[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 13/7/2018

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Ven 13 Lug 2018 09:52:26 CEST


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13 Luglio 2018
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Notizie di Interesse
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Tria: no a una manovra dura sui conti Ma la Ue chiede il rispetto dei
vincoli 	
Autore:  Ivo Caizzi 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  29 	
I vertici delle istituzioni comunitarie chiedono all'Italia il rispetto
dei vincoli di bilancio. Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria ha
invece escluso correzioni in grado di frenare la crescita, già
rallentata nella zona euro e in Italia. 'In un momento di rallentamento
dell'economia non si possono fare aggiustamenti troppo forti, che
rischiano di essere prociclici' ha detto il responsabile di via XX
Settembre. In ballo ci sono le correzioni strutturali previste dalle
regole Ue (0,3% del Pil nel 2018 e 0,6% del Pil nel 2019, pari ad un
taglio di circa 15 miliardi di euro). Nel 2018 nulla cambia - ha
affermato il ministro - e nel 2019 non ci sarà sicuramente un
peggioramento strutturale. Per Tria è sempre bene essere ambiziosi ma
questo dipende dall'economia che non sta andando molto bene a livello
europeo. Per l'Italia la Commissione europea ha stimato al ribasso la
crescita, la più bassa della Ue: nel 2018 a 1,3% del Pil e nel 2019 a
1,1%. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Bruxelles taglia le stime sul Pil
Tria: 'No forti tagli al deficit' - pag. 2) 	
  	


Salta la causale per i contratti stagionali 	
Autore:  Lorenzo Salvia 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  11 	
Ieri il Capo dello Stato ha firmato il decreto legge dignità. Ora manca
solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Sul testo già circolano
le prime correzioni. La prima riguarda i contratti stagionali: a
differenza di quanto previsto per i normali contratti a termine, non
sarà necessario indicare la causale. Dalla relazione tecnica che
accompagna il decreto emerge che la stretta sui contratti a termine -
in particolare il taglio della durata massima da tre a due anni -
potrebbe far perdere 80mila contratti a termine l'anno. Anche per
questo il Parlamento potrebbe decidere di introdurre un incentivo per
le aziende che trasformano i contratti a termine in contratti stabili.
Questa mossa, tuttavia, farebbe lievitare i costi, già alti, di 220
milioni di euro. Problemi sui giochi hanno allungato i tempi di
approvazione del decreto. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Retromarcia
sugli stagionali, sì ai rinnovi senza causale' - pag. 3 e Italia Oggi:
'Niente causale per gli stagionali' - pag. 31) 	
  	


Impianti, maxi-multe per chi trasloca all'estero 	
Autore:  Lorenzo Salvia 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  11 	
Per contrastare le delocalizzazioni il decreto legge dignità prevede
che le imprese dovranno restituire i contributi pubblici ricevuti se
decidono di traslocare all'estero i loro impianti produttivi. Se lo
spostamento avviene verso un Paese della Ue, l'azienda, oltre a
restituire i contributi ricevuti, dovrà corrispondere gli interessi. Se
il 'trasloco' avviene in un Paese fuori dalla Ue, si aggiunge anche una
sanzione che va da due a quattro volte l'importo del beneficio
ricevuto. Il meccanismo scatta se la delocalizzazione avviene entro
cinque anni dal momento in cui l'azienda ha ricevuto l'aiuto pubblico.
E si applicherà anche al super ammortamento. 	
  	


Redditometro rivisto, rinvio per lo spesometro 	
Autore:  Lorenzo Salvia 	
Fonte:  Corriere della Sera  pag:  11 	
Il decreto dignità contiene anche un pacchetto di misure fiscali. La
prima è la revisione del redditometro, con cui il Fisco determina il
reddito del contribuente in base alla sua capacità di spesa. La seconda
modifica riguarda, invece, lo spesometro, cioè le comunicazioni sull'Iva
che vanno inviate all'Agenzia delle Entrate: la scadenza per l'invio
dei dati del terzo trimestre viene rinviata a febbraio 2019, insieme
quindi all'invio dei dati del quarto trimestre. Più importante e
costosa per le casse pubbliche è invece la novità sullo split payment
con cui lo Stato versa l'Iva sui suoi acquisti direttamente a sé
stesso. Dal meccanismo restano fuori i professionisti. 	
  	


