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<TR>
<TD>
<div style="position: relative;">
<IMG id="ridImg" src="http://www.salfi.it/metaping/salfi-notizie/salfi-header1.jpg" border="0" align="center" width="650" >
<div style="position:absolute; top: 32px; right: 24px; color:#009900; font-family: Arial; font-weight: bold; font-size: 12px;">3 Aprile 2018</div>
</div>
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<div style="width:540px; margin-left: 30px; position: relative; margin-top: 40px; border-bottom:1px solid #343399;">
<SPAN style="color:#88888d; font-family: Times New Roman; font-weight: bold; font-size: 24px; line-height: 63px;">Notizie di Interesse</SPAN>
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</div>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Dove finiscono le nostre tasse? L'11% serve a pagare il debito</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Mario Sensini
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Corriere della Sera</b>
pag:
31
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Da metà aprile l'Agenzia delle Entrate farà sapere ad ogni contribuente italiano come sono state utilizzate le imposte versate l'anno passato. In questo modo sarà possibile conoscere quanto saranno costati i servizi della Pa o la scuola. 'Contribuire alla propria comunità è essenziale' , scrive l'Agenzia nella lettera personalizzata destinata ai contribuenti, 'ma riteniamo lo sia anche avere la consapevolezza, per rispetto del cittadino prima ancora che del contribuente, di come vengano utilizzate le risorse fiscali'. Ogni italiano saprà quanto ha pagato per le pensioni e l'assistenza, per la spesa sanitaria, ma anche per gli interessi sul debito, la difesa, l'ordine pubblico e la sicurezza. Ed ancora, i trasporti pubblici, la difesa del territorio e la cultura. Tra le voci anche la parte delle tasse finita direttamente alla Ue. La lettera sarà accompagnata da una tabella con il dettaglio degli importi e da un grafico 'a torta', per avere anche visualmente l'idea dove finiscono i soldi delle dichiarazioni dei redditi. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Il 21% delle tasse va alle pensioni, il 19% alla sanità' - pag. 4)
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>La Cina reagisce ai dazi di Trump</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Gianluca Di Donfrancesco
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
2
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Da ieri su 128 prodotti importati dagli Stati Uniti sono in vigore dazi più alti che alzano le tariffe del 15-25%. In questo modo la Cina risponde alle tariffe imposte da Washington su acciaio e alluminio e presenta il primo avvertimento a non andare fino in fondo con le restrizioni sui prodotti hi-tech delle aziende cinesi. La contromossa di Pechino colpisce le esportazioni statunitensi per tre miliardi di dollari. Formalmente, è la risposta alle 'sole' tariffe sui prodotti siderurgici entrate in vigore la settimana scorsa: la Cina ne esporta negli Stati Uniti per un valore quasi equivalente, tre miliardi appunto, e subirebbe perdite stimate in 690 milioni di dollari. Il suo export di acciaio e alluminio negli Usa è circa il 2% del totale, dato che il 90% dei suoi prodotti siderurgici era già penalizzato dai dazi, ancor prima della nuova stretta. Wall Street ieri ha perso il 3%. Pechino sospende l'impegno preso ad abbassare i dazi oggi applicati su 120 prodotti Usa e anzi alza le tariffe esistenti di un altro 15%. (Ved. anche Il Corriere della Sera: 'Pechino risponde ai dazi, giù Wall Street E Trump 'chiama' Putin alla Casa Bianca' - pag. 4)
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Rimanenze per tipi omogenei</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Antonio Orlando
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
13
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
La Corte di cassazione, con l'ordinanza 5780/2018, ha ribadito che alle imprese in 'semplificata' non è consentita una valutazione globale. Devono indicare il valore delle rimanenze distinto per categorie omogenee di beni. Il caso analizzato dai giudici del Palazzaccio era relativo ad un accertamento con il quale il fisco contestava a un imprenditore in contabilità semplificata l'omessa tenuta ed esibizione dei prospetti delle rimanenze iniziali e finali dell'esercizio 2002. L'ufficio aveva quindi rideterminato le imposte dirette da versare. Il contribuente presentava ricorso che otteneva un parziale accoglimento. La decisione della Ctp veniva confermata dai giudici d'appello. La questione finiva in Cassazione dove la Corte ha rigettato il ricorso del contribuente. Il contenuto sostanziale relativo alla valutazione delle rimanenze chiede la distinzione per categorie omogenee formate da tutti i beni del medesimo tipo e della medesima qualità.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Digitalizzazione Pmi, dal 14 settembre le richieste di voucher</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Luca De Stefani
