[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 18/4/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Mer 18 Apr 2018 09:57:00 CEST


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18 Aprile 2018
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Notizie di Interesse
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Più deficit non spinge la crescita 	
Autore:  Federico Fubini 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  9 	
Ameco, la banca dati con la quale la Commissione europea segue i vari
Paesi dell'euro, attraverso l'indicatore del saldo di bilancio
strutturale dice che negli ultimi quattro anni l'Italia non ha
praticato nessuna austerità. Al contrario, invece di diminuire, durante
la ripresa il deficit 'strutturale' è aumentato dell'1,1% del prodotto
lordo (quasi 20 miliardi in più). In questo l'Italia si è mossa in
direzione opposta al resto d'Europa. Nella media della Ue il deficit
strutturale è infatti calato, mentre nell'area euro solo Spagna e
Lettonia registrano dal 2014 al 2017 aumento del disavanzo. Negli altri
16 Paesi dell'unione monetaria, i saldi di bilancio dal 2014 a oggi
risultano sostanzialmente stabili o più spesso si nota una decisa
stretta di bilancio ( per esempio in Francia e Olanda). In sostanza in
tutta Europa quasi solo l'Italia ha allargato le maglie della finanza
pubblica durante la ripresa, mentre gli altri governi le stringevano o
almeno le tenevano ferme. I dati evidenziano che più deficit non spinge
la crescita. 	
  	


Il Fondo alza le stime su Roma: ma l'incertezza politica è un rischio 	
Autore:  Giuseppe Sarcina 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  35 	
Nel 2018 la crescita mondiale mantiene un ritmo sostenuto, 3,9%, con
gli Stati Uniti al 2,9%, l'area euro al 2,4% e l'Italia all'1,5%. Ma
nel 2019 tutti i Paesi industrializzati o emergenti rallenteranno. La
Cina leggermente, come pure gli Stati Uniti. Più netta sarà la frenata
in Europa: l'Italia avanzerà dell'1,1%; Francia e Germania del 2%
(rispetto al 2,1% e al 2,5% del 2018); la Spagna scenderà dal 2,8% al
2,2%. La media complessiva dell'area euro si fermerà al 2%. In
controtendenza India e Brasile. Ciò farà sì che la percentuale a
livello mondiale resterà del 3,9% pure nel 2019. Maurice Obstfeld, capo
economista del Fmi, afferma che l'economia mondiale continua a crescere
ma si deve tenere conto di un paio di rischi. La guerra commerciale e
l'instabilità finanziaria collegata agli alti livelli di indebitamento.
Per quanto riguarda l'Italia il Fmi ha rivisto al rialzo le precedenti
previsioni: nell'ottobre 2017 aveva indicato un 1,1% per il 2018 e ora
siamo all'1,5%. Tuttavia l'Italia è il paese che cresce meno nell'area
euro e con un chiaro distacco. Questo a causa dell'alto debito e delle
sofferenze bancarie. E l'incertezza politica mette a rischio
l'attuazione delle riforme. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Il Fondo
monetario rivede al rialzo la crescita dell'Italia' - pag. 10) 	
  	


Impresa sociale, sindaci con compiti estesi 	
Autore:  Gabriele Sepio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
La riforma del Terzo settore richiede requisiti più stringenti per il
controllo interno delle imprese sociali. Il Dlgs 112/2017 prevede,
infatti, un rafforzamento dei sistemi di vigilanza, al fine di
assicurare il carattere no profit e il perseguimento degli scopi di
interesse generale di queste imprese. La novità più importante è
costituita dall'obbligo di nomina per tutte le imprese sociali di uno o
più sindaci. In aggiunta ai compiti di vigilanza propri della normativa
civilistica, l'organo di controllo dovrà esercitare una specifica
attività di monitoraggio sull'effettivo perseguimento degli scopi di
interesse generale, quindi delle finalità sociali, controllando lo
svolgimento in via stabile e principale di attività di interesse
generale, l'assenza di scopo di lucro e il divieto di distribuzione di
utili. L'attività di vigilanza dovrà estendersi, inoltre, alle norme
sul coinvolgimento di lavoratori, utenti e stakeholder e il trattamento
di lavoratori e volontari. Non dovranno allinearsi ai nuovi parametri
le cooperative sociali che continueranno a fare riferimento all'art.
2543 c.c.. 	
  	


