[Notizie_interesse] Notizie di interesse del 28/2/2018
Notizie di interesse Coordinamento Agenzie Fiscali UNSA (SALFi)
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Mer 28 Feb 2018 10:00:44 CET
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28 Febbraio 2018
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Notizie di Interesse
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Le Entrate 'congelano' le sanzioni
Autore: Saverio Fossati e Federica Micardi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Anche a causa del mal tempo l'Agenzia delle Entrate, ieri sera, ha
deciso di sospendere le sanzioni per gli adempimenti fiscali in
scadenza. Buona notizia per i professionisti che avrebbero dovuto
comunicare i dati delle liquidazioni periodiche Iva del quarto
trimestre 2017. Ma, se guardiamo il calendario delle scadenze fiscali
di oggi scopriamo che sono addirittura 26. Nel comunicato pubblicato
ieri sera si legge che sarà valutata la disapplicazione per cause di
forza maggiore delle sanzioni per i ritardi nell'effettuazione degli
adempimenti tributari. La comunicazione riconosce alle Entrate una
certa discrezionalità di applicazione. Non è la prima volta che
l'Agenzia decide di sospendere le sanzioni fiscali per le avverse
condizioni climatiche. Per i dati della precompilata la proroga è di
nove giorni. Quindi si arriva al 9 marzo. La proroga interessa i dati
2017 relativi alle spese per la frequenza di asili nido, per gli
interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione
energetica su condomini e i rimborsi sanitari. (Ved. anche Italia Oggi:
'Fisco, la neve congela gli invii' - pag. 38)
Dichiarazioni Iva con l'intero debito
Autore: Matteo Balzanelli e Massimo Sirri
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 19
Cambiano le regole per la correzione delle comunicazioni delle
liquidazioni periodiche. Le nuove modalità di compilazione del rigo
VL30 della dichiarazione Iva permettono di superare le incongruenze del
passato in caso di omessi versamenti periodici. Fino allo scorso anno,
infatti, il mancato versamento del debito Iva mensile/trimestrale
avrebbe comportato l'esposizione di un debito da dichiarazione annuale.
Con il modello 2018, invece, il fatto che al saldo annuale partecipi il
maggiore importo fra l'Iva dovuta e quella versata, evita distorsioni
nelle risultanze della dichiarazione, dato che le violazioni dei
versamenti periodici emergono direttamente dalle informazioni fornite
nella comunicazione liquidazioni periodiche, con le conseguenti
attività di recupero delle Entrate. Nel campo 3 del VL30 va indicato il
totale dei versamenti periodici, compreso l'acconto, oltre agli
interessi trimestrali e all'imposta da ravvedimento in relazione
all'anno 2017.
Quota vincolata anche nei fondi Pir
Autore: Alessandro Germani
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 20
Con la circolare n. 3/E/2018 l'Agenzia delle Entrate fornisce
chiarimenti in merito agli aspetti fiscali dei Pir (Piani individuali
di risparmio). A livello di mercato l'approccio più diffuso allo
strumento è costituito dalla sottoscrizione di quote di Oicr 'Pir
compliant'. I vincoli di composizione del portafogli vedono una quota
obbligatoria del 70% e una quota libera del 30%. I gestori sono
chiamati a porre la massima attenzione a quanto stabilito dal
regolamento di gestione del fondo. In merito ai fondi Pir, nel
regolamento o nella documentazione d'offerta dell'Oicr devono essere
indicati i vincoli di investimento, compreso il divieto di investimento
in paesi non collaborativi, e il rispetto del limite di concentrazione
previsti dalla normativa fiscale, oltre al fatto che l'Oicr dovrà
essere compliant rispetto ai requisiti previsti dalle disposizioni di
vigilanza. Se il piano è costituito da quote di un medesimo Oicr Pir
compliant non ci sono problemi. Se invece la quota obbligatoria del 70%
non è tutta rappresentata da un Oicr Pir compliant, anche l'ulteriore
investimento dovrà rispettare precisi limiti normativi. (Ved. anche
Italia Oggi: 'Pir, chiusura anticipata neutra' - pag. 37)
Contanti, più spazio ai sequestri
Autore: Ivan Cimmarusti
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 21
La Guardia di Finanza mette nel mirino i grandi capitali in uscita
dall'Italia e punta sul contrasto degli illeciti penalmente rilevanti.
