[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 16/2/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Ven 16 Feb 2018 10:00:35 CET


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16 Febbraio 2018
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Notizie di Interesse
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Valutazioni in bilancio con regole fiscali 	
Autore:  Luca Gaiani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  17 	
La derivazione rafforzata non opera per le valutazioni fiscali che non
comportano una diversa qualificazione delle poste. In questi casi
prevalgono le disposizioni del Tuir con il mantenimento del doppio
binario civile-fiscale. Il chiarimento reso durante Telefisco con
riferimento alla valorizzazione fiscale delle commesse ultrannuali può
estendersi alle rimanenze e ai lavori infrannuali, all'adeguamento
delle poste in valuta al cambio di fine esercizio e alla svalutazione
dei crediti successivi alla prima iscrizione. 	
  	


Correlazione con valenza normativa 	
Autore:  L.Ga. 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  17 	
Costi da correlare ai ricavi anche per la determinazione del reddito di
impresa. Con l'estensione alle imprese Oic adopter della derivazione
rafforzata, il criterio di correlazione assume valore normativo anche
in sede fiscale. Sono dunque deducibili tutti i costi, ancorché non
sostenuti, che vengono accertati in bilancio a fronte di ricavi già
conseguiti. Resta invece ferma la prevalenza delle regole fiscali per
gli accantonamenti disciplinati dal documento Oic 31. L'applicazione
del principio di correlazione costi e ricavi richiede che si tratti di
oneri che non costituiscono accantonamenti in quanto devono avere
scadenza certa. Il principio di correlazione comporta anche la
deducibilità dei costi di commessa che hanno concorso a quantificare
l'importo iscritto come lavoro ultrannuale ai sensi dell'articolo 93
del Tuir. 	
  	


Intrastat acquisti, vincolo selettivo 	
Autore:  Anna Abagnale e Benedetto Santacroce 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  18 	
Slitta a lunedì 26 febbraio il termine per presentare gli elenchi
riepilogativi Intrastat per i contribuenti con obbligo mensile.
Debuttano da quest'anno le semplificazioni. Gli elenchi Intrastat non
dovranno più essere presentati nella parte relativa agli acquisti
intraUe e alle prestazioni di servizi ricevute. Semplificando, per
quanto riguarda gli Intrastat acquisti di beni e servizi ricevuti, cade
l'obbligo di presentazione nella parte fiscale. La compilazione resterà
a fini statistici con frequenza mensile, ma solo nel caso in cui, per
almeno uno dei quattro trimestri precedenti, il valore complessivo
delle operazioni sia uguale o superiore a 200mila euro per i beni e
100mila euro per i servizi. Significa che per i soggetti che non
raggiungono questi importi la presentazione degli elenchi acquisti non
è un obbligo ma una facoltà. La platea dei soggetti coinvolti viene ora
ridotta per via dell'innalzamento delle soglie da 50mila a 200mila euro
trimestrali per gli acquisti di beni e da 50mila a 100mila euro
trimestrali per gli acquisti di servizi. (Ved. anche Italia Oggi:
'Modelli Intrastat facili' - pag. 33) 	
  	


Commercialisti e revisori, formazione equivalente 	
Autore:  Federico Gavioli 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  18 	
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha firmato un protocollo di
intesa con il Mef per l'ottenimento del riconoscimento dell'equipollenza
della formazione assolta dagli iscritti, ai fini dell'adempimento
dell'obbligo formativo dei revisori legali. Nel documento viene
stabilita la modalità di accreditamento da parte del Consiglio
nazionale degli eventi formativi ai quali è riconosciuta l'equipollenza.
Saranno poi gli ordini a comunicare al Mef i dati sui propri iscritti.
Gli eventi formativi che consentiranno di assolvere anche l'obbligo
formativo dei revisori, sono quelli accreditati con i codici in materia
Cndcec, indicati nell'allegato 1 e 2 del protocollo di intesa siglato
con il Mef. Prossimamente saranno fornite agli Ordini territoriali
tutte le informazioni tecniche per la trasmissione al Mef dei dati
relativi all'assolvimento dell'obbligo formativo per gli iscritti per
l'anno 2017. I crediti maturati saranno registrati solo dopo le
comunicazioni trasmesse dagli enti formatori. (Ved. anche Italia Oggi:
'Equipollente la formazione di commercialisti e revisori' - pag. 25) 	
  	


