[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 11/4/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Mer 11 Apr 2018 09:49:30 CEST
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11 Aprile 2018
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Notizie di Interesse
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Dichiarazione precompilata con asili nido e spese sanitarie
Autore: Andrea Ducci
Fonte: Corriere della Sera pag: 30
Da lunedì 16 aprile i contribuenti potranno accedere via web alla
dichiarazione dei redditi precompilata. Aumentano le informazioni in
possesso del fisco sui contribuenti. La novità rispetto allo scorso
anno è l'inserimento delle spese per gli asili nido e i relativi
rimborsi, oltre che i contributi detraibili versati alle società di
mutuo soccorso e le erogazioni a onlus, associazioni e fondazioni.
Secondo stime dell'Agenzia delle Entrate, rispetto al 2017, i dati
dell'edizione 2018 della dichiarazione precompilata cresceranno del
3,5%. A fare la parte del leone sono le spese sanitarie seguite dai
bonifici per le ristrutturazioni edilizie e dai dati sui premi
assicurativi. La visualizzazione e la modifica via web della
precompilata è prevista sia per il modello 730 sia per Unico. Il 730
potrà essere modificato e inviato dal 2 maggio, il modello Redditi
potrà essere inviato dal 10 dello stesso mese. (Ved. anche Il Sole 24
Ore: 'Sanità e polizze al top nella precompilata' - pag. 2 e Italia
Oggi: 'La precompilata diventa sempre più ricca' - pag. 31)
Impresa sociale, coinvolti i lavoratori
Autore: Gabriele Sepio
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 17
Il Terzo settore cambia. Per allineare gli statuti alle novità
introdotte dalla riforma le imprese sociali istituite in base alla
vecchia disciplina dovranno intervenire su oggetto sociale, nomina
dell'organo di controllo e regole sul coinvolgimento di lavoratori e
stakeholder. Il Dlgs 112/2017 ha infatti dato 12 mesi di tempo agli
enti già dotati della qualifica di impresa sociale per uniformarsi alle
nuove disposizioni. Il termine dovrebbe tuttavia slittare al 20 gennaio
2019 con l'approvazione definitiva del decreto correttivo adottato in
via preliminare dal Cdm. Le modifiche più significative a cui sono
chiamate le imprese sociali riguardano il sistema di controllo interno.
Le imprese sociali dovranno nominare uno o più sindaci e al superamento
di determinati limiti sarà necessario nominare un revisore legale. Da
rivedere gli statuti: andranno previste forme di partecipazione da
parte di dipendenti e stakeholders. In sede di adeguamento occorrerà
riadattare l'oggetto sociale alle nuove definizioni.
Transfer price a metodo libero
Autore: Luca Gaiani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 18
Transfer pricing: valido ogni importo che ricade nell'intervallo di
valori individuato dalla analisi di comparabilità. Il futuro Dm
attuativo della disciplina dell'art. 110, comma 7 del Tuir dovrebbe
dunque precisare l'impossibilità del fisco di rettificare il reddito se
i prezzi ricadono nell'area di libera concorrenza. L'osservazione è
contenuta nel documento predisposto dal Consiglio nazionale dei
commercialisti in risposta alla consultazione pubblica avviata dal Mef.
Secondo l'analogo documento di Assonime, inoltre, laddove l'Agenzia
individui un differente arco di valori, la rettifica dovrebbe fermarsi
al primo importo che interseca quello applicato dal contribuente. Lo
scorso 21 marzo si è conclusa la consultazione avviata dal Mef sulla
bozza del Dm che, in applicazione dell'art. 110, comma 7 del Tuir, come
modificato dal dl 50/2017, dovrà dettare le linee guida italiane alla
normativa sui transfer pricing. Il ministero ha reso pubblici sul
proprio sito i documenti con le osservazioni ricevute, provenienti da
associazioni, istituzioni, studi e professionisti.