Con una circolare indirizzata ai comandi interregionali e ai reparti
speciali il comando generale suggerisce di intensificare le attività
preventive sui flussi di capitale non dichiarati. Lotta dura, dunque,
al contrabbando di valute all'estero. Gli accertamenti alle frontiere
dimostrano come il contrabbando di valuta sia strettamente connesso a
reati come il finanziamento del terrorismo, l'usura, la frode fiscale,
la contraffazione, l'abusivismo. Il trasporto di contante oltre soglia
costituisce un indizio sintomatico se non di riciclaggio, di gravi
illeciti. I dati dicono che nel 2017 sono stati sequestrati agli
'spalloni' 172,7 milioni di euro. Si tratta del 112% in più rispetto al
2016. Gli interventi sono cresciuti del 14%, mentre le violazioni della
normativa del 30%. Il 33% dei capitali sequestrati, pari a 9,1 milioni
di euro, va ricondotto a fenomeni penalmente rilevanti. (Ved. anche
Italia Oggi: 'Frontiere, Gdf aguzza la vista' - pag. 35)
Apertura senza Pm con l'ok dell'indagato
Autore: Antonio Zappi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 21
Per aprire casseforti, armadi e cassetti nel corso di una verifica
fiscale serve l'autorizzazione del Pm competente. Nel corso di
Telefisco 2018 la Guardia di Finanza ha però precisato che
l'autorizzazione del Pm può considerarsi indirettamente avvalorata
anche in presenza di un esplicito consenso dell'interessato. Dunque,
sembra che l'autorizzazione del Pm non sia necessaria in caso di
accesso domiciliare se c'è il beneplacito del proprietario di casa
all'apertura di plichi chiusi a chiave. Con la collaborazione del
contribuente, le norme sulle attività esterne degli organi verificatori
chiamate a garantire il contribuente stesso, non trovano applicazione.
Un orientamento giurisprudenziale sostiene che in caso di accesso
domiciliare autorizzato dal Pm, non sarebbe necessario un ulteriore via
libera per l'apertura di plichi chiusi, stante la forza attrattiva
della prima autorizzazione. Sul punto la Suprema corte ha operato una
distinzione tra accesso nei locali dell'impresa e perquisizione
domiciliare già autorizzata dal Pm. In quest'ultima sarebbe compresa
ogni attività necessaria per l'acquisizione di prove.
Sugli assegni proporzionalità delle sanzioni
Autore: Marco Mobili e Giovanni Parente
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 21
La commissione Finanze della Camera impegna il Governo a correggere il
tiro sulle maxisanzioni per gli assegni da mille euro in su privi
dell'indicazione 'Non trasferibile'. L'obiettivo è chiedere
un'attenuazione delle penalità ma soprattutto in maniera 'proporzionata
rispetto all'operazione posta in essere in violazione delle norme'
antiriciclaggio. Il relatore Sergio Boccadutri invita l'Esecutivo a
mitigare l'impianto delle penalità attualmente previste soprattutto per
le operazioni di importo esiguo. E' stato il decreto antiriciclaggio ad
appesantire il quadro sanzionatorio. Ora le penalità per la mancata
indicazione della clausola di non trasferibilità varia da 3mila a
50mila euro. Con un aggravio che si riverbera anche sulle contestazioni
da parte del Tesoro per chi vuole sfruttare la procedura di oblazione
entro 60 giorni. In questo caso, infatti, le sanzioni possono oscillare
da 16.666 euro a 6mila euro se più favorevole. (Ved. anche Italia Oggi:
'Assegni non trasferibili, sanzioni da rivedere' - pag. 35)
Omesse ritenute, il liquidatore non risponde sempre
Autore: Laura Ambrosi
Fonte: Il Sole 24 Ore pag: 24
Concordato preventivo. Il liquidatore risponde del reato di omesso
versamento delle ritenute solo se ha violato le regole di riparto delle
attività di liquidazione e ha assegnato ai soci beni pur in presenza di
debiti tributari. E' quanto affermato dalla Corte di cassazione, con la
sentenza n. 8995/2018 depositata ieri. I giudici della Suprema corte
confermano la decisione del Tribunale del riesame precisando che la
responsabilità penale del liquidatore sussiste solo riguardo alle
imposte dovute per il periodo della liquidazione e per quelle
anteriori, se lo stesso non prova di aver soddisfatto i crediti
tributari anteriormente all'assegnazione di beni ai soci e creditori
ovvero di aver soddisfatto crediti di ordine superiore a quelli
tributari. (Ved. Anche Italia Oggi: 'Liquidatore responsabile qualora
distragga l'attivo' - pag. 36)
Tassa rifiuti, il giudice non può concedere agevolazioni
Autore: Sergio Trovato
Fonte: Italia Oggi pag: 35
Il giudice tributario non può concedere riduzioni o agevolazioni per la
Tares o la Tari facendo ricorso al principio di equità delle tariffe.
