[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 28/3/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Mer 28 Mar 2018 10:10:29 CEST
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28 Marzo 2018
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Notizie di Interesse
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Nel Def soltanto i numeri La partita deficit con la Ue
Autore: Mario Sensini
Fonte: Corriere della Sera pag: 28
Lega e M5S cercano un'intesa sul Def che il governo Gentiloni
consegnerà la prossima settimana al Parlamento. Al momento sembra
difficile immaginare che i due partiti possano votare un'unica
Risoluzione, l'atto con il quale il Parlamento accompagnerà il Def,
prima tappa del processo che porterà alla legge di Bilancio in autunno.
Ma un avvicinamento sui temi c'è. Salvini non chiude sul reddito di
cittadinanza e prefigura una revisione non immediata della riforma
previdenziale. Il Def del governo uscente non conterrà opzioni
politiche, ma ribadirà gli obiettivi di bilancio già fissati, con il
deficit 2019 all'1,6%, grazie all'aumento dell'Iva che però tutti
vogliono scongiurare. M5S e Lega proveranno comunque a ipotecare la
politica di bilancio del nuovo esecutivo impegnandolo su obiettivi
comuni. Uno di questi è la spinta espansionistica all'economia,
attraverso investimenti che portino più crescita. (Ved. anche Il Sole
24 Ore: 'Conti pubblici, pressing Ue su M5S-Lega' - pag. 8)
'Italia, sui conti scelte responsabili'
Autore: Ivo Caizzi
Fonte: Corriere della Sera pag: 29
Il futuro esecutivo italiano dovrà impegnarsi rapidamente ed
efficacemente nella riduzione del maxi debito pubblico e nelle riforme
strutturali in grado di rilanciare un adeguato livello di competitività
nazionale. Ad affermarlo il commissario della Ue per gli Affari
economici e monetari, Pierre Moscovici. Il governo uscente starebbe
lavorando ad un Def solo tecnico, privo degli obiettivi di debito
pubblico e deficit, lasciati a chi subentrerà. Def che sarà presentato
il mese prossimo a Bruxelles. Lega e M5S vorrebbero invece inserire le
loro proposte. La Commissione europea preferisce la via della prudenza
ed evitare polemiche. Il principale problema della finanza pubblica
resta il debito attestato sopra il 130% del Pil e il rispetto delle
regole comunitarie non può essere messo in discussione. Moscovici ha
esortato a trovare un equilibrio tra rispetto della sovranità nazionale
e rispetto delle regole Ue del Patto di stabilità.
Tariffe tlc a 28 giorni, compagnie pronte ai ritocchi dopo lo stop ai
rimborsi
Autore: Alessandra Puato
Fonte: Corriere della Sera pag: 29
Bollette a 28 giorni. Mentre da un lato le compagnie telefoniche si
stanno adeguando alla tariffazione mensile richiesta dalla legge,
dall'altro stanno programmando l'aumento delle tariffe a venire. Su
loro richiesta viene congelata, almeno per ora, la possibilità dei
rimborsi sotto forma di giorni gratis di abbonamento, possibile rimedio
per chi per quasi un anno ha dovuto pagare bollette ogni 28 giorni
anziché ogni mese. Il Tar del Lazio ha sospeso la discussione sui
rimborsi in forma di giorni da sottrarre alle prossime bollette,
rimandando la questione all'11 aprile. Inoltre stando alle notizie
riportate dall'Ansa le compagnie telefoniche stanno preparando aumenti
diversi. Resta però la data del 31 ottobre quando il Tar del Lazio
dovrà pronunciarsi sui rimborsi che spettano ai consumatori che hanno
cambiato operatore dopo il 23 giugno 2017.
