[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 11/6/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Lun 11 Giu 2018 09:59:58 CEST
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11 Giugno 2018
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Notizie di Interesse
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La nuova mappa dell'evasione: i consumi battono i redditi del 14%
Autore: Cristiano Dell'Oste e Giovanni Parenti
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 3
I dati dicono che in Italia c'è chi continua a spendere più di quanto
guadagna. O, meglio, più di quanto dichiara al fisco. Anche nel 2017,
ogni 100 euro denunciati dalle persone fisiche al netto delle imposte,
l'Istat ha rilevato una spesa delle famiglie di 114,4 euro. Il tutto
per un divario che in valore assoluto è pari a 98,7 miliardi. La parte
più consistente di questi consumi 'non giustificati' arriva dalla
Lombardia, seguita dal Lazio. In termini percentuali, tuttavia, il
divario maggiore si rileva nel Sud e nelle Isole con in testa la
Campania seguita da Sardegna e Puglia. Lo scarto tra comuni e reddito
imponibile non è una prova sicura di evasione fiscale, ma certo un
indicatore di rischio. E un fattore da tenere da conto dopo le parole
del premier Conte che ha annunciato un inasprimento delle sanzioni
amministrative penali contro i grandi evasori. L'entità dei consumi 'non
giustificati' lascia intravedere una massa di redditi non dichiarati
che potrebbero costituire nuova base imponibile per la Dual tax.
Maxi-sanzioni con violazioni ripetute
Autore: Laura Ambrosi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 3
Per contrastare l'evasione il Presidente del Consiglio pensa di
inasprire il sistema sanzionatorio fiscale e penale tributario. Il
recente decreto legislativo 158/2015 ha rivisto il sistema repressivo,
ma per le violazioni non penali, quelle che interessano la gran parte
dei contribuenti, la portata delle modifiche non è stata ancora
percepita in quanto, per il favor rei, le misure peggiorative trovano
applicazione solo per le violazioni commesse successivamente e si
tratta di periodi di imposta che, nella maggior parte dei casi, non
sono stati oggetto di accertamento. Una volta pienamente operativo,
l'attuale regime è particolarmente severo. La violazione più
frequentemente contestata è la dichiarazione infedele che ha una
sanzione dal 905 al 180% dell'imposta non dichiarata. Tuttavia è stata
introdotta l'applicazione obbligatoria della recidiva infratriennale
che in materia fiscale si verifica frequentemente. Così la sanzione è
aumentata fino alla metà nei confronti di chi, nei tre anni precedenti,
sia incorso in altra violazione della stessa indole non definita.
E-fattura, la frontiera dei big data
Autore: Valeria Uva
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 8
Con la fattura elettronica i professionisti fiscali hanno la
possibilità di entrare nell'era dei big data. Avranno a disposizione
una mole di informazioni che se utilizzate al meglio potrebbero
rivelarsi preziose: oltre alla politica dei prezzi e degli sconti
praticati o ricevuti dai propri clienti, potranno produrre report sulle
vendite, sugli articoli più gettonati o le scorte di magazzino. Dati
che se ben utilizzati consentiranno di fornire ai clienti nuovi servizi
in tema di controllo di gestione e auditing, ad esempio, in tempo reale
e non più a scadenze mensili o trimestrali. In breve tempo il lavoro
diminuirà ma i professionisti potranno tornare a fare i consulenti. I
nuovi big data potrebbero segnalare, ad esempio, prezzi di vendita o di
acquisto non allineati con il mercato, documentare il merito creditizio
o aiutare l'elaborazione di business plan. Mancano meno di 20 giorni
all'avvio della fatturazione elettronica per carburanti e
subappaltatori della Pa. Il 1°gennaio 2019 sarà la volta di tutti gli
altri. Il Cndcec ha messa a punto un documento per assistere le imprese
in contabilità semplificata.
Bilancio contestato dal Fisco: l'avviso può arrivare subito
Autore: Giulio Andreani e Gianfranco Ferranti
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 18
Il Fisco può contestare il bilancio redatto dall'impresa effettuando
'automaticamente' una rettifica del reddito imponibile dichiarato,
senza dover impugnare la contabilità davanti al giudice ordinario.
