[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 12/4/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Gio 12 Apr 2018 09:54:54 CEST
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12 Aprile 2018
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Notizie di Interesse
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'Def, subito il tendenziale in attesa del nuovo governo'
Autore: Marco Rogari
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 12
Mentre si allungano i termini per la formazione del nuovo governo,
spetta all'esecutivo Gentiloni predisporre il quadro 'tendenziale'. La
pensano così in molti al ministero dell'Economia. Anche nel 'focus
Italia' dedicato al Def elaborato dal centro studi e ricerche di Intesa
San Paolo si afferma che 'in assenza di un nuovo esecutivo, dovrebbe
essere il governo uscente a predisporre il Def, limitandosi al solo
quadro a legislazione vigente'. E si sottolinea che il sentiero di
finanza pubblica resta angusto. Secondo il 'report' le previsioni
macroeconomiche, nonché l'evoluzione di deficit e debito, dovrebbero
risultare poco variati rispetto all'ultimo NaDaf dello scorso autunno.
Rispetto alla stima preliminare di 1,9% l'Istat ha rivisto al rialzo il
deficit ( 2,3%) e il debito (131,8% del Pil). Ciò, tuttavia, non
produrrebbe effetti drammatici sul percorso di finanza pubblica perché
sia il deficit che il debito sono previsti ulteriormente in calo
quest'anno. Lo studio mette in guardia contro i tentativi di
aggiramento dei vincoli di finanza pubblica.
Fisco sulle imprese: +9% in 5 anni
Autore: Luca Orlando
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 16
Il 6°rapporto sulla fiscalità locale di Assolombarda evidenzia che è
troppo lieve il calo della pressione fiscale locale del 2017 per
compensare la corsa avviata nel 2012, con un saldo quinquennale che per
le imprese resta ampiamente negativo. L'analisi mette sotto
osservazione la pressione fiscale esercitata dai comuni della Città
Metropolitana di Milano e delle province di Monza e Brianza e Lodi
sugli immobili d'impresa e considera gli oneri di urbanizzazione,
imposte locali su uffici e capannoni e addizionali Irpef per persone
fisiche. Dal 2013 ad oggi la pressione fiscale sugli uffici è cresciuta
di quasi il 9%: in media 619 euro in più, arrivando a 7.746 euro. Di
poco superiore la crescita per i capannoni, un aggravio di 3.346 euro
che porta il totale a quasi 40mila euro. I Comuni più virtuosi in
termini di pressione fiscale sulle imprese sono tutti in provincia di
Lodi; Milano e Sesto tra i più 'aggressivi'. (Ved. Anche Italia Oggi:
'Uffici e capannoni, fisco pesante' - pag. 28)
Eventi eccezionali riclassificati
Autore: Alessandro Germani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 25
L'eliminazione dell'area straordinaria per i rendiconti delle società
Oic adopter va coniugata con il punto 13 del nuovo articolo 2427 c.c.
sul contenuto della nota integrativa, per le implicazioni che può
determinare e l'approccio che può suggerire nella redazione della
relazione sulla gestione. In passato l'indicazione delle voci 'proventi
straordinari' e 'oneri straordinari' avveniva quando il loro ammontare
era apprezzabile. Oggi, con l'eliminazione dell'area straordinaria che
equipara gli Oic adopter ai soggetti Ias, al numero 13 vanno indicati
gli importi e la natura dei singoli elementi di ricavo o di costo di
entità o incidenza eccezionali. Ad una prima lettura parrebbe che l'area
straordinaria sussista per individuare costi e ricavi di entità
eccezionale. Ma un esame più attento evidenzia che il punto 13 della
nota integrativa serve al lettore del bilancio per apprezzare il
risultato economico privo di elementi che per l'eccezionalità della
loro entità sul risultato d'esercizio non sono ripetibili nel tempo.
Pensiamo ai picchi non ripetibili di vendite. In presenza di questi
fatti di rilievo va predisposta una versione 'adjusted' che consenta di
rappresentare il risultato come se questi eventi non vi fossero stati.
Consolidato, cambio senza interruzione
Autore: Riccardo Michelutti e Cesare Silvani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 26
Il decreto internazionalizzazione ha reso possibile creare consolidati
orizzontali in cui la società controllante risieda in un paese Ue e
designi una delle proprie controllate italiane, affinché quest'ultima
eserciti l'opzione per il consolidato con le altre società controllate
italiane (sorelle). L'art. 2, comma 2, del Dm 1°marzo 2018 disciplina
il caso in cui la società Ue controllante di un consolidato orizzontale
italiano esistente trasferisca la propria residenza in Italia,
prevedendo che essa possa esercitare in qualità di controllante
l'opzione per la tassazione di gruppo fin dall'esercizio in cui avviene
il trasferimento. Il Dm specifica che l'opzione è possibile anche
laddove sussista un consolidato nel quale gli stessi soggetti non
residenti 'avevano designato una loro controllata ai sensi dell'art.
