[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 7/2/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Mer 7 Feb 2018 10:17:07 CET


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7 Febbraio 2018
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Notizie di Interesse
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Tasse a ostacoli per le aziende 	
Autore:  Marco Mobili e Giovanni Parente 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  4 	
Sono molte le incertezze che interessano il fisco delle imprese. Le
incognite non riguardano solo l'imposta di registro sulle cessioni
d'azienda, ma anche Iva e dividendi. In merito all'Iva la chance
prevista dalla circolare interpretativa di vincolare il diritto a una
serie di requisiti come l'esigibilità dell'imposta e la data di
ricezione della fattura può dare un po' di fiato alle imprese, almeno
per quanto riguarda le fatture di fine 2018. Il problema resta e
richiede una modifica normativa visto che la soluzione adottata
implicitamente lascia intendere che il termine annuale della detrazione
Iva non funziona. In merito al recupero dell'Iva già versata all'avvio
delle procedure concorsuali si è tornato al passato. Occorre attendere
tempi lunghissimi e sperare che alla chiusura della procedura si possa
riottenere qualcosa della 'propria' Iva. Sul fronte Ires eliminare i
dividendi esteri dal calcolo del Rol si è trasformato in una forte
penalizzazione per le imprese che avevano scommesso
sull'internazionalizzazione. 	
  	


Figli, no tax area e progressività: le 'sorprese' della corsa alla
nuova Irpef 	
Autore:  Marco Mobili e Gianni Trovati 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  5 	
L'Irpef è al centro della campagna elettorale dei partiti. Gli effetti
da valutare interessano tre snodi cruciali: la progressività, le
ricadute sulle famiglie e più in generale sull'equità della
distribuzione dei pesi. All'apparenza, la divisione è la seguente: Leu,
Pd e Cinque Stelle puntano sulla progressività, il centro-destra, si
concentra, invece sul taglio generalizzato. Ma non sempre i conti
tornano. Nel grafico a lato dell'articolo vengono tradotte in cifre le
proposte di riforma avanzate dai 5 principali partiti calcolando gli
effetti che avrebbero sui conti di sei famiglie-tipo: una coppia senza
figli, e una con due bambini piccoli, entrambe articolate su tre
differenti fasce di reddito. Oltre all'Irpef, il risultato finale tiene
conto degli assegni familiari e del bonus da 80 euro, che nell'ipotesi
targata M5S viene assorbito dal nuovo sistema. 	
  	


Agevolati anche i beni sostituiti 	
Autore:  Andrea Cioccarelli e Giorgio Gavelli 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  14 	
L'Agenzia delle Entrate, nel corso di Telefisco, ha fornito le risposte
sui cespiti iperammortizzabili e le modalità per sfruttare al meglio il
beneficio. La manovra 2018 consente, in caso di sostituzione del bene
iperammortizzabile con altro cespite agevolato, di continuare a fruire
del beneficio, evitando in questo modo che la perdita dell'agevolazione
finisca per penalizzare i nuovi investimenti favorendo l'obsolescenza
tecnologica. Se la sostituzione o l'interconnessione avvengono nel
periodo di imposta successivo a quello di realizzo del bene originario,
non si potrà più fruire delle residue quote della maggiorazione del
150%, né di quelle sul nuovo bene. Nell'ipotesi in cui il cespite
sostitutivo abbia un costo di acquisizione inferiore a quello
originario, la fruizione del beneficio prosegue fino a concorrenza del
costo del nuovo investimento. La 'staffetta' negli investimenti
mantiene l'agevolazione solo in caso di iperammortamento. 	
  	


Fattura a ricezione 'certificata' 	
Autore:  Anna Abagnale e Benedetto Santacroce 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  15 	
Con le modifiche apportate dalla manovrina di primavera affinché la
detrazione dell'Iva sugli acquisti dall'Iva sulle vendite possa
ritenersi validamente effettuata sono necessari due elementi:
l'effettuazione dell'operazione ed il possesso di una valida fattura
d'acquisto. E la ricezione della fattura può far slittare addirittura
di un anno il termine ultimo per detrarre. Consideriamo, ad esempio, un
acquisto effettuato a dicembre 2017, con fattura ricevuta e registrata
dal soggetto passivo nello stesso mese. La detrazione dell'imposta a
credito dall'imposta a debito può essere effettuata al più tardi nella
dichiarazione Iva relativa al 2017, in scadenza il 30 aprile 2018. Se
il soggetto passivo riceve invece la fattura nel 2018, ad esempio, il
20 aprile, potrà esercitare la detrazione, previa registrazione, nella
liquidazione del 16 maggio o con la dichiarazione Iva annuale relativa
al 2018. Le conseguenze sono dunque ben diverse. Per la data di
ricezione del documento conta la comunicazione dell'emittente o del
gestore della Pec. 	
  	


