[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 28/5/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Lun 28 Maggio 2018 10:35:07 CEST


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28 Maggio 2018
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Notizie di Interesse
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Patent box ancora in cerca di risposte 	
Autore:  Cristiano Dell'Oste e Flavia Landolfi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  5 	
Sono ancora molte le società che attendono risposte sul patent box. I
dati dicono che il 55,1% delle istanze giace ancora sui tavoli in
attesa di definizione. Il patent box ha deluso gli operatori ma non si
tratta di una bocciatura totale. Secondo il 70,6% dei partecipanti
l'agevolazione ha mancato solo in parte le aspettative. La spiegazione
va trovata nel fatto che tre volte su quattro il valore dello sgravio
riconosciuto dal fisco è leggermente al di sotto della richiesta. Il
66% dei partecipanti ha sostenuto che i tempi di risposta sono stati
inadeguati. Per Maurizio Leo, titolare dell'omonimo studio tributario,
i tempi dell'operazione patent box sono stati eccessivamente dilatati.
Tra i nodi emersi anche la difficoltà di reperire i documenti a
supporto delle istanze. Inoltre, alcuni dei metodi di calcolo mal si
adattano alle Pmi. La complessità nei conteggi ha rallentato anche
l'avvio dei contraddittori. 	
  	


Doppio passaggio per il bonus in Redditi 	
Autore:  Davide Cagnoni e Angelo D'Ugo 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  5 	
Sono due le novità relative al regime del patent box presenti nei
modelli di dichiarazione dei redditi per l'anno 2017. La prima riguarda
l'obbligo di monitoraggio a carico dei soggetti che hanno richiesto il
beneficio per i marchi. La seconda è destinata ai soggetti che
intendono esercitare l'opzione per il regime di tassazione agevolata a
decorrere dal periodo d'imposta 2017. Le istruzioni al modello Redditi
2018-SC prevedono, in particolare: il nuovo prospetto 'Grandfhatering -
opzione marchi d'impresa (patent box)', inserito all'interno del quadro
RS - prospetti vari; la nuova sezione IV del quadro OP denominata
'opzione di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo di
taluni beni immateriali'. Il prospetto 'Grandfathering' è stato
introdotto in seguito alla soppressione dei marchi d'impresa dal novero
dei beni agevolabili. La nuova sezione del quadro OP, invece,
scaturisce dalla previsioni del Dm 28 novembre 2017 riguardanti
l'esercizio dell'opzione. 	
  	


Affitto, software e utenze: più fondi ai professionisti 	
Autore:  Flavia Landolfi e Donata Marrazzo 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  8 	
Le regioni mettono a disposizione risorse Ue, Bei o delle casse
regionali per finanziare i professionisti. Si tratta per lo più di
contributi a fondo perduto che richiedono il rispetto di precisi
requisiti, di iter burocratici e di fare in fretta. Questo perché per
la maggior parte si tratta di bandi a sportello: chi arriva prima
vince. I fondi non riguardano solo i professionisti ordinistici, spesso
basta avere la partita Iva. Tra i paletti previsti la necessità di un
investimento iniziale. L'articolo fornisce la mappa dei bandi aperti
nelle principali regioni dello stivale. A lato dell'articolo i bandi
suddivisi per regioni con caratteristiche dei prestiti e scadenze. 	
  	


