[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 11/5/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Ven 11 Maggio 2018 09:32:49 CEST
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11 Maggio 2018
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Notizie di Interesse
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Flat tax M5S-Lega con 2 aliquote
Autore: Manuela Perrone e Gianni Trovati
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 2
Dopo l'intensa giornata di ieri proseguono i lavori e i contatti tra
Lega e Movimento cinque Stelle per delineare il programma di governo.
Riforma delle pensioni, rilancio del reddito di cittadinanza, nuove
regole sul conflitto d'interesse (per ora concentrate su mafia e
criminalità) dovrebbero entrare nel 'contratto di governo'. Allo studio
anche una nuova versione di flat tax. Oggi al tavolo di confronto si
parlerà di tax exependitures e mini-bot ma anche di immigrazione e
tagli ai costi della politica. Quanto al deficit per finanziare le
misure di spesa i 'grillini' si mostrano più 'rigoristi' rispetto alla
Lega. La nuova flat tax potrebbe essere caratterizzata da una doppia
aliquota con deduzioni modulate su quattro scaglioni. L'aliquota al 15%
sarebbe confermata per i redditi famigliari fino a 80mila euro, sopra
salirebbe al 20%. Ancora da definire il capitolo del fisco sulle
imprese. Convergenza quasi piena, invece, sul tema pensioni. Entrambe
le parti concordano nel superare la riforma Fornero con l'introduzione
della 'quota 100'.
Manovra che cresce oltre i 30 miliardi Disaccordo sul deficit
Autore: Marco Rogari
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 2
Prosegue serrato il confronto tra M5S e Lega per definire il contratto
di governo. I conti della prossima manovra supereranno i 30 miliardi di
euro con lo stop alle clausole Iva che da sole richiedono 12,5
miliardi, il superamento della legge Fornero, l'avvio del reddito di
cittadinanza e il ricorso alla flat tax. I massicci tagli di spesa e il
deciso ridimensionamento degli sconti fiscali a cui pensano i grillini
e i leghisti da soli non garantiscono la dote necessaria a sostenere la
prossima legge di Bilancio. Nelle intenzioni di Salvini e Di Maio la
spending review dovrà essere rafforzata almeno di 5-10 miliardi di
euro. Ma i due partiti puntano soprattutto a intervenire sulle tax
expenditures con un'operazione vicina ai 10miliardi. In ogni caso la
dote non basterà. Inevitabile sarà azionare la leva del deficit. Ma su
questo punto le posizioni sono distanti. Oggi se ne parlerà. La Lega è
propensa ad avvicinarsi al tetto del 3% (senza sfondarlo), i grillini
sarebbero più in linea con i vincoli Ue.
Tensioni in Borsa, sale lo spread
Autore: Vito Lops
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 5
L'ipotesi di un governo Lega - Movimento cinque Stelle non entusiasma
gli investitori. Piazza Affari, ieri, è stata l'unica Borsa in Europa a
chiudere col segno meno (-0,96%). Il mercato obbligazionario ha
mostrato segnali di nervosismo. Sempre ieri lo spread tra BTp e Bund a
10 anni ha superato quota 140 punti, 20 punti in più di una settimana
fa, quando si parlava di ritorno alle urne o di governo
neutrale/tecnico. Il rendimento dei BTp ha chiuso all'1,94%, sette
punti base in più rispetto alla vigilia e una ventina in più dai valori
di inizio mese. Mentre il tasso del trentennale ha risuperato quota 3%
per la prima volta da marzo. Solo lunedì si conosceranno i nuovi
sviluppi politici; è probabile che la volatilità resti sostenuta nel
breve periodo tanto sul mercato dei titoli di stato italiani quanto sul
listino milanese. Va però detto che dai mercati non stanno arrivando
segnali di panico o di evidente preoccupazione.
Patent box valorizzato nell'integrativa
Autore: Luca Miele e Giulia Monteduro
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Patent box. Nel 2018 si stanno raggiungendo con l'Agenzia delle Entrate
numerosi accordi, soprattutto per il 2015, di ruling. Le intese
definiscono metodi e criteri di calcolo del contributo economico alla
produzione del reddito d'impresa con riferimento al periodo di
presentazione dell'istanza e ai quattro successivi. Sono diverse le
opzioni a disposizioni delle imprese per il recupero delle deduzioni
pregresse. In primo luogo il beneficio può essere recuperato nella
dichiarazione dei redditi relativa al 2018 se il ruling è definito nel
2018. Se l'accordo si è invece chiuso negli ultimi mesi del 2017, le
deduzioni pregresse possono essere recuperate nella dichiarazione
relativa al 2017. Un'alternativa è la presentazione di dichiarazioni
integrative. La presentazione nel 2018 della dichiarazione integrativa
relativa al 2015 comporta l'applicazione della norma in base alla quale
il credito o il maggior credito evidenziato nella dichiarazione
medesima può essere utilizzato in compensazione solo dei versamenti di
debiti maturati a partire dal periodo di imposta successivo a quello di
presentazione della dichiarazione integrativa.
