[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 14/2/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Mer 14 Feb 2018 10:20:45 CET
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14 Febbraio 2018
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Notizie di Interesse
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Il jolly europeo sui conti? Valeva 30 miliardi
Autore: Mario Sensini
Fonte: Corriere della Sera pag: 27
Oramai ci siamo giocati tutti i jolly della Ue che in flessibilità ci
ha scontato 30 miliardi negli ultimi anni. Non resta, dice l'Ufficio
parlamentare di bilancio, che la riduzione del debito pubblico. Un suo
aumento, afferma la Corte dei conti, non è più praticabile. La ripresa
c'è ma questo non deve indurre ad allentare la presa sui conti e la
riduzione del debito pubblico concorda il premier Gentiloni. Già
quest'anno rischiamo una manovra correttiva sui conti pubblici dello
0,3% del Pil. Per i prossimi anni la situazione è ancora più complessa.
Ci sono le clausole di salvaguardia che evitano l'aumento dell'Iva. Per
il 2019 servono 12,5 miliardi e dal 2020 altri 19,2 miliardi l'anno.
Trovare coperture alternative è arduo, dopo i tagli alle spese degli
ultimi anni. Il riordino degli sgravi fiscali, finora, si è rivelato
impraticabile, difficile immaginare altri ritocchi sulle pensioni. Non
resta che la riduzione concreta del debito pubblico. (Ved. anche Il
Sole 24 Ore: 'Corte conti e Upb, altolà ai 'voli' elettorali' - pag. 7
e Italia Oggi: 'Rischio di manovra correttiva' - pag. 32)
Regole e cavilli costano 60 miliardi I commercialisti: basta con la
babele
Autore: Isidoro Trovato
Fonte: Corriere della Sera pag: 28
Ieri si sono tenuti, a Roma, gli 'Stati generali' dei dottori
commercialisti e degli esperti contabili. La fotografia che ne è uscita
dell'Italia fiscale dice che c'è molto da fare. Per ogni singola
partita Iva gli adempimenti fiscali costano in media 10 mila euro
l'anno. Moltiplicato per i sei milioni di soggetti si traduce in un
totale da 60 miliardi che erano 58 nel 2014. Significa che in tre anni
la spesa annuale per gli adempimenti è salita di 514 euro per ogni
partita Iva. Per il presidente della categoria, Massimo Miani, le
strategie di contrasto all'evasione fiscale porteranno a grandi
risultati entro il 2020, ma i costi della lotta all'evasione ricadono
direttamente su imprese e professionisti. Sta diventando sempre più
difficile gestire la mole degli invii telematici che nel 2017 sono
stati quasi 200 milioni. Occorre interrogarsi sull'effettiva utilità di
accumulare nell'Anagrafe Tributaria dati sempre più analitici e
costosi. Anziché chiederne sempre di nuovi sarebbe opportuno
concentrarsi su quelli già presenti. Miani propone di istituire
un'autorità di garanzia indipendente del contribuente. (Ved. anche Il
Sole 24 Ore: 'Il costo-adempimenti continua a crescere: superati i 60
miliardi' - pag. 2 e Italia Oggi: 'Basta oneri per i professionisti' e
'Sono 60 i miliardi a carico di studi professionali e imprese nel 2017'
- pag. 37)
E-fattura verso un debutto graduale
Autore: Andrea Marini e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 2
Sull'obbligo di fattura elettronica tra privati la politica raccoglie
l'assist dei commercialisti e apre alla possibilità di un debutto
graduale e all'introduzione di incentivi. Il viceministro all'Economia,
Luigi Casero ha annunciato che nel giro di un mese verranno approvati
interventi in questa direzione. Favorevole a un meccanismo meno rigido
di entrata in vigore anche Forza Italia che chiede un cambiamento
strutturale del regime fiscale e l'introduzione di una flat tax,
un'aliquota unica per famiglie e imprese, no tax area a 12mila euro,
revisione degli sconti fiscali e lotta, seria, all'evasione. Fratelli
d'Italia chiede che l'introduzione della fattura elettronica preveda
premialità e sia senza costi per chi deve adeguarsi. Il M5S punta sulla
necessità di diminuire la pressione fiscale, con la riduzione a tre
scaglioni e l'ampliamento della no tax area. La Lega rivendica la
proposta della flat tax.
