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<TR>
<TD>
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<div style="position:absolute; top: 32px; right: 24px; color:#009900; font-family: Arial; font-weight: bold; font-size: 12px;">15 Giugno 2018</div>
</div>
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<div style="width:540px; margin-left: 30px; position: relative; margin-top: 40px; border-bottom:1px solid #343399;">
<SPAN style="color:#88888d; font-family: Times New Roman; font-weight: bold; font-size: 24px; line-height: 63px;">Notizie di Interesse</SPAN>
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</div>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>E-fattura per i carburanti verso il rinvio con decreto</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Marco Mobili e Giovanni Parente
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
21
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Il nuovo Esecutivo sta valutando l'ipotesi di rinviare di sei mesi il debutto della fatturazione elettronica dei benzinai. In questo modo si andrebbe incontro alle richieste delle associazioni sindacali di categoria che nei giorni scorsi hanno indetto una serrata delle pompe di 24 ore. A preoccupare è l'obbligo di emissione dell'e-fattura dal prossimo mese. I tecnici starebbero valutando l'ipotesi di un doppio binario con l'uso della scheda carburanti protratto fino al 31 dicembre 2018. Il distributore potrà documentare la cessione di benzina e gasolio nei confronti dei soggetti Iva sia con l'emissione della fatturazione elettronica, nel caso in cui si sia attrezzato per l'e-fattura, sia con le regole ad oggi in vigore sulla scheda carburanti. Da oggi saranno disponibili i servizi per registrare l'indirizzo telematico prescelto su cui ricevere le fatture elettroniche e per generare il QR code che consentirà al fornitore, al momento della predisposizione della fattura, di acquisire in automatico i dati del cliente così da velocizzare la procedura. (Ved. Anche Italia Oggi: 'E-fattura, proroga allo studio' - pag. 31)
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Rimborso accise, serve la targa</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
21
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Occorre indicare la targa del veicolo nel tracciato della fattura elettronica per il rimborso delle accise a favore degli autotrasportatori. Con una nota l'Agenzia delle Dogane e Monopoli detta le regole sui dati da indicare per fruire dell'agevolazione sul gasolio utilizzato nel settore del trasporto merci. Per ottenere il rimborso d'accisa, gli esercenti attività di trasporto dovranno richiedere il rilascio della fattura, alla cui emissione i gestori degli impianti di distribuzione carburanti sono obbligati, contenente la targa del veicolo rifornito di gasolio. (Ved. Anche Italia Oggi: 'Accise sui carburanti, niente targa zero rimborsi' - pag. 29)
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Nel transfer price vietata la variazione in diminuzione parziale su rettifica estera</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Giacomo Albano e Massimo Bellini
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
22
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Non è possibile ottenere una variazione in diminuzione parziale a fronte di una rettifica sui prezzi di trasferimento subita all'estero. Il principio emerge dalla versione definitiva del provvedimento delle Entrate del 30 maggio e appare coerente con l'impostazione della procedura unilaterale che rappresenta di fatto la fase iniziale di una procedura amichevole. Il provvedimento definisce la procedura con cui le imprese residenti possono ottenere dall'Agenzia il riconoscimento di una variazione in diminuzione della base imponibile a fronte di una rettifica di Tp effettuata da uno Stato estero con il quale è in vigore una convenzione che consenta un adeguato scambio di informazioni. Il provvedimento è stato oggetto di consultazione pubblica. Una delle richieste avanzate durante la consultazione era la possibilità di riconoscimento in diminuzione parziale della rettifica operata dallo Stato estero. Il provvedimento esclude la possibilità di rettifiche parziali e non disciplina la possibilità di ottenere una variazione in diminuzione a fronte dei cosiddetti self-adjustments.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Sindaci e amministratori di imprese fallite a rischio risarcimenti 'posticipati'</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Antonio Iorio
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
22
