[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 8/2/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Gio 8 Feb 2018 10:05:13 CET


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8 Febbraio 2018
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Notizie di Interesse
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Previsioni Ue: l'Italia crescerà di più Milano, Borsa più 2% 	
Autore:  Ivo Caizzi 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  32 	
I tecnici della Commissione europea hanno confermato che l'Italia, pur
con leggeri miglioramenti rispetto alle stime dello scorso novembre,
resta la 'maglia nera' per la ripresa nella zona euro. Quest'anno il
Pil viene indicato al rialzo di 1,5% come nel 2017. L'eurozona è
cresciuta in media del 2,4% l'anno scorso e va verso 2,1% e 2,3% nel
2018 e 2019. Il documento della Commissione sostiene che 'la ripresa in
Italia sta diventando più autosostenuta', ma le prospettive di crescita
restano moderate a causa del 'limitato potenziale dell'economia
italiana'. I rischi al ribasso sono 'largamente connessi all'ancora
fragile stato del settore bancario'. La progressiva riduzione ed
eliminazione degli stimoli della Bce costituisce un ulteriore problema.
Rinviata a dopo le elezioni la valutazione di una procedura d'infrazione
contro l'Italia per il debito eccessivo. Ieri Piazza Affari ha chiuso
con un rialzo del 2,86%. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'L'Italia prosegua
il risanamento' - pag. 2) 	
  	


Crisi d'impresa, liti fiscali a due vie 	
Autore:  Luca Gaiani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  18 	
Nel concordato preventivo le liti tributarie proseguono anche dopo
l'omologazione della procedura, mentre negli accordi di
ristrutturazione si verifica una cessata materia del contendere. A
chiarirlo l'Agenzia delle Entrate nel corso di Telefisco 2018. La legge
232/2016, in vigore dal 1°gennaio 2017, ha completamente riscritto la
c.d. transazione fiscale. La novità principale è costituita dalla
possibilità di falcidia anche del credito Iva e ritenute operate e non
versate. Per ottenere lo stralcio e/o la dilazione il percorso da
seguire è differente per concordato preventivo e accordo di
ristrutturazione omologato. Nel concordato, una volta ottenute le
maggiorazioni dell'art. 177 della legge fallimentare, la procedura
verrà approvata e sarà omologabile anche con voto contrario del fisco.
Negli accordi di ristrutturazione, invece, l'erario, come ogni altro
creditore aderente, dovrà dare il proprio assenso. Diversamente il
credito andrà pagato integralmente entro 120 giorni. La transazione
conclusa nell'accordo di ristrutturazione è risolta di diritto se il
debitore non paga entro 90 giorni dalla scadenza prevista. 	
  	


Split payment dall'inserimento negli elenchi 	
Autore:  Marco Magrini 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  18 	
Il Dipartimento delle Finanze, con il messaggio di ieri, ha chiarito
che la disciplina dello split payment si applica dalla data effettiva
di inclusione del soggetto nell'elenco e di pubblicazione dello stesso
sul sito. Il rischio di errori dei fornitori è così dietro l'angolo, in
quanto saranno chiamati a verificare continuamente se la controparte è
inserita nell'elenco, da quando o se è stata cancellata. L'effetto è
che la decorrenza di applicazione dell'obbligo di scissione dei
pagamenti è personalizzata e verso uno stesso soggetto, nel corso del
2018, verranno emesse fatture senza scissione dei pagamenti, fino alla
data in cui risulterà fuori dagli elenchi, e con split payment a
decorrere dall'inserimento ed efficacia. Potrebbe accadere il contrario
per coloro che, inseriti, ne dovessero uscire nel corso dell'anno e
questo comporterebbe ulteriori disagi perché per ogni fatturazione i
fornitori dovrebbero consultare gli elenchi suscettibili di potenziali
continue modifiche. (Ved. anche Italia Oggi: 'Split, l'obbligo con
l'iscrizione' - pag. 26) 	
  	


Opere lunghe con redditi in più esercizi 	
Autore:  Luca Miele 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  19 	
La derivazione rafforzata per i soggetti Oic adopter, diversi dalle
microimprese, non disattiva le regole di valutazione fiscale delle
commesse pluriennali. E' il chiarimento fornito dall'Agenzia delle
Entrate nel corso di Telefisco. Alla domanda se la valutazione in
bilancio delle opere di durata ultrannuale con il metodo della commessa
completata assuma rilevo fiscale, la risposta è stata negativa. Le
rimanenze finali delle opere con tempo di esecuzione ultrannuale
concorrono alla formazione del reddito d'impresa imponibile non al
momento della loro definitiva ultimazione, ma esercizio per esercizio,
per un importo determinato sulla base dei corrispettivi pattuiti, cioè
in misura proporzionale alla percentuale di avanzamento dei lavori
misurabile al termine di ciascuno degli esercizi interessati dalla
esecuzione delle opere. Il chiarimento delle Entrate è rilevante alla
luce della diversa conclusione cui si è giunti in riferimento alle
commesse contabilizzate dai soggetti Ias/Ifrs adopter, per le quali
l'art. 93 del Tuir non opera. 	
  	