Il Fisco rilancia gli investimenti ma credito ancora sotto media Ue
Autore: Gianni Trovati
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 13
Ripartono gli investimenti in Italia. Ma per tornare ai livelli
pre-crisi c'è ancora molto da fare. La ritrovata fiducia è alimentata
anche dagli aiuti fiscali del pacchetto Impresa 4.0 e dalle misure
della finanza per la crescita, mentre il credito è ancora un problema
soprattutto per i settori innovativi. Sul quadro Italia presentato ieri
dalla Bei al ministero dell'Economia pesa una doppia incognita:
l'incertezza sull'evoluzione del quadro normativo, che in Italia
preoccupa l'89% delle imprese mentre in Europa agita in media il 72%
delle aziende, e un settore pubblico che fatica a cambiare ritmo. Se su
impianti e macchinari qualcosa si è recuperato, c'è ancora molto da
fare sul fronte degli investimenti pubblici ha riconosciuto il ministro
dell'Economia, Pier Carlo Padoan. Per Panucci (Confindustria) sono
buoni i risultati provenienti da incentivi fiscali e finanza per la
crescita ma serve continuità per avere effetti strutturali. (Ved. anche
Il Corriere della Sera: 'Bei, più investimenti per 8 imprese su 10' -
pag. 28)
Registro, la Ctp dribbla la Cassazione
Autore: Veronica Busetta e Luca Miele
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Secondo la Commissione tributaria provinciale di Milano (sentenza n.
571 del 12 febbraio 2018) le recenti modifiche all'articolo 20 del
Testo unico del registro non hanno efficacia retroattiva, tuttavia la
norma previgente non è per forza in contrasto con le nuove regole. Si
aggiunge così un nuovo capitolo alla querelle sulla natura
interpretativa o innovativa dell'art. 20 Tur, così come modificato
dalla manovra 2018. La pronuncia riguarda un accertamento relativo a un
conferimento di azienda e successiva cessione totalitaria della
partecipazione nella conferitaria; operazione riqualificata dall'ufficio
come cessione di azienda ai fini dell'imposta di registro, in quanto
l'effetto finale degli atti va identificato, appunto, quale cessione di
azienda. Il contrasto che ancora si registra nella giurisprudenza di
legittimità autorizza a tener conto della novità legislativa sulla base
di una lettura della norma costituzionalmente orientata in direzione
della preminenza del principio di ragionevolezza.
Conguaglio ereditario con aliquota dell'1%
Autore: Massimo Romeo
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Con la sentenza n. 572 la Ctp di Milano ha affermato che il conguaglio
in denaro disposto dalla sentenza sulla divisione della comunione
ereditaria non costituisce ricchezza aggiuntiva tassabile come
trasferimento immobiliare, ma una diversa assegnazione della quota
ereditaria. Pertanto, la tassazione, ai fini dell'imposta di registro,
deve limitarsi all'1% dell'intero valore netto della massa comune. Il
caso, analizzato dai giudici tributari di primo grado, riguardava
l'impugnazione da parte di alcuni coeredi di avvisi tramite i quali
l'Amministrazione finanziaria liquidava l'imposta di registro in
relazione ad una sentenza della Corte di appello sulla divisione della
comunione ereditaria del de cuius. Il testamento pubblico disponeva a
favore del coniuge l'usufrutto generale della casa di abitazione e
istituiva eredi universali tre dei figli. Inoltre, la loro quota
spettante doveva essere soddisfatta in denaro. Agli altri tre figli,
oltre alla legittima, andava anche l'intera quota disponibile.
Niente sconti al 'terzo assuntore'
Autore: Angelo Busani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Il decreto che omologa il concordato fallimentare con intervento di un
terzo assuntore è soggetto a imposta di registro in misura
proporzionale. Non è possibile applicare l'imposta di registro in
misura fissa. Ad affermarlo la Corte di cassazione nella sentenza n.
3286/2018. Per la Corte, il concordato con assuntore e il concordato
con cessione di beni non sono equiparabili poiché, a fronte della
vicenda traslativa che si ha nel primo caso, nel concordato con
cessione non si assiste a un trasferimento di beni ma al semplice
conferimento di un mandato. Il decreto che omologa il concordato con
cessione di beni, infatti, non comporta il trasferimento di proprietà
dei beni ceduti, ma l'attribuzione a disporre di tali beni. Il
trasferimento dei beni dall'impresa in concordato al soggetto
acquirente si ha solo in esito all'esecuzione di questo mandato ad
alienare e non nel momento di conferimento del mandato stesso.