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Sindaci e amministratori di imprese fallite, a distanza di anni, rischiano azioni di responsabilità da parte dei curatori. Mentre gli amministratori che hanno gestito l'impresa hanno una responsabilità diretta sulle decisioni assunte, i sindaci vengono chiamati a rispondere per omessa vigilanza sull'operato degli amministratori e quindi dei danni subiti da società e creditori per tale comportamento omissivo. Così gran parte delle azioni contro i membri dell'organo di controllo hanno per oggetto casi di culpa in vigilando. La responsabilità va valutata ex ante e quindi tenendo conto di fatti e condizioni esistenti al momento delle scelte poi censurate. L'azione può essere proposta dalla società, dai soci o dai creditori sociali e da terzi ma l'ipotesi più frequente è quella che vede protagonista il curatore fallimentare. Gran parte dei professionisti che assumono incarichi nei collegi sindacali, per cautelarsi da tali azioni, sono coperti da polizze assicurative.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Mini-voluntary per frontalieri e iscritti all'Aire con copertura penale limitata</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Andrea Fagiani e Valerio Vallefuoco
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
23
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
L'Agenzia delle Entrate ha dedicato la circolare 12/E/2018 alla mini-voluntary per i redditi da lavoro dipendente e autonomo prodotti all'estero da soggetti iscritti all'Aire o frontalieri. La procedura presenta delle differenze rispetto alle due precedenti edizioni di voluntary disclosure. La sanatoria non riguarda i cittadini stranieri con residenza in Italia e i cittadini italiani che hanno lavorato nelle ambasciate. Il documento non fa alcun riferimento a coperture di natura penale. Sebbene si ritenga non necessaria una copertura penale per i cittadini iscritti all'Aire e per coloro che hanno prodotto all'estero redditi da lavoro dipendente, qualche dubbio si pone nel caso di lavoratori autonomi frontalieri. A differenza degli iscritti all'Aire, i primi sono a tutti gli effetti obbligati al pagamento d'imposta in Italia e non sono garantiti dalla ritenuta alla fonte del datore di lavoro. Chi ha operato come frontaliero in qualità di lavoratore autonomo potrebbe ritrovarsi privo di copertura penale. Questo obbliga il professionista ad una scrupolosa valutazione quantomeno delle soglie di punibilità previste per i reati tributari più comuni.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>E' imponibile Iva il riacquisto di azioni 'pagato' in immobili</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Andrea Taglioni
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
23
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
La Corte di giustizia dell'Unione europea, nella sentenza depositata lo scorso 13 giugno relativa alla causa C-421/17, ha affermato che il riacquisto delle azioni proprie detenute da un'altra società regolato mediante la cessione di beni immobili configura una cessione di beni a titolo oneroso soggetta a Iva. Trattandosi di uno scambio di reciproche prestazioni, rappresentate dalla cessione di beni immobili all'azionista, in cambio delle azioni da questo detenute, intervenuto, tra l'altro, tra due soggetti passivi, integra tutti i presupposti previsti dalla direttiva comunitaria per sottoporre l'operazione all'imposta. Per la Corte la cessione degli immobili costituisce il corrispettivo per il riacquisto delle azioni. In questo modo si vengono a creare, unitamente agli altri elementi rilevanti per l'Iva, tutte le condizioni per ritenere l'operazione posta in essere soggetta all'imposta.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Benefici anche trasferendosi</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Emilio De Santis
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
29
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Non perde l'agevolazione 'prima casa' il contribuente che trasferisce l'immobile oggetto del beneficio prima del decorso del termine di cinque anni, se ne acquista un altro in cui stabilisce la sua residenza e dichiara di voler beneficiare delle agevolazioni, purché abbia adibito a propria abitazione anche il primo. Le agevolazioni fiscali non spettano, invece, se al rogito di acquisto di un immobile, per il quale l'acquirente abbia invocato l'applicazione del bonus, non partecipi anche il coniuge in comunione dei beni. Ad affermarlo rispettivamente le ordinanze n. 14317/2018 e 14326/2018 della Cassazione, in accoglimento dei ricorsi delle Entrate avverso le pronunce della Ctr Emilia-Romagna n. 1913/10/2016 e della Ctr Sicilia n. 1508/16/2016.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>La cessione gratuita aumenta la plusvalenza</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Giorgio Infranca
