[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 15/2/2018

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Gio 15 Feb 2018 10:23:19 CET


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15 Febbraio 2018
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Notizie di Interesse
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Crescita ai massimi da 7 anni, Borsa su dell'1,8% 	
Autore:  Mario Sensini 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  31 	
Nel 2017 il Prodotto interno lordo è cresciuto dell'1,4% in Italia
(1,5% a parità di giorni lavorativi). Il miglior dato degli ultimi 7
anni. Rispetto al 2008, tuttavia, l'economia italiana è sotto del 5,7%.
Significa che non ha ancora recuperato tutto il terreno perduto. Senza
dimenticare poi che in Europa la nostra economia è quella che cresce
più lentamente. I dati diffusi ieri dall'Istat sono positivi,
confermano le previsioni del governo e degli istituti di ricerca. Nel
quarto trimestre del 2017 il Pil è salito dello 0,3% sul trimestre
precedente, con un tasso di crescita tendenziale dell'1,6%. Grazie a
questi dati è stata già acquisita una crescita dell'economia dello
0,5%. I dati sono buoni ma occorre fare di più dice il governo. Siamo
ancora dietro rispetto agli altri Paesi europei e dobbiamo recuperare
il gap perso in questi anni di crisi ha detto il segretario della Cisl,
Annamaria Furlan. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'La crescita 2017
accelera a 1,4% In Europa l'Italia resta in coda' - pag. 3) 	
  	


I ministri e la quota 2 per cento Più di una meta sembra un sogno 	
Autore:  Dario Di Vico 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  31 	
Quota 2% è la misura di incremento del Pil indicata dai ministri
Calenda e Padoan e dall'ex premier Renzi. Quanto questa sia realistica
è l'interrogativo del momento. L'economia reale non sembra in grado di
coprire la distanza tra i risultati effettivamente conseguiti (nel
quarto trimestre 2017 la crescita del Pil si è fermata all'1,6%) e la
meta indicata dai politici. Il primo motivo è che l'anno scorso hanno
giovato anche le favorevoli condizioni di contesto e che risultano di
difficile ripetizione quest'anno. Occorre fare i conti con l'insieme
dei 'fattori macro' (cambi, tassi, politiche fiscali) che finiranno per
determinare un piccolo rallentamento della crescita, a cui va aggiunta
la variabile legata all'assai probabile instabilità politica del
dopo-voto. Per l'anno in corso i risultati da auto e turismo non
saranno gli stessi del 2017 e la stessa cosa vale per l'export. Il
mattone avrebbe bisogno di una rifondazione di modelli di business e
culture che non appare così immediata. E lo stesso vale per
l'agricoltura. 	
  	


Macchinari e impianti trainano la produzione 	
Autore:  Matteo Meneghello 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  3 	
Con gli incentivi del piano Industria 4.0 il settore manifatturiero
italiano, nel 2017, ha registrato un aumento degli ordini interni del
45,9%. In media gli ordini totali sono saliti del 13,7%. Nel quarto
trimestre dello scorso anno, addirittura, la crescita è stata
dell'86,2%. Gli ordini acquistati tra ottobre e dicembre si
trasformeranno in fatturato nell'anno in corso, per il quale gli
operatori hanno già ordini per almeno 7 mesi, con una capacità
produttiva saturata all'85%. Il trend degli ultimi mesi avrà un
riflesso positivo sul Pil del 2018 che, secondo gli imprenditori del
settore, si annuncia positivo, anche grazie alla conferma degli
incentivi (su tutti l'iperammortamento). In crescita del 10,1% anche il
comparto meccanica varia. Tra i settori con performance migliori la
logistica e movimentazioni merci, tecnologie e macchinari per il
comparto alimentare, impianti per energia, chimica, oil and gas.
Recuperano terreno anche ceramica e arredo. 	
  	


