[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 10/5/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Gio 10 Maggio 2018 10:12:49 CEST


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10 Maggio 2018
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Notizie di Interesse
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La crescita rallenta, rischio di una manovra-bis 	
Autore:  Mario Sensini 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  31 	
Le tensioni sul commercio internazionale potrebbero rallentare la
crescita dell'economia che già va in questa direzione. Il problema è
rappresentato dal rischio dazi imposti dall'amministrazione americana.
Quest'anno la crescita nostrana potrebbe perdere 0,3 punti di Pil.
Secondo l'Istat l'export potrebbe scendere dell'1,1% mentre le
importazioni dello 0,3%. Bankitalia e Ufficio Parlamentare di Bilancio
ritengono verosimile un raffreddamento della crescita, con l'Upb che
non esclude il rischio di una manovra correttiva in corso d'anno.
L'Ufficio di bilancio ha già corretto al ribasso le previsioni di
crescita del Pil fatte a marzo, portandole per quest'anno a +1,4%. I
rischi per l'Upb interessano anche i conti pubblici. Quest'anno il
governo stima che l'aggiustamento strutturale sarà di 0,1 punti di Pil
ma la Ue è scettica. Probabile la richiesta di Bruxelles di un
aggiustamento dei conti per 3-5 miliardi. Per Bankitalia è necessario
continuare a stimolare l'economia senza smontare la riforma delle
pensioni e proseguire con il calo del debito. (Ved. anche Il Sole 24
Ore: 'Bankitalia: sul debito rischio mercati' - pag. 4) 	
  	


Riscossione, 30 miliardi in tre anni 	
Autore:  Marco Mobili e Giovanni Parente 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Dalla lotta all'evasione l'Agenzia delle Entrate-Riscossione intende
incassare 30 miliardi di euro in tre anni. Nella cifra sono compresi
gli incassi derivanti dalla definizione agevolata. Servizi, riscossione
ed efficienza sono le tre aree strategiche individuate nel piano
operativo delle Entrate. Nella prima si punta ad incentivare l'uso
della tecnologia e dei servizi digitali. La seconda area è quella della
riscossione fissa. Gli incassi da ruolo che quest'anno dovrebbero
sfiorare gli 11 miliardi di euro, dovranno essere accompagnati da un
miglioramento sensibile dei tempi di risposta ai debitori. Si punta a
ridurre i 30 giorni canonici. L'obiettivo è quello di contenere i tempi
in soli 5 giorni per le dilazioni sotto i 60mila euro. Inoltre, il 50%
delle cartelle esattoriali dovrà essere notificato entro 90 giorni
dalla data di elaborazione dell'atto di recupero. L'area servizi dovrà
lavorare al potenziamento della notifica tramite Pec, peraltro già
obbligatoria per i titolari di partita Iva. Massima attenzione sui
costi della riscossione: per ogni cento euro riscossi il costo dovrà
essere inferiore al 12%. 	
  	


Adesione revocabile entro il 15 maggio 	
Autore:  Luigi Lovecchio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Rottamazione-bis. La scadenza del 15 maggio non interessa solo coloro
che vogliono aderire alla definizione agevolata ma anche chi ha già
presentato l'istanza e intende correggerla. Non esiste un modulo per
comunicare la revoca di una domanda già presentata, basta una Pec
contenente gli estremi del modello trasmesso e la volontà di annullare
la scelta di aderire al condono. L'interessato potrà, parimenti,
sostituire o integrare la domanda presentata. L'Agenzia delle
Entrate-Riscossioni ha chiarito che scaduto il termine del 15 maggio
non sarà più possibile apportare correzioni al modello; questo, anche
con riferimento al numero delle rate. Nel modulo DA 2000/17 è riportato
che in caso di omessa indicazione del numero delle rate della
rottamazione da parte del debitore l'intero importo sarà dovuto in una
unica soluzione. 	
  	