Rottamazione, stop alle esecuzioni
Autore: Rosanna Acierno
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
La presentazione dell'istanza di rottamazione delle cartelle blocca le
misure cautelari non avviate ma non tutte le misure attivate per la
riscossione coattiva dei debiti iscritti a ruolo. Trascorsi 60 giorni
dalla notifica della cartella o 90 giorni dalla notifica dell'atto
esecutivo, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione può avviare le seguenti
misure cautelari: l'iscrizione di ipoteca sugli immobili del
contribuente, ma solo se il credito per cui si procede non è inferiore
a 20mila euro; il fermo di auto e moto per debiti di qualsiasi importo.
Trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella o, nel caso di
accertamenti esecutivi, 210 giorni dalla notifica dell'avviso
esecutivo, è possibile avviare le seguenti misure esecutive: il
pignoramento di crediti vantati verso terzi (salari e stipendi); il
pignoramento di somme dovute dalla Pa; il pignoramento di beni mobili
del debitore; il pignoramento di seconde case per debiti superiori a
120mila euro. La presentazione dell'istanza di rottamazione blocca
l'invio di tutte le misure cautelari ed esecutive non ancora eseguite.
Operazioni inesistenti, prova all'acquirente
Autore: Antonio Iorio
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Spetta al contribuente/acquirente l'onere di dimostrare di aver agito
in buona fede e cioè che utilizzando l'ordinaria diligenza, non poteva
accorgersi della frode. Dunque, nelle operazioni soggettivamente
inesistenti l'Amministrazione può limitarsi a provare anche in via
presuntiva la fittizietà dell'operazione. Ad affermarlo la Corte di
cassazione con due ordinanze, n. 3473 e 3474, depositate ieri. In
entrambe l'Ufficio recuperava l'Iva sugli acquisti in quanto ritenuti
connessi a fatture soggettivamente inesistenti. Un terzo, infatti, si
era interposto fittiziamente nelle operazioni al solo scopo di evadere
le imposte.
Per il Terzo settore trasparenza soft
Autore: Giuseppe Latour
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 21
Gli obblighi di trasparenza previsti dalla legge sulla concorrenza a
carico degli enti non commerciali dovranno essere interpretati, almeno
all'inizio, in versione leggera. E' l'orientamento espresso
dall'Autorità anticorruzione, il soggetto che vigila sugli adempimenti
del Dlgs 33/2013. L'Autorità non emanerà linee guide sul tema in quanto
l'Anac non è stata indicata dalla legge come soggetto vigilante. Non
comminerà neanche le relative sanzioni. La conseguenza è che viene meno
il pericolo di un'attuazione retroattiva sul 2017, i dati relativi al
2018 andranno pubblicati a febbraio 2019. La norma interessa
associazioni, Onlus e fondazioni che intrattengono rapporti con la Pa e
le società pubbliche. Questi soggetti, entro il 28 febbraio di ogni
anno, devono pubblicare sui propri siti le informazioni relativa a
sovvenzioni e contributi percepiti. La comunicazione sugli stanziamenti
ricevuti quest'anno va effettuata nel 2019.
Rimborsi a contestazione illimitata
Autore: Alessandro Galimberti
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 21
Accertamento. L'Amministrazione finanziaria può contestare il credito
esposto in dichiarazione anche dopo la decadenza dei termini di
accertamento. Ad affermarlo la Cassazione civile con l'ordinanza n.
3472/2018, deposita ieri. I giudici di legittimità hanno rovesciato due
decisioni conformi delle Ctp Roma e Ctr Lazio che avevano avallato il
credito d'imposta di un contribuente per decadenza dei termini di
accertamento. Gli 'ermellini' hanno censurato le due pronunce in quanto
non avevano tenuto conto degli ultimi riferimenti giurisprudenziali e,
in particolare, delle conclusioni delle Sezioni Unite n. 5069/2016.