117, comma 2-bis, del testo unico'. La società trasferita diventa la
nuova consolidante già al momento dell'acquisizione della residenza in
Italia, non potendo più la controllata designata rivestire questo
ruolo. Le posizioni fiscali già maturate potranno circolare liberamente
all'interno del consolidato.
L'Ici non pagata dalla Chiesa va recuperata dall'Italia
Autore: Gianni Trovati
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 26
L'Avvocato generale della Corte Ue chiede all'Italia di recuperare il
gettito Ici che si è perduto tra il 2006 e il 2011 grazie alle
esenzioni agli enti ecclesiastici, poi dichiarate illegittime dalla
commissione. La proposta ribalta le conclusioni del Tribunale Ue del
2016 e le decisioni della commissione che avevano aderito all'idea di
'scordare il passato'. In pratica, gli sconti generalizzati agli enti
ecclesiastici, che salvavano dall'Ici anche gli immobili utilizzati per
servizi scolastici o alberghieri a tariffa e quindi con modalità
commerciali, sono stati bocciati dalla commissione Ue come aiuti
illegittimi, perché davano un vantaggio concorrenziale rispetto alle
scuole e agli alberghi soggetti all'imposta comunale. Dal 2012 con
l'introduzione dell'Imu è stato applicato un meccanismo che distingue
gli spazi utilizzati in modo commerciale e quelli 'non commerciali'.
(Ved. Anche Italia Oggi: 'Ici sulla Chiesa da recuperare' - pag. 24)
Il gruppo neutralizza l'indetraibilità
Autore: Benedetto Santacroce
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 27
Le nuove regole sul gruppo Iva consentono dal 2019 di ridurre
notevolmente il carico della specifica imposta determinato
dall'applicazione dei principi di indetraibilità e collegato alle
operazioni esenti. Il giorno dopo la pubblicazione del decreto del Mef,
che ha fissato le regole di dettaglio che rendono finalmente efficaci
le disposizioni del titolo V bis del Dpr 633/72 (denominato gruppo
Iva), è necessario che tutte le imprese operanti in settori
caratterizzati da operazioni esenti Iva si interroghino sulle
problematiche gestionali che comporta l'adozione del gruppo Iva, ma
anche sulla tempistica di attuazione delle nuove regole che metteranno
definitivamente fuori gioco le attuali regole del consorzio Iva che per
i settori bancari e assicurativi sono state definite illegittime dalla
Corte di giustizia Ue. Per non essere penalizzati dal 2019 i consorzi
bancari e assicurativi sono costretti ad adeguarsi alla nuova
normativa. La necessità di adeguamento comporta un'immediata
valutazione degli aspetti gestionali. Punti-chiave: perimetro,
posizione dei partecipanti, regole contabili e comunicazioni.
Consolidato possibile anche con il calcolo 'catastale' del reddito
Autore: Gian Paolo Tosoni
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 27
Con la risoluzione n. 28/E di ieri l'Agenzia delle Entrate ha precisato
che il consolidato fiscale è possibile anche se una società agricola
del gruppo ha optato per la determinazione del reddito su base
catastale. La determinazione del reddito su base catastale, anziché in
modo analitico, non rientra fra le esclusioni del consolidato fiscale e
quindi l'opzione di cui all'art. 117 del Tuir è legittima. Infatti, le
esclusioni dal consolidato fiscale riguardano le ipotesi di riduzione
della aliquota dell'imposta, ma non di una determinazione agevolata del
reddito. L'Agenzia nega invece la possibilità di dedurre dal reddito
complessivo netto globale l'eccedenza di Ace della controllata società
agricola. L'eventuale plusvalenza generata da beni immobili posseduti
da almeno tre anni può essere rateizzata. Sul riporto degli interessi
passivi eccedenti il 30% del Rol, l'Agenzia nega la possibilità del
riporto dagli anni precedenti in cui la società era tassata a bilancio.
(Ved. Anche Italia Oggi: 'Società agricole concludenti' - pag. 27)
Comproprietà, rinuncia-donazione
Autore: Angelo Busani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 28
La Commissione tributaria regionale del Veneto, con la sentenza n. 407
del 9 aprile, ha stabilito che se un comproprietario rinuncia alla sua
quota, provocando con ciò l'espansione della quota di comproprietà
degli altri comproprietari, l'atto di rinuncia può beneficiare
dell'agevolazione 'prima casa' e, quindi, assolvere le imposte
ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro per ciascuna.