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
29
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
La Suprema corte, con la sentenza 15008 depositata lo scorso 8 giugno, ha affermato che la cessione gratuita al Comune di parte del terreno aumenta il costo dello stesso ai fini della determinazione della plusvalenza. Il principio conferma la decisione della Ctr di Milano n. 93/2011 che aveva ritenuto illegittimo un avviso delle Entrate con cui l'ente impositore riprendeva a tassazione la plusvalenza asseritamente realizzata dalla contribuente per la vendita di un terreno divenuto edificabile, non tenendo in conto, ai fini della determinazione del costo da rapportare al corrispettivo della vendita, la cessione a titolo gratuito al Comune di Landriano di parte del terreno.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Commesse di principio</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Andrea Bongi
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
30
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Una nota della Fondazione nazionale commercialisti, pubblicata ieri, è dedicata alla nuova derivazione rafforzata. Per i lavori in corso su ordinazione di durata ultrannuale una derivazione rafforzata a singhiozzo. Tutto dipende dalla tipologia di principi contabili che l'impresa è tenuta ad applicare nella redazione dei propri bilanci annuali. Per i soggetti Ias/Ifrs adopter la corretta applicazione dei principi contabili prevale sulle regole fiscali, mentre per i soggetti Oic adopter (micro imprese escluse) è la disposizione contenuta nell'art. 93 del Tuir a prevalere rispetto ai principi di redazione del bilancio.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Il nero è elemento indiziario</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Giovambattista Palumbo
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
30
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Accertamento delle imposte sui redditi. La Corte di cassazione, con la sentenza n. 14944/2018, ha affermato che il nero rappresenta un valido elemento indiziario dotato dei requisiti di gravità, precisione e concordanza. Per i giudici vanno ricompresi tra le scritture contabili tutti i documenti che rappresentino la situazione patrimoniale dell'imprenditore e il risultato economico dell'attività svolta. Sul contribuente grava l'onere della prova contraria in merito alle attestazioni contenute e contestate. Nel caso analizzato il recupero a tassazione dei maggiori ricavi si basava su due documenti extracontabili contenuti in un programma informatico gestionale.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Imprese sociali, obblighi vicini</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Cinzia De Stefanis
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
33
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Entro il prossimo 20 luglio le imprese sociali devono adeguarsi alle nuove disposizioni contenute nel Dlgs 112/2017. Sono chiamate, pertanto, a modificare i propri statuti. Gli atti costitutivi devono prevedere la nomina di uno o più sindaci. Sempre le imprese sociali sono inoltre tenute a comunicare al Registro delle imprese la nomina dei sindaci a prescindere dal superamento o meno dei limiti indicati nell'art. 2435-bis, 1 comma, del Codice civile. I ministeri Lavoro e Sviluppo economico, con il decreto del 16 marzo 2018, hanno definito gli atti da depositare presso l'ufficio del Registro delle imprese da parte dell'impresa sociale e delle relative procedure da seguire.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<div style="position: relative; background-color: #343399; color:white; width: 96%; height: 93px; padding-left: 27px; padding-top: 28px; font-size:11px; font-family: Arial;">
<b>Confsal-Unsa Coordinamento Agenzie Fiscali Salfi</b> - Via Nazionale 243 00184 Roma <br />
Telefono 06 4819507 Fax 4874618 <br />
Email <a style="text-decoration:none; color: white;" href="mailto:salfi@confsal-unsa.it">salfi@confsal-unsa.it</a> Pec <a style="text-decoration:none; color: white;" href="mailto:unsasalfi@pec.it">unsasalfi@pec.it</a> <br />
Sito internet <a style="text-decoration:none; color: white;" href="http://coordinamento.salfi.it" target="_blank">coordinamento.salfi.it</a>
</div>
</TD>
</TR>
</TABLE>
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</html>