[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 22/1/2018

Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi) notizie_interesse a salfi.it
Lun 22 Gen 2018 09:53:36 CET


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22 Gennaio 2018
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Notizie di Interesse
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Da internet ai bitcoin tasse e leggi inseguono la grande corsa digitale
Autore:  Dario Acquaro e Cristiano dell'Oste 	
Fonte:  II Sole 24 Ore  pag:  2 	
La normativa incontra difficoltà oggettive quando si confronta con
nuove forme di attività, vedi servizi digitali e valute virtuali o con
attività che il web ha facilitato, vedi affitti, trasporti e
ristorazione. La prima complicazione deriva dall'allargamento della
platea degli attori. Soggetti quasi sempre privi di partita Iva che
operano in vari campi, spesso nei ritagli di tempo e in modo
occasionale. E che, se escludiamo gli affitti brevi, in Italia restano
privi di discipline fiscali specifiche. Le difficoltà di inquadrare i
ricavi nelle categorie già esistenti, può produrre due effetti opposti
ed entrambi negativi, frenare l'iniziativa economica o lasciare spazio
all'evasione fiscale. La disintermediazione dei servizi, con
l'allargamento della platea a operatori non professionali, pone
l'esigenza di tutelare gli utenti senza cadere in un eccesso di regole.
Un altro aspetto delicato è che anche a causa di internet, spesso,
soggetti, attività e territori sono difficili da individuare. E questo
complica l'attività delle autorità nazionali al fine di individuare le
basi imponibili da tassare. 	
  	


Nella manovra niente beni ai soci, perdite e acconti 	
Autore:  Giorgio Gavelli e Valentina Melis 	
Fonte:  II Sole 24 Ore  pag:  6 	
Nella legge di Bilancio 2018 mancano alcune norme che potrebbero
mettere in difficoltà contribuenti e professionisti. Il legislatore,
infatti, non ha risolto il problema di magazzino e dunque il rischio di
imposte più salate per chi ha scelto la contabilità semplificata per
cassa. Lo slittamento di un anno del regime Iva e l'abrogazione
retroattiva al 2017 del calcolo del Rol in presenza di controllate
estere hanno 'spiazzato' le imprese che avevano impostato gli acconti
con il metodo previsionale. Molte imprese confidavano, inoltre, in una
riapertura delle agevolazioni sulle operazioni di 'autoconsumo' o di
'decommercailizzazione' ma le attese sono andate deluse. Esce di scena,
pure, la detrazione Irpef del 50% dell'Iva pagata sull'acquisto di
immobili residenziali di classe energetica A o B cedute da imprese
costruttrici. Non è stata replicata neanche la deduzione Irpef del 20%
sull'acquisto o sulla costruzione di unità immobiliare da destinare
alla locazione a canone concordato. Inoltre non è passata la richiesta
di estendere la cedolare secca agli affitti commerciali. 	
  	


Country reporting a misura di 'stabili' 	
Autore:  Massimo Bellini 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  17 	
Scade il 9 febbraio il termine per la predisposizione del Country by
Country Reporting (Cbcr). Le società controllanti dovranno tenere conto
delle disposizioni introdotte in Italia dal decreto dell'Economia del
23 febbraio 2017 che attua la legge di stabilità 2016 e la direttiva Ue
881/2016. L'Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del direttore
datato 28 novembre 2017 ha fornito ulteriori chiarimenti. Come guida
valgono anche le istruzioni dell'Ocse. Tra i chiarimenti forniti
dall'organizzazione parigina e dall'Amministrazione finanziaria è
previsto che i perimetro di rendicontazione comprenda le sole entità
appartenenti al gruppo che si consolidano integralmente o con il metodo
del pro-rata, con esclusione delle entità consolidate con il metodo del
patrimonio netto. Inoltre vanno inserite anche le società escluse dal
consolidato per le dimensioni o per il principio di rilevanza. Il
periodo di rendicontazione è l'esercizio contabile della casa madre. 	
  	