Patent box sui marchi nei Redditi 2018 	
Autore:  Giacomo Albano e Raniero Spaziani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  20 	
Nuovi obblighi in dichiarazione per coloro che hanno esercitato
l'opzione sui marchi per il biennio 2015/2016. La conferma arriva dal
decreto Mise-Mef del 28 dicembre 2017 che ha rivisto le disposizioni
attuative del regime Patent box, sostituendo integralmente il
precedente decreto del 30 luglio 2015. Il provvedimento recepisce le
modifiche introdotte con la 'manovrina' di primavera, per allineare
l'Italia alle raccomandazioni Ocse che non consentono l'ingresso
nell'agevolazione per i marchi oltre il 30 giugno 2016. Il
provvedimento del 28 novembre presenta una clausola di salvaguardia
che, nel confermare la validità delle opzioni esercitate per i due
periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014,
introduce degli obblighi di scambio di informazioni tra l'Agenzia delle
Entrate e le amministrazioni fiscali dei paesi esteri in cui risiede la
controllante dell'impresa italiana o in cui hanno sede società del
gruppo che hanno pagato compensi al soggetto italiano per l'utilizzo
dei marchi oggetto di agevolazione. 	
  	


Inesistente la notifica su carta dell'atto 'firmato digitalmente' 	
Autore:  Andrea Taglioni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  20 	
E' inesistente l'avviso di accertamento notificato su carta se, in
luogo della firma autografa, viene riportata l'indicazione a stampa del
firmatario dell'atto amministrativo con la dicitura 'firmato
digitalmente'. La sottoscrizione con firma digitale è valida se l'atto
viene notificato tramite Pec poiché solo in questo modo è possibile
verificare l'identità dell'autore, l'integrità, l'immodificabilità del
documento e la riconducibilità dell'atto all'organo amministrativo
titolare del potere di accertamento. A stabilirlo è la Commissione
tributaria provinciale di Treviso con la sentenza n. 55/01/2018. 	
  	


Dispenser di farmaci senza scontrino 	
Autore:  Francesco Manfredi e Marcello Tarabusi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Dallo scorso 1°gennaio tutti i distributori automatici di merce sono
soggetti all'obbligo di memorizzazione elettronica e di trasmissione
telematica dei dati dei corrispettivi. Tuttavia, non potendo rilasciare
giustificativi di spesa, gli apparecchi automatici non consentono di
portare in detrazione le relative spese. Quasi tutte le farmacie sono
dotate di distributori automatici che da quest'anno trasmetteranno alle
Entrate i dati di vendita. Il distributore, però, non rilascia scontino
fiscale, per cui l'acquirente non dispone di un documento fiscale utile
ai fini della detrazione. La soluzione è rappresentata dal 'documento
commerciale' contenente le medesime informazioni richieste per lo
scontrino parlante. Il documento ha valore fiscale ma richiede un
intervento tecnico sulla vending machine, che può essere tuttavia
oneroso per la farmacia. 	
  	


Sul monitoraggio dei bitcoin cercasi semplificazione 	
Autore:  Federico Andreoli e Angelo Busani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Coloro che nel 2017 hanno avuto bitcoin o altre criptovalute saranno
chiamati a confrontarsi con la compilazione del quadro Rw. E le
incertezze non mancano: ad esempio, bisogna capire se si tratta di
'valute', di 'attività finanziarie' o di 'altro', individuarne la
localizzazione geografica e stabilirne la valorizzazione. Il quadro Rw
ospita 'investimenti all'estero ovvero attività estere di natura
finanziaria'. L'acquisto di criptovalute è soggetto agli obblighi di
monitoraggio anche se il valore complessivo è inferiore ai 15mila euro.
Gli obblighi di monitoraggio, però, interessano solo i beni 'esteri'.
La tecnologia blockchain, sulla quale si basano i bitcoin e le altre
criptovalute, rende arduo determinare una loro precisa localizzazione.
Infatti, i bitcoin sono dematerializzati, non hanno
un'emittente'localizzabile in un determinato Stato e non prevedono un
intermediario. E' auspicabile, pertanto, che venga introdotto un rigo
in Unico in cui si tenga conto del costo di acquisto e non della
territorialità. 	
  	