Il bonus verde apre a fornitori diversi 	
Autore:  Dario Aquaro e Cristiano Dell'Oste 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  21 	
A margine dello speciale l'Esperto risponde l'Agenzia delle Entrate
fornisce chiarimenti in merito al bonus verde, la detrazione Irpef del
36% introdotta per il 2018 dalla legge di Bilancio. L'agevolazione è
esclusa per la manutenzione ordinaria annuale di giardini e aree verdi,
ma spetta per 'gli interventi mirati al mantenimento del buono stato
vegetativo e alla difesa fitosanitaria di alberi secolari o di
esemplari arborei di notevole pregio paesaggistico, naturalistico,
monumentale, storico e culturale'. La legge incentiva anche la
sistemazione a verde di giardini e terrazze. Sui balconi no al bonus
per le piante in vaso, via libera, invece, ad interventi permanenti.
Gli interventi su giardini pensili devono riguardare la realizzazione
di fioriere e l'allestimento a verde permanente di balconi e terrazzi,
purché trattasi sempre di interventi innovativi. Possibile agevolare
anche le spese per analisi e stime. Le Entrate confermano che non
occorrono gli estremi di legge in fattura. 	
  	


Sgravio sulle spese 'separate' 	
Autore:  Nicola Forte 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  22 	
Debuttano nel modello Redditi le nuove agevolazioni fiscali previste
dalla legge 81/2017 per le spese alberghiere e di ristorazione dei
professionisti. Dal 2017, infatti, è possibile superare i limiti alla
deducibilità di queste spese che, a determinate condizioni, saranno
integralmente deducibili. La nuova disposizione prevede che il
professionista ha la possibilità di dimostrare che le spese alberghiere
e di ristorazione sostenute siano state inerenti cioè siano state
sostenute nell'esercizio dell'attività di lavoro autonomo. La prova può
essere sostenuta addebitando analiticamente al committente gli oneri
anticipati tramite l'esposizione distinta degli stessi nella fattura
emessa. In questo modo il legislatore ha spostato l'onere del controllo
sulla riconducibilità degli oneri sostenuti nell'attività
professionale, in capo al committente dell'incarico professionale. Se
il committente vede in modo chiaro gli oneri, non si applica il tetto
di deducibilità del 75% entro il 2% dei compensi. 	
  	


Indagini finanziarie sulle valute virtuali: la strada è in salita 	
Autore:  Dario Deotto 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  23 	
La Guardia di finanza, con la circolare 1/2018, ha affermato che
particolare attenzione va riservata alle somme derivanti da moneta
virtuale o criptovalute. Il documento sui controlli della Gdf si
riferisce alle verifiche relative alle indagini finanziarie e, in
particolare, ad accertamenti in riferimento ad eventuali accrediti
provenienti dal cosiddetto 'mondo crypto'. Le indagini finanziarie (e
non gli accertamenti bancari) riguardano le attività condotte in
relazione ai rapporti intrattenuti dal contribuente con banche e poste
e con gli intermediari finanziari, ad esempio con le società
fiduciarie. Ma tra gli intermediari finanziari non figurano gli
operatori digitali cioè i prestatori di servizi relativi all'utilizzo
di valuta virtuale. Questo complica notevolmente le indagini
finanziarie sulle valute virtuali. 	
  	


Energia, accise ridotte senza invio 	
Autore:  Benedetto Santacroce e Ettore Sbandi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  24 	
La Ctr Lombardia, con la sentenza 1558/23/2018, interviene in merito
all'applicabilità dell'aliquota di imposta agevolata per l'autoconsumo
di energia prodotta da parte di imprese ad elevati consumi. I giudici
tributari d'appello aprono allo sconto da parte delle imprese che
producono elettricità per uso proprio. In materia di agevolazioni per
le accise sull'energia elettrica, il principio della prevalenza della
sostanza sulla forma si applica anche quando, per beneficiare di
aliquote ridotte, il contribuente ha omesso una preventiva
comunicazione prevista per legge, se tuttavia non sono dubbi i
presupposti per l'accesso al beneficio. Dal 1°giugno 2012 l'aliquota
d'imposta sull'energia elettrica è stata determinata sulla base che
scaglioni che hanno quale soglia massima il consumo mensile superiore a
1.200.000 kWh, oltre il quale l'accisa è calcolata in misura
forfettaria ed agevolata. 	
  	