Con i dati si potranno costruire indicatori del rischio elusione 	
Autore:  Massimo Bellini 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  17 	
L'anno in corso è il primo in cui i Paesi aderenti al progetto Beps si
scambieranno il Cbcr. Sono più di 50 gli Stati con cui l'Italia ha già
stipulato un accordo per lo scambio automatico della rendicontazione.
Per la prima volta nella storia le amministrazioni finanziarie di tutto
il mondo avranno accesso simultaneamente a un set di informazioni di
grande valore sull'operatività dei gruppi multinazionali. Come saranno
utilizzati questi dati? Il Cbcr potrebbe essere utilizzato, ad esempio,
per confrontare i valori di una particolare giurisdizione con i dati di
altri Paesi o con i dati del gruppo nel suo insieme o in una
particolare area geografica. Ciò per evidenziare scostamenti o
anomalie. I dati potrebbero poi essere confrontati con quelli di altri
gruppi che operano nello stesso settore. In futuro sarà possibile
confrontare i cambiamenti da un anno all'altro nella rendicontazione.
Incrociando i dati si potrà valutare la correlazione tra il livello
delle attività poste in essere e i profitti generati e le imposte
pagate. 	
  	


Successione a due vie, istruzioni per l'uso 	
Autore:  Angelo Busani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  18 	
La dichiarazione di successione diventa telematica. Per ora l'iter è
volontario ma diventerà obbligatorio dal 2019. A stabilirlo il
provvedimento del direttore delle Entrate del 28 dicembre 2017, con il
quale è stata approvata anche la modulistica in formato digitale. Come
anticipato, dal 1°gennaio 2019, scatterà l'obbligo di dichiarazione
online: si dovrà trattare, comunque, di successioni apertesi dal 3
ottobre 2006 in poi, in quanto, per quelle apertesi in precedenza, si
continuerà ad utilizzare il modello cartaceo. Sempre con il modello
cartaceo si continueranno a registrare le dichiarazioni di successione
integrative, sostitutive o modificative di tutte le dichiarazioni di
successione registrate con il modello 4. Per l'anno 2018, fino al 14
marzo, si dovrà usare il modello approvato dalle Entrate lo scorso 15
giugno; dal 15 marzo al 31 dicembre 2018, si potrà usare, in
alternativa, quello approvato con il provvedimento 305134. Per la
presentazione della dichiarazione c'è un anno di tempo dall'apertura
della successione. Vi sono, però, casi particolari. 	
  	


Casa, BoT, arte, non profit: tutti gli sconti del Fisco 	
Autore:  Angelo Busani 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  19 	
Quando si compila la dichiarazione di successione occorre tenere conto
delle norme che contengono agevolazioni relative alla formazione
dell'imponibile da sottoporre all'imposta di successione e la riduzione
dell'imposta dovuta dal contribuente. I casi più frequenti sono quelli
relativi ai Titoli di Stato e alla 'prima casa'. I titoli di Stato ed
affini non sono infatti tassati neppure quando l'acquisto non è
diretto, ma avviene tramite fondi comuni d'investimento. BoT, CcT, Btp
ecc. sono esenti da imposta di successione ma non da quella di
donazione; quindi, mentre la trasmissione dei Titoli di Stato è
imponibile se effettuata in vita mediante donazione, il passaggio dei
Titoli da defunto a eredi non genera alcun prelievo. L'agevolazione
'prima casa' non ha alcun impatto sull'imposta di successione, ma
abbatte alla misura fissa (200 euro) le imposte ipotecaria e catastale,
che sono altrimenti dovute con le rispettive aliquote del 2 e dell'1%
da applicare al valore catastale degli immobili oggetto di successione.
La Srl uni personale evita l'accusa di abuso del diritto 	
Autore:  Paolo Meneghetti 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  20 	
Presentano molti vantaggi le società uni personali. Proprio per
l'assenza di una pluralità di soggetti nella compagine si evitano
problemi e controversie tra i soci; inoltre questa società permette di
separare il patrimonio personale del socio da quello dell'azienda,
poiché la sua gestione avviene in regime di responsabilità limitata.
Dal punto di vista fiscale questo modello societario presenta alcune
peculiarità che vanno considerate attentamente, a partire dai rapporti
contrattuali che si possono intrattenere tra il socio e la sua società.
L'art. 2478, ultimo comma, del Codice civile dice che i contratti tra
società e unico socio e le operazioni compiute dalla società a favore
dell'unico socio sono opponibili ai creditori se risultano iscritti nel
libro delle determinazioni dell'amministratore o se sono redatti con
atto avente data certa anteriore alle eventuali azioni dei creditori.
Il reddito imponibile è determinabile in 3 regimi differenti:
ordinario, trasparente , Iri. 	
  	