Precompilata, per il Terzo settore comunicazioni solo facoltative 	
Autore:  Gabriele Sepio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
A partire dal periodo d'imposta 2017 le dichiarazioni precompilate si
arricchiscono dei dati sulle erogazioni liberali in denaro e delle
rette per la frequenza di asili nido che danno diritto a deduzioni o
detrazioni. Per le erogazioni liberali si tratta di una trasmissione
facoltativa e sperimentale che riguarda i periodi di imposta dal 2017
al 2019 compresi, da eseguire entro il 28 febbraio dell'anno successivo
a quello di riferimento. Abilitate a trasmettere le informazioni sono
le Onlus, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di
promozione sociale, le fondazioni e le associazioni riconosciute che si
occupano di beni culturali e paesaggistici o di ricerca scientifica. La
comunicazione riguarda le erogazioni effettuate da persone fisiche
tramite sistemi di pagamento tracciabili. Poiché l'invio è facoltativo
sono esclusi effetti sanzionatori. 	
  	


Tfm, imposte non automatiche 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  25 	
La rinuncia del manager al Tfm non fa scattare la tassazione. Il
presupposto impositivo in capo alla persona fisica si realizza soltanto
qualora l'amministratore benefici, anche indirettamente, di una
controprestazione di qualsiasi natura, in forma di beni o servizi.
Oppure quando il credito viene utilizzato per estinguere obbligazioni
facenti capo al manager. In assenza di tale vantaggio, la remissione
'non comporta alcun reddito imponibile'. E' quanto chiarisce
l'Associazione italiana dottori commercialisti ed esperti contabili
nella norma di comportamento n. 201, diffusa ieri. (Ved. anche Il Sole
24 Ore: 'Rinuncia al Tfm imponibile solo se il socio ne trae benefici' -
pag. 21) 	
  	


Iperammortamento dal 2018 	
Autore:  Fabrizio G. Poggiani 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  25 	
E' dedicata all'iperammortamento la circolare n. 4 di ieri di Assonime.
Il documento ricorda che se il bene oggetto dell'agevolazione presenta
un costo di acquisizione superiore a 500mila euro, è necessaria la
perizia tecnica giurata di un ingegnere o di un perito industriale. La
perizia deve essere acquisita dall'impresa che intende fruire
dell'agevolazione entro il periodo d'imposta in cui il bene è
interconnesso. La fruizione dell'agevolazione è dunque subordinata
all'onere documentale indicato, ma non esiste un termine entro il quale
la documentazione obbligatoria deve essere acquisita. Il momento di
acquisizione della perizia non rileva circa la spettanza, semmai,
rileva ai fini della fruizione del bonus, non pregiudicando il diritto
all'ottenimento. 	
  	


Aumentano le garanzie per omesso versamento Iva 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  26 	
Crescono le garanzie per l'omesso versamento dell'Iva. La Corte di
cassazione, con la sentenza n. 5781 del 7 febbraio 2018, ha sostenuto
che è legittimo il sequestro sui beni dell'azienda e dell'imprenditore
nonostante il regolare versamento al fisco delle rate concordate e la
crisi di liquidità. Gli 'ermellini' hanno respinto il ricorso di un
manager accusato di non aver pagato, per conto della sua società, l'Iva.
La difesa dell'imprenditore si basava sulla rateizzazione con il fisco
regolarmente pagata e sulla crisi di liquidità. Nessuno dei motivi ha
però convinto i giudici di legittimità che hanno confermato la misura. 	
  	


I commercialisti: proposte dei partiti pesano 247 mld 	
Autore:  - 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  26 	
Servirebbero 247 miliardi per soddisfare tutte le proposte fiscali
formulate dai partiti in questa campagna elettorale. Per l'abrogazione
dell'Irap servirebbero 13 miliardi, per il reddito di cittadinanza 15,
l'estensione del bonus da 80 euro alle famiglie con figli 5,5 miliardi,
la rimodulazione degli scaglioni Irpef 14, le pensioni minime a mille
euro circa 18, l'abrogazione della legge Fornero 140 miliardi almeno
fino al 2020 e la flat tax 40 miliardi. A fare il calcolo la Fondazione
dei commercialisti italiani secondo cui, invece, qualsiasi proposta
deve scontrarsi con il debito pubblico che secondo il bollettino
statistico mensile di Bankitalia a ottobre 2017 ammonta a quasi 2.290
miliardi di euro (131% circa del Pil), rispetto ai 2.284 miliardi di
fine settembre. Il secondo più alto della Ue, dietro solo alla Grecia. 	
  	


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