Maxibonus, rettifiche in cinque anni
Autore: Luca Gaiani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
La rettifica alle deduzioni delle quote di iperammortamento si ferma al
quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione
relativa all'anno di interconnessione. E' l'importante conseguenza che
potrebbe derivare dal principio sui termini per la contestazione delle
quote di ammortamento sancito dalla Corte di cassazione con la sentenza
9993/2018. Per i giudici del Palazzaccio i termini di decadenza vanno
riferiti, nel caso di accertamento riguardante costi ripartiti su più
anni e quote di ammortamento, non più a ogni singolo esercizio in cui
avviene la deduzione, ma a quello in cui il costo che viene
disconosciuto è stato originariamente iscritto in bilancio. La
pronuncia potrebbe avere importanti ricadute sulle azioni degli Uffici
in quanto a volte vengono notificati accertamenti per il recupero di
quote di ammortamento, che traggono origine da un rilievo riguardante
il costo sostenuto e contabilizzato in anni non più accertabili.
E-fattura verso la Pa più complessa
Autore: Benedetto Santacroce e Rosario Farina
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
La semplificazione del processo di fatturazione elettronica
obbligatoria al momento riguarda solamente i rapporti tra privati e non
quella emessa nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Per queste
restano valide le disposizioni di cui al dm 3 aprile 2013 n. 55. In
attesa di un'armonizzazione tra questa disciplina e il provvedimento
delle Entrate del 30 aprile scorso, è importante evidenziare le
differenze oggi esistenti che comportano diverse modalità di gestione
del ciclo attivo da parte dell'impresa. Nella fatturazione verso la Pa
vengono mantenute, a differenza dei privati, le 'notifiche d'esito
committente'. Relativamente all'indirizzamento, la trasmissione della
fattura elettronica verso la Pa è vincolata dalla presenza del codice
identificativo univoco dell'ufficio destinatario della fattura
riportato nell'indice delle pubbliche amministrazioni, mentre per i
privati la trasmissione è possibile anche in assenza del codice
destinatario.
Cartelle, l'interesse di mora cala al 3,01% dal 15 maggio
Autore: Salvina Morina e Tonino Morina
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Dal prossimo 15 maggio scendono gli interessi di mora per chi versa in
ritardo le cartelle di pagamento. La misura del 3,50% viene infatti
ridotta al 3,01%. Lo ha deciso un provvedimento di ieri del direttore
dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Gli interessi di
mora sono dovuti da chi paga in ritardo le somme chieste con le
cartelle di pagamento. Decorsi inutilmente 60 giorni dalla notifica
della cartella, sulle somme iscritte a ruolo si applicano, a partire
dalla data della notifica della cartella e fino alla data del
pagamento, gli interessi di mora al tasso annualmente determinato. In
materia di interessi non è stata mai fissata una misura unica per i
versamenti e per i rimborsi. Nonostante i vari annunci, si è ancora in
attesa di un allineamento per evitare che gli interessi applicati dal
Fisco su quanto gli è dovuto siano più alti di quelli riconosciuti al
contribuente in caso di rimborso. Oggi se il contribuente deve avere un
rimborso, l'interesse riconosciuto dal fisco è del 2% annuo, mentre è
doppio se paga dopo la scadenza. (Ved. anche Italia Oggi: 'Interessi di
mora meno cari' - pag. 28)
Accise e tasse evase portano il riciclaggio fino al 12% del Pil
Autore: M.Mo.
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 21
Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha partecipato, ieri, ad
Ostia, al convegno della Guardia di Finanza sull'attuazione della IV
direttiva antiriciclaggio. Il riciclaggio è articolato e diffuso ha
detto il ministro. Va contrastato come e più dell'evasione fiscale. Il
75% deriva dall'evasione di imposte e accise. Ciò testimonia che la
lotta all'evasione e quella al riciclaggio sono due facce della stessa
medaglia. Particolare attenzione merita il diffondersi dell'economia
digitale: 'La tecnologia altera i comportamenti, crea nuovi mondi,
opportunità e problemi, come le criptovalute'. Per contrastare questi
fenomeni strettamente connessi occorre dunque 'fare sistema' Nella
lotta a evasione e riciclaggio'le sfide continuano ad essere globali'.