Con la trasformazione scatta il tetto del 30% sugli interessi passivi 	
Autore:  Paolo Meneghetti 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  20 	
Con il conferimento l'imprenditore può trasformare la propria azienda
da impresa individuale a società uni personale. Questa operazione
permette il trasferimento del patrimonio aziendale a una società di cui
l'imprenditore diventa socio unico, senza l'emersione di plusvalenze
imponibili e quindi in regime di totale neutralità. L'imprenditore
conferente, se trasferisce l'intera azienda e non un ramo, perde lo
status di titolare di reddito d'impresa e la partecipazione viene
'spostata' nell'ambito della persona fisica. In merito alla
determinazione del reddito imponibile una differenza fondamentale tra
il regime dell'impresa individuale e quello della Srl uni personale è
la deducibilità degli interessi passivi che avviene per l'importo
totale, se inerenti l'attività di impresa per quanto attiene alla ditta
individuale, mentre avviene applicando il tetto del 30% dl Rol nella
società conferitaria. Altra conseguenza importante è che le riserve di
utili già tassate presenti nel patrimonio netto dell'impresa
individuale diventano riserve di capitali nella società conferita ria,
ma potranno essere distribuite al socio senza emersione di imponibile. 	
  	


Società ristrette, prestanome in salvo 	
Autore:  Giorgio Gavelli 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  20 	
La Ctr Sardegna, con la decisione 311/8/2017, ha affermato che il
ribaltamento sul socio del maggior reddito accertato nei confronti di
società di capitali a ristretta base sociale è illegittimo nel caso sia
dimostrato che si tratti di un semplice 'prestanome', solo
apparentemente socio ma, in realtà, completamente estraneo alla
gestione. Analoga pronuncia è stata espressa dalla Ctr Puglia con la
sentenza 3020/27/2017 in cui lo stop alla trasmissione sul socio del
maggior reddito imputato alla società a base ristretta si deve
all'annullamento dell'atto di accertamento notificato alla società,
considerato dai giudici come necessario presupposto a una valida
chiamata in causa del socio. E' sempre molto diffuso il contenzioso
riguardante i soci di piccole società di capitali accertate dal fisco.
Gli uffici da tempo estendono anche ai soci l'accertamento di maggior
reddito a carico di società di capitali a base familiare o ristretta,
richiedendo a tali soggetti le imposte dovute sulle rispettive
percentuali di utili. 	
  	


L'interpello sulla Cfc non è impugnabile 	
Autore:  Ferruccio Bogetti e Gianni Rota 	
Fonte:  Il Sole 24 Ore - Norme e Trib.  pag:  20 	
Non è atto impugnabile davanti al giudice tributario il parere
dell'amministrazione in risposta all'interpello del contribuente sulle
modalità di applicazione della disciplina relativa alle Cfc. A livello
generale perché è assimilato all'interpello interpretativo e si traduce
sempre in un atto di natura non provvedimentale che come tale non
vincola il contribuente. In secondo luogo perché, in base a
giurisprudenza consolidata, qualsiasi atto per essere impugnabile deve
essere finalizzato a rendere nota una pretesa definitiva. Infine,
secondo la norma sopravvenuta del 2015, la non impugnabilità è anche
retroattiva in quanto, invariato l'aspetto sostanziale dell'istituto,
la parte procedurale esplica in base allo ius superveniens effetti di
natura processuale. Così la Ctr Lazio, sentenza 6252/1/17. 	
  	


E-fattura obbligatoria dal 2019 Adempimenti Iva al restyling 	
Autore:  Franco Ricca 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  8 	
Dal 1°gennaio 2019 diventa obbligatoria la fatturazione elettronica e
la misura riguarderà anche le operazioni verso i consumatori.
Cambieranno pure gli adempimenti Iva. Non si dovrà più trasmettere la
comunicazione dei dati delle fatture (spesometro) né nella versione
obbligatoria né in quella facoltativa. Cancellati pure i premi per i
contribuenti che hanno accettato volontariamente di trasmettere le
fatture all'Agenzia delle Entrate, esercitando un'opzione quinquennale
che diventa, di fatto, biennale. Rimodulati, inoltre, il benefit della
riduzione dei termini per l'accertamento a favore dei soggetti che
effettueranno incassi e pagamenti tracciabili e il programma di
assistenza per i contribuenti minori. Per le cessioni dei beni e le
prestazioni dei servizi scambiate tra soggetti residenti, stabiliti o
identificati in Italia, diventa dunque obbligatoria la fatturazione
elettronica la cui trasmissione deve avvenire, anche attraverso
intermediari, mediante il sistema di interscambio (Sdi) gestito
dall'Agenzia delle Entrate. 	
  	