Affrancamento per tutte le quote estere 	
Autore:  Giacomo Albano e Annalisa Vergati 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
La manovra 2018 ha esteso l'ambito di applicazione della disciplina
dell'affrancamento dei maggiori valori delle partecipazioni di
controllo attribuibili ad avviamento, marchi e altre attività
immateriali, estendendo tale possibilità anche ai casi in cui la
partecipata sia una società non residente priva di una stabile
organizzazione in Italia. Il meccanismo di affrancamento, disciplinato
dal dl 98/2011, consente, ad esempio, al soggetto che acquista una
partecipazione di controllo di ottenere il riconoscimento fiscale del
maggior valore pagato rispetto al patrimonio netto contabile della
partecipata pur in assenza di iscrizione autonoma dei beni immateriali
nel proprio bilancio. Tale riconoscimento avviene con il pagamento di
una imposta sostitutiva al 16% per i maggiori valori nelle
partecipazioni di controllo detenute oltreconfine. Questo consente di
dedurre fiscalmente in via extracontabile ed in cinque esercizi il
valore affrancato. Pagando il 16% si ottiene così un beneficio fiscale
diluito nel tempo pari al 27,9%, corrispondente alla deduzione Ires e
Irap delle quote di ammortamento relative ai valori affrancati. 	
  	


Procedura 'gratuita' per chi trasferisce la società in Italia 	
Autore:  Giacomo Albano e Annalisa Vergati 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
Il trasferimento in Italia della partecipata estera consente
l'affrancamento gratuito dei beni in ingresso al valore di mercato. E'
quanto prevede il Dlgs 147/2015. Prima di questa norma l'Agenzia delle
Entrate aveva stabilito che i valori dei beni in ingresso dovessero
essere assunti per l'importo corrispondente ai valori storici ogni qual
volta il trasferimento avveniva in continuità e senza tassazione delle
plusvalenze latenti da parte dell'ordinamento di partenza. Il
riconoscimento dei (maggiori) valori correnti era invece consentito a
condizione che tali valori fossero stati assoggettati a tassazione in
uscita nel paese di provenienza. La nuova disposizione ha invece
previsto che il valore fiscale in entrata degli elementi dell'attivo e
del passivo sia identificabile nel 'valore normale', ai sensi dell'art.
9 del Tuir. Per i soggetti provenienti da Paesi black list, invece, il
riconoscimento del valore normale non è automatico ma legato
all'ottenimento di un accordo preventivo. 	
  	


Depositi fiscali con esoneri ridotti 	
Autore:  Benedetto Santacroce e Ettore Sbandi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Diventano operative le misure introdotte con la manovra di Bilancio in
materia di depositi fiscali. Con il Dm attuativo dell'Economia,
l'amministrazione è pronta a recepire le norme (antifrode) che
impongono il pagamento dell'Iva con F24 per i carburanti estratti da un
deposito fiscale, procedendo operazione per operazione, senza
possibilità di compensazione. La nuova disposizione obbliga al
pagamento dell'Iva nell'estrazione dei carburanti dal deposito
qualunque sia la provenienza del prodotto. Esistono, tuttavia, delle
eccezioni al ricorrere delle quali il sistema applicativo dell'imposta
resta quello ordinario. Per l'attivazione di queste eccezioni, il
legislatore rinviava ad un decreto che è quello diffuso ieri. Il primo
chiarimento del Dm è che le norme sono riservate solo ai carburanti
destinati ai motori per autotrazione; sono esclusi, pertanto, quelli
destinati ad altro uso, come la navigazione. Possono applicare l'Iva
con meccanismi ordinari i soggetti titolari di autorizzazione Aeo, di
esonero cauzionale ai fini doganali o ai fini accise. 	
  	