Obbligatorio il deposito del bilancio 	
Autore:  Gabriele Sepio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
La riforma del Terzo settore obbliga ora tutte le imprese sociali a
redigere e depositare il bilancio d'esercizio che, a seconda delle
dimensioni economiche dell'ente, potrà essere redatto in forma
ordinaria, abbreviata o secondo le modalità previste per le
micro-imprese. Il Dlgs 112/2017 assicura così una migliore
conoscibilità da parte dei terzi del quadro patrimoniale, economico e
finanziario di tutte le imprese sociali. I doveri di trasparenza nei
confronti dei terzi non si limitano alla rendicontazione economica e
contabile, ma riguardano anche la specifica missione sociale
dell'impresa. Queste imprese sono chiamate infatti a depositare e
pubblicare il bilancio sociale sulla base delle linee guida della legge
155 in attesa di nuove indicazioni. Nel bilancio sociale dovranno
figurare i dati riguardanti i compensi corrisposti, l'impiego di
lavoratori e volontari le collaborazioni instaurate con altri enti no
profit nonché la documentazione delle forme di coinvolgimento dei
lavoratori e dei soggetti destinatari delle attività. 	
  	


Trader di carburanti sotto controllo 	
Autore:  Benedetto Santacroce e Ettore Sbandi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
Nel decreto pubblicato ieri il ministero dell'Economia declina le nuove
regole di identificazione e autorizzazione preventiva per i trader di
carburanti che intendono avvalersi di un deposito fiscale o di un
destinatario registrato. Diventa obbligatoria la presentazione di
istanze e comunicazioni ad hoc alle Dogane. La novità principale è che
tutti i terzi che intendono operare presso un deposito in regime
sospensivo dell'accisa devono essere preventivamente identificati ed
autorizzati dall'Amministrazione. Le norme, rigide, nascondono la
vocazione antifrode e fanno il paio con la novità del 2017 relativa al
pagamento dell'Iva con F24 per carburanti in estrazione da un deposito.
Tuttavia, mentre quest'ultima norma è ancora in attesa di chiarimenti
da parte del Fisco, il regime identificativo dei trader trova ora una
disciplina. In buona sostanza, il soggetto non esercente un deposito
cosiddetto 'ausiliario', prima di procedere con le attività deve
presentare apposita istanza o, nel caso di soggetti già titolari di
codice accisa, deve presentare apposita comunicazione. Solo se
autorizzati i soggetti in questione possono iniziare le attività di
trading e di deposito presso terzi. 	
  	


Doppio software per le liquidazioni Iva 	
Autore:  Alessandro Caputo e Gian Paolo Tosoni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
L'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul proprio sito
internet i software di compilazione e controllo della comunicazione dei
dati delle liquidazioni periodiche Iva a partire dal 2018. L'adempimento
riguarda tutti i soggetti passivi Iva con esclusione dei contribuenti
esonerati. Lo sono, ad esempio, i soggetti che effettuano solo
operazioni esenti e le imprese agricole in regime di esonero. Sono due
i software sul sito delle Entrate. Uno per la compilazione, un altro
per il controllo. Niente obbligo di invio per i contribuenti minimi e
forfettari e per chi non ha effettuato operazioni nel trimestre di
riferimento. La comunicazione va trasmessa entro l'ultimo giorno del
secondo mese successivo al trimestre di riferimento, con eccezione del
secondo semestre, la cui scadenza è prevista il 16 settembre in luogo
del 31 agosto. Per i dati del primo trimestre 2018 il prossimo
appuntamento è quello del 31 maggio. 	
  	