Anticipazione dell'avviso a maglie strette
Autore: Laura Ambrosi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 18
Con l'ordinanza n. 8749 depositata ieri la Corte di cassazione ha
chiarito che è illegittimo l'avviso di accertamento notificato prima
dei 60 giorni anche se l'ufficio teme che il contribuente risulti
irreperibile fino allo scadere del termine di decadenza del potere
accertativo. Le ragioni di urgenza per la deroga al contraddittorio
possono dipendere solo da cause non imputabili all'ente. Nel caso
analizzato la Guardia di finanza eseguiva una verifica presso la sede
di un contribuente in seguito alla quale, prima del decorso dei 60
giorni, l'Agenzia delle Entrate notificava l'avviso di accertamento. Il
provvedimento veniva impugnato per violazione dello Statuto del
contribuente. L'ufficio si difendeva evidenziando l'urgenza., ma i
giudici di legittimità hanno ricordato che l'urgenza deve dipendere da
elementi esterni alla sfera dell'ente impositore.
Gruppo Iva, compensazioni limitate
Autore: Benedetto Santacroce
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Dallo scorso 1°gennaio è possibile anche in Italia esercitare l'opzione
per il regime dell'Iva di gruppo. Per esercitare l'opzione c'è tempo
fino al 15 novembre 2018, consentirà l'effettiva operatività del regime
dal 1°gennaio 2019. Per la costituzione sarà necessario presentare
un'apposita dichiarazione telematica. Il gruppo avrà un numero di
partita Iva unico a cui verranno associati tutti i codici fiscali dei
partecipanti. Il regime del gruppo Iva non consente la compensazione
orizzontale dei crediti Iva con altre imposte e contributi e viceversa.
Sono queste le principali novità operative contenute nel decreto del
Mef del 6 aprile 2018, reso noto ieri con cui viene data attuazione
anche in Italia al regime del gruppo Iva di cui all'articolo 11 della
direttiva 2006/112/Ce. Il decreto consente l'esercizio effettivo
dell'opzione del gruppo Iva, dopo che le leggi di Bilancio del 2017 e
del 2018 hanno trasposto nell'ordinamento nazionale le regole europee e
dopo che il 1°dicembre 2017 l'Italia ha provveduto a effettuare la
consultazione del Comitato Iva. (Ved. anche Italia Oggi: 'Gruppo Iva,
definiti i contorni' - pag. 29)
Con il passaggio all'ordinario recupero immediato dell'Iva
Autore: Gian Paolo Tosoni
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Con il passaggio dal regime speciale a quello ordinario recupero
immediato dell'Iva risultante dalla rettifica della detrazione. La
conferma giunge dalle istruzioni al modello di comunicazione della
liquidazione periodica Iva. Gli agricoltori che abbandonano il regime
speciale devono rettificare l'imposta sui beni in giacenza, così come
prevede l'articolo 10-bis 2 del Decreto Iva. L'obbligo scatta se non
sono ancora trascorsi più di cinque anni (dieci per i beni immobili),
rispettivamente dalla loro entrata in funzione o dalla loro
acquisizione/ultimazione. Con le nuove istruzioni al modello di
comunicazione periodica per la liquidazione Iva l'Agenzia delle Entrate
afferma che l'imposta che risulta dalla rettifica in seguito al
passaggio dal regime speciale a quello ordinario si recupera subito
cioè in corso d'anno. Quindi, l'Iva determinata sulle giacenze di
prodotti agricoli al 1°gennaio 2018 può essere detratta già dalla
liquidazione Iva del mese di gennaio.
Questionari sui redditi esteri
Autore: Valerio Stroppa e Cristina Bartelli
Fonte: Italia Oggi pag: 27
Entra nel vivo la collaborazione amministrativa tra le tax authority
dei vari paesi. Nei primi mesi dell'anno l'Agenzia delle Entrate
notifica i primi provvedimenti con i quali chiede ai contribuenti di
giustificare le apparenti anomalie emerse dal confronto tra i dati
finanziari trasmessi dalle autorità estere e le dichiarazioni dei
redditi presentate. L'iniziativa arriva dopo le lettere di compliance
finalizzate a stimolare la regolarizzazione spontanea dei cittadini
che, con il ravvedimento operoso, potevano presentare un modello Unico
integrativo per l'anno 2016 con il quadro RW correttamente compilato. E
con sanzioni decisamente più ridotte rispetto a quelle, ben più
elevate, applicabili in caso di successivo controllo fiscale. I
questionari fiscali recapitati non riguardano solo conti offshore o
plusvalenze finanziarie, ma anche redditi da lavoro dipendente che
sulla base della residenza fiscale del soggetto avrebbero dovuto essere
riportati nella dichiarazione italiana.