L'art. 83 del Tuir stabilisce che il reddito d'impresa dei soggetti in
contabilità ordinaria è determinato apportando all'utile o alla perdita
risultante dal conto economico le variazioni in aumento o in
diminuzione stabilite dal Tuir. Per i soggetti diversi dalle micro
imprese il principio di derivazione è stato 'rafforzato' stabilendo la
prevalenza dei criteri di qualificazione, classificazione e imputazione
temporale previsti dai principi contabili su quelli fiscali. L'ufficio
delle Entrate è tenuto a verificare l'osservanza da parte delle
imprese, oltre che delle norme fiscali, anche delle regole dettate dai
principi contabili. La violazione degli standard contabili si traduce,
infatti, nella violazione di una precisa disposizione fiscale, che le
Entrate e la Gdf hanno il potere di contestare, senza dover attendere
la pronuncia del giudice civile. Al giudice tributario spetta il
compito di pronunciarsi sulla violazione delle norme fiscali ed
accertare la conformità del comportamento del contribuente ai principi
contabili.
Per le triangolazioni Iva conta l'identificazione
Autore: M.Balzanelli, M.Sirri e R.Zavatta
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 19
La Corte di giustizia Ue, con la sentenza C-580, apre alle operazioni
con 'delega'. Concede, infatti, il via libera alle triangolazioni
comunitarie in cui il promotore fa intervenire il proprio
rappresentante fiscale in altro Paese membro. La pronuncia si riferisce
all'ipotesi in cui i soggetti coinvolti sono tre. Una società tedesca
che acquista beni da fornitori anch'essi stabiliti in Germania per
rivederli a soggetti passivi cechi. Il promotore tedesco interviene sia
per l'acquisto che per la rivendita con un proprio rappresentante
fiscale in Austria, gestendo così una triangolazione comunitaria. Il
rappresentante austriaco effettua, quindi, acquisti intracomunitari,
senza liquidazione d'imposta, giusta la contestuale cessione
intracomunitaria con designazione dell'acquirente finale quale debitore
dell'imposta. Ai giudici comunitari è stato chiesto se l'operazione
realizza una triangolazione comunitaria. Per i giudici vale solo il
numero d'identificazione con cui il promotore ha realizzato l'acquisto,
indipendentemente dal possesso di un identificativo Iva in altri Paesi,
compreso quello di partenza dei beni.
Le Entrate possono compensare il credito del fallito ceduto a terzi
Autore: Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 20
La Commissione tributaria regionale della Liguria, con la sentenza
314/2/2018, ha affermato che l'ufficio delle Entrate può procedere al
rimborso di un credito di imposta chiesto dal curatore fallimentare
(post-fallimento), ma maturato prima della dichiarazione di fallimento.
Via libera, dunque, alla compensazione delle somme con debiti di
imposta sorti prima della dichiarazione di fallimento in capo
all'imprenditore. La legge fallimentare all'articolo 56 dice che i
creditori hanno diritto di compensare con i loro debiti verso il
fallito i crediti che essi vantano verso lo stesso, ancorché non
scaduti prima della dichiarazione di fallimento. La sussistenza della
reciprocità tra 'controcrediti' va valutata in relazione al 'fatto
genetico' delle obbligazioni contrapposte.
Legittima la scissione dopo la cessione delle quote rivalutate
Autore: Marco Nessi e Roberto Torelli
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 20
E' legittima la cessione di partecipazioni in una società e la
successiva scissione della stessa, se si dimostra che tali operazioni
sono finalizzate al riassetto organizzativo e funzionale del gruppo. Ad
affermarlo la Ctp Forlì nella sentenza 89/1/2018. Non si configura una
distribuzione indiretta di utili ai soci. Per il collegio giudicante
l'accertamento era illegittimo in quanto è elusiva l'operazione
economica che abbia come elemento predominante lo scopo di eludere il
fisco. Nel caso analizzato l'ufficio non aveva provato l'esistenza
dell'abuso e il contribuente aveva dimostrato che le operazioni poste
in essere erano giustificate da valide ragioni extra-fiscali. Inoltre,
il risparmio d'imposta conseguito non poteva essere considerato
indebito.
Tarsu non dovuta prima dell'invio del Docfa
Autore: Paola Maria Zerman
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 20
Non è dovuta la Tarsu per il periodo anteriore alla presentazione del
Docfa. Dunque, l'avviso di accertamento notificato dal Comune al
proprietario di un edificio in corso di costruzione è illegittimo. In
giudizio il proprietario dello stabile aveva dimostrato che durante gli
anni oggetto dell'accertamento da parte del Comune, i lavori erano
ancora in corso e non era avvenuta la variazione di toponomastica per
ultimazione del fabbricato, che avrebbe coinciso con la dichiarazione
Docfa. La legge afferma che il presupposto impositivo della Tarsu è
l'occupazione di locali nel territorio comunale nel quale sia attivato
il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani da parte del
Comune. Nel caso analizzato l'edificio ancora in costruzione non
usufruiva del servizio.
