[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 21/5/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Lun 21 Maggio 2018 12:31:46 CEST
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21 Maggio 2018
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Notizie di Interesse
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Liti fiscali, il digitale convince
Autore: Roberto Miliacca
Fonte: Italia Oggi pag: 7
Pur essendo ancora facoltativo aumenta il numero dei contribuenti che
fanno ricorso al contenzioso tributario online. Secondo i dati del Mef
su 157.904 ricorsi presentati alle commissioni tributarie provinciali e
regionali italiane, il 12,85% di questi sono stati depositati in
modalità telematica. Sensibilmente maggiore è invece il numero delle
controdeduzioni inviate online da contribuenti e professionisti,
effetto anche della modalità di costituzione in giudizio dell'Agenzia
delle entrate e delle altre amministrazioni pubbliche che oramai
avviene esclusivamente in via informatica: dai 97.788 atti di
controdeduzione depositati, il 33,11% di questi, a livello nazionale è
su supporto telematico, con punte del 76% in Valle d'Aosta. Le regioni
con l'informatizzazione più avanzata sono Lazio seguita da Friuli ed
Emilia-Romagna. Fanalino di coda Umbria e Molise.
Beni strumentali ristrutturati, detrazione Iva a maglie larghe
Autore: Franco Ricca
Fonte: Italia Oggi pag: 8
Le Sezioni unite della Corte di cassazione, con la sentenza n.
11533/2018, affermano che è detraibile l'Iva sulle spese di
ristrutturazione del fabbricato strumentale all'esercizio dell'attività,
anche se l'immobile appartiene a terzi ed è detenuto in base a un
contratto di locazione; la detrazione, inoltre, spetta anche se il
fabbricato è classificato in catasto come abitativo. Ai fini della
detrazione dell'Iva l'inerenza deve essere valutata in termini
puramente economici, dovendosi riconoscere il diritto in merito alle
spese 'a monte' che concorrono alla determinazione del prezzo delle
operazioni imponibili 'a valle'. La Cassazione ha statuito che il
diritto alla detrazione Iva per lavori di ristrutturazione o
manutenzione deve essere riconosciuto anche in ipotesi di immobili di
proprietà di terzi, purché sia presente un nesso di strumentalità con
l'attività d'impresa o professionale, anche se quest'ultima sia
parziale o di prospettiva. E ciò pur se - per cause estranee al
contribuente - la predetta attività non abbia poi potuto concretamente
esercitarsi.
Aree pertinenziali intassabili
Autore: Sergio Trovato
Fonte: Italia Oggi pag: 10
La Commissione tributaria regionale di Firenze, con la sentenza n. 704
dello scorso 10 aprile, ha stabilito che le aree pertinenziali di un
fabbricato non possono essere assoggettate autonomamente al pagamento
dell'Ici, così pure dell'Imu e della Tasi, neppure durante la sua
utilizzazione edificatoria. L'imposta è dovuta solo sul fabbricato, al
quale l'area è asservita, prima, durante e dopo l'intervento edilizio.
La pronuncia dei giudici d'appello contrasta, infatti, con quanto
statuito dal Dlgs 504/1992 secondo cui è soggetta a imposizione fiscale
l'area utilizzata a fini edificatori, ancorché la stessa non sia
qualificata edificabile dagli strumenti urbanistici. L'uso
edificatorio, finalizzato a realizzare un ampliamento del fabbricato
esistente, porta a escludere che all'area possa essere riconosciuta una
natura pertinenziale.