Non ha, infatti, il potere di decidere secondo equità né di sostituirsi
all'Amministrazione comunale a cui sono demandate le scelte politiche
sulla determinazione delle tariffe. Il Comune ha la facoltà di non
concedere riduzioni tariffarie per i titolari di attività economiche
stagionali, al fine di non gravare troppo sui cittadini residenti. A
stabilirlo la Commissione tributaria regionale della Toscana con la
sentenza n. 328 del 21 febbraio 2018.
Rito tributario, nel 2019 la sentenza telematica
Autore: -
Fonte: Italia Oggi pag: 37
Nei primi sei mesi di operatività del processo tributario telematico,
oltre un atto su quattro è stato presentato con le procedure online. Su
un totale di 745.606 atti, tra ricorsi, appelli, controdeduzioni,
memorie, 202.452 sono stati presentati in modalità telematica alle
Commissioni, pari al 27,15%. Il dato emerge dal Rapporto sui depositi
telematici degli atti e documenti nel contenzioso tributario redatto
dalla Direzione Giustizia tributaria del Mef. E' bene ricordare che il
processo tributario telematico è attivo, in forma facoltativa, dal 15
luglio 2017. Al 31 gennaio 2018 risultano registrati sulla piattaforma
informatica dedicata oltre 17.300 utenti privati a cui si aggiungono
7mila dipendenti di enti impositori e territoriali per un numero
complessivo di 24.300 utenti. La strada per l'implementazione del
processo tributario telematico è tracciata. Il prossimo obiettivo è la
sentenza telematica che potrebbe diventare realtà nel primo trimestre
del 2019.
Piccola proprietà agraria, al bando la ritassazione
Autore: Fabrizio G. Poggiani
Fonte: Italia Oggi pag: 38
E' inammissibile l'istanza di ritassazione. La decadenza
dell'agevolazione per la piccola proprietà contadina non consente
l'ulteriore e diversa tassazione con l'aliquota dell'8% in favore
dell'imprenditore agricolo decaduto. Ad affermarlo la Corte di
cassazione con l'ordinanza n. 27296/2017. I giudici di piazza Cavour si
sono pronunciati sul ricorso presentato da una società semplice
agricola che, decaduta l'agevolazione sulla piccola proprietà contadina
per l'acquisto di un fondo rustico, riteneva di poter applicare
l'aliquota dell'8%. Per la Cassazione l'assoggettamento di un atto alla
tassazione di registro con l'agevolazione richiesta in atto preclude al
contribuente la possibilità di invocare, alla decadenza, un'altra,
sebbene diversa, agevolazione. Infatti, la richiesta di applicazione di
una nuova e diversa agevolazione, in luogo della prima accettata e
applicata, concretizza un'inammissibile istanza di ritassazione,
correttamente respinta dal giudice di appello.
Prelievo per trasparenza di moda
Autore: Andrea Bongi
Fonte: Italia Oggi pag: 38
Piccole Srl: l'opzione per la tassazione della trasparenza fiscale
potrebbe tornare conveniente. Ciò, per effetto delle nuove regole di
tassazione alla fonte dei dividendi da partecipazioni qualificate
detenute da persone fisiche non nell'esercizio d'impresa. L'opzione è
quella disciplinata dall'art. 116 del Tuir destinata alle piccole
società a responsabilità partecipata unicamente da persone fisiche in
numero massimo non superiore a 10. Per effetto di queste novità
introdotte dalla manovra 2018, l'abbandono della tassazione Ires e
l'assimilazione del regime fiscale della piccola Srl a quello delle
società personali potrebbe infatti rivelarsi nuovamente conveniente. La
convenienza per detta opzione si verifica ogni qual volta i soci della
piccola Srl rivestano anche la qualifica di 'soci d'opera' e non
possiedano altri redditi ad eccezione di quello derivante dalla
partecipazione nella suddetta società di capitali.
Professioni penalizzate
Autore: Michele Damiani
Fonte: Italia Oggi pag: 41
I lavoratori autonomi non rientrano tra i fruitori del voucher per la
digitalizzazione. Questo, nonostante il legislatore ha sostenuto la
piena equiparazione tra liberi professionisti e piccole medie imprese.
Ad analizzare la disposizione agevolativa è un comunicato congiunto tra
Cup e Rpt diffuso ieri. Tra i requisiti per fruire dell'agevolazione c'è
l'iscrizione al registro delle imprese. Questo esclude i
professionisti. Secondo l'avvocato Nicola Colacino il legislatore ha
inteso affermare la piena equiparazione tra Pmi e liberi
professionisti. Significa che tutti gli interventi a sostegno delle Pmi
debbono ritenersi estesi anche ai liberi professionisti. Alla base di
ciò, Cup e Rpt reiterano la richiesta di annullamento del decreto del
Mise dello scorso 24 ottobre.
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