Spesometro prorogato per gli opzionali 	
Autore:  Alessandro Caputo e Gian Paolo Tosoni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  15 	
Anche chi ha effettuato l'opzione per la trasmissione telematica
facoltativa dei dati fattura, può trasmette i dati dello spesometro
obbligatorio con cadenza semestrale. Slitta al 6 aprile il termine per
l'invio dei dati del secondo semestre. Sempre entro il 6 aprile è
possibile sanare l'errata trasmissione dei dati delle fatture emesse e
ricevute relative alle comunicazioni per il primo semestre 2017
beneficiando della non applicazione delle sanzioni. Le semplificazioni
introdotte dalla manovra fiscale possono essere utilizzate anche per
inviare le comunicazioni integrative. Alla luce di ciò le aziende che
nel primo semestre hanno omesse le fatture di modesto importo, potranno
ripresentare la comunicazione inserendo il documento riepilogativo in
cui sono riportate le fatture di importo inferiore a 300 euro. La
proroga al 6 aprile per trasmettere i dati delle fatture emesse e
ricevute del II semestre 2017 vale per lo spesometro obbligatorio e per
quello opzionale. 	
  	


Rimanenze negli studi di settore 	
Autore:  Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  16 	
L'Agenzia delle Entrate, con il provvedimento dello scorso 31 gennaio,
annuncia che le aziende in contabilità semplificata dovranno inserire
le rimanenze finali di magazzino negli studi di settore. Studi di
settore che cambiano con specifici correttivi da applicarsi al periodo
d'imposta 2017. L'indicazione del dato servirà ad elaborare i
correttivi per cassa. In applicazione delle nuove regole in vigore dal
1°gennaio 2017, per i contribuenti in contabilità semplificata non è
più necessaria l'indicazione delle rimanenze finali in dichiarazione
dei redditi, poiché le stesse non concorrono più a formare il reddito
imponibile. A riprova di ciò il fatto che nel quadro G del modello
2018, relativo all'annualità 2017, sono scomparsi i righi RG7 e RG8,
destinati proprio alla compilazione dell'informazione sulle rimanenze
finali. 	
  	


Nella precompilata il bonus mobili 	
Autore:  Federico Gavioli 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  16 	
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato le specifiche tecniche
modificative di precedenti documenti, inerenti alcune comunicazioni da
inviare all'anagrafe tributaria nell'ambito della dichiarazione
precompilata. Il provvedimento sulle modalità e sui termini di
comunicazione dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate, si è
reso necessario per acquisire l'informazione dei contributi detraibili,
anziché deducibili, ricevuti da soggetti che erogano rimborsi di queste
spese. Per la comunicazione annuale dei dati relativi alle spese
sanitarie rimborsate nell'anno di riferimento, i soggetti possono
utilizzare i servizi telematici Entratel e Fisconline. Cambia il
provvedimento per la comunicazione dei dati relativi ai contributi
versati a forme pensionistiche complementari. Nuova causale per i
bonifici relativi alle spese per l'arredo di immobili ristrutturati.
(Ved. anche Italia Oggi: 'Bonus arredi ritoccato' - pag. 34) 	
  	


Termine prorogabile per le richieste della Gdf 	
Autore:  Marcello De Vito 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  16 	
Spetterà ai verificatori stabilire il termine per rispondere alle
richieste di chiarimenti della Guardia di Finanza. E, ove possibile,
dovranno farlo d'intesa con il contribuente, tenendo conto della
complessità del caso e del tempo necessario per acquisire dati utili
alla verifica. In caso di oggettive difficoltà il termine potrà subire
una proroga. Anche nel corso del contraddittorio presso l'Agenzia delle
Entrate le informazioni non comunicate potranno essere fornite. A
chiarirlo le Fiamme gialle nel corso di Telefisco, la manifestazione
organizzata dal Sole 24 Ore in cui sono stati forniti chiarimenti e
risposte sia in tema di abuso del diritto che di informazioni
riguardanti il controllo, quali il funzionamento di processi
produttivi, i ricarichi applicati. La circolare 1/2018 della Gdf
raccomanda ai reparti operativi di chiedere ai contribuenti chiarimenti
sull'operazione prima di formalizzare il rilievo di abuso del diritto.
Il contribuente potrà farlo entro un termine fissato dai verificatori
che, su richiesta motivata, potrà essere prorogato. 	
  	


Con il ravvedimento si patteggia 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  17 	
La Corte di cassazione, con la sentenza 5448/2018, depositata ieri,
ammette l'autocorrezione per le dichiarazioni fraudolente mediante
utilizzo di fatture false. Con il ravvedimento il contribuente può
estinguere il proprio debito e definire il procedimento penale. Nel
caso analizzato la legale rappresentante di una società, imputata del
reato di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false,
definiva il procedimento penale patteggiando la pena. La Procura
presentava ricorso in Cassazione lamentando l'omessa verifica da parte
del giudice dei requisiti necessari per il patteggiamento di questa
tipologia di delitto. Il Dlgs 74/2000 afferma che la pena patteggiata è
subordinata per i reati tributari all'integrale estinzione del debito o
al ravvedimento operoso. I giudici di legittimità hanno ritenuto
fondato il ricorso. 	
  	