Precompilata con autocorrezione 	
Autore:  Giovanni Parente 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Per ora i contribuenti possono solo visualizzare le dichiarazioni
predisposte dall'Agenzia delle Entrate. Dal prossimo 2 maggio sarà però
possibile modificare, accettare e trasmettere il modello 730 (il
modello Redditi si potrà inviare, invece, a partire dal 10 maggio). Se,
tuttavia, il contribuente si accorge di aver commesso un errore nel
modello inviato, può, dal 28 maggio, annullare l'invio. E dovrà
trasmettere una nuova dichiarazione, altrimenti questa risulterà
omessa. L'autocorrezione, tuttavia, è soggetta a limiti precisi. Il
contribuente può annullare solo una volta il 730 già trasmesso alle
Entrate. Il termine ultimo per l'annullamento 'fai-da-te' del modello
precedentemente inviato è il 20 giugno. Ciò non significa che non ci
siano altre strade per fare dietrofront. Si può presentare il 730
integrativo entro il 25 ottobre attraverso il Caf o un professionista
abilitato. Oppure si trasmette il modello Redditi correttivo entro il
31 ottobre 2018 o integrativo dopo tale data. 	
  	


Con il rimborso 'salta' la detrazione 	
Autore:  Marcello Tarabusi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Le detrazioni e le deduzioni delle spese sanitarie spettano solo per
gli oneri che sono a carico del contribuente. Ciò significa che in caso
di rimborso il bonus fiscale salta. Se la spesa viene rifusa nell'anno
in cui è sostenuta, il contribuente non potrà indicarla in
dichiarazione, o potrà indicarla solo per la parte non rimborsata. Se
il rimborso avviene in anni successivi, la detrazione o deduzione resta
valida ma il rimborso sarà assoggettato a tassazione separata nell'anno
in cui è erogato. Ciò può essere penalizzante se l'aliquota media di
tassazione del rimborso è superiore a quella marginale dell'anno di
deduzione: lo è sempre se riguarda spese detratte: su 100 euro di spesa
la detrazione è di 19 euro, ma la tassazione separata del rimborso
sconta, come minimo, l'aliquota del 23%. In caso di rimborso parziale,
si detrae o deduce la parte di spesa non rimborsata. I casi in cui una
spesa viene rimborsata sono quello di assicurazione e fondi sanitari,
il risarcimento di danni alla persona da parte del danneggiante o da
altri per suo conto (assicurazioni) e i benefit aziendali. 	
  	


Spese mediche false nel 730: è reato 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Commette il reato di dichiarazione fraudolenta chi porta in detrazione
nel 730 false spese mediche. Si tratta di prestazioni irreali e
pertanto il documento che le certifica costituisce il falso che integra
il delitto tributario. A chiarirlo è la Corte di cassazione con la
sentenza n. 17126. Secondo i giudici integra la dichiarazione
fraudolenta mediante fatture o altri documenti per operazioni
inesistenti, la falsa indicazione di spese detraibili dall'imposta.
Inoltre, la falsità può essere riferita anche all'indicazione di
soggetti diversi da quelli effettivi, e quindi sia se l'emittente è un
soggetto reale ma che non ha effettuato la prestazione (falso
ideologico), sia quando il documento contiene nomi di fantasia (falso
materiale). In tali casi la condotta è penalmente rilevante. 	
  	


Boschi scivola sul mod. 730 	
Autore:  Cristina Bartelli 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  31 	
Maria Elena Boschi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con
un post su Facebook scatena la protesta dei commercialisti. Da oggi -
ha detto - 30 milioni di italiani potranno visualizzare la propria
dichiarazione precompilata online, uno strumento introdotto dal governo
Renzi che ha semplificato la vita di molti cittadini. La
sburocratizzazione e la costruzione di un fisco 'amico' sono stati al
centro dell'azione dei governi Pd. Ma i commercialisti non ci stanno e
sotto il post della Boschi lasciano centinaia di commenti che
descrivono una fotografia non proprio fisco friendly. Con toni che a
volte sfociano in una sorta di sollevazione popolare della categoria
che arriva anche ad invocare un intervento del presidente del Consiglio
nazionale, Massimo Miani, a tutela di un lavoro non riconosciuto. I
dati fiscali utilizzati dalle Entrate sono stati forniti gratuitamente
dai continui invii di intermediari e professionisti. 	
  	