Tobin tax italiana sui derivati rinviata alla Corte di giustizia Ue 	
Autore:  Andrea Taglioni 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  20 	
La Ctr Lombardia, con l'ordinanza 1184/01/2018, ha rinviato alla Corte
di giustizia dell'Unione europea l'imposta sulle transazioni
finanziarie (la cosiddetta Tobin tax italiana) sui derivati per
verificarne la compatibilità con le regole comunitarie. La tassazione,
indipendentemente dal luogo di conclusione dell'operazione e dallo
Stato di residenza delle parti contraenti, che grava sulle transazioni
dei prodotti derivati il cui sottostante è rappresentato da titoli e
altri valori mobiliari emessi da società residenti nel territorio dello
Stato, potrebbe porre problemi sotto il profilo della libera
prestazione dei servizi e dei movimenti di capitali. Secondo i giudici
tributari d'appello va verificato se l'imposta può prescindere dalla
residenza delle parti. 	
  	


Deducibilità parziale dell'Imu al test della capacità contributiva 	
Autore:  Giorgio Gavelli 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
La legittimità della parziale deducibilità dalla base imponibile Ires o
Irpef dell'Imu versata da imprese e professionisti sugli immobili
strumentali sarà oggetto di giudizio da parte della Corte
costituzionale, per effetto dell'ordinanza di rinvio della Ctp di Parma
(271/01/2018, depositata lo scorso 5 luglio). I giudici di merito hanno
infatti ritenuto rilevante e non manifestamente infondata la questione
sollevata nell'ambito del giudizio sul rimborso d'imposta per gli anni
dal 2012 al 2014. Fino al 2012 era prevista l'integrale indeducibilità
dell'Imu dalle imposte sui redditi e dall'Irap. La legge di stabilità
2014 ha previsto la deducibilità parziale al 20% delle sole imposte sui
redditi e relativamente agli immobili strumentali. Secondo i giudici la
parziale indeducibilità finisce per collidere con il principio di
capacità contributiva, in quanto l'imposizione grava su un reddito che
è al lordo di una fetta significativa di un costo sicuramente inerente
all'attività d'impresa o professionale. 	
  	


Ravvedimento con sanzioni all'1,5% fino al 18 luglio 	
Autore:  Pierpaolo Ceroli e Agnese Menghi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  21 	
Il 18 luglio scade il termine per usufruire della riduzione della
sanzione a 1/10 in caso di mancato pagamento del primo acconto Imu
2018. Pertanto si applicherà la sanzione dell'1,5% (1/10 del 15%)
dell'imposta dovuta. Il contribuente dovrà versare, tramite F24,
l'imposta, gli interessi e le sanzioni. Gli interessati devono prestare
attenzione ai codici tributo perché ne sono previsti diversi a seconda
della tipologia. Trascorsa la scadenza del 18 luglio restano altre
possibilità di ravvedimento, ma con maggiori sanzioni. 	
  	


Per i ricavi fittizi l'onere della prova va al contribuente 	
Autore:  Laura Ambrosi 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
Con l'ordinanza n. 18390 depositata ieri la Corte di cassazione ha
affermato che i ricavi derivanti da fatture false non concorrono alla
formazione del reddito dichiarato se direttamente afferenti a spese o
altri componenti negativi parimenti fittizi. Grava sul contribuente
dimostrare la fittizietà di tali componenti e la loro correlazione
rispetto ai costi falsi. Nel caso analizzato l'ufficio delle Entrate
notificava alcuni avvisi di accertamento ad una società con cui si
rettificavano i costi in quanto riferiti ad operazioni ritenute
oggettivamente inesistenti. La contribuente presentava ricorso
eccependo che in applicazione della nuova normativa sui costi da reato
tali fatture dovevano considerarsi deducibili fino all'ammontare dei
ricavi fittizi fatturati e registrati. Entrambi i giudici di merito
rigettavano il ricorso della società che ricorreva in Cassazione. 	
  	