La rottamazione dei ruoli non è incostituzionale 	
Autore:  Luigi Lovecchio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 29 depositata ieri, afferma
che la rottamazione dei ruoli non è incostituzionale perché non
determina né una lesione delle prerogative delle Regioni, in tema di
tributi propri né una disparità di trattamento rispetto alle previsioni
in materia di ingiunzione fiscale, secondo le quali la definizione
agevolata rappresenta una mera facoltà dell'ente impositore. La
questione di legittimità era stata sollevata dalla Regione Toscana
sotto una pluralità di profili. La Consulta li ha tutti rigettati
affermando che lo scopo della definizione agevolata è quello di evitare
che l'Agenzia delle Entrate-Riscossione si trovi a gestire un pesante
arretrato di carichi pendenti. (Ved. anche Italia Oggi: 'Promossa la
rottamazione ruoli' - pag. 32) 	
  	


Stop all'imposta retroattiva sui giochi 	
Autore:  Marco Mobili 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Con la sentenza n. 27 dello scorso 23 gennaio la Corte costituzionale
ha stabilito la parziale illegittimità della norma che consente
l'applicazione retroattiva delle imposte sui giochi. La misura,
introdotta con la legge di Bilancio 2011, obbligava al pagamento delle
imposte sulle scommesse anteriori al 2011 i titolari di centri
scommesse collegati a società non autorizzate in Italia (più noti come
'Ctd'). La questione di legittimità era stata sollevata dalla Ctp di
Rieti, con quattro ordinanze del 2015 sui Centri di trasmissione
collegati all'operatore Stanleybet. Secondo la Consulta viola i
principi costituzionali di equa tassazione la norma che prevede il
pagamento dell'imposta anche ai rapporti negoziali perfezionati prima
della sua entrata in vigore. (Ved. anche Italia Oggi: 'Legittima
l'imposta sulle scommesse a carico dei bookmaker esteri' - pag. 30) 	
  	


No al conferimento con debito 	
Autore:  Angelo Busani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  24 	
Secondo la Corte di cassazione è abuso del diritto accollare alla
conferitaria di un immobile la passività contratta poco prima. Nella
sentenza n. 3533 di ieri i giudici del Palazzaccio confermano
l'orientamento già espresso in merito al nuovo articolo 10-bis dello
Statuto del contribuente. La pronuncia afferma che l'art. 10-bis non ha
fatto altro che codificare il principio già immanente nel sistema e
cioè quello di capacità contributiva. Conclusione criticabile in quanto
l'art. 10-bis sostiene che per configurarsi l'abuso di diritto
l'amministrazione deve dimostrare il comportamento indebito del
contribuente. Senonché, nel caso del conferimento con accollo di debito
alla società conferitaria, il giudizio di liceità di questa operazione
non affatica per nulla l'interprete, in quanto è la legge stessa che
ammette l'operazione. Né è possibile che l'accollo del debito non sia
fiscalmente riconoscibile qualora il debito non sia ritenuto 'inerente'.
Cessione con Iva del bene in comunione e in parte strumentale 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  24 	
E' soggetta ad Iva per intero e non a imposta proporzionale di registro
la cessione di un immobile di proprietà di due coniugi in regime di
comunione legale dei beni, strumentale all'esercizio dell'impresa di
uno di loro. Non c'è, infatti, un negozio con oggetto plurime quote di
proprietà comune, ma un'operazione unitaria di impresa. Ad affermarlo
la Corte di cassazione, con l'ordinanza n. 3557/2018 depositata ieri.
Nel caso analizzato dai giudici di legittimità la coppia aveva venduto
a una Srl un terreno fabbricabile da urbanizzare, sottoponendolo a
tassa fissa in quanto cessione di bene strumentale dell'impresa
agricola, di uno di loro, soggetta a Iva. Per l'Agenzia delle Entrate,
invece, andava applicata l'imposta proporzionale di registro,
ipotecaria e catastale. La Suprema corte è stata di diverso avviso. 	
  	


La minusvalenza? E' legittima 	
Autore:  Emilio De Santis 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
E' sufficiente dimostrare di aver perseguito l'obiettivo strategico per
rendere legittima la minusvalenza realizzatasi a seguito della fusione
per incorporazione in una società controllata di un'altra società
acquisita in precedenza. Ad affermarlo la Corte di cassazione, con la
sentenza 2397/2018, che ha bocciato il ricorso dell'Agenzia delle
Entrate avverso la decisione della Ctr Lombardia n. 1037/50/15 la quale
aveva confermato il verdetto espresso dal collegio di primo grado,
favorevole al contribuente. Nel caso analizzato l'Ufficio, con un
accertamento del 2011 per l'anno d'imposta 2006 relativo a Ires e Irap,
recuperava a tassazione la minusvalenza da una società dedotta, per non
aver ritenuto esistente la presenza di vantaggi extra fiscali da
un'operazione consistente nell'acquisizione - da parte di una sua
controllante estera - di una società, poi incorporata nella prima,
della quale la controllante italiana ha svalutato il valore della quota
posseduta iscritto a bilancio. 	
  	