Termini ridotti sui crediti inesistenti in dichiarazione 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  23 	
Si riducono i tempi per gli accertamenti in caso di crediti non
spettanti o inesistenti indicati in dichiarazione. E' quanto emerge
dalla risoluzione n. 36/E/2018 dell'Agenzia delle Entrate. Il documento
di prassi amministrativa individua la corretta sanzione applicabile per
l'ipotesi di recupero di un credito inesistente, già oggetto di
specifico avviso di accertamento. La circolare indica due tipologie di
credito inesistente da cui scaturiscono tempi di decadenza e di
tipologia di atti impositivi: derivante da 'eccedenze di imposta', che
transitano in dichiarazione, per il quale è necessaria la notifica di
un avviso di accertamento entro gli ordinari termini di decadenza;
derivante da 'agevolazioni', per il quale occorre l'atto di recupero,
che può beneficiare degli 8 anni. Il primo transita in dichiarazione e
pertanto è verosimile che si possa classificare inesistente se
discendente da imponibili presumibilmente falsi. Il secondo transita
nel quadro RU della dichiarazione ma rappresenta un valore indicato dal
contribuente. Solo al primo si applicherebbero, secondo la risoluzione,
gli ordinari termini di decadenza. Solo se il credito sfugge ai
controlli automatizzati il periodo di decadenza è lungo e le sanzioni
sono più gravi. 	
  	


Carburante agricolo con e-fattura 	
Autore:  Alessandro Caputo e Gian Paolo Tosoni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  24 	
Anche le cessioni di carburante agricolo sono soggette alla fattura
elettronica a partire dal 1°luglio 2018. I trattori agricoli non sono
iscritti al Pra ma all'Uma, ma comunque viaggiano per strada e quindi
vi rientrano. Le imprese agricole, quindi, a partire da luglio
riceveranno la e-fattura per i carburanti acquistati. Essi potranno
chiedere alle Entrate il 'codice destinatario' da comunicare al
fornitore. Tuttavia, ove l'acquirente non ne sia in possesso il
fornitore imputerà il predetto codice in sette zeri e trasmetterà la
fattura via Pec. L'obbligo della fattura elettronica interessa anche
gli agenti di commercio per i quali è consigliabile il contratto di
netting in cui l'acquirente possiede una carta elettronica da usare per
il rifornimento, con appoggio sul proprio c/c. 	
  	


Nuovi 'Isa' a tappe forzate: saranno 14 per i professionisti 	
Autore:  Marco Mobili e Giovanni Parente 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  24 	
La marcia verso gli Isa (indicatori sintetici di affidabilità fiscale)
procede rapida, nonostante il debutto sia stato posticipato al 2019
dall'ultima manovra di Bilancio. L'intento è quello di elaborare delle
bozze stabili di modelli su cui avere i commenti finali delle categorie
interessate, da rilasciare in via definitiva all'inizio del prossimo
anno. L'obiettivo è quello di completare il percorso di semplificazione
rispetto agli attuali studi di settore. Al momento quelli validati
dagli esperti sono 174. Secondo una nota diffusa ieri dai tributaristi
dell'Int al termine della riunione in Sose, 'gli Isa che
rappresenteranno tutte le attività economiche saranno 83 derivanti dai
130 studi di settore, di cui 14 del macro-comparto professionale'. Sui
professionisti l'attenzione sarà focalizzata sui rapporti di lavoro
presenti all'interno degli studi. 	
  	


Precompilata, modifiche complesse 	
Autore:  G.Par. 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  24 	
Dallo scorso 7 maggio è possibile correggere la precompilata
modificando le voci di spesa del quadro E relativo agli oneri
detraibili o deducibili. L'Associazione nazionale commercialisti
segnala le difficoltà di accesso alla nuova modalità di compilazione
assistita del modello 730. Le difficoltà riguardano in particolare
l'accesso e l'acquisizione delle modifiche da parte del sistema.
Proprio perché si tratta di una nuova opportunità occorre fare
attenzione ad alcune 'specifiche' di funzionamento. Ad esempio, nel
caso si vada ad inserire o modificare una voce relativa a un familiare
a carico, bisogna sempre tornare sulla pagina dichiarante per dare il
via libera all'inserimento. Inoltre il sistema considera già eventuali
tetti massimi di spesa ammessi in detrazione o deduzione e per questo
il dato inserito potrebbe non essere poi riportato qualora ecceda tali
soglie. 	
  	