Industria 4.0, si guarda più in là 	
Autore:  Andrea Bongi 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  10 	
La manovra 2018 ha ampliato l'orizzonte temporale per
l'iperammortamento degli investimenti in chiave industria '4.0'. A
certe condizioni, inoltre, è possibile continuare a usufruire dei
benefici dell'iperammortamento anche in ipotesi di cessione onerosa del
bene durante il periodo di ammortamento. L'iperammortamento per gli
investimenti si estende ai sistemi di gestione per l'e-commerce, ai
software e servizi digitali. L'ampliamento del perimetro temporale
dell'agevolazione agli anni 2018 e 2019 e l'inserimento di altri beni
immateriali nell'allegato B della legge 232/2016 non fa tuttavia venire
meno gli obblighi documentali necessari per usufruire
dell'iperammortamento. Il comma 33 della manovra rammenta che è
necessaria la dichiarazione del legale rappresentante o la perizia di
stima per gli investimenti che superano i 500mila euro. In caso di
cessione onerosa del bene, se il costo dell'investimento sostitutivo è
inferiore l'iperammortamento prosegue ma fino a concorrenza del costo
del nuovo investimento. 	
  	


Super ammortamento appiedato 	
Autore:  Sandro Cerato 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  11 	
La legge di Bilancio 2018 ha ridotto dal 40 al 30% la misura del super
ammortamento ma per gli investimenti eseguiti nel primo semestre
dell'anno l'agevolazione resta al 40% se, entro fine 2017, è stato
pagato un acconto pari al 20% del prezzo e vi sia stata la conferma
dell'ordine. La riduzione citata si applica per gli investimenti
eseguiti nel 2018, ad esclusione di quelli effettuati nei primi sei
mesi per i quali sussistono le condizioni sopra esposte. La manovra
estende l'agevolazione anche agli investimenti eseguiti nel periodo
1°gennaio 2019 - 30 giugno 2019, a condizione che entro il 31 dicembre
2018 sia stato pagato un acconto pari al 20% del prezzo e vi sia stata
la conferma dell'ordine. L'articolo riporta alcuni casi concreti di
come applicare aliquote e regole, alla luce della legge 205/2017 che ha
escluso dall'agevolazione tutti i veicoli contemplati dall'art. 164 del
Tuir, compresi quelli deducibili integralmente in quanto utilizzati
esclusivamente per lo svolgimento dell'attività d'impresa. 	
  	


Basta l'informativa 	
Autore:  Sergio Trovato 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  12 	
Le irregolarità della notifica sono sanate dall'invio della
raccomandata da parte dell'ente impositore. Se nel procedimento
notificatorio viene riscontrata un'irregolarità, per mancata affissione
dell'avviso di deposito dell'atto nella casa comunale o per altro
vizio, l'invio della raccomandata informativa sana i vizi commessi
nella fase precedente. Ad affermarlo la Corte di cassazione, con
l'ordinanza n. 29191 del 6 dicembre 2017. Nel caso esaminato l'Agenzia
delle Entrate aveva depositato l'avviso di accertamento presso la casa
comunale, non essendo stato possibile consegnare l'atto per l'assenza
del destinatario e di altre persone abilitate a ricevere il piego.
L'ente impositore aveva poi inviato una raccomandata informativa,
regolarmente ricevuta e sottoscritta. 	
  	


Trust senza tassazione iniziale 	
Autore:  Sandro Cerato 	
Fonte:  Italia Oggi  pag:  13 	
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 975, depositata lo scorso 17
gennaio, ha ritenuto non applicabile l'imposta di registro in misura
proporzionale agli atti dispositivi di beni in trust. Ciò in quanto
atti privi di contenuto patrimoniale, mancando l'effettivo
trasferimento dei beni a favore dei beneficiari. Nonostante la sentenza
si riferisca ad atti posti in essere in un periodo in cui l'imposta di
successione e donazione era stata abrogata, la sentenza assume comunque
rilievo in quanto conferma quanto già espresso dalla Cassazione
nell'ottobre del 2016, secondo cui l'atto dispositivo di beni in trust
non è dimostrazione di alcuna capacità contributiva. La 'nuova'
sentenza indebolisce la tesi della Suprema corte secondo cui era nato
un nuovo tributo sul mero vincolo di destinazione. 	
  	


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