[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 19/7/2018

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Gio 19 Lug 2018 09:56:16 CEST


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19 Luglio 2018
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Notizie di Interesse
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Confindustria critica il decreto Dignità Di Maio: 'E' terrorismo
psicologico' 	
Autore:  Marco Galluzzo 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  2 	
Confindustria critica il decreto dignità. Per il direttore generale
Marcella Panucci ci saranno meno investimenti, meno crescita e meno
posti di lavoro. Secondo l'associazione degli imprenditori gli
obiettivi sono condivisibili ma sono sbagliati gli strumenti che
rischiano di costituire brusche retromarce sui processi di riforma
avviati. La speranza è che durante l'iter di approvazione parlamentare
arrivino alcuni correttivi. Dura la reazione del vicepremier Di Maio:
'Confidustria fa terrorismo psicologico per impedirci di cambiare'. Il
decreto - aggiunge il ministro - combatte il precariato per permettere
agli italiani, soprattutto ai più giovani, di iniziare a programmare un
futuro. Per gli industriali il decreto conterrebbe 'atteggiamenti
pregiudizievoli e punitivi verso le scelte imprenditoriali, esponendo,
con il ritorno delle causali contrattuali, le imprese ai contenziosi,
finendo per limitare a 12 mesi la durata ordinaria del contratto a
tempo determinato e generando così potenziali effetti negativi
sull'occupazione oltre quelli stimati dall'Inps. (Ved. anche Il Sole 24
Ore: 'Le imprese: rivedere il decreto Di Maio: terrorismo psicologico' -
pag. 3) 	
  	


Ecco i cinque punti del contendere del decreto dignità 	
Autore:  Lorenzo Salvia 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  3 	
La stretta sui contratti a termine costituisce lo scontro principale
tra Governo e Confindustria. La loro durata massima scende da 36 a 24
mesi e il numero massimo di rinnovi passa da 5 a 4. Tornano le causali
dopo i primi 12 mesi. E ad ogni rinnovo l'azienda dovrà pagare un
contributo aggiuntivo dello 0,5% che si cumula con quello all'1,4% già
previsto per finanziare la Naspi. Le nuove regole trovano applicazione
per i contratti a termine firmati da sabato scorso, ma riguardano anche
i rinnovi e le proroghe dei contratti in corso. Il rischio è che questi
rapporti di lavoro non vengano rinnovati o prorogati proprio per
evitare la stretta del decreto. Incombe il rischio-ricorsi per le
regole cambiate in corsa. Altro nodo è quello dei voucher. Il M5S ha
aperto al loro utilizzo solo per studenti, disoccupati e pensionati. La
Lega preme per un allargamento più robusto. Sul divieto di pubblicità
per giochi e scommesse il decreto prevede che la misura non si applica
per i contratti in essere ma anche che i nuovi contratti decadranno
dopo un anno dall'entrata in vigore del divieto. La tagliola sembra a
rischio di incostituzionalità. Sui provvedimenti tesi a frenare le
delocalizzazioni all'estero gli industriali temono il rischio di
allontanamento degli investitori. 	
  	


Bonus sul risparmio energetico con massimali di spesa unitari 	
Autore:  Giuseppe Latour 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  20 	
Ventotto nuovi tetti di spesa, calcolati per 'unità' di prodotto
acquistata: tra i 350 e i 450 euro al metro quadrato per un infisso,
180 euro al metro quadrato per una schermatura solare oppure, per le
caldaie a condensazione, tra i 200 e i 250 euro al kW. Si rivede così
il sistema delle spese massime ammissibili nell'ambito dell'ecobonus.
Con un effetto evidente: per la quota che va oltre non sarà possibile
la detrazione. E' la novità più rilevante contenuta nella bozza del
decreto messa a punto dal Mise assieme al Mef, al Mit e all'Ambiente.
Il provvedimento ha l'obiettivo di riscrivere interamente le regole di
riferimento delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica
degli edifici, ritoccando le specifiche tecniche e i massimali di costo
di tutti gli interventi. Con le nuove regole i cittadini dovranno
rispettare due tetti: uno globale per le spese complessive e un altro
per valori unitari, parametrato al metro quadrato o al kW. 	
  	