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
13
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Gli investimenti per la digitalizzazione delle Pmi possono essere effettuati dal 14 marzo 2018 dalle imprese elencate nel Dm Sviluppo economico del 14 marzo 2018, il quale però non ha ancora stabilito l'importo dei voucher assegnabili alle singole imprese ammesse. In attesa di questo provvedimento, il Mise, con decreto del 29 marzo 2018, ha stabilito che le 'richieste di erogazione' definitiva del voucher potranno essere presentate telematicamente dal 14 settembre 2018. Le domande di 'prenotazione' del voucher digitalizzazione presentate sono state 91.500 e l'ammontare delle agevolazioni richieste è stato di 625 milioni di euro, a fronte di risorse disponibili di 100 milioni di euro. Pertanto, potrebbero essere attribuiti voucher solo per il 16% dell'ammontare richiesto dalle imprese. Il ministero sta effettuando i necessari approfondimenti.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Titoli giacenti, valutazione in concreto</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Roberto Bianchi
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
13
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Secondo la Cassazione (sentenza n. 6486/2018) la stima del valore può essere fatta secondo una pluralità di metodi alternativi. Per il metodo Lifo ' a scatti', in base al quale la stima non viene fatta gradualmente ma soltanto a fine periodo, è possibile un'applicabilità più flessibile. Secondo il collegio di legittimità è dunque fondato il ricorso in quanto la valutazione delle rimanenze è un'operazione tecnico-contabile necessitata dall'esigenza di determinare periodicamente i risultati di un'attività imprenditoriale e si risolve nell'attribuzione di un valore. Il motivo del ricorso riguardava la rettifica del valore delle rimanenze dei titoli non immobilizzati per 120.206 euro che la Ctr ha ritenuto essere stata correttamente effettuata dalla società con il metodo Lifo a scatti.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Rischio-sanzioni per chi incassa assegni irregolari</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Valerio Vallefuoco
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Il Sole 24 Ore</b>
pag:
14
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Antiriciclaggio. Gli assegni bancari e postali di importo superiore a 999,99 euro devono recare il nome o la ragione sociale del destinatario e la clausola di non trasferibilità. Le sanzioni sono piuttosto pesanti per chi non rispetta la norma perché partono da 6mila euro. Spesso ad essere sanzionati sono gli acquirenti d'auto ma anche i commercianti. Talvolta, proprio quest'ultimi rischiano la rivalsa da parte dei loro clienti. Ma la questione della sanzionabilità del commerciante è complessa. Due gli indirizzi. Per il primo la norma riguarderebbe entrambi i soggetti che partecipano all'operazione. Quindi, sarebbe sanzionabile anche il beneficiario dell'assegno non munito della clausola. Secondo un altro orientamento la norma non si applicherebbe al beneficiario che presenta l'assegno alla banca per l'incasso. In merito alla rivalsa dei clienti, essa si basa sul fatto che i commercianti sono professionisti e quindi dovrebbero conoscere le regole, rifiutando pagamenti irregolari e avvisando i clienti.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Fatture elettroniche tra privati, si accelera sui tempi di marcia</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Franco Ricca
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
2
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Il 1°gennaio 2019 scatta l'obbligo generalizzato della fatturazione elettronica. Ma i tecnici del fisco lavorano per trovare nuove e possibili graduazioni alla norma. Iniziano a delinearsi le prime ipotesi operative che tengono conto delle indicazioni del Cndcec. Manca, tuttavia, ancora l'autorizzazione del Consiglio dell'Unione europea a derogare alle disposizioni della direttiva Iva, che mettono sullo stesso piano la fattura elettronica e quella cartacea e non consentono agli Stati membri di imporre l'una o l'altra forma. Passaggio questo indispensabile, anche se si tratta di una formalità. La deroga concessa all'Italia l'autorizza ad imporre ai soggetti passivi stabiliti sul territorio lo scambio di fatture esclusivamente in formato elettronico Xml e l'invio del file esclusivamente mediante il Sistema di interscambio (Sdi).
