[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 23/5/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Mer 23 Maggio 2018 10:16:26 CEST


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23 Maggio 2018
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Notizie di Interesse
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Altolà di Bruxelles sui vincoli di bilancio 	
Autore:  Ivo Caizzi 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  9 	
Francia e Germania richiamano l'Italia sul rispetto dei vincoli Ue di
bilancio. Le bozze di severe 'raccomandazioni' tecniche indirizzate a
Roma per il mancato contenimento del maxi debito e del deficit
strutturale, che la Commissione europea intende concordare oggi, sono
state fatte trapelare da euro burocrati in sintonia con commissari del
Nord impegnati a farle appesantire per scoraggiare l'attuazione delle
promesse elettorali di Lega e Movimento 5 Stelle. Il caso Italia non è
ancora nell'agenda dell'Eurogruppo di domani e nell'Ecofin di venerdì,
a Bruxelles, dove si recherà il ministro uscente Pier Carlo Padoan. Ma
fonti interne hanno confermato che 'le regole Ue valgono anche per
l'Italia' e che richieste di sfondamenti non rientrerebbero nei
previsti margini di flessibilità già utilizzati ampiamente. Il
vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha
sollecitato una politica di bilancio responsabile, rafforzando i
richiami del collega finlandese Jyrki Katainen. 	
  	


Sanzioni ad assetto variabile 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  34 	
La Commissione tributaria regionale della Lombardia, con la sentenza n.
2129/7/2018, ha affermato che il giudice tributario può disapplicare le
sanzioni doganali di legge quando queste appaiono sproporzionate
rispetto alla gravità della violazione commessa, e ricalcolarle. Non
occorre un intervento legislativo, né una pronuncia di
incostituzionalità: in linea con il diritto comunitario, il giudice
nazionale deve sterilizzare la disposizione eventualmente ritenuta
incompatibile con quella europea. Il caso analizzato dai giudici
tributari d'appello riguardava due società di trasporti e logistica,
raggiunte da una contestazione dell'Agenzia delle dogane a seguito
della revisione a posteriori di una dichiarazione di importazione. 	
  	


Appello, notifica da rinnovare 	
Autore:  Benito Fuoco e Nicola Fuoco 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  34 	
Con l'ordinanza n. 12427/2018, depositata lo scorso 21 maggio, la Corte
di cassazione ha affermato che la notifica effettuata presso la sede
del concessionario alla riscossione anziché presso il procuratore
domiciliata rio è nulla. In tal caso il giudice d'appello deve ordinare
la rinnovazione della notifica. Il caso analizzato riguardava una
comunicazione di iscrizione ipotecaria annullata dalla Ctr della
Campania; il concessionario alla riscossione impugnava la sentenza, a
suo dire errata, e, rivolgendosi in cassazione eccepiva che la notifica
dell'appello era avvenuta presso la sede di Equitalia anziché presso il
procuratore domiciliatario. 	
  	


Web tax, via alla consultazione 	
Autore:  Matteo Rizzi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  36 	
Web tax europea. Lo scorso 16 maggio il Mef ha avviato una
consultazione sulla proposta della Commissione Ue presentata lo scorso
21 marzo per garantire un'equa tassazione dell'economia digitale. La
consultazione consentirà, fino al 22 giugno, di esprimere pareri e
osservazioni sulla proposta della Commissione. Tale proposta è composta
da due misure: una temporanea e una di lunga durata. Quella temporanea
prevede una tassazione del 3% del fatturato europeo di tutte le
multinazionali con entrate totali annue a livello mondiale di almeno
750 milioni di euro e entrate nell'Unione europea per almeno 50 milioni
di euro. La proposta a lungo termine, invece, dovrà delineare i
principi della stabile organizzazione digitale che consentirà di
tassare i profitti delle operazioni compiute senza una presenza fisica.
Il progetto sanziona le aziende che rispettano almeno 7 milioni di euro
di entrate annuali in uno Stato membro, oltre 100mila utenti all'anno,
oppure 3mila contratti di business per servizi digitali in un anno. 	
  	