Rimborsi Iva in tempi stretti
Autore: Cristina Bartelli e Valerio Stroppa
Fonte: Italia Oggi pag: 31
L'Agenzia delle Entrate detta le istruzioni agli uffici in merito ai
rimborsi Iva. I tempi di erogazione dovranno avvenire in base alla
classe di rischio (alta, medio o bassa). Nella guida si ricorda che a
partire dal 1°gennaio 2018 i rimborsi da conto fiscale, richiesti sia
in procedura semplificata che in procedura ordinaria, non sono più
erogati dai competenti agenti della riscossione, ma pagati direttamente
dalla struttura di gestione. Nel 2017 i beneficiari dei rimborsi Iva
sono stati 68mila. L'importo restituito è ammontato a 12 miliardi di
euro. E i tempi medi di lavorazione e erogazione si sono attestati
intorno a 90 giorni. Per il 2018 gli obiettivi vedono tempi medi di
lavorazione e liquidazione in 70 giorni, per le procedure semplificate
i giorni scendono a 40.
Società di comodo, fisco soft
Autore: Duilio Liburdi e Massimiliano Sironi
Fonte: Italia Oggi pag: 33
L'assegnazione di immobili ultra-quinquennali a società semplice non
genera imposte. Ad affermarlo la Dre Piemonte in risposta ad un'istanza
di interpello presentata dal contribuente. La vicenda riguarda una
società semplice intenzionata ad assegnare i suoi beni immobili ai
soci. La società manifestava incertezze in merito all'inquadramento
tributario di tale operazione, alla luce di quanto previsto dall'art.
47 comma 7 del Tuir. In caso di assegnazione di beni immobili ai soci
di società semplice, in capo alla società si verifica l'assenza di
presupposto impositivo. Non è possibile, infatti, invocare il
meccanismo di determinazione della plusvalenza di cui all'art. 86,
comma 1, del Tuir, in quanto applicabile ai soli beni in regime
d'impresa commerciale. La società semplice, come noto, non può svolgere
in alcun modo attività commerciale.
Commercialisti, vietate le società-schermo
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 33
Per sfuggire alla responsabilità professionale nei confronti del
cliente il commercialista non può far uso delle società-schermo.
L'impresa, con il professionista a capo, è tenuta a risarcire il
cliente in caso di consulenza fiscale errata. Consulenza errata che
ricomprende anche la redazione della dichiarazione dei redditi. Ad
affermarlo la Corte di cassazione con l'ordinanza n. 3429 di ieri che
ha respinto il ricorso di una Srl colpevole per l'errata compilazione
del modello 770 di un cliente a seguito della quale era scattata la
cartella esattoriale. Per la difesa un ente non poteva rispondere per
una responsabilità squisitamente professionale. Gli Ermellini hanno
risposto che tale responsabilità s'incardina nel modello di natura
contrattuale; pertanto l'accordo fra commercialista e cliente, in caso
di inadempimento, fa scattare il risarcimento del danno.
Intrastat senza valore fiscale
Autore: Roberto Rosati
Fonte: Italia Oggi pag: 34
L'Agenzia delle Dogane ha pubblicato le istruzioni per l'uso e la
compilazione dei modelli Intrastat. A partire da quest'anno gli elenchi
riepilogativi dei beni e servizi acquistati in altri paesi Ue hanno
soltanto funzione statistica. Significa che non devono essere più
presentati se le merci non entrano in Italia. La conseguenza è che la
presentazione degli elenchi Intra-2 è obbligatoria solo per i soggetti
tenuti, in ragione dell'entità degli acquisti effettuati in ciascuno
dei 4 trimestri precedenti, alla periodicità mensile. Per gli altri
soggetti la presentazione degli elenchi, con cadenza trimestrale, è
facoltativa.
Fornitore inattivo, detrazione Iva è valida
Autore: Valerio Stroppa
Fonte: Italia Oggi pag: 34
Il contribuente che riceve una fattura da un fornitore inattivo non
perde il diritto alla detrazione dell'Iva. Ciò a patto che l'operazione
sia stata regolarmente effettuata, documentata e registrata. La legge
non può imporre agli operatori economici l'obbligo di accertare la
'vitalità' delle proprie controparti. E anche laddove la norma lo
prevedesse, un simile inadempimento va considerato 'di carattere
formale, che non può quindi, avere l'effetto di inibire il diritto alla
detrazione del tributo qualora sussistano i requisiti sostanziali posti
alla base del medesimo diritto'. Ad affermarlo è Assonime in un
approfondimento di ieri.
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