E l'arma in più è lo scambio di informazioni. Per il comandante
generale Giorgio Toschi il recepimento della IV direttiva ha consentito
di intervenire su specifici fattori di vulnerabilità del settore
antiriciclaggio come la moneta elettronica, la valuta virtuale, il
money transfer e gli operatori del gioco. (Ved. Anche Italia Oggi:
'Flussi di contanti monitorati' - pag. 25)
Dall'energia alle start up scambio di informazioni tra Fiamme gialle e
Mise
Autore: Ivan Cimmarusti
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 21
E' dedicata all'attività di controllo la circolare 0135244/2018 della
Guardia di finanza. Il documento attua il protocollo siglato lo scorso
3 marzo tra i ministri Calenda e Padoan col comandante generale Toschi.
Nuove regole e nuove competenze per implementare lo scambio informativo
e facilitare gli accertamenti dei nuclei speciali della Guardia di
finanza, deputati al monitoraggio di diversi fenomeni di illeciti
amministrativi e penali. Lo scambio è su 16 ambiti di collaborazione,
divisi per tre aree tematiche: imprese, energia e comunicazione. Per
questo lo scambio di informazioni riguarderà anche la vigilanza sulle
cooperative e società fiduciarie e di revisione, l'esportazione di
beni, la tenuta del registro delle imprese e il riconoscimento di
titoli esteri per lo svolgimento di attività commerciali e artigianali,
ma anche i concorsi a premi e le associazioni dei consumatori iscritte
nell'elenco ministeriale. (Ved. Anche Italia Oggi: 'Aiuti alle imprese
alert fiscali' - pag. 30)
Nel primo trimestre 2018 partite Iva in calo del 2%
Autore: -
Fonte: Italia Oggi pag: 28
Sono quasi 180mila le partite Iva aperte nei primi tre mesi del 2018.
Rispetto allo stesso periodo del 2017 si registra un calo dell'1,8%. A
renderlo noto il Mef che ha pubblicato i dati relativi all'Osservatorio
sulle partite Iva. Le nuove aperture poste in essere dalle persone
fisiche sono il 72,7% del totale; quelle delle società di capitali il
22%; il restante 4,6% è appannaggio delle società di persone. Rispetto
al primo trimestre del 2017 aumentano gli avviamenti per le società di
capitali (+3,6%) mentre diminuiscono quelli delle persone fisiche
(-2,6%). Il calo si fa più marcato per le società di persone (-11%). In
merito alla ripartizione territoriale, il 44,3% delle nuove aperture è
localizzato al Nord, il 21,7% al Centro e il 34% al Sud e Isole. Gli
avviamenti più rilevanti sono stati registrati in Abruzzo (+12,7%),
nella Provincia Autonoma di Bolzano (+5,6%) e in Lombardia (+2,4%). In
calo sensibile le aperture di Basilicata, Calabria e Sardegna.
L'omesso versamento ridotto
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 29
L'imprenditore che chiede un mutuo per far fronte alla grave crisi
finanziaria non può essere condannato per omesso versamento di
contributi e ritenute. Ad affermarlo la Corte di cassazione con la
sentenza n. 20725 dello scorso 10 maggio. I giudici con l'ermellino
hanno accolto il ricorso di un manager che era stato condannato alla
reclusione dalla Corte d'appello di Bologna. Nel 2008 l'imprenditore
aveva dovuto scegliere se pagare i dipendenti o i contributi. Aveva
optato per i primi. Immediatamente era scattata l'indagine e la
condanna penale disposta dal Tribunale di Piacenza e confermata dai
giudici d'appello. Ora i giudici di legittimità hanno ribaltato il
verdetto.
Revisione, controlli di qualità proporzionati all'incarico
Autore: Andrea Bongi
Fonte: Italia Oggi pag: 29
I controlli di qualità devono essere necessariamente appropriati e
proporzionati all'incarico di revisione legale. Le dimensioni e la
complessità della società sottoposta a revisione contabile devono avere
un peso specifico nella valutazione del lavoro svolto dal revisore da
parte delle competenti autorità. Un tale modus operandi nel controllo
di qualità dei revisori è quanto richiede il comma 13 dell'art. 20 del
Dlgs 39/2010 secondo il quale: i controlli della qualità sono
appropriati e proporzionati alla portata e alla complessità
dell'attività svolta dal revisore legale o dalla società di revisione
legale oggetto di controllo. Se tale disposizione normativa non sarà
correttamente posta al centro delle attività di verifica sull'operato
dei revisori legali, l'intero sistema della revisione legale dei conti
annuali e consolidati del nostro paese, potrebbe essere messo a
rischio.
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