Tre strade differenti per gli affitti brevi in dichiarazione
Autore: M. Cerofolini, L.Pegorin e G.P. Ranocchi
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 21
Il dl 50/2017 ha ridisegnato l'intero regime fiscale delle locazioni
brevi. Le modifiche interessano proprietari, inquilini e agenzie
immobiliari. Le novità entrano a pieno regime nei modelli Redditi e 730
del 2018. Sono tre le strade dichiarative possibili per i contribuenti:
le locazioni stipulate prima del 1°giugno 2017 seguono le vecchie
regole; le locazioni brevi stipulate dal 1°giugno 2017 possono essere
sottoposte o meno a ritenuta da parte dell'intermediario. Le locazioni
brevi sono rappresentate da contratti di durata complessiva non
superiore a 30 giorni. Per questi contratti, dal 1°giugno 2017, è
possibile esercitare l'opzione per la cedolare secca. Le nuove regole
trovano applicazione sia nel caso in cui i contratti siano stipulati
tra chi detiene l'immobile e il conduttore, sia quando intervengono
coloro che esercitano l'attività di intermediazione immobiliare (anche
attraverso portali online). In quest'ultimo caso è prevista, inoltre,
una ritenuta del 21% da applicare a cura dell'intermediario. La
cedolare secca è esclusa se vengono offerti pasti, auto a noleggio o
guide turistiche.
Modifiche agli statuti delle Onlus esenti dall'imposta di registro
Autore: Gabriele Sepio
Fonte: Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 23
Terzo settore. Entro il prossimo 3 febbraio le Onlus, le organizzazioni
di volontariato e le associazioni di promozione sociale sono chiamate
ad adeguare gli statuti alle nuove previsioni della riforma. La legge
prevede l'esenzione dall'imposta di registro per le modifiche
statutarie rese necessarie da modifiche o integrazioni normative. Al di
fuori di questi casi, agli atti costitutivi e alle modifiche statutarie
messe in atto dagli enti si applicheranno le imposte di registro,
ipotecaria e catastale in misura fissa di 200 euro. L'esenzione per le
modifiche statutarie, però, è solo una delle voci del pacchetto di
agevolazioni sulle imposte indirette previste dall'articolo 82 del Dlgs
117/2017. Altre misure puntano a sostenere le attività di interesse
generale svolte dagli enti non profit, incentivando i trasferimenti
patrimoniali in loro favore.
Transfer pricing, iter facilitato
Autore: Duilio Liburdi e Massimiliano Sironi
Fonte: Italia Oggi pag: 7
Con il provvedimento n. 108954 il direttore delle Entrate fornisce le
istruzioni per evitare la doppia imposizione in materia di rettifiche
sui prezzi di trasferimento. Qualora dall'esame della transazione
economica o commerciale emerga che l'operazione è effettuata in
violazione del generale principio di libera concorrenza, si avrà una
rettifica della base imponibile relativamente a uno dei soggetti
coinvolti. E' evidente come questa rettifica abbia l'effetto di causare
un fenomeno di potenziale doppia imposizione a carico delle altre
entità coinvolte nella transazione contestata. Per questi motivi, l'art.
31-quater del Dpr 600/1973 richiama una serie di procedure e di
istituti finalizzati ad evitare che una rettifica in aumento derivante
da una contestazione per prezzi di trasferimento operata da parte di
un'autorità fiscale estera, non trovi corrispettiva rettifica in
diminuzione per un'impresa associata residente in Italia che ha
partecipato alla transazione oggetto di contestazione. Il contribuente
può ottenere il riconoscimento della rettifica in diminuzione
presentando apposita istanza. Il procedimento si conclude entro 180
giorni dalla presentazione dell'istanza.