Imposta pubblicità, aumenti ko
Autore: Matteo Barbero
Fonte: Italia Oggi pag: 11
Il Dipartimento delle Finanze, con la risoluzione n. 2/2018, ha
considerato illegittimi gli aumenti dell'imposta sulla pubblicità
approvati dai Comuni dopo il 26 giugno 2012. Per imprese, artigiani e
commercianti si apre la possibilità di chiedere i rimborsi per le somme
pagate in eccesso dal 2013 al 2018 ma la strada da percorrere non è
agevole. I contribuenti interessati possono presentare l'istanza entro
cinque anni. Tale termine decorre dal giorno del versamento, ovvero da
quello in cui è stato accertato il diritto alla restituzione. Dalla
presentazione dell'istanza di rimborso gli enti impositori dovrebbero
dare seguito entro 180 giorni, ma il condizionale è d'obbligo in quanto
i sindaci sembrano intenzionati a resistere e chiedono un intervento
finanziario dello Stato. In caso di diniego espresso del rimborso, è
necessario presentare ricorso al giudice tributario entro 60 giorni.
Se, invece, il diniego fosse tacito, è possibile impugnare il silenzio
rifiuto dopo 90 giorni e fino alla maturazione del termine decennale di
prescrizione del diritto.
Bonus, quadro RU obbligatorio
Autore: Bruno Pagamici
Fonte: Italia Oggi pag: 12
La mancata compilazione del quadro RU di Unico determina il
disconoscimento del credito d'imposta. Poiché il legislatore subordina
la concessione di un beneficio fiscale a una precisa manifestazione di
volontà del contribuente da compiersi nella dichiarazione attraverso la
compilazione di un modulo predisposto dall'Erario, tale dichiarazione
assume il valore di atto negoziale e, come tale, irretrattabile anche
in caso di errore. E' quanto stabilito dalla Corte di cassazione con
l'ordinanza n. 10029 del 24 aprile 2018. Gli 'ermellini' hanno respinto
il ricorso di una Srl a cui l'ufficio delle Entrate aveva disconosciuto
il beneficio fiscale per la ricerca scientifica. Ciò, a causa della
mancata compilazione del quadro RU del modello Unico 2003.
R&S al test riorganizzazione
Autore: Bruno Pagamici
Fonte: Italia Oggi pag: 13
Con la circolare n. 10/E dello scorso 16 maggio l'Agenzia delle Entrate
specifica le modalità per usufruire del credito d'imposta per
investimenti in ricerca e sviluppo in caso di operazioni straordinarie.
Il documento di prassi amministrativa analizza, dunque, in maniera
organica i riflessi prodotti dalla riorganizzazione aziendale al bonus
disciplinato dal dl 145/2013. La circolare chiarisce, ad esempio, che
nella trasformazione societaria il diritto al credito per i periodi
ante e post operazione si perfeziona e può essere quantificato solo
alla chiusura del primo periodo di imposta successivo alla
trasformazione stessa. In caso di fusione nel corso del periodo
agevolato, il soggetto avente causa 'eredita' la media del soggetto
dante causa e non i singoli costi, mentre, nella fusione retrodatata i
costi sostenuti dal dante causa rilevano in capo all'avente causa, il
quale deve sommare alla propria media storica di riferimento quella del
soggetto incorporato o fuso. In caso di comportamenti difformi dalle
istruzioni impartite, il contribuente ha la possibilità di
regolarizzare la propria posizione senza applicazione di sanzioni
stante l'incertezza interpretativa della norma.
Il diritto di superficie è ricavo
Autore: Francesco Campanari e Lorenzo Tosoni
Fonte: Italia Oggi pag: 14
L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 37/E/2018, fornisce i
chiarimenti su aspetti contabili e fiscali del diritto di superficie.
Nel caso analizzato una Spa Oic adopter chiede delucidazioni sul
trattamento applicabile ai fini Ires ai componenti di reddito derivanti
dalla costituzione di un diritto di superficie a tempo determinato su
un terreno di proprietà. In particolare, il contratto sottoscritto
prevede il pagamento del canone annuo in rate trimestrali anticipate.
Dal punto di vista contabile il diritto di superficie a tempo
determinato è considerato ricavo e non plusvalenza e va contabilizzato
a bilancio, per competenza economica, in base alla sua maturazione
contrattuale. In base al principio di derivazione rafforzata il
corrispettivo concorrerà alla formazione del reddito d'impresa man mano
che verrà imputato a bilancio. Il chiarimento interessa coloro che
redigono il bilancio in conformità alle disposizioni del codice civile
ad eccezione delle micro imprese.