Operazioni intraUe, iscrivere la partita Iva è pura formalità 	
Autore:  Franco Ricca 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  8 	
La Corte di cassazione ha recepito un orientamento della Corte di
giustizia Ue. Con una sentenza del 2017 ha sostenuto che l'iscrizione
del numero di partita Iva nel registro dei soggetti abilitati alle
operazioni intracomunitarie, è soltanto una formalità. La sua
violazione non pregiudica l'applicazione del regime Iva proprio di tali
operazioni in presenza dei requisiti sostanziali e in assenza di
situazioni di frode o evasione. Il recepimento non elimina, tuttavia,
le criticità derivanti dal meccanismo autorizzatorio istituito in
Italia nel 2010 al fine di contrastare le frodi Iva. Al di là delle
difficoltà di conciliare operativamente i vincoli formali con la
disciplina sostanziale, suscita in particolare perplessità, ed è fonte
di incertezza, la tassazione nel luogo di origine degli acquisti
intracomunitari effettuati da soggetti passivi nazionali non iscritti
al Vies, sostenuta da una prassi del 2011 che dovrebbe essere rivista.
La sentenza offre lo spunto per tornare in argomento. 	
  	


Cessione eco-bonus senza il bis 	
Autore:  Bruno Pagamici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  10 	
Solo una volta è possibile reiterare la cessione del credito
corrispondente alla detrazione per le spese sostenute per la
riqualificazione energetica degli edifici. Inoltre, il credito può
essere ceduto ad 'altri soggetti privati' diversi dai fornitori, che
però devono essere collegati al rapporto che ha dato origine alla
detrazione. Significa che la cessione dell'ecobonus è limitata a una
sola eventuale cessione successiva a quella originaria e può essere
effettuata nei confronti di altri soggetti privati, ad esempio
lavoratori autonomi e imprese, purché si tratti di soggetti comunque
connessi agli interventi da cui deriva la detrazione o agli immobili
interessati, ma non a soggetti del tutto estranei ai lavori. Il
credito, inoltre, potrà essere ceduto alle Energy service companies e
alle Società di servizi energetici che offrono servizi integrati. Sono
i chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate con la circolare n.
11/E del 18 maggio 2018. 	
  	


Il transfer pricing è gerarchico 	
Autore:  Duilio Liburdi e Massimiliano Sironi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  11 	
Il decreto ministeriale in materia di transfer pricing del 14 maggio
2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 23 maggio 2018,
tratteggia il contesto in cui trovano applicazione le linee guida
domestiche. L'articolo 2 fornisce una serie di definizioni per tutte le
disposizioni in materia. La prima, di 'impresa associata', consente di
delimitare il perimetro dei soggetti interessati dalla disciplina. La
nozione di operazione controllata è invece finalizzata a specificare le
c.d. 'transazioni controllate' che arrivano a ricomprendere di fatto
qualsiasi operazione intercorsa tra imprese associate,
indipendentemente dal fatto che la stessa sia delineata sulla base di
termini contrattuali oppure dall'effettivo comportamento delle parti
coinvolte, qualora vi sia una divergenza tra tale aspetto e quanto
pattuito contrattualmente. L'art. 4 enuncia la gerarchia dei metodi da
utilizzare per la verifica del rispetto del principio di libera
concorrenza. 	
  	


Utili tassati come nel passato 	
Autore:  Fabrizio G. Poggiani 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  12 	
Assonime, con la circolare 11/2018, ha analizzato le novità introdotte
dalla legge di Bilancio 2018 e, in particolare, quella che ha esteso
l'applicazione della ritenuta del 26%, a titolo d'imposta, sui
dividendi da partecipazione qualificate, analogamente a quanto già
previsto per quelle non qualificate. Per le distribuzioni deliberate
nel 2017 e adottate tra il 1°gennaio 2018 e il 31 dicembre 2022 valgono
le vecchie regole. Via libera alla possibilità di compensare le
plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalle cessioni delle citate
partecipazioni, tenendo conto che le novità si rendono applicabili ai
dividendi dal 1°gennaio scorso e ai redditi diversi, ma in tal caso
realizzati a partire dal 1°gennaio 2019. L'obiettivo del legislatore
tributario è quello di uniformare le partecipazioni qualificate e non
qualificate su dividendi e plusvalenze. Resta fermo il periodo
transitorio, fino al 31 dicembre 2022, nel quale gli utili/dividenti da
partecipazioni qualificate continuano a essere assoggettati al vecchio
regime. 	
  	