L'atto di rinuncia alla quota di comproprietà è un atto unilaterale,
che non necessita per la sua efficacia dell'accettazione degli altri
comproprietari. Sotto il profilo tributario l'atto di rinuncia deve
essere tassato con l'imposta di donazione che si calcola in base al
rapporto (di coniugio, parentela o affinità) tra il donante e il
donatario. Se si tratta di rinuncia tra coniugi l'aliquota d'imposta è
attestata al 4% applicabile alla parte del valore del diritto oggetto
di rinuncia che eccede la soglia di un milione di euro. Le imposte
ipotecaria e catastale sono dovute con le aliquote del 2 e dell'1% sul
valore imponibile.
Divisione senza conguaglio con registro all'1 per cento
Autore: Adriano Pischetola
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 28
Con la sentenza n. 7606 dello scorso 28 marzo la Corte di cassazione
afferma che assume importanza essenziale, per l'individuazione
dell'imposta da applicare a una divisione, il rapporto tra quota di
diritto e quota di fatto; solo nel caso in cui quest'ultima superi la
pars iuris, la divisione, per l'eccedenza, perderà la sua natura
dichiarativa, per divenire un negozio parzialmente traslativo,
assoggettato alla relativa imposta di trasferimento. La pronuncia
riguarda una divisione giudiziale statuente assegnazione di un immobile
indivisibile a uno solo dei condividenti e obbligo di pagamento a
carico di questi a favore dell'altro condividente di una somma di
denaro pari all'esatta metà del valore dell'immobile assegnato al
primo. Le compensazioni in danaro tra condividenti non comportano
conguagli tassabili come 'trasferimenti' se non eccedono la quota di
diritto.
Accertamento precoce ko
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 24
La Corte di cassazione, con l'ordinanza n. 8750 del 10 aprile 2018, ha
sancito la nullità dell'accertamento spiccato dall'ufficio prima dei 60
giorni dalla verifica presso il commercialista che detiene la
contabilità. Ciò, a meno che l'Agenzia delle Entrate non dimostri che
l'ispezione è stata di breve durata e posta in essere solo per reperire
determinati documenti. Le garanzie di legge - dicono gli 'ermellini'-
si applicano anche agli accessi istantanei finalizzati all'acquisizione
di documenti. Inammissibile il ricorso dell'Amministrazione
finanziaria.
Redditometro a tutto campo
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 24
E' legittimo l'accertamento fiscale a carico della casalinga che
dispone di una macchina di lusso. Ciò, anche se, di fatto, risulta
separata. Irrilevante per i giudici la riconciliazione paventata con
l'ex coniuge. Con l'ordinanza n. 8933 dello scorso 11 aprile, la Corte
di cassazione ha accolto il ricorso delle Entrate e bocciato il
verdetto dei giudici tributari d'appello di Torino. Una donna aveva
ricevuto un accertamento per via di un'automobile con più di 21
cavalli. Dalla dichiarazione dei redditi risultava separata. A nulla è
servita la riconciliazione paventata con il marito benestante. La
strategia aveva funzionato davanti ai giudici di merito ma non davanti
agli 'ermellini'.
Rimborsi Iva in 52 settimane
Autore: Matteo Rizzi
Fonte: Italia Oggi pag: 26
Per ottenere un rimborso Iva in Italia occorrono 52 settimane. 49
settimane in più rispetto all'Austria, il più virtuoso, che ne impiega
3 e quasi il doppio del secondo paese più lento, Malta, che ne impiega
28. Sono i numeri che la commissione europea riporta nel tax survey
2017, pubblicato martedì scorso. Rispetto agli altri paesi europei
l'Italia 'vanta' tempi biblici per i rimborsi Iva e per il tempo
necessario a completare la richiesta di rimborso. Nel Bel Paese
occorrono, infatti, 51 ore, in Irlanda ne bastano 2. In totale in
Italia servono 250 ore ad una impresa media per essere compliance con
il fisco. Il dato registra un miglioramento in quanto nel 2010
occorrevano 300 ore.
Detrazione indebita da rettificare
Autore: Franco Ricca
Fonte: Italia Oggi pag: 26
Con la sentenza pronunciata ieri (causa C-532/16) la corte di giustizia
Ue ha stabilito che la detrazione dell'Iva va rettificata anche quando
è indebita fin dall'origine poiché l'operazione non doveva essere
assoggettata al tributo. In questa ipotesi, però, non è applicabile il
meccanismo di rettifica previsto dalla direttiva per i beni
d'investimento, per cui spetta agli Stati membri stabilire le modalità,
in particolare il momento in cui sorge l'obbligo di rettificare la
detrazione e il periodo di vigenza dell'obbligo. Il procedimento
giudiziale era stato promosso dai giudici lituani nell'ambito di una
controversia riguardante l'Iva che una società aveva versato e detratto
sull'acquisto di un terreno ma che il fornitore aveva successivamente
stornato correggendo la fattura originaria indebitamente emessa con
l'imposta.
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