Multiattività, c'è chi può (e chi deve) applicare l'Iva separata
Autore: Franco Ricca
Fonte: Italia Oggi pag: 8
I soggetti che svolgono contemporaneamente attività 'diverse' possono
applicare separatamente l'Iva per ciascuna di esse. Questa possibilità
costituisce tuttavia un'eccezione in quanto, in via di principio, il
soggetto passivo è tenuto ad applicare unitariamente l'imposta per
tutte le attività esercitate. L'art. 36, secondo e quarto comma, del
Dpr 633/72, delineano le ipotesi di applicazione separata dell'imposta
per le diverse attività esercitate dal soggetto. Il terzo comma dello
stesso articolo disciplina le opzioni per libera scelta del
contribuente. La facoltà di applicare l'Iva separata è accordata anche
alle imprese del settore immobiliare che effettuano cessioni/locazioni
di fabbricati abitativi esenti congiuntamente a cessioni/locazioni di
altri fabbricati. L'applicazione separata dell'imposta è obbligatoria
nel caso di attività d'impresa svolta congiuntamente ad attività
professionale o artistica, nonché nel caso di esercizio di attività
sottoposte a differenti criteri di detrazione o di determinazione della
base imponibile.
Non profit, esenzione Ici estesa
Autore: Sergio Trovato
Fonte: Italia Oggi pag: 10
Con la sentenza n. 2696 dello scorso 28 aprile, la Ctr di Roma ha
stabilito che va riconosciuta l'esenzione Ici anche se l'ente non
commerciale titolare di un immobile lo cede in comodato a un altro ente
non profit. Ciò, a patto che i due enti svolgano la medesima attività e
perseguano le stesse finalità istituzionali. Inoltre, per il suo
utilizzo non deve essere preteso il pagamento di un canone di
locazione. Lo stesso principio vale per Imu e Tasi. A differenza
dell'Ici, per cui era richiesta la destinazione esclusiva dell'immobile
per finalità non commerciali, per Imu e Tasi oltre all'esenzione totale
è stata riconosciuta anche l'esenzione parziale. L'evoluzione della
norma che riconosce i benefici fiscali per una parte dell'immobile non
può avere effetti retroattivi per l'Ici. Ancorché si tratti della
stessa norma che disciplina l'agevolazione, non può essere riconosciuta
l'esenzione parziale Ici se una parte dell'immobile è destinata a
un'attività svolta con modalità commerciali. Pertanto la disciplina
Imu, applicabile anche alla Tasi, dà diritto all'esenzione anche
qualora l'unità immobiliare abbia un'utilizzazione mista.
Interessi, deduzione illimitata
Autore: Sandro Cerato
Fonte: Italia Oggi pag: 11
La Ctp di Reggio Emilia, con la sentenza n. 49/2018, reinterpreta
l'articolo 96 del Tuir. La pronuncia sostiene che per le società
immobiliari di costruzione gli interessi passivi relativi agli immobili
merce sono deducibili senza i limiti di cui all'articolo 96 del Tuir, a
prescindere dalla capitalizzazione degli stessi nel costo delle
rimanenze. Ad una cooperativa era stata contestata la deduzione degli
interessi passivi relativi a un finanziamento contratto per la
costruzione di immobili quale oggetto dell'attività propria
dell'impresa. La sentenza è di interesse perché comprende nel costo
delle rimanenze anche gli interessi passivi sostenuti per il
finanziamento della costruzione dell'immobile, a prescindere dalla
circostanza che gli stessi siano stati effettivamente capitalizzati sul
valore delle giacenze (nel caso analizzato il valore di mercato del
bene era inferiore al complessivo costo di realizzazione degli
immobili).
Erogazioni liberali, distinguo nei trattamenti contabili
Autore: Giovanni Valcarenghi e Raffaele Pellino
Fonte: Italia Oggi pag: 20
In merito al trattamento delle erogazioni liberali effettuate a terzi
l'Oic 12 effettua un distinguo: gli oneri in denaro o natura sono
generalmente iscritti nella voce 'B14) oneri diversi di gestione di
Conto economico, eccetto che per gli oneri di utilità sociale i quali
vanno iscritti nella voce 'B9e) Altri costi' del personale. Trattasi,
in quest'ultimo caso di oneri di utilità sociale che si concretizzano
in erogazioni dirette a favore dei dipendenti; diversamente, nella voce
'B14' vanno inseriti i 'costi e oneri diversi di natura non
finanziaria'. A titolo esemplificativo e non esaustivo, il documento
Oic 12 stabilisce che tra questi possono essere inclusi: gli oneri di
utilità sociale non iscrivibili alla voce B9, nonché le liberalità. Le
erogazioni liberali sono una forma di finanziamento che si caratterizza
per l'assoluta gratuità con cui il donatore versa una somma o concede
un bene, senza che tale gesto implichi una controprestazione.
Nonostante queste abbiano un carattere 'morale' assumono particolare
rilievo agli effetti fiscali connessi alla deducibilità o detraibilità
di tali somme. Contabilmente si distingue tra erogazioni liberali in
denaro e in natura.
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