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Rottamazione bis disallineata</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Fulvio Pareto
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
7
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
La rottamazione bis delle cartelle sta evidenziando numerose situazioni incongruenti/inique. Frutto di sviste del legislatore che hanno però l'effetto di violare il diritto di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione. La rottamazione dei ruoli, introdotta dal dl 193/16, è gestita da un sistema informativo, in modo automatizzato. Significa che è la macchina a decretare se Tizio è ancora in procedura o fuori. Non tiene conto del principio di buona fede, recato dall'art. 10 dello Statuto del contribuente, qualora l'assenza del tempestivo pagamento sia imputabile al sistema bancario, anziché al debitore. Viene preclusa la possibilità, violando il principio di uguaglianza, di potere aderire alla rottamazione bis, qualora sia stata attivata la prima edizione. Nessuna norma impone all'Agenzia delle Entrate-Riscossione di comunicare tempestivamente di essere fuori dalla definizione agevolata. Non è chiaro come e quando, appreso di essere fuori dalla definizione agevolata, poter ricorrere al giudice tributario per veder riconosciuto il perfezionamento, in caso di corresponsione integrale del dovuto.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Comunicazioni periodiche Iva di nuovo ai blocchi di partenza</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Franco Ricca
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
8
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Comunicazioni periodiche Iva. A maggio andrà trasmesso il modello relativo al primo trimestre 2018. Soggetti obbligati sono i soggetti passivi Iva che devono utilizzare il nuovo modello approvato lo scorso 21 marzo. Sono tenuti ad inviare esclusivamente in via telematica la comunicazione trimestrale delle liquidazioni periodiche nel caso in cui la liquidazione evidenzi un credito d'imposta. Per ciascuna comunicazione trimestrale occorre compilare: un frontespizio; tanti moduli VP quante sono le liquidazioni periodiche ricomprese nel trimestre cui si riferisce la comunicazione; in ciascun modulo, da numerare nell'apposita casella, si deve specificare nel rigo VP1 il periodo di riferimento della liquidazione. Le violazioni, punibili con la sanzione da 500 a 2mila euro, ridotta alla metà se l'invio è effettuato entro 15 giorni dalla scadenza, possono essere sanate con il ravvedimento operoso.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Fisco soft su investimenti esteri</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Bruno Pagamici
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
10
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Una guida dell'Agenzia delle Entrate elenca i benefici per chi trasferisce in Italia la propria residenza. Per i neoresidenti è prevista l'imposta sostitutiva dell'Irpef nella misura forfettaria di 100mila euro (sui redditi prodotti all'estero) per ogni anno per 15 anni. Inoltre, esonero dall'obbligo di monitoraggio fiscale per le attività e gli investimenti esteri ed esenzione dal pagamento dell'imposta sul valore degli immobili all'estero e di quella dovuta sul valore dei prodotti finanziari, dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all'estero. Prevista anche l'esenzione dell'imposta di successione e donazione per i beni e i diritti esistenti all'estero. Agevolazioni fiscali riconosciute anche a ricercatori e docenti che possono godere di una tassazione ridotta dei redditi di lavoro dipendente e autonomo prodotti in Italia. Questi reddito concorrono nella misura del 10% alla formazione del reddito complessivo e sono esclusi dall'Irap. Tassazione al 50% per laureati che hanno lavorato all'estero, studenti che hanno conseguito titoli all'estero e lavoratori con alte qualificazioni.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Nel 730 debuttano nuovi oneri</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Andrea Bongi