Cessione eco-bonus con paletti 	
Autore:  Fabrizio G. Poggiani 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  37 	
E' dedicata alla cessione del credito d'imposta per gli interventi di
efficienza energetica la circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 11/E
del 18 maggio scorso. Il documento di prassi amministrativa
ridimensiona lo scambio della detrazione limitandolo a una sola
eventuale cessione successiva a quella eseguita dal contribuente
titolare del diritto. E' stata la legge di Bilancio 2018 a disporre che
le detrazioni spettanti per gli interventi di riqualificazione
energetica degli edifici possono essere cedute da tutti i contribuenti.
Sul punto la Ragioneria generale ha precisato che la cedibilità
illimitata dei crediti d'imposta potrebbe determinare, di fatto,
l'assimilazione di detti bonus agli strumenti finanziari negoziabili,
con rischio di riclassificazione e impatto negativo sulle casse
erariali. Alla luce di ciò l'Agenzia ha previsto che la cessione deve
intendersi limitata a una sola eventuale cessione successiva a quella
originaria. (Ved. Anche Il Sole 24 Ore: 'Ecobonus, il mercato si
allargherà' - pag. 18) 	
  	


Cartella esattoriale nulla senza l'avviso bonario 	
Autore:  Federico Marrucci 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  37 	
E' nulla la cartella esattoriale se in giudizio non si produce l'avviso
bonario. A stabilirlo la Ctp di Lucca con la sentenza n. 153/2018. Per
i giudici tributari di primo grado è illegittima la cartella
esattoriale notificata dalle Entrate - Riscossione per carenza di
motivazione per relationem, laddove questa non versi agli atti l'avviso
bonario, di cui il contribuente ne lamenta la mancata comunicazione. I
giudici lucchesi hanno accolto il ricorso rilevando la fondatezza di
tutte le doglianze rimarcate dal contribuente. In assenza della firma
digitale - dicono i giudici - la notifica della mera copia per immagine
su supporto informatico determina un vizio insanabile della notifica,
da ritenersi inesistente e non nulla. 	
  	


Delibera di bilancio, impugnazione rigida 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  37 	
Con l'ordinanza n. 12583 di ieri la Corte di cassazione ha affermato
che la causa con la quale il socio impugna la delibera di approvazione
del bilancio societario non può essere devoluta agli arbitri neppure in
virtù della clausola compromissoria prevista dallo statuto. I giudici
del Palazzaccio hanno accolto il ricorso della parte che ha fatto
valere l'invalidità della clausola. Per la Corte, le norme dirette a
garantire la chiarezza e la precisione del bilancio di esercizio sono
inderogabili in quanto la loro violazione determina una reazione
dell'ordinamento a prescindere dalla condotta delle parti e rende
illecita, e quindi nulla, la delibera di approvazione. 	
  	


Welfare aziendale ingabbiato 	
Autore:  Claudio Della Monica 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  38 	
Welfare aziendale sempre meno libero e volontario e sempre più
ingabbiato in contratti, accordi e regolamenti, pena la limitazione
all'integrale deducibilità delle spese sostenute. Ma con un distinguo.
L'art. 51 Tuir, secondo comma, lett. f) consente il riconoscimento
delle opere e dei servizi per finalità di educazione, istruzione,
ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto da parte del datore
di lavoro volontariamente o, in alternativa, in conformità a
disposizioni di contratto, accordo o regolamento aziendale. La misura
si applica anche ai benefit disciplinati dalle lettere fbis), fter) e
fquater). L'Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 5/E ha limitato
la deducibilità delle spese che il datore di lavoro decide di sostenere
volontariamente ai benefit indicati alle lettere fbis), fter) e
fquater), equiparandoli a quelli della lettera f). Per i benefit
indicati alle lettere fbis) e fter) la legge consente il rimborso da
parte del datore delle spese sostenute dal dipendente per i servizi
debitamente documentati. 	
  	


La prova dal fisco 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  39 	
I ricavi in nero nella società a ristretta base azionaria fanno
presumere un maggior reddito distribuito ai soci. Non così i costi
ritenuti indeducibili dall'ufficio: in questo caso l'amministrazione
finanziaria non può applicare alcun automatismo, ma deve provare che i
fondi connessi alle fatture fittizie siano stati materialmente erogati
ai soci. Ad affermare questo principio è stata la Ctp di Reggio Emilia
con la sentenza n. 63/2/18, depositata lo scorso 11 maggio. I giudici
hanno bocciato un accertamento spiccato dall'Agenzia delle Entrate a
carico di due soci di una Srl, che detenevano rispettivamente quote
pari all'80% e al 20%. 	
  	


Soci qualificati, rebus dividendi 	
Autore:  Giorgio Gavelli 	
Fonte:  II Sole 24 Ore  pag:  17 	
La legge di Bilancio 2018 ha introdotto nuove disposizioni con lo scopo
di assimilare il trattamento dei soci (persone fisiche) qualificati e
non, prevedendo in entrambi i casi l'applicazione della ritenuta secca
al 26%. E' stata tuttavia inserita una disposizione transitoria con
l'intento di prevedere una decorrenza della stretta diluita nel tempo.
Alle distribuzioni di utili derivanti da partecipazioni qualificate in
società ed enti soggetti Ires formatesi con utili prodotti fino
all'esercizio in corso al 31 dicembre 2017, deliberate dal 1°gennaio
2018 al 31 dicembre 2022, continuano ad applicarsi le regole
previgenti. Nella stragrande maggioranza dei casi il socio qualificato
è penalizzato dal nuovo regime anche per il fatto che la ritenuta alla
fonte non permette di sfruttare deduzioni e detrazioni per abbattere
l'imponibile. Ma deliberare subito la distribuzione delle riserve per
poi procedere successivamente alla distribuzione effettiva potrebbe
avere effetti negativi. In primis perché la delibera ridurrebbe
drasticamente il patrimonio netto, con effetti negativi su rating e
rapporti bancari. 	
  	