Fai-da-te in crescita 	
Autore:  Cristina Bartelli 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  31 	
Per il 2018 l'obiettivo delle Entrate è quello di avere inviate dai
contribuenti, senza ausilio di Caf e intermediari 2,4 milioni di
modelli 730 precompilati. Con un lieve incremento rispetto ai 2,3
milioni che nel 2017 hanno optato per il 'fai-da-te'. Di questa parte
dei contribuenti, una parte ancora minoritaria, il 15%, ha riscontrato
una dichiarazione perfetta senza la necessità di modificare o integrare
le informazioni in possesso del Fisco. Nell'anno del debutto della
precompilata, il 2015, furono solo il 5% i contribuenti soddisfatti.
Negli anni le dichiarazioni sono state implementate con i dati sanitari
e l'anno scorso quelli degli asili nido. La dichiarazione quest'anno è
implementata dal personal assistent che aiuta il contribuente alla
modifica in caso di necessità. 	
  	


Web tax, nella rete 150 società 	
Autore:  Cristina Bartelli 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  33 	
Ieri all'università Bocconi di Milano si è tenuto un convegno dal
titolo 'La fiscalità e la sfida del digitale'. Si è parlato della web
tax targata Bruxelles. E' emerso che nella rete della tassazione sui
servizi digitali finiranno circa 150 imprese. Non si tratta, dunque, di
un intervento mirato e punitivo per i 'soliti noti' come Gafa, Google,
Amazon, Facebook e Apple, ma una misura di più ampio respiro. La
proposta si articola in una struttura bifasica, di lungo e di breve
periodo. La prima ridisegna la presenza digitale; l'intento della
commissione è quello di essere da apripista per un dibattito globale.
Alla definizione della stabile organizzazione si aggiunge quello di
stabile organizzazione digitale per intercettare le nuove esigenze. La
seconda, prevede una tassazione dei servizi digitali di breve periodo.
Pensiamo ai servizi pubblicitari alle piattaforme digitali e ai siti
che dietro pagamento di corrispettivi offrono servizi. 	
  	


Irpef, 8 milioni di incapienti 	
Autore:  Matteo Rizzi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  34 	
Dalle dichiarazioni dei redditi 2017 e 2016 emerge che oltre 7,73
milioni di contribuenti italiani sono incapienti. Significa che non
riescono a sfruttare le detrazioni Irpef previste dalla legge perché
hanno un reddito inferiore. Il problema più grave riguarda 3,2 milioni
di contribuenti che non riescono a sfruttare completamente le
detrazioni per carichi di famiglia. Anche quest'anno, dice il
presidente dei commercialisti, Massimo Miani, la campagna della
dichiarazione dei redditi, avviata con la messa a disposizione dei dati
per la precompilata, vede nuove detrazioni per oneri e spese che si
affiancano alle numerose già esistenti, ma quello degli incapienti
resta un nodo non affrontato. Il problema centrale è quello dei carichi
familiari. 	
  	


L'ultimazione dei lavori decide lo sgravio casa 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  35 	
Con l'ordinanza n. 9433 di ieri la Corte di cassazione ha sancito che i
18 mesi per trasferire la residenza e beneficiare delle agevolazioni
fiscali sulla prima casa decorrono dalla data del rogito e non dalla
ultimazione dei lavori. Irrilevanti le lungaggini burocratiche del
Comune. I giudici del Palazzaccio hanno analizzato il caso di un
contribuente che non aveva trasferito entro 18 mesi dal rogito la
residenza nella casa in costruzione dal momento che la richiesta era
stata inoltrata al Comune con successo solo dopo l'ultimazione dei
lavori. La Corte ha respinto il ricorso dell'interessato e accolto la
tesi delle Entrate. 	
  	


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