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
11
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Sono diverse le novità che caratterizzano il 730/2018. Vedono la luce, per la prima volta, nuove tipologie di oneri detraibili quali le spese per l'acquisto di alimenti medici ai fini speciali e le modifiche alla detrazione per le spese di locazione sostenute dagli studenti universitari fuori sede. Debuttano anche nuove tipologie di tassazione sulle c.d. locazioni brevi, applicabile ai contratti stipulati dal 1°giugno 2017. Come previsto dal dl 50/2017 i proprietari che locano gli immobili a uso abitativo per periodi non superiori a 30 giorni consecutivi, possono optare per l'assoggettamento al regime della cedolare secca dei redditi derivanti da tali contratti. Novità anche nei quadri C e D del 730/2018. I 'premi di produttività' possono essere assoggettati all'imposta sostitutiva in misura pari al 100%. Per i redditi di capitale occorre tener conto della modifica che innalza al 58,14% (era al 49,72%) la percentuale di concorrenza degli stessi alla formazione del reddito.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<table style="border-bottom: dotted 1px black;" width="92%" border="0" cellspacing="3" cellpadding="3" bgcolor="#FFFFFF" align="center">
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#303498">
<b>Pole position per la continuità</b>
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Autore: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
Andrea Fradeani
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="Arial" size="2" color="#666666">
<b>Fonte: </b>
</font>
<font face="Arial" size="2">
<b>Italia Oggi</b>
pag:
12
</font>
</td>
</tr>
<tr>
<td>
<font face="verdana" size="2">
Lo scorso 22 marzo l'Organismo italiano di contabilità ha pubblicato l'Oic 11 definitivo dopo il restyling conseguenza del Dlgs 139/2015. Quattro le novità più importanti: il da farsi in caso di lacune nei principi contabili; la riformulazione della continuità aziendale; la disciplina dei postulati di rilevanza e di sostanza; l'abbandono del costo come criterio base delle valutazioni. E' permessa l'applicazione anticipata del nuovo Oic 11, ossia sui bilanci in corso d'approvazione. Inoltre, le previsioni sul postulato della prospettiva della continuità aziendale possono essere applicate 'prospetticamente ai bilanci aventi inizio a partire dal 1°gennaio 2017 o da data successiva'. Quando il redattore del bilancio s'imbatte su fenomeni non disciplinati dai principi contabili dovrà costruire un trattamento contabile ad hoc, prendendo a riferimento le disposizioni contenute in principi contabili che trattano casi simili.
</font>
</td></tr>
<tr style="border-bottom: dotted 1px black;">
<td>
</td>
</tr>
</table>
<br><br>
</TD>
</TR>
<TR>
<TD>
<div style="position: relative; background-color: #343399; color:white; width: 96%; height: 93px; padding-left: 27px; padding-top: 28px; font-size:11px; font-family: Arial;">
<b>Confsal-Unsa Coordinamento Agenzie Fiscali Salfi</b> - Via Nazionale 243 00184 Roma <br />
Telefono 06 4819507 Fax 4874618 <br />
Email <a style="text-decoration:none; color: white;" href="mailto:salfi@confsal-unsa.it">salfi@confsal-unsa.it</a> Pec <a style="text-decoration:none; color: white;" href="mailto:unsasalfi@pec.it">unsasalfi@pec.it</a> <br />
Sito internet <a style="text-decoration:none; color: white;" href="http://coordinamento.salfi.it" target="_blank">coordinamento.salfi.it</a>
</div>
</TD>
</TR>
</TABLE>
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</html>