28/2
Autore: Valerio Stroppa e Cristina Bartelli
Fonte: Italia Oggi pag: 30
Il Garante per la protezione dei dati personali ha specificato l'iter
per la precompilazione del 730. Il 28 febbraio scade il termine per i
contribuenti che intendono opporsi all'inserimento nel 730 delle
informazioni sulle rette per la frequenza degli asili nido pagate nel
2017. Scade, invece, il 20 marzo il termine per il diniego delle
erogazioni liberali. In caso di notifica dell'opposizione,
l'Amministrazione finanziaria deve cancellare tempestivamente e
integralmente i dati dal proprio archivio. E anche in caso di utilizzo,
i file dovranno essere mantenuti nei database del fisco non oltre i
termini massimi di decadenza dei poteri accertativi, vale a dire fino
al 31 dicembre 2023 per l'anno d'imposta 2017. Il diritto
all'opposizione è un elemento fondamentale nell'ambito della protezione
dei dati personali. Alcuni contribuenti, infatti, potrebbero non volere
che le informazioni sulle spese sostenute siano conoscibili ai soggetti
di cui essi sono fiscalmente a carico. Da qui la possibilità di opporsi
al trattamento dati.
Sisma, sicurezza semplificata
Autore: Cinzia De Stefanis
Fonte: Italia Oggi pag: 31
Il decreto che incentiva l'utilizzo del 'sismabonus' è stato pubblicato
sulla G.U. n. 42 del 20 febbraio 2018. Le novità, in vigore dal
prossimo 15 marzo, prevedono requisiti meno severi per la messa in
sicurezza degli edifici esistenti, rispetto a quelli nuovi. Per gli
edifici in classe d'uso IV e per quelli in classe d'uso III di tipo
scolastico è obbligatorio raggiungere un livello di sicurezza sismico
pari al 60% di quello richiesto per l'adeguamento. Per edifici in
classe d'uso III non di tipo scolastico e per quelli in classe II,
quando si effettua un intervento di miglioramento è obbligatorio
conseguire un incremento di sicurezza sismico pari ad almeno il 10% del
livello richiesto per l'adeguamento. Previsto un periodo transitorio,
successivo all'entrata in vigore delle nuove norme tecniche, in cui si
possono continuare ad applicare le previgenti norme tecniche per opere
pubbliche o di pubblica utilità in corso di esecuzione, per contratti
pubblici di lavori già affidati, e per opere private in corso di
esecuzione o per le quali è già stato depositato il progetto esecutivo.
Confsal-Unsa Coordinamento Agenzie Fiscali Salfi - Via Nazionale 243
00184 Roma
Telefono 06 4819507 Fax 4874618
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