Tax free shopping con visto digitale 	
Autore:  Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  18 	
Con la determinazione diramata ieri l'agenzia delle Dogane, di concerto
con le Entrate, ha definito le modalità tecniche e operative per
l'attuazione dell'obbligo di emissione di fattura elettronica per il
tax free shopping dal 1°settembre 2018. Il documento fissa anche le
regole sia per il rilascio del visto digitale sia per l'interoperabilità
con il Sistema di interscambio per la trasmissione dei dati delle
fatture. Le fatture tax free possono essere presentate in Dogana per
l'apposizione del visto entro il terzo mese successivo alla data di
acquisto. Le fatture cartacee potranno essere vistate sino al 30
novembre 2018 con la precedente versione di Otello in caso di uscita
dagli aeroporti di Malpensa e Fiumicino oppure con le modalità
cartacee, mediante apposizione del timbro 'conalbi'. Ma dal prossimo
1°dicembre tali procedure non saranno più accettate perché dal 30
settembre 2018 il cedente è obbligato a trasmettere a Otello 2.0 il
messaggio contenente i dati della fattura per il tax free shopping al
momento dell'emissione. 	
  	


Creare gruppi non è mai elusione 	
Autore:  Primo Ceppellini e Roberto Lugano 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  19 	
Con la risoluzione n. 40/E/2018 l'Agenzia delle Entrate approva il
conferimento di partecipazioni per creare un gruppo societario con lo
scopo di ottimizzare la gestione societaria. La struttura che ne deriva
possiede i requisiti per l'adozione del consolidato fiscale nazionale.
L'Amministrazione finanziaria chiarisce che la holding ha la
possibilità di adottare il regime di consolidato e che non ci sono
ragioni elusive nella riorganizzazione della struttura societaria. 'La
configurazione di un abuso - aggiunge la risoluzione - sarebbe esclusa
dalla circostanza che l'operazione riorganizzativa è motivata da valide
ragioni economiche. La suddetta riorganizzazione, infatti, è
finalizzata a razionalizzare la struttura concentrando la proprietà
della società in capo alla holding, con conseguente ottenimento di
evidenti benefici'. 	
  	


Sono deducibili le perdite da derivati accumulate in anni 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  19 	
Con la sentenza n. 367/01/2017 la Ctr dell'Emilia Romagna ha affermato
che sono deducibili le perdite generate da contratti derivati su valuta
estera anche se accumulate negli anni per i continui rinnovi dei
contratti stessi, nella speranza che la situazione valutaria
migliorasse. Una società, esercente la vendita alla grande
distribuzione di prodotti, importava con pagamenti in dollari materie
prime da Paesi extra-Ue. Per coprire il rischio di cambio euro/dollaro
la società utilizzava contratti derivati stipulati con un primario
istituto di credito. L'Ufficio delle Entrate considerava tali costi
'speculativi' e non di 'copertura'. L'atto impositivo, tuttavia, veniva
annullato dalla Ctp. L'Ufficio ricorreva in appello ma la Ctr ha
confermato l'annullamento della rettifica. 	
  	


Maggior corrispettivo a presunzione ampia 	
Autore:  Giovambattista Palumbo 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  38 	
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 9513 del 18 aprile 2018, ha
stabilito che l'esistenza di un maggior corrispettivo non è presumibile
soltanto sulla base del valore dichiarato, accertato o definito ai fini
dell'imposta di registro. L'illegittimità di tale criterio discende
dallo ius superveniens di cui al Dlgs 147/15, che è norma da ritenersi
applicabile anche ai giudizi in corso, atteso l'intento interpretativo,
con effetti retroattivi. Peraltro, dicono i giudici, se pure è vero che
il mero riferimento all'interpretazione da attribuire a norme
precedenti non attribuisce, per ciò solo, ad una norma carattere
interpretativo, tuttavia lo stesso riferimento testimonia l'intento del
legislatore di attribuire ad essa il carattere retroattivo; intento che
nella specie trova ulteriore conferma nel fatto che solo per le
previsioni in esame non si prevede espressamente che si applicano a
decorrere dal periodo di imposta in corso alla data di entrata in
vigore del decreto. 	
  	


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