[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 13/2/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Mar 13 Feb 2018 10:11:04 CET


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13 Febbraio 2018
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Notizie di Interesse
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Moscovici: multe ai paradisi fiscali Ue 	
Autore:  Ivo Caizzi 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  26 	
Il commissario Ue per gli Affari economici e la Fiscalità, Pierre
Moscovici, ha annunciato che nelle prossime settimane l'Unione europea
valuterà l'introduzione di sanzioni per i paradisi fiscali inclusi
nella 'Lista nera' comunitaria. Con questa iniziativa Bruxelles intende
ridare credibilità alla 'Lista nera', colpita da molte critiche dopo
aver incluso meno Paesi delle aspettative ed essere stata quasi
dimezzata poco dopo l'istituzione. Non solo, la conseguenza è stata
l'aumento dei paradisi fiscali inclusi nella 'Lista grigia' dove si
accede promettendo di mettersi in regola con gli standard
internazionali di trasparenza anti-evasione delle tasse. Moscovici ha
proposto inoltre che i fondi del bilancio della Ue o delle banche
pubbliche europee non transitino più per i circuiti finanziari dei
Paesi considerati paradisi fiscali. 	
  	


Bollette a 28 giorni, alt del Tar ma niente rimborsi ai clienti 	
Autore:  Maria Elena Zanini 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  27 	
Ieri il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi di Vodafone e Wind che di
fatto sospendono l'obbligo di rimborsare i clienti per le bollette a 28
giorni emesse dal 23 giugno 2017. L'autorità aveva disposto che gli
operatori tornassero alla bolletta a 30 giorni a partire da quella
data. Entro la fine di febbraio il tribunale si esprimerà anche sui
ricorsi di Telecom e Fastweb. Parallelamente il Tar ha respinto i
ricorsi dei principali gruppi di tlc sulla fatturazione a 28 giorni:
quella corretta, è a 30 giorni. Ma attenzione, il costo finale per
l'utente non cambia: a partire dal 5 aprile potrebbe semplicemente
essere 'spalmato' su un minor numero di scadenze, aumentando così la
cifra mensile da pagare. Prosegue intanto il piano di scorporo della
rete di Telecom Italia. Per l'amministratore delegato Amos Genish con
lo scorporo della Rete non cambierebbe l'impatto sull'occupazione.
(Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Bollette a 28 giorni, stop ai rimborsi' -
pag. 12) 	
  	


'Manovre e finanziarie, la Babele fiscale dei 10 mila commi' 	
Autore:  Isidoro Trovato 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  28 	
In nove anni, dal 2008 al 2017, sono state emanate dieci leggi di
Bilancio. Ma non sono bastate per la tenuta dei conti pubblici. La
conseguenza è stata l'approvazione di ben 22 manovre correttive. Poi ci
sono le riforme fiscali. L'ultima è del 2014 per la quale sono stati
emananti 11 decreti legislativi di attuazione. Una vera e propria
Babele fiscale delle cui disfunzioni si tratterà oggi a Roma in
occasione degli Stati generali dei dottori commercialisti e degli
esperti contabili. La situazione che si è venuta a creare - dice il
presidente del Cndcec, Massimo Miani - ha raggiunto un livello di
guardia tale che, in più di una circostanza, contribuente e
professionista, nel loro rapporto con il Fisco e la Pa, hanno la
sensazione di essere trattati più come sudditi che come cittadini di
uno Stato di diritto. E' complesso lavorare in un ginepraio di norme
difficili da gestire e interpretare. L'auspicio è che la legislazione
in materia fiscale torni a mettere al centro i principi dello Statuto
del contribuente. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Il labirinto del Fisco:
58mila pagine di istruzioni dal 2008' - pag. 20 e Italia Oggi: 'La
Babele del sistema fiscale italiano' - pag. 33) 	
  	


Le Province dovevano scomparire Arriva la tassa per finanziarle 	
Autore:  Lorenzo Salvia 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  29 	
La tassa per le Province, di cui non si parla, mette d'accordo tutti i
partiti. Approvata all'unanimità. Senza dirlo in giro. Il 18 gennaio si
è riunita la Commissione sul federalismo fiscale; con il via libera dei
parlamentari di tutti i gruppi, è stata approvata la relazione
semestrale che alla pagina 23 affronta il caso Province. Non si parla
espressamente di tassa ma di 'fonte di finanziamento stabile e
definitiva'. E poco cambia se, invece di creare una nuova tassa, si
pescasse dall'incasso di una che già esiste. Scampate all'abolizione
con il no al referendum le Province si occupano ancora di 130mila
chilometri di strade e 6 mila edifici scolastici. Lasciare senza soldi
un pezzo dello Stato forse è stato un errore. Lo si ammette in un
paragrafetto a pag. 23. 	
  	