Sequestri GdF oltre i 7 miliardi
Autore: Marco Mobili e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 17
Contrasto alle frodi e all'evasione fiscale. La Guardia di Finanza
punta sulle misure cautelari. In dieci anni - ha detto il comandante
generale Giorgio Toschi - l'estensione del sequestro preventivo in
forma equivalente anche ai delitti tributari, ha consentito di
sottoporre a sequestro, su provvedimento della magistratura, beni
mobili e immobili, azioni, quote societarie e disponibilità finanziarie
per un valore che supera i 7 miliardi di euro. Con la circolare 1/2018
si è fornito ai reparti del corpo una guida completa per orientarli
sugli interventi più mirati, puntando sulla complementarietà con le
Entrate. Il filo conduttore principale è rappresentato dalla ricerca
della compliance e soprattutto dal dialogo continuo tra tutte le
componenti dell'Amministrazione finanziaria e i contribuenti. Il
direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini punta sull'adempimento
spontaneo. Vanno evitate le azioni repressive indiscriminate. Approccio
condiviso dai commercialisti che chiedono di definire e disciplinare i
rapporti tra Fisco e contribuenti. (Ved. anche Italia Oggi: 'Gli atti
della Gdf senza segreti' - pag. 30)
La privacy 'perde' le sanzioni penali
Autore: Antonello Cherchi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 17
Privacy. Il decreto legislativo che armonizza la normativa nazionale a
quella europea perde le sanzioni penali ora contenute nel codice della
riservatezza. Dunque, dal 25 maggio, quando le regole Ue diventeranno
efficaci sarà abrogata la parte penale. Restano le sanzioni penali per
le fattispecie minori, come le false dichiarazioni e notificazioni al
Garante, mentre sparisce l'articolo 167 relativo al trattamento
illecito dei dati. Perdita 'compensata' da un sensibile inasprimento
delle sanzioni amministrative voluto dal regolamento e giustificata
dalla frequente prescrizione che colpisce gli illeciti penali. A favore
ha giocato anche la sentenza Grande Stevens della Corte europea dei
diritti dell'uomo che ha escluso il penale in presenza di una sanzione
amministrativa pesante. Ragionamento che tuttavia non convince il
garante europeo, Giovanni Buttarelli che ieri si è detto profondamente
deluso dal 'colpo di spugna'. Ma la cancellazione non è definitiva
perché l'iter si concluderà proprio a ridosso della scadenza del 25
maggio.
Ace con doppia penalizzazione
Autore: Giorgio Gavelli
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 18
Le società di capitali stanno lavorando per chiudere correttamente i
bilanci dello scorso esercizio. Alcuni dubbi riguardano il calcolo
dell'Ace. Nel determinare tale agevolazione, le società devono fare i
conti con la pesante riduzione contenuta nel dl 50/2017 al coefficiente
di remunerazione dell'incremento netto patrimoniale che dal 4,75% del
2016 è sceso all'1,6% del 2017 e poi all'1,5% per i periodi successivi.
Nella maggior parte dei casi, anche in presenza di un incremento del
capitale proprio nel 2017, la detassazione corrispondente si sta
rivelando assai inferiore a quella pregressa, effetto solo in parte
controbilanciato dalla riduzione di aliquota dal 27,5% al 24%.
Ipotizzando una base Ace di 500mila euro, infatti, l'imponibile
sottratto a Ires nel 2016 è stato pari a 23.750 euro, che scendono a
soli 8mila euro per il 2017 e a 7.500 euro dal 2018. Per mantenere
invariata l'agevolazione 2016, la società dovrebbe aver incrementato il
capitale proprio di oltre 984mila euro nel 2017, aggiungendovi altri
100mila euro nel 2018.