Contraddittorio dopo l'accesso per i dati sui conti 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
La Corte di cassazione, con l'ordinanza n. 19128/2018, depositata ieri,
conferma che è illegittimo l'avviso di accertamento emesso prima dei 60
giorni dall'accesso eseguito per un mero riscontro dei dati contenuti
negli estratti conto già acquisiti dall'Agenzia delle Entrate: il
diritto al contraddittorio previsto dallo Statuto del contribuente va
riconosciuto in tutte le ipotesi di accesso presso la sede del
contribuente. La decisione degli 'ermellini' conferma l'orientamento
oramai consolidato della giurisprudenza di legittimità secondo il quale
le garanzie disciplinate dalla legge 212/2000 trovano applicazione a
qualsiasi atto di accertamento con accesso. Con l'ordinanza n.
11471/2018 è stato precisato che anche per l'accesso breve occorre
riconoscere il diritto al contraddittorio nonostante il controllo sia
poi proseguito nell'ufficio dei verificatori. 	
  	


Per le assicurazioni estere sulla vita il fisco rincorre i nuovi
intermediari 	
Autore:  Marco Piazza 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
Quando il contribuente cambia l'intermediario finanziario italiano
incaricato di amministrare i contratti di assicurazione sulla vita
esteri, il nuovo intermediario subisce molto spesso iscrizioni a ruolo
per aver utilizzato in compensazione nel mod. F24 - in occasione della
estinzione della polizza - il credito per l'Ivca versata all'Erario dal
precedente intermediario. Le cartelle vengono emesse perché il credito
Ivca trasmesso dal vecchio intermediario a quello subentrante non
risulta dal mod. 770 di quest'ultimo e il controllo automatizzato
rileva uno scostamento non giustificato. Ma gli intermediari non hanno
colpe perché seguono diligentemente le istruzioni contenute nella
circolare 41/E/2002. 	
  	


Errore bloccante nel 770 per l'imposta su base imponibile ridotta 	
Autore:  Marco Piazza 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
Un errore bloccante contenuto nelle specifiche tecniche di compilazione
obbliga gli intermediari finanziari ad indicare dati non veritieri nel
campo SG23, colonna 1 del mod. 770. Il rigo SG23 riguarda il calcolo
dell'imposta sul valore dei contratti assicurativi esteri (Ivca) dovuta
dagli intermediari incaricati della riscossione dei proventi della
polizza nel caso in cui la compagnia estera non si avvalga della
facoltà di provvedere ad applicare essa stessa l'imposta sostitutiva
sui proventi. Attualmente l'Ivca è pari allo 0,45% del valore di
ciascun contratto assicurativo alla data del 31 dicembre dell'anno
precedente, escludendo le polizze liquidate entro il termine previsto
per il versamento dell'imposta. La risoluzione 74/E/2013 ha
riconosciuto la possibilità di estendere all'Ivca le disposizioni
dell'art. 1, comma 2, ultimo periodo del dl 209/2002. 	
  	


Abusiva la consulenza tributaria e aziendale senza abilitazione 	
Autore:  P.Mac. 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  24 	
La Corte di cassazione, con la sentenza 33464/2018, ha condannato il
titolare di una società che svolgeva consulenza aziendale e tributaria
senza abilitazione per esercizio abusivo della professione di
commercialista. I giudici hanno respinto il ricorso contro la condanna
a un mese di reclusione e al risarcimento dei danni in favore
dell'Ordine dei commercialisti, parte civile nel processo a carico del
titolare di una Srl che abusivamente esercitava prestazioni per le
quali era richiesta l'iscrizione all'albo. La Suprema corte ha respinto
tutte le obiezioni della difesa. I giudici hanno ricordato che l'abuso
scatta in presenza di una pluralità di atti che, pur non riservati in
esclusiva alla competenza specifica di una professione, 'nel loro
continuo coordinato ed oneroso riproporsi ingenerano una situazione di
appartenenza evocativa dell'attività professionale svolta dal soggetto
regolarmente abilitato, con conseguente affidamento incolpevole della
clientela'. In questo quadro è ininfluente l'avvertenza data ai clienti
di essere privo di abilitazione. 	
  	