Deposito bilanci, è countdown Le istruzioni alla redazione
Autore: Giovanni Valcarenghi e Raffaele Pellino
Fonte: Italia Oggi pag: 21
Entro 30 giorni dall'approvazione il bilancio, con i relativi allegati,
va depositato al Registro delle imprese. Dunque, ai fini del deposito è
necessario fare riferimento ai tempi di approvazione del bilancio
d'esercizio. Se una società di capitali ha approvato il bilancio chiuso
al 31 dicembre 2017 entro lo scorso 30 aprile, la stessa, entro il
prossimo 30 maggio è tenuta a depositare il bilancio in formato Xbrl
unitamente ai relativi allegati e al verbale di approvazione
dell'assemblea. Il bilancio va elaborato in formato Xbrl nel rispetto
della relativa 'tassonomia', la cui ultima versione '2017-07-06', in
vigore da gennaio 2018 per gli esercizi chiusi dal 31/12/2017, va
utilizzata obbligatoriamente per le istanze di deposito presentate dal
1°marzo 2018. Fino a tale data erano accettati i bilanci predisposti
con la tassonomia precedente ('2016-11-14'). Anche con la nuota
tassonomia, il bilancio in forma ordinaria deve essere composto da
stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa e rendiconto
finanziario; gli altri documenti allegati vanno prodotti nel formato
PDF/A.
Imprese, i conti della 'doppia' flat tax
Autore: Marco Mobili e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 2
La dual tax sulle imprese tratteggiata nel contratto di governo targato
Lega - Movimento 5 Stelle, punta a ridurre sensibilmente l'aliquota
fiscale su società e imprese. L'ipotesi è quella di 'uniformare' il
prelievo a quello su famiglie e società, con una tassazione al 15% e al
20%. In questo modo l'Italia entrerebbe nella gara delle aliquote a
livello comunitario battagliando con Irlanda e altri Paesi dell'Est
europeo nell'ottica di guadagnare una maggiore attrattività e
competitività nell'ambito dell'Unione. Anche se in Italia va comunque
aggiunta l'Irap. Il cammino della dual tax sulle imprese è tutto da
scrivere; molto dipenderà dalle scelte che saranno fatte per finanziare
il taglio fiscale. Non è detto che la misura si tramuti sempre in un
maggior vantaggio fiscale. Costi deducibili e agevolazioni le incognite
maggiori. Il taglio delle aliquote dipenderà dalle coperture che
l'intervento sulle tax expenditures garantirà.
Azienda ceduta senza aggravio Irap
Autore: Giulio Andreani e Gianfranco Ferranti
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 17
Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dal trasferimento di azienda
non concorrono alla formazione della base imponibile Irap. Va tuttavia
chiarita la sorte degli altri componenti realizzati in conseguenza di
tale operazione, quali gli indennizzi e gli oneri straordinari e
soprattutto i costi accessori. Dopo l'eliminazione dell'area
straordinaria dal conto economico va fatta luce sul trattamento degli
oneri per consulenze, stime e contratti. Da un lato è possibile
sostenere che essi dovrebbero concorrere alla formazione della base
imponibile in quanto non derivano dai trasferimenti, ma li precedono.
Tali oneri, tuttavia, sono funzionalmente connessi al trasferimento di
aziende e quindi correlati ai componenti straordinari che ne derivano,
con la conseguenza che dovrebbero essere attratti al medesimo regime ai
fini del tributo regionale. Dovrebbero essere, quindi, indeducibili,
tranne che nel caso in cui tale trasferimento non si realizzi.