Società di comodo, sprint a maggio 	
Autore:  Luca Gaiani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  25 	
Società di comodo. L'invio delle istanze per uscire dal regime di non
operatività deve essere effettuato entro il 31 ottobre ma è necessario
attivare subito il procedimento. Dopo la chiusura dei bilanci 2017 le
società sono chiamate a verificare i presupposti di applicazione della
normativa. Si considerano di comodo le società non operative e quelle
in perdita sistematica. Chi rientra nel regime è chiamato a verificare
le vie di uscita. Si è esonerati se nel 2017 sussistevano cause di
esclusione legale. E' necessario poi stabilire le eventuali situazioni
di disapplicazione automatica. Se nessuna delle esimenti trova
applicazione, si passa a stabilire le possibilità di disapplicazione.
In presenza di oggettive situazioni che hanno impedito il conseguimento
dei ricavi negli importi minimi, la società può interpellare il fisco.
L'interpello è comunque facoltativo, la società può disapplicare
autonomamente la norma dandone comunicazione nel modello Redditi 2018.
Le situazioni che consentono l'esonero devono essere oggettive e
dimostrabili. Lo ha ribadito la Cassazione in recenti pronunce. 	
  	


Pubblicità e insegne, verso lo stop del Mef agli aumenti comunali 	
Autore:  Gianni Trovati 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  27 	
Buone notizie in arrivo per i commercianti sul fronte fiscale. Il
Dipartimento delle Finanze sta lavorando a una risoluzione che
metterebbe fine alla lunga battaglia tra i sindaci e le imprese
commercianti sulla validità dei vecchi aumenti dell'imposta di
pubblicità. Il testo stabilisce che gli aumenti, taciti o espliciti,
introdotti dopo il 26 giugno 2012, non sono validi. Un problema per i
bilanci comunali. Le prime stime parlano di mancati introiti per 3-400
milioni di euro. Inoltre i funzionari dovrebbero disporre i rimborsi ma
senza una delibera di annullamento degli aumenti non sarebbero
legittimati a restituire nulla. Di qui l'esigenza di una risoluzione
del Mef che se sarà confermata cancellerà in autotutela le
maggiorazioni. 	
  	


Svizzera, segnalati 82 ruling 	
Autore:  Matteo Rizzi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  27 	
Dopo l'entrata in vigore della Convenzione sulla mutua assistenza
amministrativa in materia fiscale, l'amministrazione fiscale elvetica
ha inviato i primi dati a 41 paesi, tra cui l'Italia. Le informazioni
riguardano gli accordi fiscali preliminari conclusi dal paese. Come
ricorda la stessa amministrazione federale delle contribuzioni (Afc) lo
scambio spontaneo delle informazioni è entrato in vigore il 1°gennaio
2017. In totale, l'Afc ha trasmesso complessivamente 82 comunicazioni a
41 paesi. I ruling oggetto di comunicazione sono gli accordi fiscali
preliminari ancora validi il 1°gennaio 2018. Questi accordi possono
riguardare più giurisdizioni allo stesso tempo e quindi essere
comunicati a più di una amministrazione finanziaria contemporaneamente.
La convenzione si sviluppa nell'ambito del progetto per la lotta contro
l'erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili (Beps).
La carica dei 101 paesi alleati dell'Agenzia 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  27 	
Sono 101 i Paesi che entro settembre 2018 invieranno all'Agenzia delle
Entrate i dati relativi a conti correnti e investimenti detenuti da
contribuenti italiani presso gli intermediari finanziari dei rispettivi
stati. L'elenco è stato aggiornato dal decreto Mef 26 aprile 2018,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 dello scorso 7 maggio. Il
decreto modifica l'allegato D del dm 28 dicembre 2015 che definisce la
lista dei paesi collaborativi dal punto di vista dello scambio
automatico di informazioni. Da 92 giurisdizioni siamo passati a 101.
Tra le new entry figurano Albania, Bahamas, Emirati Arabi Uniti,
Bahrain, Kuwait, Turchia, Nigeria, Quatar e Azerbaijan. 	
  	