Credito R&S sui software innovativi 	
Autore:  Emanuele Reich e Franco Vernassa 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  19 	
Con una circolare il Mise fornisce importanti indicazioni di carattere
sistematico riguardanti le attività di sviluppo di software e la
relativa documentazione di supporto al fine di chiarire le ipotesi in
cui esse sono ammissibili al credito d'imposta per ricerca e sviluppo.
Il documento ricorda che le innovazioni legate al software, inteso
quale prodotto finale, sono classificabili nell'ambito delle attività
di sviluppo sperimentale, ove aventi un effettivo contenuto di R&S.
Affinché un progetto per lo sviluppo di un software venga classificato
come R&S, la sua esecuzione deve dipendere da un progresso scientifico
e/o tecnologico, e lo scopo del progetto deve essere la risoluzione di
un problema scientifico o tecnologico su base sistematica. Un progetto
che abbia per oggetto il potenziamento di un programma esistente può
essere classificato come R&S se produce un avanzamento scientifico o
tecnologico che si traduce in un aumento dello stock di conoscenza. Le
attività di sviluppo di routine non sono agevolabili. 	
  	


Nello spesometro confermate le semplificazioni 	
Autore:  Alessandro Caputo e Gian Paolo Tosoni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  19 	
Anche per il 2018, nella trasmissione dei dati delle bollette doganali,
il dato relativo al Paese di origine potrà essere sostituito dalla
sigla 'OO' e quello della partita Iva del fornitore estero con una
sequenza di undici '9'. Già nel primo invio dello spesometro si era
posto il problema di come trasmettere i dati delle bollette doganali in
quanto, solitamente, in contabilità si inserisce l'anagrafica 'bolletta
doganale' a fronte del fornitore senza indicare i suoi dati, richiesti
nella compilazione dello spesometro. La risoluzione 87/E/2017 aveva
stabilito l'obbligo di compilazione dei campi 'Identificativo Paese' e
'Identificativo Fiscale' del cedente/prestatore. Il Dl 148/2017 ha
previsto una riduzione dei dati da trasmettere, limitando l'obbligo ai
soli dati essenziali. Distributori automatici: dal 2018 è diventata
obbligatoria la trasmissione dei dati per i distributori senza porta di
comunicazione mentre per quelli che ne erano già dotati, l'obbligo è in
vigore dal mese di aprile 2017. 	
  	


Fisco con 'sportello autotutela' 	
Autore:  Federica Micardi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  20 	
Chi è in difficoltà di fronte a una pretesa ritenuta ingiusta del Fisco
può rivolgersi al Garante del contribuente che è un organismo gratuito
al servizio di cittadini e imprese a dire il vero ancora poco
conosciuto. Con il ricorso al Garante del contribuente si cerca una
soluzione extragiudiziale della controversia. La risposta all'istanza
arriva entro 30 giorni. Il Garante ha un ruolo di mediatore ma, in via
ufficiosa, fa anche il consulente. Fallita la mediazione del Garante
resta aperta la via giudiziale. Da una indagine è emerso che nel 2017
sono state 6.910 le istanze ricevute dai garanti del contribuente. Il
maggior numero è stato presentato in Puglia con 1.405 istanze. I dati
sono minimi se confrontati con il numero di cause presentate alle
Commissioni tributarie. 	
  	


Lista Falciani indizio valido 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Gli elementi contenuti nella lista Falciani bastano per un intervento
del Fisco a patto, tuttavia, che l'indizio sia grave e preciso, ovvero
caratterizzato dall'alta valenza probabilistica connessa alla
provenienza interna dei dati bancari. A confermare questo orientamento
la Corte di cassazione con l'ordinanza n. 3276 di ieri. I giudici di
merito ritenevano infondata la presunzione di maggior reddito
contestata a un contribuente presente nella lista Falciani. I giudici
di legittimità hanno accolto il ricorso dell'Ufficio ritenendo errate
le conclusioni della Ctr in quanto lontane dal principio di
legittimità, per cui anche un solo indizio può giustificare la pretesa
fiscale, se grave e preciso, ovvero dotato dall'alta valenza
probabilistica connessa alla provenienza interna dei dati bancari.
(Ved. anche Italia Oggi: 'Alle Entrate basta la sola lista Falciani' -
pag. 27) 	
  	