Quadro RW alla prova dell'antiriciclaggio
Autore: Renzo Parisotto
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 18
Le istruzioni per la compilazione del quadro RW per il 2017 non
contengono sostanziali novità rispetto all'anno precedente fatto salvo
il rimando per i cosiddetti titolari effettivi alle nuove previsioni
contenute nell'art. 1, comma 2, lettera pp) e nel successivo art. 20
del Dlgs 21 novembre 2007 n. 231 come introdotte dal Dlgs 25 maggio
2017 n. 90. Nella prima norma sono fornite le definizioni di titolare
effettivo quale persona fisica nel cui interesse 'in ultima istanza' è
istaurato il rapporto continuativo mentre nella seconda sono fornite
definizioni di titolarità effettiva in caso di clienti diversi dalle
persone fisiche. Il medesimo Dlgs 231/07 rivisto dal Dlgs 90/2017
contiene ora una definizione di valuta virtuale - art. 1 comma 2
lettera qq) - che viene anche citata nell'art. 1 del Dl 167/90 da cui
derivano obblighi di monitoraggio a carico degli intermediari.
Spesometro, piccole fatture cumulate
Autore: Alessandro Caputo e Gian Paolo Tosoni
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Restano pochi giorni per la trasmissione dello spesometro relativo al
secondo semestre 2017. La scadenza è prevista per il 6 aprile. Entro lo
stesso termine è possibile anche trasmettere lo spesometro del primo
semestre 2017, senza applicazione di sanzioni, per la correzione di
dati errati. La riapertura dei termini per lo spesometro corretto del
primo semestre non dovrebbe applicarsi in caso di omessa trasmissione
di quello originario. La novità più rilevante riguarda le fatture di
importo inferiore a 300 euro (Iva compresa) registrate cumulativamente.
Queste fatture ora possono essere comunicate in forma riepilogativa.
Nello spesometro relativo al primo semestre 2017 questa semplificazione
non era prevista. I soggetti interessati possono ora presentare la
comunicazione dei dati anche del primo semestre comprendendo anche i
documenti riepilogativi. Il Dl 148/2017 ha semplificato i dati da
trasmettere e ha unificato i termini e la misura delle sanzioni anche
per i contribuenti che hanno optato per la trasmissione 'volontaria'
dei dati delle fatture.
Soci di Srl, no al recesso per giusta causa
Autore: Angelo Busani e Elisabetta Smaniotto
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Il Tribunale di Catanzaro, con la sentenza del 21 novembre 2017, ha
deciso che il socio di una Srl non può esercitare il diritto di recesso
per giusta causa, dal momento che non può essere estesa alla società a
responsabilità limitata la regola in tema di recesso per giusta causa
recata, in materia di società di persone, dall'articolo 2285, comma 2,
del Codice civile. La decisione dei giudici calabresi si fonda sull'idea
che la 'complessiva disciplina' dettata dal legislatore della riforma
del diritto societario ha costruito con riferimento alla Srl 'un
apparato normativo tendenzialmente chiuso ed autonomo' rispetto a
quello delle società di persone e delle società per azioni. La
disciplina specifica del recesso dalla Srl risulta infatti ben definita
nell'art. 2473 c.c., 'sia per quanto riguarda le cause legittimanti che
le modalità di liquidazione della quota del socio receduto', cosicché
non è possibile applicare analogicamente la normativa dettata per altri
tipi societari.
Sequestri limitati
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 32
Per procedere al sequestro dei beni è necessario provare il ruolo nella
frode. La Corte di cassazione, con la sentenza n. 14046 del 27 marzo
2018, annulla il sequestro sui beni della moglie del presunto evasore
fiscale in assenza della prova di un ruolo attivo nella frode. Prova
che può arrivare anche dalle intercettazioni. E' irrilevante che la
moglie sia la titolare della cartiera usata per non pagare le imposte.
I giudici del Palazzaccio hanno rigettato il ricorso presentato dalla
Procura di Udine. Il caso riguardava un uomo che avvalendosi di una
ditta intestata alla partner, aveva esportato all'estero della merce
evadendo le imposte con una complessa operazione di frode fiscale.
Dalle intercettazioni era emerso che la compagna era del tutto estranea
ai fatti e agli illeciti posti in essere dall'evasore.