Tax credit pubblicità indistinto 	
Autore:  Sandro Cerato 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  13 	
Il credito d'imposta per investimenti pubblicitari è fruibile da tutte
le imprese e dai lavoratori autonomi, indipendentemente dalla natura,
dalle dimensioni dell'impresa e dal regime contabile adottato. Lo
prevede il Dpcm dello scorso 16 maggio che attende la pubblicazione
sulla Gazzetta Ufficiale. L'articolo 1 del testo prevede che gli
investimenti pubblicitari devono essere incrementali (per almeno l'1%)
rispetto a una base storica. Per gli investimenti effettuati nel 2018,
l'incremento di almeno l'1% deve riferirsi agli analoghi investimenti
effettuati nell'intero 2017; per gli investimenti effettuati nel 2017,
l'incremento di almeno l'1% deve riferirsi agli analoghi investimenti
effettuati nello stesso arco temporale dell'anno 2016. Resta fermo che
per gli investimenti effettuati nel 2017 l'agevolazione è concessa solo
per quelli effettuati su stampa, mentre sono esclusi quelli effettuati
su radio e tv, per i quali il credito d'imposta riguarda solo gli
investimenti del 2018. 	
  	


Sì al consolidato immediato 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  14 	
Con la risoluzione n. 40/E dello scorso 17 maggio l'Agenzia delle
Entrate ha affermato che una holding può optare per il consolidato
fiscale nazionale fin dalla data di sua costituzione in qualità di
controllante, assorbendo anche i risultati fiscali prodotti da una
società neo acquisita. Anche se quest'ultima, avente esercizio diverso
da quello solare, chiude l'anno in anticipo, è essenziale che per
l'intero periodo risulti verificato il requisito del controllo
richiesto dall'articolo 120 Tuir. Il primo anno di tassazione di gruppo
sarà dunque più breve, per allinearsi poi a partire dal 1°gennaio
successivo a quello delle altre società controllate. Il documento di
prassi amministrativa ha sancito la legittimità di una riorganizzazione
di gruppo finalizzata all'accesso al regime del consolidato fiscale.
Con la stessa risoluzione l'Agenzia ha validato la facoltà per la
holding neocostituita di consolidare con effetto immediato una società
controllata. 	
  	


Permute a catena con prelievo ordinario 	
Autore:  Angelo Busani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  24 	
Anche la permuta 'a catena' deve essere tassata, ai fini dell'imposta
di registro, come una permuta 'ordinaria', vale a dire pagando l'imposta
di maggiore entità tra quelle astrattamente applicabili ai
trasferimenti di cui la permuta si 'compone'. Lo decide la Commissione
tributaria provinciale di Pesano nella sentenza 236/1/2018 dello scorso
28 marzo. Esemplificando, la permuta 'ordinaria' è quella che si ha nel
caso in cui Tizio trasferisce a Caio il bene Alfa e Caio,
reciprocamente, trasferisce a Tizio il bene Beta. Se al trasferimento
da Tizio a Caio è astrattamente applicabile l'imposta di registro di 12
e al trasferimento da Caio a Tizio è astrattamente applicabile l'imposta
di registro di 16, il contratto di permuta si registra pagando 16.
Questo, in dipendenza dall'art. 21, comma 2, della legge di registro
(Dpr 131/1986). 	
  	


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