Sui reati Iva vale la prescrizione accelerata
Autore: -
Fonte: Italia Oggi pag: 29
Ieri la Corte costituzionale ha dichiarato infondate le questioni di
legittimità sollevate sull'articolo 2 della legge di autorizzazione
alla ratifica del Trattato di Lisbona. Dunque, i giudici non sono
tenuti ad applicare la regola Taricco che impone la prescrizione lunga
sui reati in materia di Iva, stabilita dalla Corte di giustizia Ue con
la sentenza dell'8 settembre 2015. Pertanto, anche per questi reati,
restano applicabili gli articoli 160, ultimo comma, e 161 del Codice
penale, articoli che prevedono la prescrizione accelerata. Le questioni
di legittimità costituzionale erano state sollevate dalla Corte di
cassazione e dalla Corte d'appello di Milano sul presupposto che la
regola Taricco fosse senz'altro applicabile nei giudizi in corso, in
contrasto con i principi costituzionali. (Ved. anche Il Sole 24 Ore:
'Sulle frodi Iva prescrizione in tempi brevi' - pag. 17)
Il credito Iva è sempre dovuto
Autore: Giuseppe D'Amico
Fonte: Italia Oggi pag: 30
Anche in caso di omessa dichiarazione annuale il credito Iva è dovuto.
Il contribuente può detrarsi l'eccedenza Iva anche in mancanza della
dichiarazione annuale e fino al secondo anno successivo a quello in cui
è sorto il diritto, purché siano rispettati i requisiti sostanziali di
legge. La dichiarazione annuale Iva è un adempimento formale e
rappresenta 'una mera esternazione di scienza', senza precludere in
alcun modo il diritto alla detrazione. Sono queste le conclusioni
contenute nell'ordinanza della Cassazione n. 6488 del 16 marzo 2018.
Nel caso analizzato dagli 'ermellini' l'ufficio notificava una cartella
di pagamento per disconoscere il maggior credito Iva vantato a causa
della omessa presentazione della dichiarazione. Il Collegio afferma
inoltre che non è possibile riconoscere al contribuente soltanto la
possibilità di chiedere il rimborso dell'Iva, in quanto si
realizzerebbe una lesione del diritto alla detrazione tenuto conto dei
tempi necessari per ottenere la restituzione dell'imposta.
Ue, in Italia 250 ore per gli adempimenti fiscali
Autore: Cristina Bartelli
Fonte: Italia Oggi pag: 30
Servono 250 ore a una media impresa italiana per essere in regola con
gli adempimenti fiscali. Le cose, però, vanno meglio perché nel 2010 ne
occorrevano 300 di ore. La troppa burocrazia aumenta l'incertezza. A
rivelarlo la Commissione europea nel suo tax survey 2017, pubblicato
ieri. Scrive Bruxelles che una notevole burocrazia e un trattamento
incoerente da parte dell'autorità fiscale sono le due fonti più
importanti di incertezza fiscale.
L'Iva sulle royalty va ko
Autore: Angelo Carlo Colombo e Vincenzo Cristiano
Fonte: Italia Oggi pag: 31
E' illegittima l'Iva sulle royalty. Ad affermarlo la Corte di
cassazione con la sentenza n. 8473 del 6 aprile 2018. L'imposta
corrisposta col reverse charge, anche a seguito di accertamento
relativo alle royalty, non può essere di nuovo richiesta (pretesa)
dall'Autorità doganale quale tributo di importazione, configurandosi
comunque quale imposta interna a prescindere dalle modalità di
riscossione. L'accertato assolvimento mediante inversione contabile
dell'Iva intracomunitaria elide la pretesa impositiva corrispondente ma
non elide la maggiore pretesa concernente la maggiore Iva scaturente
dalla base imponibile aumentata dell'importo dei corrispettivi dei
diritti di licenza. Ne consegue l'irrilevanza del richiamo alle
statuizioni contenute nella sentenza della Corte di giustizia europea
17 luglio 2014, causa C-272/13, Equoland.
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