Prima gli stipendi, poi le tasse 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  26 	
Dietrofront della Cassazione. Con la sentenza n. 6737 del 12 febbraio
2018 i giudici di legittimità hanno assolto un imprenditore che ha
privilegiato il pagamento degli stipendi dei propri dipendenti al
pagamento di ritenute e imposte. La Corte prende dunque atto degli
effetti della crisi finanziaria e afferma che non c'è dolo se l'impresa
paga gli stipendi a 200 famiglie e poi pensa alle ritenute. La vicenda
riguarda un'azienda di Brescia caduta in una grave crisi finanziaria
fra il 2009 e il 2010. Il vecchio amministratore aveva passato le
consegne al nuovo manager che si era ritrovato a scegliere tra gli
stipendi ai dipendenti e le tasse da versare. 	
  	


Aperte 512 mila partite Iva 	
Autore:  - 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  27 	
I dati del Mef evidenziano che nel 2017 sono state aperte circa 512mila
nuove partite Iva. Rispetto al 2016 i numeri registrano un incremento
dell'1,2%. Il 70% delle partite Iva è stato aperto da persone fisiche,
il 24% da società di capitali e solo il 4,8% da società di persone.
Rispetto al 2016 le società di capitali mostrano un incremento di
avviamenti del 7,3% mentre le persone fisiche sono sostanzialmente
stabili (-0,2%) e le società di persone risultano in calo (-8,1%). In
merito alla ripartizione territoriale, il 42,5% delle nuove aperture è
localizzato al Nord, il 22,3% al Centro e quasi il 35% al Sud e Isole.
I maggiori incrementi, rispetto al 2016, si sono registrati in Valle
d'Aosta (+9,4%), Sicilia (+7,8%) e Marche (+5%). Le flessioni più
significative in Basilicata (-8,3%), Molise (-6,9%) e Calabria (-6%). 	
  	


Immobili, verifiche sul luogo 	
Autore:  Giuseppe D'Amico 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
E' insufficiente, perché privo di valore legale, il solo ricorso ai
valori dell'Osservatorio del mercato immobiliare (Omi). L'accertamento
di valore di un immobile o di un terreno non può basarsi esclusivamente
su valori statistici, in caso contrario l'atto è nullo. Ad affermarlo è
la Corte di cassazione con la sentenza n. 30163 del 15 dicembre 2017.
Gli Uffici sono tenuti ad eseguire in loco ispezioni o perizie tecniche
in grado di dimostrare l'effettivo scostamento tra il valore dichiarato
e quello venale commerciale. Nel caso analizzato dagli 'ermellini'
l'Ufficio aveva rettificato il valore di quattro vendite di terreni
unicamente in base alle medie statistiche elaborate dall'Agenzia del
territorio. 	
  	


Patent box, ritornano i marchi 	
Autore:  Francesco Spurio 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 6 febbraio il
decreto ministeriale del 28 novembre 2017 che potrebbe riportare i
marchi tra i beni agevolabili. Esclusi dall'alveo dei beni immateriali
agevolabili ad opera della manovrina di primavera, i marchi
complementari con istanze presentate entro il 31 dicembre 2016
potrebbero rientrare. Sarà necessario comunque aggiornare la circolare
11/E/2016 che forniva i primi chiarimenti in tema di Patent box. 	
  	


Paradisi fiscali in Europa, Austria favorisce le multinazionali 	
Autore:  Giorgia Pacione Di Bello 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
Secondo un settimanale tedesco, tutte le multinazionali che hanno una
società figlia in Austria evadono le tasse, con il consenso del governo
locale. 19 multinazionali sono state suddivise in tre gruppi. Il primo
è il club che evade di più. Tra questi troviamo: Starbucks che ha
pagato 40mila euro al posto che un milione, Magna 50mila euro al posto
di 21 milioni, Coca-Cola, Novartis 0,3 milioni di euro invece che 49
milioni di euro e Unilever che si fissa a quota 1 milione al posto di
11 milioni. Nel secondo gruppo figurano le multinazionali in incognito.
Sono le società che non hanno pubblicato alcun dato fiscale sulle loro
società figlie austriache. Il terzo gruppo è costituito dalle
multinazionali più diligenti, quelle che hanno pagato più tasse. 	
  	


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