Per le partecipazioni attualizzazione irrilevante 	
Autore:  Andrea Fradeani 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
Partecipazioni, attualizzazione irrilevante. Per il fisco conta solo il
corrispettivo contrattualmente pattuito. Gli effetti
dell'attualizzazione non rilevano fiscalmente nel caso delle
partecipazioni: il costo riconosciuto per il loro acquisto, così come
il prezzo che rileva dalla loro vendita corrisponde al corrispettivo
contrattualmente pattuito; non trova riconoscimento fiscale, inoltre,
l'onere o il provento finanziario rilevato in contabilità e la sua
ripartizione nel tempo. E' questo il punto chiave della norma di
comportamento n. 203 emanata ieri dall'Associazione italiana dottori
commercialisti ed esperti contabili. Le imprese che applicano i
principi contabili nazionali sono tenute ad applicare le disposizioni
in tema di costo ammortizzato con riferimento, per quanto qui
d'interesse, ai crediti e debiti. Tale criterio di valutazione prevede
la necessità di considerare il fattore temporale ossia di attualizzare
quando il tasso d'interesse desumibile dalle condizioni contrattuali è
significativamente differente da quello di mercato. 	
  	


Le informative utili in giudizio 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  30 	
La Cassazione penale, con la sentenza n. 20421/2018, dà il via libera
all'utilizzo di comunicazioni spontanee delle polizie giudiziarie
estere alle autorità fiscali italiane anche in assenza di rogatorie. I
dati rappresentano secondo i giudici 'espressione di naturale
collaborazione istituzionale nei settori di specifica competenza tra
singole amministrazioni, senza che vi sia alcun limite ufficiale
all'utilizzazione della stessa'. Il caso sottoposto all'attenzione
degli ermellini riguardava un imprenditore lombardo condannato a otto
mesi di reclusione per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante
l'uso di fatture per operazioni inesistenti. I documenti contestati
erano stati emessi da due società inglesi e riguardavano i lavori di
progettazione di un prodotto e la realizzazione di un video
pubblicitario per la tv. (Ved. Anche Il Sole 24 Ore: 'Ok agli atti
esteri anche senza rogatoria' - pag. 24) 	
  	


L'accertamento induttivo deve valutare anche i costi 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  30 	
L'accertamento induttivo deve considerare i ricavi ma anche i costi
sostenuti dall'impresa. Questo, anche se l'azienda non ha presentato la
dichiarazione dei redditi. Ad affermarlo la sezione tributaria della
Corte di cassazione con la sentenza n 11043/2018, depositata ieri.
Qualora non sia possibile accertare gli oneri, questi devono essere
determinati in via presuntiva, applicando 'il principio di continuità
dei valori di bilancio, per cui le rimanenze finali di un anno
costituiscono esistenze iniziali dell'esercizio successivo e le
reciproche variazioni concorrono a formare il reddito'. 	
  	


Transfer pricing semplificato 	
Autore:  Angelo Carlo Colombo e Vincenzo Cristiano 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  31 	
E' in arrivo il decreto ministeriale che contiene le nuove regole sui
prezzi di trasferimento. Lo schema di decreto è stato discusso nel
corso del convegno allestito presso la sede del Mef al quale hanno
partecipato rappresentanti dell'Amministrazione finanziaria e operatori
del settore. La documentazione predisposta ai fini del transfer pricing
sarà considerata idonea in tutte quelle circostanze in cui fornisca
agli organi di controllo i dati e gli elementi necessari a un'analisi
dei prezzi di trasferimento praticati, a prescindere dalla circostanza
che il metodo per determinarli o la selezione dei comparabili adottati
siano diversi da quelli individuati dall'Amministrazione finanziaria.
Analogamente, la documentazione si considererà idonea anche in presenza
di omissioni o inesattezze parziali che non compromettono, però,
l'attività di controllo. 	
  	


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