Cartelle prescritte in 5 anni
Autore: Federico Marrucci
Fonte: Italia Oggi pag: 32
In assenza di sentenza definitiva di condanna si prescrivono in 5 anni
le cartelle esattoriali tributarie. Ad affermarlo la Ctr Toscana con la
sentenza n. 2224/2017. Nel caso analizzato un contribuente presentava
ricorso conto l'intimazione di pagamento dell'Agenzia della riscossione
inviato nel 2015 con cui richiedeva ben 300mila euro a titolo di Iva e
Irpef proveniente dalle cartelle esattoriali notificate nel biennio
2007-2008. La difesa faceva leva sul vizio di notifica delle cartelle e
sull'intervenuta prescrizione quinquennale del credito. La Ctp
respingeva il ricorso. I colleghi di appello accoglievano, invece, le
argomentazioni dell'appellante, ritenendo giuridicamente inesistenti le
notifiche per mancata prova di invio e ricezione della lettera
informativa al contribuente.
Le scelte imprenditoriali sono insindacabili
Autore: Debora Alberici
Fonte: Italia Oggi pag: 32
Le scelte imprenditoriali sono insindacabili. Neppure se inopportune
perché mancanti di un'adeguata programmazione economico-finanziaria.
Dunque, l'amministratore di una società non può essere condannato a
risarcire i danni per la gestione 'discutibile' di una impresa condotta
in fallimento. L'insindacabilità viene tuttavia meno qualora emerga
l'assenza totale di diligenza nell'apprezzare preventivamente i margini
di rischio della condotta. A sancirlo la Cassazione con la sentenza n.
7545 del 27 marzo 2018. Accolto il ricorso presentato dall'imprenditore
contro la decisione con la quale i giudici di merito lo avevano
condannato a risarcire il fallimento per i pregiudizi arrecati ai
creditori.
Detrazione Iva: vale l'arrivo
Autore: Fabrizio G. Poggiani e Francesco Zuech
Fonte: Italia Oggi pag: 33
Detrazione Iva. Per l'Associazione nazionale commercialisti e Confimi
Industria esiste un dies a quo 'teorico' e un dies a quo 'effettivo'.
Il c.d. 'criterio d'arrivo' doveva costituire una soluzione per la
gestione delle fatture di fine anno, ma è stato interpretato come una
complicazione per le fatture di tutto il resto dell'anno. L'Agenzia
delle Entrate, con la circolare n. 1/E/2018, ha dichiarato salvi i
comportamenti di chi fino al 16 gennaio 2018 aveva retro-imputato le
fatture 2017 ricevute nei primi giorni del 2018, lasciando intendere
che il criterio della data di arrivo travolga anche le fatture che
arrivano i primi giorni del mese successivo, con la conseguenza di aver
fatto sorgere l'obbligo di documentare la data di arrivo e di
determinare lo slittamento di un mese della possibilità di detrarre
l'Iva. Il documento di prassi amministrativa più che innovare sul dies
a quo, (ri)espande il termine ultimo della detrazione (dies ad quem)
anche per le fatture arrivate nei primi giorni dell'anno successivo.
Con la sospensione l'attività è abusiva
Autore: Gabriele Ventura
Fonte: Italia Oggi pag: 35
Se il commercialista è sospeso non può esercitare l'attività altrimenti
commette il reato di esercizio abusivo della professione e rischia la
reclusione fino a sei mesi o una multa da 103 a 516 euro. A chiarirlo è
il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti
contabili nel pronto ordini 24/2018 in risposta ad un quesito formulato
dall'Ordine di La Spezia. In un altro pronto ordini, il 32/2018, il
Cndcec conferma, invece, la sussistenza dell'incompatibilità del
contratto a tempo determinato da dipendente pubblico con l'esercizio
della professione, se il tempo parziale è superiore al 50% del rapporto
di lavoro a tempo pieno. Dunque, il reato di esercizio abusivo della
professione si configura anche quando il professionista, regolarmente
iscritto all'albo, si trovi nell'impossibilità di esercitare la
professione in quanto colpito da provvedimento disciplinare di
sospensione.
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