Gli utili 2016 accantonati cercano spazio in Redditi
Autore: Giorgio Gavelli
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 18
Gli utili 2016 troveranno spazio nel nuovo rigo del prospetto contenuto
nel quadro RS del modello Redditi SC 2018, ma con diverse incognite
legate alla compilazione. Il 'Prospetto del capitale e delle riserve'
deve essere utilizzato con lo scopo di monitorare la struttura del
patrimonio netto, così come riclassificato agli effetti fiscali, per la
corretta applicazione delle norme riguardanti il trattamento, sia in
capo ai partecipanti, sia in capo alla società o ente, della
distribuzione o dell'utilizzo per altre finalità del capitale e delle
riserve. Ciò trova conferma all'art. 2, comma 5, del decreto del 26
maggio 2017 in base al quale l'ammontare complessivo delle riserve
formate con utili prodotti dalla società e i decrementi di tale
ammontare conseguenti a delibere di distribuzione, sono indicati nel
quadro RS del modello Redditi SC 2018. Da chiarire la sorte delle somme
non transitate tra le riserve.
Sconti Imu senza denuncia: la mappa delle eccezioni
Autore: Luigi Lovecchio
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 19
Nella disciplina dell'Imu la presentazione della dichiarazione non ha,
di regola, valenza costitutiva ai fini dell'applicazione di
agevolazioni o esenzioni. Ci sono, però, le eccezioni. Non sempre,
infatti, le esenzioni sono svincolate dalla dichiarazione. Naturalmente
le eccezioni devono essere espressamente previste. Se le condizioni di
spettanza sono già note al Comune l'eventuale omissione dichiarativa
non fa venir meno l'agevolazione. Per le esenzioni in favore degli enti
non commerciali l'agevolazione si applica anche in assenza di
dichiarazione ma sussiste l'obbligo di denuncia. La dichiarazione è
obbligatoria, ma non è condizione di applicabilità dell'agevolazione,
anche per il comodato gratuito a parenti in linea retta di grado non
successivo al primo, per gli edifici di interesse storico-artistico e
per le locazioni a canone concordato. Per gli immobili inagibili o
inabitabili la riduzione a metà dell'imposta spetta a patto che tale
condizione sia stata dichiarata al Comune con perizia di parte.
Due anni dalla voluntary per richiedere l'euroritenuta
Autore: Marco Nessi e Roberto Torelli
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 20
Con la sentenza 1341/2/17 depositata lo scorso 6 novembre la
Commissione tributaria provinciale di Genova ha affermato che chi ha
aderito alla voluntary disclosure ha diritto al rimborso
dell'euroritenuta e il termine di decadenza per presentare l'istanza di
rimborso decorre dalla data di presentazione della domanda di
voluntary. Secondo i giudici tributari di primo grado l'istanza del
contribuente non poteva considerarsi tardiva in quanto non era
possibile applicare l'articolo 38 del Dpr 602/73, poiché questa
disposizione si riferisce ai soli versamenti che sono effettuati nei
confronti dello Stato italiano. La domanda di voluntary era datata 13
dicembre 2015, mentre l'istanza di rimborso 17 gennaio 2017.
Quest'ultima doveva considerarsi tempestiva e giustificava la richiesta
di restituzione del tributo che va formulata entro due anni dalla
voluntary.
L'intimazione sugli interessi deve indicare tassi e decorrenze
Autore: Stefano Mazzocchi
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 20
Se manca l'atto impositivo, l'intimazione di pagamento dev'essere
motivata in modo congruo, sufficiente ed intellegibile. A ribadire
questo principio è la Ctp di Vicenza con la sentenza 688/03/17. I
giudici veneti hanno affermato che nell'ipotesi in cui l'intimazione di
pagamento non indichi il tasso e la decorrenza, il contribuente non è
posto nella condizione di verificare la correttezza del calcolo degli
interessi operato dall'amministrazione finanziaria sulla base della
somma dovuta. In particolare, per quanto attiene agli interessi, la
sola indicazione degli importi, senza alcuna specifica dei conteggi che
hanno dato luogo a quegli importi, 'viola il fondamentale diritto di
difesa del contribuente, in quanto gli pone a carico, indebitamente,
difficili operazioni interpretative di numerazioni'.
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