Accertamento Iva invalido senza il contraddittorio 	
Autore:  Alessandro Galimberti 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  17 	
Con la sentenza n. 2873/2018, depositata ieri la Cassazione civile ha
affermato che è illegittimo l'atto impositivo in materia d'Iva emesso
ante tempus e dunque lesivo del diritto al contraddittorio. Il
contribuente deve però spiegare le ragioni 'non meramente dilatorie'
che avrebbe esposto se fosse stato chiamato o almeno ascoltato dal
fisco. I giudici del Palazzaccio hanno annullato la decisione della Ctr
Campania che nel 2016 aveva cancellato il verdetto contro un
contribuente colpito da avvisi di accertamento troppo 'veloci' per Iva,
Ires e Irap relativi all'anno 2008. Per il contribuente, un avvocato,
le modalità di emissione dell'avviso erano avvenute in violazione dello
Statuto del contribuente. 	
  	


Controlli fiscali validi anche se fuori tempo 	
Autore:  Roberto Bianchi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  17 	
Se i verificatori restano più tempo del dovuto presso la sede del
contribuente l'operazione non decade e gli atti effettuati restano
validi. Ad affermarlo è la Corte di cassazione con la sentenza n.
1706/2018 depositata lo scorso 24 gennaio. L'Agenzia delle Entrate
eseguiva una verifica fiscale nei confronti di una Srl a socio unico
avente a oggetto servizi di approvvigionamento di mezzi d'opera. Al
termine della verifica l'ufficio ha redatto un pvc al quale è seguita
l'emissione di tre avvisi di accertamento afferenti alla maggiore Ires,
Irap e Iva, contro i quali la Srl ha proposto distinti ricorsi alla Ctp
di Milano che sono stati parzialmente accolti. 	
  	


Studi associati, sconti allargati 	
Autore:  Andrea Bongi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  32 	
Dietrofront del fisco sulla deducibilità delle spese di formazione
degli studi. Dai modelli Redditi SP è infatti sparito il limite di
deducibilità di tali spese pari a 10mila euro su base annua,
preesistente nelle bozze delle istruzioni. Con questo ripensamento
delle Entrate, in caso di associazioni professionali e di studi
associati il nuovo limite di deducibilità integrato delle spese di
formazione si applica non all'associazione ma ai singoli associati. In
caso di studio associato composto da tre professionisti, il limite di
spesa per l'anno 2017 è pari a 30mila euro e non soltanto a 10mila come
riportato nella prima versione delle istruzioni alla compilazione del
quadro RE del modello Redditi SP. 	
  	


Guerra ai falsi crediti d'imposta 	
Autore:  Matteo Rizzi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  33 	
La Guardia di Finanza mette nel mirino i falsi crediti d'imposta. La
cooperazione tra Fiamme gialle e Agenzia delle Entrate ha fatto
emergere indebite compensazioni per 186 milioni di euro. Grazie a un
percorso di analisi congiunto sono state scoperte società che,
attraverso la collaborazione di professionisti fraudolenti, creavano
crediti tributari fittizi, ceduti poi a una serie di società per
compensare i debiti d'imposta. Le indagini dell'Autorità giudiziaria
hanno individuato, oltre a compensazioni d'imposta illecite, Iva evasa
per 155 milioni di euro e segnalato 135 responsabili di reati che vanno
dall'associazione a delinquere alla dichiarazione fraudolenta, truffa e
riciclaggio. In totale sono state eseguite 30 misure restrittive della
libertà personale tra arresti in carcere, domiciliari e altre pene. 	
  	


Esenzioni Ici ancora sotto giudizio Ue 	
Autore:  Gianni Trovati 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  15 	
E' ancora sotto la lente della Corte di giustizia Ue la questione delle
vecchie esenzioni Ici per gli enti non commerciali. La loro
illegittimità è stata sancita nel 2012 quando l'Italia ha iniziato a
utilizzare una diversa disciplina dell'Imu con un complicato calcolo
sulle attività 'commerciali' e quelle 'non commerciali' svolte nello
stesso edificio. La stessa Commissione europea aveva riconosciuto
l'impossibilità di applicare questo criterio al passato per recuperare
l'Ici perduta. Ma questa concessione non è piaciuta a due italiani,
titolari di una scuola non religiosa e di un bed&breakfast, il cui
dossier ha avviato ieri il proprio iter davanti alla Corte di
giustizia. 	
  	


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