Monitoraggio Ue su regole e tempi dei rimborsi Iva 	
Autore:  Alessandro Galimberti 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  18 	
La Commissione europea mette nel mirino i rimborsi Iva. Ieri Bruxelles
ha annunciato il lancio di un piano per verificare i tempi di
restituzione della tassa in ogni Paese membro. Lo studio, che durerà
otto mesi, dovrà valutare se le restituzioni Iva per le imprese negli
Stati membri siano in linea con l'attuale legislazione dell'Unione e
anche con la giurisprudenza della Corte di giustizia comunitaria.
L'analisi si concentrerà in particolare sul tempo necessario per
completare la procedura in ciascun Paese e sugli ostacoli burocratici
inutili che possono generare imprevedibilità finanziaria per i bilanci
delle imprese. Sono soprattutto le piccole e le microimprese a patire
più pesantemente gli oneri di gestione amministrativa della Vat, in
particolare quella cross-border, considerato che la mancanza di accesso
a una procedura di rimborso dell'Iva semplice e rapida 'può avere un
impatto significativo sui flussi di cassa e sulla competitività delle
imprese'. 	
  	


Sulla precompilata via ai controlli 	
Autore:  Marco Mobili e Giovanni Parente 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  19 	
L'Agenzia delle Entrate a fine 2017 ha comunicato agli intermediari
quali modelli del 2015 presentano anomalie di compilazione.
L'Amministrazione ha infatti messo a disposizione dei Caf, in via
telematica su Entratel, gli elenchi completi delle dichiarazioni che
presentano anomalie ossia errori formali. Errori che riguardano circa
100mila dichiarazioni precompilate su cui i Caf hanno apposto il
proprio sigillo di conformità. E questo non è di poco conto se si
considera che la conformità del 730 precompilato certificato dal Caf
esclude le responsabilità del contribuente rispetto agli errori
segnalati dal Fisco. Si tratta, comunque, di errori oltre che formali
anche fisiologici, visto che riguardano 100mila contribuenti, ossia lo
0,006% delle oltre 17milioni di dichiarazioni precompilate lavorate dai
Caf nel 2015. Le anomalie riguardano gli oneri deducibili e detraibili.
Per rispondere i Caf hanno 60 giorni di tempo. Entro il prossimo 28
febbraio dovranno presentare la documentazione richiesta. Solo dopo il
Caf potrà presentare una dichiarazione rettificativa. 	
  	


Regioni: subito regole per gli affitti brevi 	
Autore:  Marzio Bartoloni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  19 	
E' iniziato il pressing dei Governatori che all'unanimità in Conferenza
delle Regioni hanno votato un ordine del giorno per chiedere al Governo
l'avvio di un tavolo tecnico per esaminare le problematiche connesse
alle locazioni turistiche e definire al più presto il regolamento
previsto dalla 'manovrina' di primavera che non è mai arrivato. Il
decreto del Mef avrebbe dovuto fissare i criteri in base ai quali
l'attività di locazione breve 'si presume svolta in forma
imprenditoriale'. Nodo questo non proprio di poco conto visto che la
qualificazione come attività imprenditoriale comporta il pagamento
dell'Ires ma anche l'apertura di una partita Iva e l'eventuale
versamento dell'Irap. 	
  	


Crisi, risarcimenti nel reddito da lavoro 	
Autore:  Stefano Sirocchi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  20 	
L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 16/E di ieri, precisa
che l'indennizzo risarcitorio erogato in esecuzione dei contratti di
prossimità al fine di ristorare il lavoratore per la riduzione del
salario è assoggettato alla tassazione ordinaria di cui all'art. 51 del
Tuir e alle relative trattenute fiscali. L'Amministrazione conferma
che, a prescindere dal nomen iuris attribuito al contratto di
prossimità, nel caso in cui le somme sono corrisposte a fronte della
mancata percezione di redditi di lavoro dipendente, in quanto
sostitutive di reddito sono fiscalmente imponibili e vanno ricomprese
nel reddito complessivo del soggetto percipiente. In ossequio al
principio di omnicomprensività, il reddito di lavoro dipendente è
costituito da tutte le somme a qualunque titolo percepite in relazione
al rapporto di lavoro e ai proventi conseguiti in sostituzione di
redditi, e le indennità conseguite a titolo di risarcimento di danni
per la perdita di redditi costituiscono redditi della stessa categoria
di quelli sostituiti o perduti. (Ved. anche Italia Oggi: 'Contratti di
prossimità tassati' - pag. 26) 	
  	