Iperammortamento continuo 	
Autore:  Duilio Liburdi e Massimiliano Sironi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
Iperammortamento. Dalla legge di Bilancio 2018 emerge che la
sostituzione del bene 4.0 non interrompe il beneficio dell'agevolazione.
E' però necessario, come precisato dall'Agenzia delle Entrate con la
circolare n. 4/E/2017, che il bene sia interconnesso al sistema
aziendale di gestione della produzione. L'incentivo, inoltre, si
estende a tutto il 2019 a patto che entro il 31 dicembre 2018 l'ordine
di acquisto risulti accettato dal fornitore e che venga pagato almeno
il 20% del costo pattuito. E' bene ricordare che l'agevolazione è
consentita anche in caso di stipula di un contratto di locazione
finanziaria. Il bene oggetto di iperammortamento può essere sostituito
con un altro avente analoghe caratteristiche o addirittura superiori.
La sostituzione consente di evitare l'interruzione dell'incentivo per
le quote residue. Se il costo del nuovo bene è inferiore a quello
originario, il beneficio andrà rimodulato in funzione di tale minore
costo di acquisizione. 	
  	


Reati fiscali, pesano di più i dati raccolti dalla Gdf 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 7020 di ieri, dà maggiore
importanza ai dati raccolti dalla Guardia di Finanza rispetto a quelli
emersi in sede di accertamento con adesione dall'Amministrazione
finanziaria. Dunque, ai fini del sequestro per reati fiscali, sono più
efficaci le informazioni acquisite dalle Fiamme gialle anche se in sede
di accertamento c'è stato il contraddittorio con il contribuente. A
motivare la preferenza c'è il principio secondo cui il procedimento
penale in materia di reati tributari si configura del tutto autonomo
rispetto al processo, così come all'accertamento tributario. 	
  	


I crediti tributari in bilico 	
Autore:  Duilio Liburdi e Massimiliano Sironi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  30 	
La legge di Bilancio ha modificato il meccanismo delle compensazioni
aumentando le incertezze sull'utilizzabilità dei crediti tributari. La
misura ha introdotto un meccanismo di controllo preventivo dell'utilizzo
dei crediti tramite modello F24. Ora l'Agenzia delle Entrate può
sospendere l'esecuzione delle deleghe di pagamento in caso di
compensazioni che presentino profili di rischio. La sospensione può
durare fino al termine del controllo circa la corretta utilizzabilità
del credito e, comunque, per un periodo massimo di 30 giorni dalla data
di presentazione della delega. Per diventare operativa la norma attende
il provvedimento delle Entrate. Il perimetro soggettivo di applicazione
deve essere circoscritto ai modelli F24 nei quali l'Agenzia è 'parte
interessata'. 	
  	


Precompilata, 100 mila avvisi 	
Autore:  Cristina Bartelli 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  31 	
Sono più di 100mila gli 'alert' recapitati sulle anomalie del modello
730 online. Le lettere partite dall'Agenzia delle Entrate lo scorso 28
gennaio riguardano le anomalie nella compilazione delle prime
dichiarazioni precompilate elaborate nel 2015. I Caf avranno tempo fino
al 28 febbraio per presentare la dichiarazione rettificativa. Essendo
il primo anno dei controlli con le nuove procedure legate alla
precompilata, il termine non è tassativo e presenta margini di
tolleranza. Ai centri di assistenza fiscale non resta che contattare il
contribuente e informarlo del controllo. Per la dichiarazione
rettificativa è necessaria la lettera raccomandata in quanto il Caf
dovrà dimostrare di aver contattato il contribuente. 	
  	


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