Revisioni trasparenti sugli 'aspetti chiave' 	
Autore:  Nicola Cavalluzzo e Federica Micardi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  24 	
Secondo uno studio di Deloitte che ha analizzato il contenuto delle
relazioni di revisione sui bilanci delle società quotate in Italia
realizzati secondo i nuovi principi contabili, è migliorata la
trasparenza. Questo era infatti lo scopo della riforma dei bilanci a
livello internazionale. Con il recepimento della direttiva 56/2014 e
del regolamento Ue 537/2014 è aumentato il valore informativo della
relazione di revisione a tutto vantaggio degli stakeholders . L e nuove
regole recepite nel nostro ordinamento hanno l'intento di migliorare la
trasparenza del 'resoconto' finale degli auditor. E' stato introdotto,
in particolare, l'obbligo di includere nella relazione conclusiva del
revisore informazioni sui cosiddetti 'aspetti chiave della revisone'
(kam) e questo ha comportato la revisione del principio Isa Italia 701.
Lo studio di Deloitte ha esaminato le relazioni sul bilancio di 221
società di cui oltre il 35% presenta almeno due kam, il 27% una kam e
il 24% tre kam. Le kam sono più numerose nelle società a elevata
capitalizzazione. Per l'identificazione delle kam il revisore deve
considerare sia le aree a rischio più elevate sia i giudizi che hanno
comportato valutazioni significative della direzione, nonché gli eventi
rilevanti intervenuti nell'esercizio. 	
  	


Autotutela in Civis 	
Autore:  Fabrizio G. Poggiani 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
Da ieri, contribuenti o intermediari potranno richiedere online la
correzione degli errori presenti negli avvisi di liquidazione riferiti
a contratti di locazione. Grazie al canale di assistenza Civis,
infatti, l'Agenzia delle Entrate potrà adottare, via web, i relativi
provvedimenti di autotutela. Con un comunicato stampa di ieri l'Agenzia
ha avvisato che è possibile recarsi presso gli uffici territoriali e
agire in autotutela al fine di richiedere il riesame degli avvisi di
liquidazione scaturiti dalla presenza di contratti di locazione. Il
canale di assistenza da utilizzare è Civis che consente agli
intermediari incaricati e ai contribuenti di intervenire sulle
comunicazioni di irregolarità, sugli avvisi telematici e sulle cartelle
di pagamento, con l'ulteriore possibilità di intervenire anche in
modifica del pagamento dei tributi richiedendo la correzione del
modello F24 e presentando i documenti richiesti dalle Entrate o
ritenuti opportuni. 	
  	


Iperammortamento svincolato 	
Autore:  Valerio Stroppa 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
Il servizio studi della Camera e del Senato pone alcune osservazioni
alle norme contenute nel decreto legge Dignità. Sulla revoca degli
aiuti di stato per le imprese che delocalizzano fuori dalla Ue entro
cinque anni dalla conclusione dell'iniziativa agevolata, la normativa
europea già prevede la revoca/restituzione dei benefici. Anche la
normativa nazionale che disciplina la concessione di agevolazioni alle
attività produttive in specifiche zone territoriali già prevede la
revoca in caso di trasferimento all'estero dell'attività d'impresa. In
merito, invece, alla revoca dell'ammortamento per le imprese che
delocalizzano è necessario chiarire se la revoca si estende anche al
superammortamento del 140% riguardante i software che si applica a chi
usufruisce dell'iperammortamento. 	
  	


I gazebo referendum senza bollo 	
Autore:  Vincenzo Morena 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  29 	
L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 56/E dello scorso 18
luglio, ha precisato che per i gazebo installati per la raccolta firme
di referendum non è necessaria l'imposta di bollo. Le richieste di
occupazione del suolo pubblico, e le corrispondenti autorizzazioni
rilasciate dal comune, per la raccolta firme a sostegno di referendum,
iniziative legislative popolari, petizioni ed istanze sono, infatti,
esentate dal pagamento dell'imposta di bollo. 	
  	


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Telefono 06 4819507 Fax 4874618 
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