Fondi a lungo termine per le Pmi 	
Autore:  Ranieri Razzante 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Dlgs 233 del 15
dicembre 2017 che recepisce la normativa comunitaria in materia di
fondi di investimento a lungo termine. Il decreto introduce un nuovo
organismo di investimento collettivo del risparmio, si tratta
dell'Eltif, gli European Long-Term Investment Fund.. Si tratta di un
organismo di investimenti per raccogliere capitali che andranno a
finanziare società e progetti a lungo termine. In particolare gli Eltif
sono destinati alla raccolta di fondi per infrastrutture, industrie e
servizi. La raccolta può essere effettuata da società non quotate,
ovvero piccole e medie imprese quotate, attraverso strumenti equity,
quasi equity o debito; è destinata a investitori istituzionali o al
mercato retail. Il decreto disciplina anche i profili relativi alla
procedura armonizzata di autorizzazione alla gestione ed ai poteri di
vigilanza delle Autorità nazionali. 	
  	


In calo le imprese in default 	
Autore:  - 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  25 	
I dati Cerved rivelano che nel 2017 le imprese che hanno avviato
procedure di default o di uscita volontaria dal mercato sono state
92mila. Rispetto al 2016 si è registrato un calo del 5%. La flessione è
più marcata per i fallimenti (-11,3%) e per i concordati preventivi
(-29%) mentre è più contenuta per le liquidazioni volontarie (-4%); in
controtendenza invece le procedure di amministrazione controllata, in
forte aumento del 46%. Incoraggiante il trend sui fallimenti: nel 2017
sono fallite in Italia 12.009 aziende, con un calo dell'11,3% rispetto
all'anno precedente e un rafforzamento delle dinamiche positive
osservate già nel 2016 (-8,2%) e nel 2015 (-6,1%). Il numero di imprese
che ha portato i libri in tribunale è tornato ai livelli dei primi anni
Duemila. 	
  	


Studi di settore, spari a salve 	
Autore:  Andrea Bongi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  27 	
Dalla riesumazione degli studi di settore che ha causato lo slittamento
degli Indicatori sintetici di affidabilità (Isa) ne è derivato uno
strumento buono solo alla compliance dichiarativa. Essendo stati
riesumati in extremis, i modelli per il periodo d'imposta 2017 mostrano
tutti i loro difetti. Dopo la tardiva pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale i modelli evidenziano anche la mancata revisione triennale
obbligatoria per circa un terzo degli studi di settore, con evidenti
ripercussioni anche sulla portata applicativa delle loro risultanze.
L'ultima revisione degli studi di settore risale al 2016, quando
oggetto di revisione furono ben 57 modelli. Nel 2017 l'attenzione si è
concentrata sugli Isa che avrebbero dovuto debuttare già nel modello di
dichiarazione dei redditi del 2018. Nessuna riunione è stata invece
dedicata alla evoluzione degli studi di settore la cui ultima
evoluzione è datata 2014. 	
  	


L'abuso di diritto perde punti 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
L'abuso del diritto perde punti anche sul piano processuale. D'ora in
poi, infatti, il contribuente potrà impugnare il provvedimento con il
quale il fisco ha negato la disapplicazione di norme antielusive. Ad
affermarlo la Corte di cassazione con l'ordinanza n. 3775 di ieri con
cui ha respinto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate. Alla base della
decisione la considerazione per cui l'elenco degli atti impugnabili di
fronte al giudice tributario è tutt'altro che tassativo. L'elencazione
degli atti impugnabili contenuta nell'articolo 19 del Dlgs 546/1992 ha
natura tassativa, ma non preclude la facoltà di impugnare anche altri
atti, ove con gli stessi l'Agenzia porti a conoscenza del contribuente
una ben individuata pretesa tributaria. 	
  	


Entrate, resyling al buio 	
Autore:  Cristina Bartelli 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
Il 19 febbraio parte la riorganizzazione locale dell'Agenzia delle
Entrate ma le direzioni regionali non hanno ricevuto indicazioni in tal
senso e vedranno così moltiplicati i referenti centrali. Alla
riorganizzazione centrale non è seguita una riorganizzazione speculare
delle periferie e il primo effetto per le nuove divisioni sarà quello
di moltiplicare i referenti finali. Nel caso di un interpello in
materia Iva, ad esempio, finora il direttore regionale che aveva
bisogno di confrontarsi con la sede centrale aveva come riferimento la
direzione centrale normativa che fungeva da collettore degli
interpelli. Dal 19 febbraio il direttore regionale dovrà interfacciarsi
con il nuovo responsabile della direzione centrale coordinamento
normativo e con i referenti delle direzioni centrali persone fisiche,
piccole e medie imprese e grandi contribuenti. Si passa così da uno a
quattro interlocutori. 	
  	


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