Atto sostitutivo sempre valido 	
Autore:  Antonio Iorio 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore  pag:  22 	
Il giudicato su un atto impositivo riferito a vizi formali non
impedisce all'ente impositore l'emissione di un nuovo provvedimento
sostitutivo del precedente nel quale sono emendati gli errori
inizialmente rilevati. Ad affermare questo principio è la Corte di
cassazione con l'ordinanza n. 18420 di ieri. Un contribuente impugnava
un avviso di liquidazione Ici eccependo un vizio di motivazione. La
Ctp, accogliendo tale doglianza di ricorso, annullava l'atto. Il Comune
non impugnava la decisione in appello, ma notificava un nuovo avviso di
liquidazione integrando la motivazione. Il contribuente ricorreva in
Ctp evidenziando che sulla questione si era formato un giudicato in
quanto la precedente decisione era divenuta definitiva per mancanza di
impugnazione. Entrambi i giudici di merito confermavano l'annullamento
dell'atto. Il Comune ricorreva in Cassazione. Gli 'ermellini' hanno
affermato che è efficace il provvedimento che sostituisce quello
respinto per vizi formali. 	
  	


Definita l'incertezza normativa 	
Autore:  Debora Alberici 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  25 	
La Corte di cassazione detta il decalogo (non esaustivo) per
identificare l'incertezza normativa che salva il contribuente dal
pagamento delle sanzioni fiscali. Fra i parametri individuati dai
giudici di legittimità, la poca chiarezza delle norme. Ma non basta.
Perfino posizioni eterogenee in dottrina possono fungere da esimente.
Lo ha sancito la Suprema corte che, con la sentenza n. 18405 del 12
luglio 2018, ha accolto il ricorso di una società condannata a versare
le maggiori Ires e Irap e relative sanzioni per un calcolo sbagliato
delle rimanenze. Non pagherà, dunque, l'ammenda l'impresa che aveva mal
valutato tali rimanenze, falsando così il calcolo dell'imponibile delle
imposte sui redditi. Secondo gli 'ermellini' vi era una grande
incertezza normativa. Di parere contrario erano stati, invece, i
giudici delle Ctp e Ctr di Roma. 	
  	


Zanzariere con Iva agevolata 	
Autore:  Roberto Rosati 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  27 	
Con la circolare n. 15/E di ieri l'Agenzia delle Entrate chiarisce che
per l'installazione di zanzariere nelle abitazioni private si paga l'Iva
agevolata del 10% se la misura rientra nel quadro degli interventi di
manutenzione ordinaria o straordinaria e se il dispositivo è
strutturalmente integrato con gli infissi. Il valore dei beni
significativi impiegati nell'ambito degli interventi di manutenzione
agevolati deve in ogni caso risultare distintamente nella fattura,
anche quando l'operazione è interamente soggetta all'aliquota del 10%.
(Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Beni significativi, le parti 'non
funzionali' restano al 10% entro il plafond del servizio' - pag. 22) 	
  	


Iva, split payment addio 	
Autore:  Franco Ricca 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  28 	
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge dignità
non è più applicabile lo split payment ai professionisti. Alle
prestazioni di servizi soggette a ritenuta Irpef non è più applicabile
il meccanismo della scissione dei pagamenti per il versamento dell'Iva,
previsto per le operazioni fatturate alle amministrazioni pubbliche. Il
decreto legge ripristina, dunque, le modalità ordinarie di riscossione
dell'imposta. La conseguenza è che le fatture per le prestazioni
sottoposte a ritenuta Irpef emesse a decorrere dal giorno di entrata in
vigore del decreto legge non dovranno più recare l'indicazione
'scissione dei pagamenti' e dovranno essere pagate dai committenti non
soltanto per l'imponibile, ma anche per l'Iva. 	
  	


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